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Autore: TheDarkLightInsideMe    14/12/2014    2 recensioni
Federica, Eleonora e Egle sono tre ragazzine tra i dodici e i tredici anni. E fin qui mi pare tutto normale.
Federica ha letto tutta la saga del Mondo Emerso, Eleonora sta leggendo le Cronache ed Egle (peraltro sorella maggiore di Eleonora) inizierà a leggere la prima trilogia dopo che la sorella l'avrà terminata. E anche questo non mi pare un granché emozionante.
Ma il Mondo Emerso, dopo gli avvenimenti narrati nella trilogia delle Leggende, è di nuovo in pericolo, e toccherà a tre ragazzine di un altro mondo salvarlo, insieme ad alcuni dei personaggi più importanti della saga.
D'altronde, con un po' di fantasia possiamo essere tutti un po' speciali.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ido, Kryss, Nuovo personaggio, San, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
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Capitolo 12 ~ L’atto finale.

 

Lungo il parapetto della terrazza sono disposte delle torce accese che emanano una luce dai riflessi sanguigni tutt’intorno. Una bella scenografia per l’atto finale.
Mi metto in piedi velocemente e do una mano ad Aster ad alzarsi, poi estraggo la spada di cristallo nero, pronta a qualunque cosa pur di zittire quel bambino bastardo e sadico. Sotto questa luce, la spada sembra già incrostata di sangue.
<< Era ora che arrivaste, iniziavo a pensare che vi foste arresi all’evidenza di aver già perso. >>
La voce di Haide arriva dalle mie spalle, da dietro la botola da cui sono entrata, che si apre al centro esatto della terrazza.
Mi giro di scatto, ho già alzato il braccio per caricare il colpo con la spada, quando lo vedo.
San!
In piedi, diritto, composto, calmo. I suoi occhi sono due pozzi scuri in cui non riesco a vedere nulla. Prima ancora di vederlo, già ne riconosco i sintomi.
Il medaglione rosso che soggioga la volontà. Il medaglione di Kryss.
Anche se il mio cuore non vuole ammetterlo, la mia mente sa che non è un caso.
<< Pensavo che sarebbe stato più difficile convincere te che Shyra, e invece nessuna delle due ha scoperto l’inganno. Mi avete sorpreso. >>
In un attimo mi ritrovo i polsi legati dietro la schiena e una ginocchiata mi fa cadere in ginocchio.
Ho giusto il tempo di vedere Kryss allontanarsi dietro di me, che una barriera nera avvolge metà terrazza, inglobando me, Haide, San e l’altra figura legata che sta dietro al bambino.
Poi, con calma, il nipote di Aster sfila il medaglione dal collo di San, lasciandomi intravedere chi sia la figura dietro di lui.
Dopo, mi strappa letteralmente la spada di cristallo nero dalle mani e mi trascina per i capelli accanto all’altro ostaggio. So già cosa accadrà, è una cosa talmente ovvia, ma allo stesso tempo fa così male… chiudo gli occhi per un attimo per calmarmi; quando li riapro sono pronta a sentire qualunque cosa fuoriesca dalla bocca di quell’essere.


Kryss sorride ferocemente sotto gli occhi sgomenti di una Shyra già pesantemente ferita: lei l’aveva capito fin da subito che qualcosa non andava, ma non credeva addirittura che quel dannato elfo li avrebbe traditi, pur di vendicarsi del Marvash!
<< Prostrati ai miei piedi, Shyra, e sarai risparmiata. >>
<< Ti senti misericordioso oggi, Kryss? Hai dimenticato che sei così debole da essere stato ucciso in un modo così stupido? >>
Il tono sarcastico viene ripagato con l’ennesimo pugno. << Taci! Se non vuoi sopravvivere per me va più che bene! >>
Senza aspettare una risposta, la lancia trafigge il ventre della guerriera.
Alya e Zaniah si guardano terrorizzate, delle corde in realtà inconsistenti tengono legati loro i polsi. Il primo a morire era stato Neor, poi Shyra, entrambi trapassati da quella maledetta lancia.
Aster sta indietreggiando sempre di più verso il parapetto e l’elfo si sta avvicinando pericolosamente a lui, mentre Nihal si è già liberata e corre a dare man forte all’altro mezzelfo.
Ciò che quelli della Resistenza hanno capito subito è che Kryss è immune alle magie grazie a un sigillo di Haide, e dunque sia Sennar che Egle che Aster non possono fare nulla.
L’elfo si avvicina sempre di più all’ex Tiranno, in piedi rasente al parapetto, con la lancia insanguinata in mano che potrebbe benissimo usare per colpire e finire su due piedi l’avversario; ma ovviamente non lo fa.
<<È una cosa che ho sempre amato, sai Aster? Questa paura, questo terrore che ora vedo nei tuoi occhi! Cos’è, adesso ti sei affezionato troppo a questo mondo e a questa gente per andartene?>>
I tremiti del Tiranno si vedono a diversi metri di distanza, ma lui non tira fuori il pugnale né prova a lanciarsi contro il suo aggressore; semplicemente aspetta che la Morte se lo venga a prendere.
Nihal lo raggiunge quando ormai la punta della lancia è già entrata nella carne della gola di Aster, ma non è questo a finire il mezzelfo.
Con un calcio, Kryss lo spinge giù dalla torre, e gocce vermiglie risplendono nell’aria alla luce della Luna.
Zaniah e Sennar riescono a liberarsi grazie alla magia e a liberare anche Eleonora, ma la stanchezza si inizia a far sentire per entrambi i maghi. Intanto, Nihal continua la sua battaglia contro l’essere della specie per cui si tolse la vita.
Eleonora è sconvolta, teme (o sa?) che Nihal non ce la farà a sconfiggere quel maledettissimo elfo che sta disseminando morte tra quelli della Resistenza, macchiando di sangue e cadaveri la terrazza di quella bellissima città che una volta era Salazar. E, nonostante non sia più legata, non riesce a muovere un muscolo, a differenza di sua sorella che tenta di fare il possibile per aiutare Nihal nella sua battaglia insieme al mago fulvo.
La più piccola delle prescelte rimane imbambolata, la spada e lo scudo a una piccolissima distanza da lei, a fissare i movimenti rapidi della mezzelfo e quelli bloccati sulla difensiva dell’elfo, ormai messo alle strette.
Ma poi accade una cosa che è talmente inverosimile, talmente stupida, da sembrare completamente irreale.
Nihal, perché certa di vincere o per un’altra solo-Thenaar-sa-quale ragione, abbassa inaspettatamente la guardia, lasciando il fianco sinistro interamente scoperto. Contro un’arma come una lancia, poi, questi errori non dovrebbero essere mai commessi.
Basta solo un istante, e la punta di metallo si infila nella carne pallida del mezzelfo, che soffoca a malapena un grido di dolore. Kryss è svelto ad estrarre l’arma e riprende ad attaccare, sempre più velocemente, senza dare a Nihal neppure il tempo di respirare tra un colpo e l’altro.
È a quel punto che la pazienza di Alya si esaurisce del tutto, quando vede di nuovo la lancia dell’elfo intaccare la carne della sua eroina, del suo idolo. Prende le sue armi e si getta a capofitto sul nemico, dapprima lasciandosi guidare dall’istinto e dai sentimenti, poi razionalizzando ogni singolo gesto, con una calma glaciale, mentre il suo battito cardiaco si stabilizza.
Parata, affondo, attacco, tondo. Per certi versi il suo è un metodo di combattimento accademico, per altri è come se quella battaglia fosse stata scritta da qualcuno per doversi svolgere in questa determinata maniera, seguendo uno schema preciso.
D’altronde, lei è una delle tre prescelte per salvare il Mondo Emerso, no? Solo che a differenza di sua sorella non è poi tanto pura quanto si possa credere. In più, però, ha un grande senso di giustizia, come sottolinea anche la nenia.
Quindi ripensa al corpo martoriato di Laio, a quello abbandonato di Dubhe, alla semplicità con cui Kryss ha ammazzato Neor e poi Shyra, e infine ad Aster, che in fondo un pochino le somiglia, ma che non avrà mai l’opportunità di conoscere veramente. E senza rendersene conto, i suoi colpi si fanno più veloci e precisi.
Kryss la schernisce, tenta di farla distrarre dalla battaglia, ma lei risponde sempre a tono e con voce atona, concentrata sul suono che le due armi creano scontrandosi quasi ritmicamente.
Il colpo decisivo arriva da due lati: a sinistra, Kryss si ritrova a fronteggiare Alya e la sua freddezza e la sua misuratezza dei gesti, a destra Nihal trova la forza per continuare ad attaccare il suo nemico.
Colpito contemporaneamente al fianco e alla spalla, l’elfo lascia cadere la propria lancia e finisce in ginocchio, ansimando.
<< Forza, Nihal di Salazar, uccidimi e vendica i tuoi amici! >> sibila stringendo i denti, ma la figura che gli si avvicina è quella di sinistra.
<< Hai causato troppe morti, Kryss, e con la tua di certo non posso vendicare tutte quelle anime che hai mandato al di là di questa vita, ma almeno posso farle tacere, posso fartele raggiungere e dare pace al mio animo. >> la voce di Eleonora è ancora calma e fredda, il suo sguardo così duro e pieno di rabbia, accentuato dalla luce vermiglia delle torce. << Dì le tue ultime preghiere, elfo. >> aggiunge, poi la sua spada colpisce il petto di Kryss e lo trapassa da parte a parte.
Quel maledetto muore con un sorriso di scherno sulle labbra.






Angolino autrice.
Cavolo, quanto ci ho messo per scrivere questo capitolo! Scrivo e cancello, scrivo e cancello... non sono contenta neppure ora, ma vabbé, in realtà spero di non dover mai pubblicare il capitolo successivo... T.T
Chiudo questo piccolo angolo nonsense e me ne vado a dormire, che è meglio...
Vi prego solo di non uccidermi nel sonno per ciò che ho fatto (e ciò che farò ancora... forse)
Grazie a chi ha letto e a chi decide di recensire e un grazie speciale a chi mi perdona dopo tutto questo ç.ç .
Ah, e augurissimi a tutti, nel caso non dovessi più pubblicare nulla!
A presto (si spera),

DarkLight
   
 
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