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Autore: Rallienbow_    14/12/2014    1 recensioni
{ Storia partecipante al contest "Sangue di drago" di ManuFury sul forum di efp. Sesta classificata. }
– Sai, Victoire, tu sei una Drekimannvera. Detto così può suonare strano, ma è la cosa più semplice del mondo. In islandese, mannvera è l’essere vivente, l’umano. Dreki è drago. Quindi un drago che è un umano. Qualcuno come te. –
{ Capitolo 1. }
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nick sul forum/ Nick su EFP: Rallienbow__
Titolo Storia: Paint you wings
Genere: Fantasy (urban fantasy)
Rating: Arancione
Tipo di Coppia (se presente):  Shonen-ai, Shoujo-ai 
Note / Avvertimenti: /
Lunghezza (numero di parole / numero pagine): 30 pagine di Word. Con il contatore di parole, includendo i titoli dei vari capitoli, arrivo a 16499.
Breve Introduzione: Victoire aveva sempre pensato che la sua vita fosse molto semplice: università, amici, famiglia. Non aveva mai chiesto niente di complicato, non voleva un ritmo frenetico, le stava bene ciò che aveva. Raccontata così, sembra la vita di una qualsiasi ragazza umana. Victoire è una mezzosangue, un incrocio fra due razze. Victoire è per metà drago e per metà Metamorfe. E alla festa del suo penutilmo esame prima della laurea triennale, la sua vita cambierà totalmente.
Note (facoltative): HALLELUJA! Ce l'ho fatta, sono molto contenta di esserci risucita. Dovevano esserci dei capitoli in più, specialmente riguardo Kristjian ed Eneka, la loro vita passata, ma il tempo è mancato.

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Iris si era chiesta, più volte nella vita, se avesse fatto la scelta giusta. Scegliere un umano come sposo non era certo il partito migliore: si erano offerti altri draghi, e persino un elfo l’aveva chiesta in sposa, ma Iris aveva sempre rifiutato.
Il suo branco si era fermato in Islanda, nelle vicinanze della città di Hafnarfjörður, la terza più popolata nel paese. Erano draghi che preferivano rimanere nelle vicinanze di grandi risorse d’acqua, e si diceva che alcuni di loro fossero in grado di rimanere sott’acqua anche per lunghi periodi, sebbene lei non ci fosse mai riuscita e non amasse affatto quell’elemento. Lei era per il fuoco: adorava far scaturire dalle sue fauci scintillanti fiamme rosse, gialle e blu, e poi aprire le enormi ali e far spostare il fuoco nella direzione che più preferiva. Sì, la divertiva sempre un mondo. Ed era sempre stata quello spirito libero, che non rifiutava mai una sfida, che non si tirava mai indietro di fronte a nulla.
Forse fu anche per questo motivo che venne catturata.
Il suo colore era un tenue rosa, proprio come un tipo di iris, il fiore. Un gruppo di uomini la catturò mentre stava cacciando un’aquila; successe tutto all’improvviso. E poi arrivò Evar, e la salvò. Non capì il perché di quel gesto, lei. I suoi occhi blu erano fissi su quelli verdi di lui, che le tolse la rete di dosso, e le lasciò un bacio su un’ala. Iris rimase talmente colpita che decise che sì, avrebbe passato il resto della sua vita con quell’umano.
Che poi, scoprì, tanto umano non era...
  
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