La poggiai delicatamente sul letto, sentendo le sue emozioni dentro di me come un fiume in piena. “Davvero merito questo amore?”. Scossi il capo più volte, dovevo smetterla di pensarla in questi termini e di chiudermi in me stesso altrimenti le avrei di nuovo fatto del male. Mi guardò interrogativa e io le sorrisi colpevole. Intuì subito i miei pensieri e si sedette allungando le braccia verso di me. Mi ci rifugiai come un assetato.
- Alice..- la strinsi a me con tutta la forza che avevo in corpo. Se qualcuno fosse mai stato in grado di salvare la mia anima quella poteva essere soltanto lei.
- Vuoi che ti coccoli un po’?- mi passò le mani tra i capelli e mi baciò il capo.
- Tranquilla..- le risposi. Volevo che la nottata fosse speciale per lei e non per me.
- Come stai?- la domanda mi spiazzò. Alzai il viso per osservarla e la vidi realmente preoccupata per me.
- Confuso..- fu tutto quello che riuscii a dire.
- Ci sono io con te.. ci sarò sempre. Puoi fidarti di me..-. Il tono era serio ma pieno d’amore, quasi soffocai quando il suo corpo mi trasmise quel sentimento.
La stesi sulle coperte cercando di rilassarmi, ma ero teso.. forse nemmeno la prima volta che avevamo fatto sesso mi ero sentito così. Forse perché nascondere i miei sentimenti, mi aveva permesso di proteggere la mia anima. Ma ora.. non volevo sbagliare di nuovo.
Respirai a fondo e la vidi sorpresa dal mio comportamento.
- Smettila di preoccuparti. Devi solo lasciarti andare alle emozioni..-. Mi prese il viso tra le mani e lo baciò come se fosse stato quello di un dio. Faceva sempre così e io mi sentivo morire dentro.. mi adorava completamente e con totale abbandono.
Percepii le mie paure e i miei fantasmi torturarmi di nuovo e le cicatrici sul mio corpo mi riportarono alla realtà e mi bruciarono come un fuoco. La verità era solamente questa.. “ Ecco quello che sei.. mostro”. Lasciai che un gemito dolorante uscisse dalle mie labbra, ma lei lo raccolse baciandomi ancora.
- Alice.. io..- avrei voluto scappare via, chiederle perdono. Mi vergognavo di quello che stavo facendo. “ Sei un incoerente, ora pretendi che lei ti ami”.
- Jasper.. dimentica tutto. Svuota la mente, come hai sempre fatto quando facevamo sesso. Quando mi desideravi..-. Non era così facile ora che avevo ammesso a me stesso quell’amore.
- Non posso.. io..-. La allontanai un poco e mi misi seduto sul bordo del letto- è diverso..-. Tremai. Mi facevo schifo da solo. L’avevo sposata, usata, tradita, fatta innamorare di me, ero fuggito e tornato e ora che le avevo confessato di amarla lei mi aveva accolto ancora con amore.
Il dolore mi sommerse..
- Jasper..- la sentii chiamarmi disperata, ma non le risposi. Avevo paura.. terrore folle di poterla perdere.
- Aspetta..- le risposi cauto. Dovevo riprendermi altrimenti mi sarei odiato profondamente.
Non mi ascoltò. Si inginocchiò di fronte a me togliendosi la mia felpa.. la sua bellezza mi colpì con un pugno diretto allo stomaco. Si strinse alle mie gambe e mi portò le mani sui suoi seni.
- Non voglio più aspettare.. io ti amo-. Mi guardò con intensità e mi imposi la calma necessaria per poter capire quello che lei cercava di dirmi.
- Perché lo fai.. perché mi perdoni così..-. Percorsi il suo corpo con le dita e la afferrai saldamente per i fianchi portandola contro di me.
- Perché sono pazza di te...- mi sussurrò nell’orecchio.
- Potrei avere una ricaduta. Farti ancora soffrire..- le dissi baciandole l’incavo di una spalla.
- Ti amo..- mi rispose semplicemente.
- E se andassi con qualche altra donna perché non riesco ad accettare il tuo amore incondizionato e avessi voglia di farti del male?-. Cercai di convincerla ad odiarmi.
- Ti amo..-. Il cuore mi sussultò nel petto.
- E se ti violentassi preso dalla rabbia?- La sentii sorridere divertita.
- Ti amo..-. Il muro che stavo cercando di mettere si crepò miseramente.
- E se ti lasciassi di nuovo da sola?- Il colpo di grazia.
Tremò a quelle parole, ma dopo pochi secondi mi rispose.
- Ti amo..-. Mi abbracciò teneramente.
Sospirai.. era bellissimo sentire che lei mi amava sopra ogni cosa. Improvvisamente sghignazzò.
- E se fossi io ad andare con un altro? Un bel vampiro..-. La gettai sul letto preso dalla gelosia e puntai i miei occhi nei suoi.
- Cioè?-. La fulminai.
Mi fissò seria.
“ Te lo meriti, tu l’hai tradita.. e neanche poco”.
- Se toccassi un altro..se facessi sesso con un altro..-. Mi provocò lei.
- Se l’altro sono io, posso accettarlo...non sono abbastanza per te?-. “ Ma che dico..?”.
- E io? Non ero abbastanza per te?-. Mi domandò guardandomi spaventata.
- Eri troppo per me..-. Le sussurrai tristemente.
Mi passò una mano sul torace nudo e mi baciò sul cuore.
- Promettimi che non lo penserai più-. Mi guardò  adorante e mi accarezzò le labbra – Sei bellissimo..-.  
- Alice.. lo sappiamo entrambi che le mie cicatrici fanno paura a tutti i vampiri.. è come se richiamassero il massacro..-. Quante volte avevo desiderato morire nel corso della mia non-vita? Tantissime e se non l’avevo fatto era stato solo perché volevo vederla e desiderarla.
- Testone..  ma quante volte te lo devo ripetere? Jasper.. come te lo posso dimostrare cosa mi succede quando ti guardo?-. Mi attirò a sé e cominciò a baciarmi in modo sensuale.
“Adoro quando fa così..”.
Scesi a mordicchiarle il collo e la spalla facendola tremare e le sfiorai il seno con le labbra, prima di passare ad accarezzare con la bocca la sua pancia. Le sfiorai con le mani i fianchi e le cosce, le toccai l’inguine ma non mi fermai dove lei avrebbe voluto, anzi.. risalii lungo le braccia per chiudere le mie dita intorno al suo viso.
- Jasper..-. Mugugnò cercando di farmi capire. Sorrisi.. “Quanto resisterai..?”.
Le accarezzai di nuovo il ventre, giocando con l’elastico del suo perizoma e tracciando scie di fuoco fin sotto i suoi seni. Rabbrividiva, ma non osava parlare. Le baciai i fianchi e scesi sulla curva delle sue gambe sfiorando l’interno coscia e divertendomi un mondo nel sentirla vibrare di delusione. Tornai a torturarle il collo schiacciandole il seno con il mio petto mentre la sentivo strusciarsi sotto di me e cercare un contatto più profondo.
- Jasper.. stai cercando di farmi morire..?- ringhiò strappandomi una risata.
- Non sto facendo niente..-. Le dissi con il tono più innocente del mondo.
- Appunto..-. Si lamentò lei con un gemito.
Decisi che era venuto il momento di agire. Le presi i seni tra le mani e li strinsi facendola fremere, li avvicinai e cominciai a succhiare le punte rosate che si inturgidirono immediatamente sotto la mia lingua.
- Ti ho mai detto che mi piacciono le tue tette?-.
“Decisamente formosa, come piace a me. Piccola, perfetta e piena”.
- E’ una dichiarazione d’amore.. Hale?- ansimò lei, affondando la mia testa tra quelle rotondità paradisiache. Presi un capezzolo con i denti e lo tirai leggermente più volte.. fino a che lei non gemette di piacere. Passai all’altro finchè non ottenni la stessa reazione.
Se prima ero piuttosto controllato, ora il gioco cominciava a scaldarsi e sentivo qualcosa crescere tra le mie gambe. “Buono bello, devi resistere stavolta..”.
Mi chinai tra le sue gambe, aspirando l’odore di donna che tanto mi faceva impazzire. Giocherellai con il suo intimo tirandolo e sfiorandolo, strofinai con forza sulla stoffa e percepii un urlo leggero provenire dalle labbra della donna che amavo.
- Sì??- alzai la testa osservando il suo volto.
- Tu..brutto..- Sorrisi quando si alzò di scatto e mi afferrò le mani portandole tra le sue gambe. – Toccami..-. Mi ordinò con voce roca.
- Che vampira impaziente..-. Non aspettavo altro.. le tolsi quel leggero perizoma e le allargai le gambe.. indeciso su come gustarmi quel momento nel modo migliore.
Portai la mia bocca a pochi centimetri dal suo inguine e affondai la lingua dentro di lei. “ Decisamente dolce..”. La mia eccitazione sussultò dolorosamente, ma decisi di non farci caso e continuai ad affondare dentro di lei sentendola irrigidirsi e stringere le coperte.
“ Vediamo se riesco ad aumentare il tuo desiderio fino al limite..”.
Entrai con due dita in lei muovendole velocemente, mentre con la bocca le succhiavo la sporgenza gonfia e bagnata che sembrava chiamarmi. Non mi fermai quando urlò e gridò di smettere, ma infilai un altro dito allargandola ancora e mordicchiai quella carne con maggiore foga.
“ Avanti Alice.. lasciati andare”.
Si contorceva cercando di respirare e controllarsi, ma non volevo in alcun modo permetterglielo e le diedi il colpo di grazia. Piegai maggiormente le dita  entrando ancora più a fondo, sapevo che quel punto l’avrebbe fatta impazzire, e leccai ancora e ancora il suo clitoride fino a farla esplodere.
Percepii il suo corpo sussultare e i suoi polmoni smettere di respirare completamente. Il ventre fu scosso da continui fremiti e lei gridò il mio nome con tale foga da farmi aumentare la salivazione e desiderare di prenderla in quel momento. Ma non potevo.. dovevo lasciarla tornare in sé.
- Jasper..- mi chiamò quando si fu calmata, dopo all’incirca dieci minuti.
- Ah?- le risposi beato, ero riuscito a rendere indimenticabile quell’attimo ed ero stupidamente fiero di me. “Che cretino..”. Mi sollevai e stesi vicino a lei guardandola negli occhi.
- Non vale..-. Mi sussurrò rannicchiandosi su di me e posando il capo sul mio petto.
- Non dire sciocchezze..- le accarezzai i capelli e la strinsi.
- Aliceee..-. La rimproverai e mi allontanai di scatto.
- E dai..cattivo. Avevi detto di sì..-. Si sollevò guardandomi come una bambina.
La sua mano aveva cercato di slacciarmi i jeans.
Scossi la testa..-No.. non stasera..-.
Lei sorrise maliziosa e si aggrappò a me sollevando le gambe e strusciandosi sulla stoffa che mi copriva.
- A me non sembra che lui non mi voglia..-. Ridacchiò smaliziata.
- E lo credo..- sospirai rassegnato- se lo provochi così...-.
Vinse sulle mie resistenze, guardandomi con occhi da cerbiatta. Mi tolsi i vestiti e mi misi di nuovo seduto sul letto.
- Contenta?- Corrugai le sopracciglia.
- Di cosa hai paura.. che te lo possa mordere?- Mi sfuggì quando cercai di afferrarla.
“ Non perdi i riflessi eh?”. Pensai compiaciuto.
Ero stato troppo lento però. Percepii chiaramente la sua bocca circondarmelo e succhiarlo con prepotenza.
- Maledetta..-. La rimproverai ansimando.
- Non si abbassa mai la guardia non te l’hanno insegnato Hale?-. Sentivo il calore della sua bocca che mi masturbava con foga e gemetti pensando a quanto mi piacesse quella sensazione.
Non potevo far durare troppo quella tortura, altrimenti sarei venuto.. ma quando cercai di prenderla succhiò ancora più velocemente facendomi perdere contatto con la realtà.
- Cazzo..- ruggii privo di controllo.
- Tutto bene?-. Mi lasciò respirare cinque secondi prima di riprendere a leccarmelo con gusto.
- Stronza..- le gridai in preda alla disperazione.
Scoppiai e la sentii sorridere trionfante mentre ingoiava il mio sperma. “ Ha vinto..”. Mi accasciai rilassato e la osservai stendersi accanto a me e leccarsi le labbra.
- Tra quanto possiamo ricominciare.. amore mio?-. Mi abbracciò e mi baciò dolcemente.
- Quando vuoi.. per te sono sempre disposto..- ci guardammo con complicità. Sarebbe stata una nottata piena di sorprese.

Spoileracciooooo.. Luna di mieleeeeeeeee... altro stress piscologico da scrivere.. vi assicuro che ne uscirete delusi..colpo al cuore.. perchè? Non lo dico.. sono tre capitoli.. due punti di vista sarannno di Edward e uno di Bella.. diciamo che non sarà proprio dolce.. mi dispiace.. :-CCC Ma Bella sarà coraggiosissima.. ahhh l'amorreeeeee... Edward diventerà un vampirone pericoloso.. cmq vi lascio allo spoiler...

Le sorrisi colpevole e lei sbuffò alzando gli occhi in aria.
- Basta, non voglio arrivare a tre.. scegli dove vuoi stare..-. Guardai la stanza e il letto ultramoderno poi mi voltai verso di lei.
- Posso stare sopra?-. “Stupido”.