18 ANNI DOPO
POV TYLER
Quando mamma è andata a cambiarsi ho incominciato a studiare quei tre alieni,che a quanto pare conoscevano mia madre e le sue amiche … quindi dovrebbero trattarsi degli alieni che avevano sconfitto 18 anni or sono. Mia mamma mi aveva detto che quello che si chiama Tart è mio padre ,e la descrizione di mia madre coincideva con l’alieno in mezzo che fluttuava a gambe incrociate:vestiva con una maglietta nera con sopra un teschio con le tibie,dei jeans chiari e scarpe da ginnastica blu e bianche –che ci fate qui?- chiese Mina scorbutica come sempre –fra un po’ ci sarà la festa per la rinascita del nostro pianeta e visto che voi l’avete salvato,ci chiedevamo se ci vorreste venire – disse quello che credevo fosse Ghish –io ci sto- disse Straw –secondo me lo fa solo per farsi piacere da lui- sussurrai ad Axel che ridacchiò in risposta-vero- rispose Mia –e chi ti ha interpellata,scusa?- -che vocabolario,per uno di quinta elementare- -che presunzione,per una di prima media- le risposi con le rime –ma come ti permetti?!- disse lei alzando la voce e,facendo,attirando degli sguardi su di noi –oh,io mi permetto eccome- le risposi con un ghigno. Lei per tutta risposta gonfiò le guance,sbuffò ed andò in cucina,per buttare una padella o qualcos’altro per terra … e in effetti sentimmo un tonfo sordo provenire dalla cucina –allora è deciso,ci andiamo tutti- durante la nostra piccola lite non mi accorsi che mia madre era tornata,si era seduta sul tavolo accanto a noi e tutti avevano confermato,compresi Ryan e Kyle –allora è deciso,partiamo tutti!- disse quello che dovrebbe essere Pai –mamma,veniamo anche noi?-disse Axel con tono innocente andando da sua madre –certo- disse Pam. Io guardai con occhi implorante mia madre,infondo volevo sapere da dove provenivo per metà. Lei fece un cenno positivo con la testa e io sorrisi –quando si parte- chiese Lory –anche subito,andate a fare le valigie e ci ritroviamo qui fra 3/4 ore- -ok- dissero tutte ed andarono a cambiarsi lasciando soli i tre alieni con me ed Axel. Se ne stavano in silenzio ed io odiavo il silenzio. Quindi andai in cucina a mangiare qualcosa,subito seguito da Axel. Appena arrivati in cucina mi teletrasportai sul tavolo,accanto alla ciotola di biscotti –vuoi?- chiesi ad Axel indicando con la testa un biscotto –si,grazie- disse aspettandomi  davanti alla porta. Presi 2 biscotti e mi girai verso di lui,ma nel farlo trovai un alberello appassito in un vaso color marrone –povero albero- dissi facendolo ricrescere e facendogli spuntare qualche fiore qua e là  -meglio- dissi –bello- disse Axel –ok- dissi teletrasportandomi davanti a lui ed allungandogli la mano col biscotto –grazie- disse –si,si- dissi io … odiavo dire grazie,prego,salutare e robe così. Una volta finiti i biscotti tornammo nel salone del caffè dove vedemmo mia madre e le sue amiche,tranne Pam,pronte per andare e gli alieni che appena ci videro si teletrasportarono credo sulla navicella –andiamo?- mi chiese mia madre –si- detto questo le presi la mano e ci teletrasportammo a casa –mamma,sei sicura di voler andare?- le chiesi visto che aveva abbassato lo sguardo –certo,stavo solo pensando ad un modo per dire a tuo padre che ha un figlio,niente di che,ho fatto di peggio- -ok,io vado a preparare la valigia- le dissi e mi teletrasportai in camera mia. Tre ora dopo ero pronto,mi girai verso la porta con la valigia in mano,ma nel farlo guardai l’alberello che avevo fatto crescere … è stata la prima volta che ho usato il mio potere  per far crescere le piante … avevo 4 anni …
…FLASHBACK…
-MAMMA!MAMMA!VIENI SUBITO QUI!- urlai con la mia vocetta da bambino –ARRIVO!- urlò mia madre dal piano di sotto arrivando di corsa –plima,questo ela un seme in vaso,ola è glande albelo!- dissi battendo le mie piccole manine e indicando l’albero nel vaso color rosso –non ci credo!- -coa, mamma?- -hai lo stesso potere di tuo padre … far crescere le piante!- -WOW!BELO!-
…FINE FLASHBACK…
Questo ricordo mi fece attraversare una domanda per la testa –MAMMA!PUOI VENIRE UN MOMENTO?!- urlai prendendo in mano la pianta e lasciando la valigia a terra –che c’è?- mi chiese mia madre entrando in camera mia –posso portarla?-  le chiesi mostrandole la pianta –mi sa di si,prendo una borsa- disse lasciandomi solo con i miei pensieri. Appoggiai la pianta sul comodino e aspettai mia madre con la busta –eccomi- disse entrando in camera con una busta di carta con piccoli bucherelli qua e là. Una volta imballata al pianta chiesi a mia mamma –hai fatto la valigia?- lei mi rispose con un cenno affermativo del capo e mi teletrasportai in camera sua,presi la sua valigia,ce le scambiammo e ci teletrasportai davanti al caffè mew mew.
Una volta arrivati andammo nel giardino e lì a aspettarci c’erano tutti quanti davanti alla navicella spaziale –partiamo?- chiese Pai –si- rispose mia madre. Entrammo nella navicella e partimmo per Naegea.