A Sam piacciono le vecchie chiese, il tepore con cui ti
proteggono nelle mattine d’inverno, la frescura rigenerante del loro abbraccio
quando esplode la vampa d’agosto.
Gli piace smarrirsi tra gli arcobaleni delle vetrate, respirare i vapori
dolciastri di un turibolo, abbandonarsi al ritmo lento di una preghiera in cui
s’invoca il Padre senza doverne temere il giudizio.
Ama i ritmi, la sicurezza ordinata della ripetizione e l’illusione di un
orecchio compassionevole.
Davanti a un presepe che profuma di neve, prega allora perché la salvezza
promessa agli uomini tocchi anche a chi, cacciando il buio, è diventato sangue e
notte.