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Autore: WibblyVale    11/12/2014    1 recensioni
Una neonata nell'ospedale di Konoha viene sottoposta ad un esperimento genetico e strappata alla sua innocenza. Crescendo diventerà un abile ninja solitaria, finchè un giorno non verrà inserita in un nuovo team. Il capitano della squadra è Kakashi Atake, un ninja con un passato triste alle spalle che fatica ad affezionarsi agli altri esseri umani. La giovane ninja sarà in grado di affrontare questa nuova sfida?
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Kakashi riusciva a malapena a dormire in quelle notti da solo, quando lei era in missione. Continuava a rigirarsi nel letto pieno di preoccupazioni e pensieri. Una leggera brezza entrò dalla finestra semiaperta. Shiori sarebbe dovuta tornare nel pomeriggio, ma era in ritardo.
"Datti una calmata!" si disse irritato.
Chiuse gli occhi tentando di riprendere sonno. Il suo piano fallì miseramente. Decise quindi di alzarsi dal letto, quando sentì finalmente una chiave girare nella serratura della porta d'entrata. Un sospiro di sollievo gli scappò dalle labbra. Chiuse di nuovo gli occhi, deciso a fingere di dormire: la sua ragazza non doveva vederlo preoccupato.

Shiori era sfinita. Lei e la squadra che doveva supportare come praticante ninja-medico avevano passato le ultime ore a fare un rapporto dettagliato all'Hokage sulla missione intrapresa. In quel momento sentiva solo il bisogno di farsi una doccia e addormentarsi accanto al suo ragazzo.
Percorse la breve strada che la separava dalla camera al buio ed entrò nella stanza. Kakashi, sdraiato sul letto, fingeva di dormire per evitare di farle capire di essere preoccupato.
Idiota! Io leggo le persone, ricordi?
Gli lasciò comunque credere di essere stata ingannata e si diresse verso il bagno, dove si concesse una doccia rilassante. Ritornò presto verso la camera, frugando nel suo cassetto in cerca di un pigiama. Un leggero sorriso si formò sul suo volto. Sopra tutti gli altri vestiti era stata posizionata in bella vista una striminzita camicetta da notte in pizzo rosa.
"Sei sempre molto sottile nelle tue richieste!"
Kakashi aveva smesso di fingere e ora la guardava con le braccia incrociate dietro la testa e un sorriso malizioso sul volto.
"Che c'è di male? Volevo solo darti il bentornato!" disse ammiccando.
Shiori indugiò su quel corpo perfetto, ogni fibra del suo corpo voleva cedere a quella richiesta.
"Sei entrato in un negozio appositamente per comprare questo coso?" disse infilandosi nel pigiamino.
"Ero curioso di vedere come ti stava. E direi... che tutto ciò va oltre le mie aspettative."
Parlava con un tono così avvolgente. Accidenti a te Kakashi! Io volevo solo dormire!
"Mi sei mancato." disse sedendosi a calvalcioni sopra di lui per poi baciarlo.
Kakashi le strinse le mani attorno ai fianchi, facendola aderire ancora di più a sè.
"Anche tu."
Scese con le mani, cominciando ad accarezzarle le coscie, mentre lei aveva preso a torturare con morsi e baci il suo collo. Ad un tratto però Shiori si fermò, lo guardò negli occhi e gli sorrise.
"Ricordati dove siamo arrivati. Domani mattina ricominceremo da qui." disse posandogli un ultimo bacio sulle labbra e andando a sdraiarsi accanto a lui.
"Sai davvero essere crudele a volte!" si lamentò Kakashi.
"E' per questo che ti piaccio!"
Il ninja dai capelli d'argento abbracciò la sua ragazza. Dopo due giorni senza dormire, entrambi caddero velocemente nel mondo dei sogni.

La mattina dopo Shiori si svegliò che il sole era già alto. Kakashi le stava dolcemente accarezzando i capelli, ma dentro di lui sembrava nervoso.
"Cosa c'è che non va?" chiese con voce impastata dal sonno.
"Buongiorno anche a te!" rispose lui cercando di sorridere.
Evidentemente non aveva voglia di parlarne. Shiori però continuò a guardarlo preoccupata. Allora Kakashi decise che era ora di cambiare argomento.
"Se devo essere onesto, ieri notte la mia ragazza mi ha fatto una promessa e sto aspettando che la mantenga."
La ragazza sapeva che le stava mentendo, ma sapeva anche che avrebbe parlato solo quando si sarebbe sentito pronto. Lui era così: le raccontava ogni cosa, prima o poi, aveva solo bisogno dei suoi spazi.
"Ricordami dove eravamo?"
Con gesti lenti comiciò passare le sue dita lungo il petto del suo ragazzo.
"Se non sbaglio, tu eri proprio qui sopra."
Kakashi si tolse la maschera e scostò le coperte per farle riprendere posizione sopra di lui.
"Giusto. E tu tenevi le tue mani qui."
Shiori appoggiò le mani del ragazzo sui suoi fianchi mordendosi leggermente il labbro inferiore.
"Poi..."
"Shhh... Ora ricordo!" disse Shiori, lanciandosi sulle sue labbra e baciandolo con passione.
Quando erano insieme era come se tutti i problemi potessero essere accantonati per un po', loro si sentivano così completi. I loro corpi combaciavano perfettamente, le loro lingue danzavano insieme per poi passarre ad assaporare il corpo dell'altro, un sapore così familiare, ma sempre nuovo ed inebriante.
Kakashi adorava il fatto che solo con lui Shiori riuscisse a liberarsi completamente di quella sua corazza di orgoglio e forza, perdendo completamente il suo autocontrollo, sentendosi libera di essere sè stessa.
"Mmmmm... Mi sa... che... questo... vestito... non durerà... molto." sospirò tra un bacio e l'altro, accarezzando con le sue mani l'interno delle cosce della ragazza.
"Peccato perchè stava iniziando a piacermi."
Shiori piegò la testa all'indietro per scostarsi i capelli dal volto, poi andò a baciare l'incavo del collo del suo ragazzo. Sentiva il fiato del copia-ninja farsi sempre più corto, il suo corpo fremere sempre di più per l'eccitazione.
Improvvisamente sentirono qualcuno bussare forte alla porta d'entrata.
"Fingiamo di non esserci." disse lei ansimante, spingendo il ragazzo contro i cuscini e sdraiandosi sopra di lui.
Il bussare però si fece sempre più incessante e ad ogni colpo il volto di Kakashi sempre più scuro.
"Dobbiamo aprire." disse rassegnato.
"Li odio!"
"Anche io."
Shiori tornò a sedersi nel suo lato del letto, ma il ragazzo non si alzava. Kakashi abbassò lo sguardo, rosso in volto.
"Credo che sia meglio che vada tu ad aprire. E' che... mi serve un po' di tempo per... riprendermi."
Shiori trattenne a stento una risata nel vederlo così in imbarazzo. Gli diede un leggero bacio e si alzò.
"Il mio passaggio ti colpisce così tanto?" chiese lei maliziosa.
"Oh non sai quanto."

Shiori chiuse la porta della camera dietro di sè e legò stretta la cintura della vestaglia. I colpi alla porta si facevano sempre più forti.
"Arrivo!" urlò scocciata.
Aprì la porta, rimanendo a bocca aperta.
"B...Buongiorno."
Davanti a sè aveva il trio peggio assortito che avesse mai visto: Shikaku che la guardava con un certo imbarazzo; l'Hokage che emanava preoccupazione da tutti i pori; infine, Fugaku Uchiha la cui rabbia urlava talmente forte da perforarle il cervello.
"Possiamo entrare?" chiese il Terzo senza tante cerimonie.
"Certo. C'è qualcosa che non va?"
"Cerchiamo Kakashi."
Shikaku cercava di inviarle sensazioni di calma. Lei lo fulminò per farlo smettere.
"Si, è a letto... cioè ve lo chiamo!"
Rossa in volto si girò per avvertire il suo ragazzo. Lui però si trovava già sulla porta della camera, indossando solo la maschera ed i boxer senza minimamente scomporsi.
"Buongiorno! Posso esservi utile?"
Shiori notò che stava usando il suo tono fastidiosamente indifferente. Dietro quell'aria di calma però la ragazza percepiva un vulcano in ebollizione. Tra lui e l'Uchiha la giovane ninja non sapeva chi sarebbe esploso prima. La risposta le arrivò immediatamente.
"Mi prendi in giro?"
La mano di Shikaku si posò sulla spalla di Fugaku, cercando di calmarlo.
"Fugaku, il ragazzo avrà avuto le sue buone ragioni per non essersi presentato."
"Presentato dove?" le parole sfuggirono di bocca a sua sorella senza che lei riuscisse a fermarle.
L'Uchiha la ignorò.
"Vorrei sentire le sue buone ragioni."
Kakashi si avvicinò all'ingresso, inviando a Shiori sensazioni di pentimento. Stava cercando di scusarsi con lei. Per cosa? Il ragazzo aveva sul suo volto uno sguardo birichino e lei capì. Lo fulminò con lo sguardo. Non ci provare!
"Shiori è la mia buona ragione. E' tornata ieri dalla missione e... mi sono dimenticato del nostro piccolo impegno."
Il copia-ninja spiegò il tutto con molta calma, come se tutto quello che stava accadendo non lo riguardasse.
A quelle parole Fugaku strinse i pugni, Shiori avrebbe giurato di vedere suo fratello fare lo stesso. A dir la verità anche lei l'avrebbe colpito talmente forte da fargli male in quel momento. Che cosa aveva fatto di tanto grave? Perchè non glielo aveva detto?
Prima che chiunque altro potesse farlo l'Hokage prese la parola:
"Kakashi, il tuo mancare all'appuntamento con il clan ne ha offeso i membri. In aggiunta a ciò, hai anche disubbidito ad un mio espresso ordine. Di conseguenza vi devono essere delle ripercussioni. Come precedentemente stabilito dovrai sottoporti al test, le cui modalità però sono state modificate. Se fallirai gli Uchiha, con... con il mio... permesso, ti priveranno del dono che ti è stato fatto."
Il tono dell'Hokage era solenne e distaccato, ma era evidente che odiava ogni singola parola che usciva dalla sua bocca.
Kakashi rimase immobile, il suo unico occhio aperto mandava scintille di rabbia. Quando fu sicuro di poter parlare con un tono fastidiosamente indifferente si rivolse a Sarutobi, ignorando completamente l'Uchiha.
"Hokage-sama, il diritto di togliermi il 'dono' non dovrebbe averlo solo la persona che me lo ha fatto?"
"Lo Sharingan appartiene a tutti gli Uchiha! E' il clan che decide, non uno sciocco ragazzino che si è fatto prendere dai sentimentalismi!"
"Obito non era uno sciocco! Tu... Tu ometto spaventato non permetterti mai più di insultare il mio amico."
Aveva sputato quelle parole con un odio di cui Shiori non credeva che fosse capace. I due ninja erano in posizione d'attacco, ma i fratelli Nara se ne accorsero appena in tempo per bloccarli.
"Cerchiamo di mantenere la calma. Siamo tutti compagni dopotutto. Ora signore, se lei è d'accordo, sarebbe meglio che ci lasciate soli. Spiegherò io a Kakashi le modalità del test."
Il tono di Shikaku era risoluto. L'Hokage annuì.
"Bene. Quando io e Shiori rilasceremo le tecniche, nessuno farà mosse avventate, giusto?"
Nessuno dei due ninja rispose.
"Lo prendo come un si. Shiori, ora."
I due ninja furono liberati. Kakashi si mise le mani dietro la testa come se nulla fosse accaduto, mentre l'Uchiha prese la porta lanciando sguardi carichi di rabbia a tutti. Il Terzo rivolse un occhiata allo Stratega e uscì a sua volta.

"Si può sapere cos'hai al posto del cervello?"
Shiori non si era nemmeno accorta di quanto il fratello fosse arrabbiato. No, era preoccupato.
"Cosa ti costava andare là, fare quello che ti chiedevano e dargli quella fottuttissima soddisfazione? Hai idea di quali problemi ha il Villaggio in questo momento? Hai pensato alle conseguenze del tuo comportamento? Sfortunatamente, non c'è più Minato a proteggerti, lo capisci? E per l'amor del cielo vai a metterti qualcosa addosso!"
Entrambi i ragazzi erano sconvolti dalla reazione del ninja più grande.
Kakashi si diresse con passo mesto verso la camera per andarsi ad infilare una maglietta, mentre Shiori e Shikaku si sedevano in cucina.
"Prima che qualcun'altro si metta ad urlare, mi volete dire che diavolo sta succedendo?" chiese, quasi urlando lei stessa.
"Fugaku ha invitato..."
"Imposto!"
"INVITATO Kakashi a presentarsi alla sede del clan Uchiha per essere sottoposto a dei test. Volevano controllare come se la cavava con lo Sharingan. Lui ha accettato poi non si è presentato."
"Me ne sono dimenticato."
"Non prenderti gioco di me! Ora se lui avesse dato questa soddisfazione agli Uchiha, avrebbe fatto capire loro di non essere esclusi dalla vita del Villaggio, di aver ancora potere. Il comportamento sconsiderato del tuo ragazzo però li ha fatti infuriare ancora di più. Come se già non avessimo abbastanza problemi con quello stramaledetto clan!"
Shiori assorbì lentamente le informazioni. Si voltò verso Kakashi: era evidente che sapeva di aver fatto una sciocchezza, ma non si pentiva delle sue azioni.
"Qual è il nuovo..."
Shiori interruppe immediatamente l'Hatake.
"Perchè non sei andato?"
"Possiamo parlarne dopo?"
Il suo tono di voce era sfinito. La ragazza decise di non indagare oltre, almeno davanti a Shikaku.
"Qual è il nuovo test?" chiese per il suo ragazzo.
"Affronterà un Uchiha in combattimento. Se lo batterà, tutto tornerà come prima: il clan lo riterrà degno del dono. Se non lo batterà... bè avete sentito Fugaku."
"Chi dovrò affrontare?"
"Posso fare solo delle supposizioni. Il clan ha due membri abbastanza potenti da poter affrontare il copia-ninja, perciò prevedo che la scelta ricadrà su uno di questi due."
"Parli di Itachi o Shisui?" chiese Shiori, mordendosi le labbra per l'agitazione.
"Si, ma penso che sia più probabile che affronterai Shisui. Gli Uchiha vedono la posizione di Itachi nella tua squadra come un vantaggio sull'Hokage. Non credo che tenteranno di minare la sua posizione all'interno degli Anbu."
Shiori si trovava pienamente d'accordo con il fratello. Il problema però era un altro.
"Perchè l'Hokage accetta queste condizioni? Lui è una risorsa per il Villaggio! Se gli togliessero l'occhio, come farebbe a lavorare?"
La voce di Shiori era più alta di qualche ottava rispetto al normale a causa dell'agitazione. Kakashi le strinse le spalle.
"Lui è uno solo, mentre loro sono in tanti. L'Hokage deve fare ciò che è meglio per il Villaggio. In più non ha abbastanza forza per opporsi al consiglio. Kakashi, il più delle volte, è sveglio e capace di comprendere molti dei loro intrighi. Persone come lui sono pericolose, potrebbero discutere gli ordini. Il consiglio potrebbe pensare che dopotutto potrebbe essere una perdita ragionevole."
Il ninja dai capelli argentati era silenzioso, ma aveva perso la sua aria di fredda indifferenza.
"Ora vado. Mi raccomando non tardare. Ti aspettiamo al campo di addestramento Uchiha per le tre."
Shikaku si alzò, lasciandoli soli.
Shiori si mise il volto fra le mani disperata. Quando parlò la sua voce era attutita, lontana.
"Perchè non hai fatto quello che volevano?"
"Non credo di avere una buona ragione da darti. Mi seccava che potessero decidere della mia vita, testarmi. Non sono una cavia!... Scusa... non volevo!"
"Lascia stare! Certo che con tutte le volte che potevi comportarti in maniera impulsiva e stupida, hai scelto proprio quella in cui rischi di più! Sei proprio un idiota!"
Shiori si alzò dalla sedia affrontandolo a viso aperto.
"Mi dispiace. Non volevo dargli quella soddisfazione. E' l'unica cosa di Obito che mi rimane. Ti ho mai detto perchè ha deciso di regalarmelo?"
Shiori scosse la testa. Sapeva che glielo aveva donato il giorno in cui era morto. Aveva sempre pensato che l'avesse fatto per l'amicizia che li legava e perchè sapeva che Kakashi l'avrebbe usato per fare del bene. Il suo ragazzo però non glielo aveva mai detto.
"Io ero appena diventato jonin. Il sensei e Rin mi avevano fatto un regalo, ma lui... Onestamente non so se se ne fosse dimenticato o se avesse voluto mostrarmi che non gliene importava niente. Tu sai come sono fatto, a me importava meno che a lui di ricevere uno stupido regalo. Quando capì che non ce l'avrebbe fatta si fidò abbastanza di me da affidarmi due delle cose a cui teneva di più. Mi chiese di proteggere Rin a tutti i costi e mi diede il suo occhio. Disse che quello era il mio regalo per la promozione. A volte penso che lui possa rivivere e vedere il mondo attraverso quest'occhio. E anche se il portatore è un superbo idiota, lui mi ha ritenuto abbastanza degno. Capisci? Ho già perso una delle cose che mi ha affidato, lo tradirei completamente se perdessi anche la seconda."
La sua voce si ruppe leggermente. Shiori lo abbracciò, accarezzandogli dolcemente i capelli.
"Tu non perderai."
"Cerca di essere obiettiva! Lui è forte e possiede lo Sharingan in entrambi gli occhi."
"Tu hai maggiore esperienza, conosci più tecniche. Poi ti ho visto combattere per le cose a cui tieni. Niente ti può fermare quando si tratta di proteggerle. Ora devi proteggere il ricordo di Obito."
Shiori lo prese per le mani e cercò di infondergli fiducia con il suo sguardo.
"Come fai ad avere tutta questa fiducia in me?"
"Ti amo e ti conosco meglio di quanto tu possa immaginare. Adori avere ragione e se perdessi, l'avrebbe vinta Fugaku."
"Vincerei per fargli un dispetto?"
Shiori esultò nel vedere che era riuscita a farlo sorridere di nuovo.
"Sarebbe nel tuo stile. A volte sai essere talmente fastidioso!"
Kakashi la strinse a sè e la baciò.
"Grazie. Non so cosa farei senza di te."

 
  
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