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Autore: OfeliaMontgomery    12/12/2014    1 recensioni
Prima storia della serie "La Clessidra della Morte".
Katie Stokes muore in un incidente d'auto (almeno così sembra) mentre la madre e un'amica rimangono illese. La ragazza si risveglia bloccata dentro ad una clessidra. Scopre di essere nel limbo della Morte e di non avere più l’anima. La morte le spiega che per poter riavere indietro la sua anima ed essere libera, deve uccidere 100 vittime entro il giorno di Halloween. La ragazza accetta senza esitazione. Rimane qualche giorno nel castello della Morte per poi tornare sulla terra per cercare la sua prima vittima. Dopo 49 vittime incontra Lucas e se ne innamora. La morte lo vede ma alla fine decide di lasciar passare. Ma alla fine Katie dovrà scegliere fra la sua vita e quella di Lucas. Quale sceglierà? La sua o quella di Lucas?
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ULgKS-tIEO0&list=PLmk4hgCzbLEDseKJwiGcTc78gbWuixooo&index=2
Genere: Dark, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Clessidra Della Morte'
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«Così ora riavrai indietro la tua anima» affermò Katie, camminando in uno dei lunghi corridoi del castello della Morte con affianco Dorian.
«Già, finalmente e finalmente la mia famiglia è libera da quei due pezzi di merda» ribatté lui passandosi una mano fra i capelli neri, scompigliandoli.
«Sono felice per te» commentò Katie, appoggiando una mano sulla spalla del ragazzo.
I due ragazzi si salutarono per l’ultima volta poi Dorian svoltò a sinistra ed entrò nella sala del trono, mentre Katie se ne tornò in camera sua a pensare alla sua prossima vittima.

 
Katie camminava velocemente, passando per la quinta strada nel centro del borough di Manhattan in New York City. Quella mattina faceva un caldo infernale. L’aria era afosa, si faceva perfino fatica a respirare. Katie per fortuna non sentiva quasi nulla, ma bastava guardare le persone che passavano per di lì per capire quanto soffrissero per il caldo. C’erano persone che si coprivano dai raggi solari con il parasole, altre che bevevano in continuazione e altre che continuavano a togliere indumenti, fino a rimanere quasi in costume.
La bionda aveva sentito delle ragazze organizzarsi per andare al mare e come un flashback, si ricordò dell’estate scorsa passata con la sua Sammy.
Lei e la sua dolce Sammy che si divertivano come bambine in acqua mentre Liam, il ragazzo di Samantha, le filmava con la videocamera e poi a fine giornata si rivedevano i video per ridere un po’. Le mancava passare le sue giornate con Sammy, non che con Hergar non si divertisse, ma le mancava la sua migliore amica.
«Ho saputo che Dorian se ne è andato e che tu l’hai aiutato, brava Katie» ed eccolo lì, Hergar in tutto il suo tetro splendore appoggiato alla porta di un piccolo bar. Indossava una maglia con lo scollo a V nera che lasciava intravedere la pelle bianca del petto e dei pantaloni di pelle dello stesso colore che gli facevano risaltare le gambe lunge e secche.
«Grazie» ribatté Katie sorridendogli e andando contro per abbracciarlo.
«Stai già scegliendo la tua prossima vittima?» le domandò infine quando si staccò da lei. Katie scosse la testa «So già chi è la mia prossima vittima, Oscar, l’ex di Sammy» gli rispose lei prendendo per un braccio il mutaforma e trascinandolo verso l’appartamento di Oscar. L’appartamento di Oscar si trovava nella parte alta dell’Upper East side, lungo il cosiddetto “Museum Mile” della Fifth Avenue, vicino al Guggenheim ed al Metropolitan Museum of Art di New York.
«Sei sicura della tua scelta?» le domandò Hergar, quando Katie si fermò davanti al palazzo in cui abitava il ragazzo.
«Sì.»
L’atrio del palazzo era molto illuminato, le pareti erano di un colore simile al bronzo; sulla destra c’erano gli ascensori ed era in quel punto che la bionda si stava dirigendo.
Katie entrò nell’ascensore, «Hergar puoi pure andare, qui ci penso io» gli disse pigiando il tasto numero ‘5’, Hergar annuì e se ne andò, mentre lei aspettò che le due porte si chiudessero.
Quando fu arrivata al quinto piano, uscì dall’ascensore e si diresse verso il lussuoso appartamento di Oscar. Katie fece un profondo respiro poi passò attraverso la porta per poi ritrovarsi nell’appartamento di Oscar.
L’appartamento di Oscar era enorme, ci era già stata con Samantha due anni fa, quando ancora stavano insieme. L’atrio e il corridoio avevano le pareti dorate e sulla destra di esso c’era la prima camera da letto, la camera di Oscar, quella in cui lui e Samantha avevano passato la maggior parte del loro tempo, secondo quello che aveva raccontato a Katie. Katie iniziò a camminare e il rumore dei tacchi che battevano sul pavimento di marmo, echeggiava nel corridoio. Passò attraverso una porta che dava sul soggiorno e passando da un’altra porta, sulla destra, si trovò l’enorme cucina. Le pareti erano dipinte di bianco. Il pavimento era in gres porcellanato dall’effetto legno. Al centro della cucina c’era un tavolo di vetro con intorno sei sedie. Tutti gli elettrodomestici erano di ultima generazione ed erano ritirati nei loro giusti posti. Ma di Oscar nessuna traccia. Katie, allora uscì dalla cucina e lo cercò nel ampio ed enorme soggiorno al fianco della cucina. Sul lato sinistro c'era un tavolo con otto sedie e al centro della stanza c’era un grande divano da tre posti di pelle con al fianco uno da due e in mezzo un piccolo tavolino bianco. Vi era anche una grande finestra, infatti si trattava di una stanza molto luminosa. Sulla destra della stanza c’era un mobile a parete piena di dvd, dischi musicali, videogiochi e souvenir provenienti da tutto il mondo, perché Oscar amava raccoglierli. Al suo fianco c’era un enorme televisore da 55 pollici e i divani erano puntati verso esso. Infine vi era un tappeto persiano molto costoso sul pavimento.
Oscar era lì, seduto sul suo bellissimo divano di pelle che guardava un film d’azione, ignaro di quello che sarebbe accaduto fra poco.
Katie sorrise macabramente poi mosse un dito in cerchio e la televisione cominciò a cambiare canale.
Oscar sbuffò rumorosamente, rimettendo sul canale in cui c’era il film. Katie scosse la testa e un dvd cadde a terra, poi cadde un videogioco ed infine con una mossa della mano, il mobile si scaraventò a terra con un forte e rumoroso tonfo.
«Ma che cazzo?» esclamò Oscar scattando in piedi come una molla.
Katie rise divertita, estraendo dal giubbotto un bisturi e apparendo anche agli occhi di Oscar.
«Katie!!» esclamò scioccato il ragazzo, portandosi una mano fra i capelli castani.
«Ehilà Oscar» lo salutò lei, mostrandogli il bisturi.
Oscar incominciò ad indietreggiare, «Che cosa vuoi fare con quello? E poi come fai ad essere qui?» domandò il ragazzo a corto di saliva.
Katie alzò le spalle poi con una mossa della mano, fece tornare a sedere Oscar e salì sulle sue gambe.
«Perché non ci divertiamo un po’? Ho voglia di divertirmi» disse la bionda, lanciando a terra il suo giubbotto per poi iniziare a sbottonarsi la camicetta.
Oscar non ci mise molto a strappargliela di dosso ed ad avventarsi sul collo della ragazza, sapendo che aveva comunque un bisturi fra le mani. Katie glielo lasciò fare, portando entrambe le mani dietro alla schiena del ragazzo e stringendosi a lui. Poi con un furia inaudita, lo colpì un paio di volte nella schiena con il bisturi, facendolo urlare dal dolore.
«Questo è per Samantha» strillò lei, colpendogli questa volta la spalla. Ad Oscar incominciò ad uscire sangue anche dalla bocca oltre che dalle ferite.
«Questo è per aver quasi ammazzato Liam» strillò ancora lei, conficcandogli il bisturi nella pancia, sentendo la carne di lui stringersi intorno alla lama. Lui emise un gemito di dolore, portandosi una mano sulla pancia.
«E questo è per aver cercato di violentarmi al mio diciottesimo compleanno» lo colpì alla gola, aprendogliela in due. Il sangue iniziò a colare velocemente, sporcandola anche, ma di quello se ne importò ben poco. Stette ferma a guardarlo soffrire, come lui aveva fatto soffrire la sua migliore amica e lei. Infine si alzò dal ragazzo, tutta sorridente perché aveva avuto la sua vendetta.
Pulì il bisturi con la manica della sua camicetta poi lo ritirò nel giubbotto di pelle ed estrasse da esso il cristallo cattura anime. Infine tornò con il viso verso il ragazzo ancora vivo e gli lasciò un bacio sulle labbra per poi aspettare che morisse per prendergli l’anima.
Oscar esalò un ultimo respiro, prima di morire con una mano ancora stretta intorno alla gambe di Katie.
«Addio riccone dei mie stivali» esclamò Katie raccogliendo l’anima di Oscar poi com’era comparsa nella stanza, sparì, lasciando la stanza in un silenzio di tomba.

 
  
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