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Autore: Mentos E CocaCola    12/12/2014    1 recensioni
Benvenuti nella cucina di Mentos E CocaCola Parodi, oggi faremo una nuova ricetta.
Ingredienti:
-150g di IMPREVISTI;
-50g di SORPRESA;
-3 cucchiai di INCOMPRENSIONI;
-RISATA in abbondanza;
-5 pizzichi di AMORE;
Mescolate tutti gli ingredienti e fateli cuocere a fuoco lento, otterrete così l'ESTATE PERFETTA!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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P.O.V. Margherita
 
-Ehi ragazzi?- urlai in uno di quei rari momenti di pausa dalle prove che ci concedevamo, per attirare l’attenzione di tutti. Si girarono  a guardarmi, mentre mia sorella sbatteva ripetutamente la testa su una colonna, forse per diventare intelligente quasi quanto me.
-Chi vuole ridere senta questa: Dio disse “luce” e luce fu, Dio disse “terra” e terra fu, Dio disse “kung” e kun…fu-
Scoppiai a ridere, mi piaceva troppo quella battuta.
-Beh, non ride nessuno?-
I ragazzi mi guardarono male per poi guardare interrogativamente Liam e mia sorella, in cerca di spiegazioni.
Non riuscivano a capire il mio genio.
-Scusatela, è da un po’ che è fissata con questo kung fu- disse Liam, sorridendo come per dire di non preoccuparsi, mentre mi spintonava a forza fuori dalla sala prove. Mi guardò serio.
-Parliamoci chiaro Marghe, tra una settimana attueremo il nostro piano e deve essere tutto pronto, non puoi traumatizzarli con queste battute-
-Ehi Liamino, non farmi arrabbiare, ho sempre Watson  con me- dissi minacciosa, mostrandoglielo.
Mi guardò ancora più serio.
-È solo un cucchiaio, non parla, non pensa e non è il tuo socio, sei abbastanza grande per capirlo ormai-
Abbracciai il mio dolcissimo compagno di investigazioni e poi guardai Liam. Avevo gli occhi che pizzicavano e sicuramente assomigliavano a quelli del gatto di Shrek.
-Lo stai offendendo-
-Non può offendersi: è uno stupido e orrido cucchiaio-
-Non staremo litigando, vero Liam?-
-Sì, stiamo litigando: sto cercando di farti ragionare ma tu non vuoi crescere-
Senza rispondergli, rientrai nella sala prove per poi attraversarla velocemente e rinchiudermi nella stanza che avevo nominato “Lo spogliatoio”.
Abbracciai Watson…no, non è vero…Watson non c’era più, dove lo avevo lasciato?
Lo avevo perso, no…
Che giorno fantaschifoso!
 
P.O.V. Maria
 
-Marghe apri la porta, ti prego, sono tua sorella, apri-
-No, scordatelo!-
Sembrava sconvolta e Liam non era da meno. Beh, almeno credevo…dato che non era rientrato per niente e nessuno lo aveva rivisto.
-Può capitare una litigata ogni tanto, ma questo non vuol dire che non vi vogliate più bene, giusto?-
Lei non mi rispose. Qualcuno mi posò una mano sulla spalla.
-Inutile, dovresti saperlo meglio di me, tua sorella è testarda come un mulo-
Sobbalzai, quella non era la voce di chi mi aspettavo. Non era Nathan…era Louis.
-Già, ma stavo cercando di farla calmare, manca solo una settimana al debutto e se Marghe non ce la fa a riprendersi?-
Cominciammo a camminare per il lungo corridoio che avevamo davanti, allontanandoci sempre di più dalla sala prove.
-Ce la farà, ne sono sicuro, è una ragazza forte e chi ti dice  poi che non si chiariranno?-
-E chi ti dice che si chiariranno?-
Ci guardammo un attimo seri negli occhi.
-Nessuno-ammise lui –ma è sempre meglio pensare positivo, no?-
Annuii.
-Ehm Mary?-
-Sì?-
Lui si grattò la nuca imbarazzato.
-Ti andrebbe se dopo le prove andassimo a prendere qualcosa da bere?-
E adesso che gli potevo rispondere? In fondo me l’aveva chiesto gentilmente e io beh…ma soprattutto cosa avrebbe detto Nathan, se avessi accettato?
Di sicuro sarebbe stato un duro colpo per lui.
Guardai gli occhi di Louis che attendevano impazienti una risposta.
Abbassai lo sguardo.
-Grazie per l’invito ma sono veramente stanca e …-
Lui fece una risatina amara.
-Ma sei hai dormito tutto oggi e poi…non credo che avresti detto di no a Nathan se te lo avesse chiesto, giusto?-
Abbassai ancora di più lo sguardo. Se mi avesse invitato Nathan in effetti non gli avrei detto di certo di no.
-Certo che no- si disse, rispondendosi da solo-perché ti ostini a non voler uscire con me? In fondo, non chiedo niente di che mi pare-
Piantai i miei occhi nei suoi.
Arrossii mentre sbottai.
-Perché ho paura, ok? Ho paura della reazione di Nathan, ma soprattutto sono terrorizzata dall’idea di scoprire perché quel giorno mi hai baciata e perché le mie labbra non si volevano staccare dalle tue-
Prima che mi potessi accorgere di ciò che stavo dicendo, avevo già finito di dire tutto ciò che pensavo.
Dovevo fare un corso accelerato su come dire una bugia e non essere scoperti per evitare altre epiche figure di cacca.
-E io voglio scoprirlo, per una volta non potresti accontentarmi?-
Mi morsicai il labbro inferiore in cerca di una risposta.
-E va bene-
 
P.O.V. Nathan
 
Cos’aveva Tomlinson quella sera? Era stranamente su di giri e non mi sembrava che ci fosse qualcosa per cui essere felici. Erano passate da mezz’ora le due e Liam e Margherita continuavano a sbagliare. Ovviamente pensavano ad altro! In più Maria era troppo pensierosa. Ok che la sorella aveva litigato con Liam, ma così era veramente troppo.
-Che hai?- le chiesi una volta finite le prove. Mi guardò con aria colpevole.
-Niente perché?-
-È da mezz’ora che non ti vedo sorridere-
Lei sospirò.
-Forse sto esagerando ma ho un brutto presentimento: non è che per caso Louis Tomlinson ti ha invitata ad uscire e tu hai accettato?-
Lei annuì.
La guardai stupito.
Io l’avevo buttata a ridere e invece avevo un futuro come profeta.
-Ecco perché è così felice-dissi cupo, eccome se ce l’aveva una ragione per saltellare in giro come una pecorella con un tappo tra le chiappe.
-Che intendi dire?- mi chiese lei interrogativamente.
Come, veramente non l’aveva capito? Tutti quei segnali che lui le lanciava, lei non ne aveva colto neanche uno?!
-Come che intendo dire? Mary, lui è completamente pazzo di te-
 
P.O.V. Liam
 
Ma cosa mi era saltato in testa?! Perché le avevo detto quelle cose?
Se non avrei risposto a quelle due domande entro quella sera, sarei impazzito.
Harry, Zayn e Niall erano fortunati: le loro litigate erano state sempre per delle stupidaggini e si erano risolte altrettanto facilmente.
Uscii per primo dallo spogliatoio e mi ritrovai inevitabilmente davanti a lei. Ci guardammo negli occhi.
Come dovevo comportarmi? Dovevo parlarle? Oppure…ma certo!
Le diedi quello che avevo trovato e che sicuramente sarebbe stata contenta di ricevere.
-Ehm, ho trovato Watson…- le dissi porgendoglielo.
Lei lo prese titubante e sentii il suo tocco tremante sulla mia mano. Lo strinse a sé.
Chi ero io per poterla giudicare? In fondo non era da pazzi avere paura dei cucchiai?
-Watson dice che lo hai trattato bene-sussurrò guardandomi di sfuggita. Sorrisi.
-Sì è vero, penso che non potrei comportarmi altrimenti con qualcosa che ti appartiene-
Nascose un sorriso.
-Cucciola, ti prego scusami. Ho criticato la tua pazzia quando è la tua pazzia che ti distingue dalle altre, io…insomma…-
Lei mi posò un dito sulle labbra per poi sostituirlo con le sue labbra. Ci abbracciammo mentre ci baciavamo. Si staccò piano dalla mia bocca.
-Sapevo che avremo risolto tutto: avevi fatto una promessa, ricordi Liamino?- disse, strofinando il suo naso contro il mio.
La baciai di nuovo. Sì, avevo fatto una promessa che avrei mantenuto per sempre.
 


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