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Autore: FreDrachen    16/12/2014    3 recensioni
SOSPESA
Il reality show più famoso della letteratura è approdato anche nel Mondo Emerso, guidato da Freithar, Marvash per eccellenza in cerca di vendetta verso coloro che hanno creduto fortemente di poterlo sconfiggere una volta per tutte.
Gli abitanti vengono divisi in nove distretti, e vengono sorteggiati due a caso.
Solo una coppia potrà sopravvivere alla strage.
Che gli Hunger Games del Mondo Emerso abbiano inizio.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demar, Nihal
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Nota pre capitolo:l'evento che avevo annunciato in quello precedente è traslato al prossimo. Scusate se vi ho destabilizzato senza motivo^^'
E il banner, lo ammetto, è un po' spoiler di ciò che accadrà più avanti...però ci tenevo metterlo(se si vede decentemente XD)
Detto questo buona lettura XD

 

CAPITOLO 21

La tentazione del male

POV Fenula
É stata una giornata veramente estenuante. Ho evocato un Lampo Oscuro e la Magia degli Elementi. Ora mi sento letteralmente a pezzi.
Il mio compagno ronfa come un bambino, come se non avesse alcun pensiero per la testa.
Nella mia invece c'é il caos piú assoluto. Ho dichiarato letteralmente guerra all'Alleanza. Io sono un'Assassina, e per questo non devo avere paura, vero?
Sbagliato. Infondo al cuore avverto un moto di paurapronta a germirmi alla prima difficoltà. Mi volto dall'altra parte del fuoco, dove le ombre danzano davanti ai miei occhi. Io voglio tornare a vivere. É forse una colpa? Ho perso la vita neanche a vent'anni, e loro vogliono negarmi di continuarla?
Chiudo gli occhi.
 
Quando li riapro mi ritrovo seduta su uno scanno in cristallo nero, finemente elaborato con fregi di vari sigilli piú o meno pericolosi. Trattengo il respiro sorpresa, serrando la presa sul bracciolo del trono. Dove mi trovo?
Davanti a me si forma dal nulla un gruppo di farfalle dalle ali diafane nere che si avvicinano posandosi sul mio corpo.
Non ho il tempo di scacciarle, che si alzano in volo lasciandomi sorpresa.
La mia divisa della Gilda é scomparsa, sostituita da un vestito nero dai riflessi argentei. Due farfalle si posano sui miei lobi, trasformandosi in due orecchini, un'altra si adaga sul l'incavo del collo tramutandosi in una collana, e altre sulle braccia divenendo braccialetti.
Cosa...
«Ben arrivata nella mia modesta dimora mia cara Fenula»mi saluta una voce.
Mi volto. Ai piedi dello scanno é apparso Freithar, i capelli neri raccolti all'indietro e gli occhi rossi come la brace che mi scrutano. É abbigliato in maniera alquanto strana con quella strana giacca nera e i pantaloni lucidi. Regge tra le mani uno splendido diadema nero che sembra quasi fatto da rovi attorcigliati tra loro, in cui sono intrappolati degli ametisti.
Si avvicina facendomi alzare dallo scanno, e pirolettare su me stessa,come per studiarmi.
 «Incantevole»commenta con un sorriso soddisfatto. «Le mie farfalle oscure ti hanno tramutato in una splendida regina».
 «Regina?»domando stupita.«No»continuo scuotendo la testa.«Questo é solo un sogno. Adesso mi risveglierò nell'Arena a fianco a Filla».
Freithar mi fissa contrariato.«Questo puó essere un sogno, che potrebbe tramutarsi in realtà se solo volessi».
Lo scruto sospettosa.«Cosa intendi dire?»
Freithar mi sorride benevolo.«Potrai avere ció che vuoi se accetterai ció che ho da proporti».
Mi si avvicina,sentendo il fiato sul mio collo.«Vorresti tornare a vivere non é vero?»
Annuisco. Sembra che l'elfo mi stia leggendo nel cuore, come se sapesse ciò che provo veramente.«Pensa, farla pagare a chi ti ha ostacolato e sfidato. Potresti diventare potente e temuta in tutti gli angoli del Mondo Emerso».
 «Cosa vuoi da me?»domando ancora su di giri dalle parole di Freithar.
 «Potrai avere tutto ció che vuoi se accetterai la mia proposta».
«E di cosa si tratta?»
«É presto detto mia cara. Dovrai rinunciare alla tua mortalità, e far diventare l'odio il tuo credo. Ti sto dando la possibilità di diventare la mia consorte come regina della morte».
Sento l'aria mancarmi nei polmoni. Mi sta forse proponendo di diventare immortale?
Lui mi fissa compassionevole.«Ti vedo sconvolta».
Non é questo il punto, penso. É vero, ho intrapreso la via dell'odio svariate volte, ma non é mai stato sempre protagonista della mia vita.
Demar. É lui che mi ha impedito di diventare uno strumento di morte.
É per lui che malgrado tutto non posso accettare la proposta di Freithar.
 «Io...»comincio, ma le parole mi muoiono in bocca. Freithar mi invita a proseguire. «Io non posso accettare»ammetto.
«La tua proposta é allettante, ma...non me la sentirei di vivere per l'eternità dominata dall'odio» continuo con un filo di voce.
L'espressione di Freithar dapprima beata, si trasforma in una smorfia d'ira.
«Osi sfidarmi? Osi rifiutare ció che ho da offrirti?»
D'istinto mi allontano da Freithar prima camminando, poi correndo verso la porta.
«Si, corri finché puoi. Non ho bisogno del tuo consenso Fenula.Aspetterò l'attimo in cui sarai debole, e ti faro mia.Costi quel che costi!»
 
Apro gli occhi.
Il sole é già alto, ma fa fatica a penetrare nel sottobosco.
Giro lo sguardo, incrociandolo con quello di Filla, un poco sconvolto.
«Che c'é?»gli domando aspramente. Odio quando un sottoposto mi fissa con la faccia da pesce bollito.
Lui si riscuote nel sentire la mia voce.
«Niente...solo una sensazione»risponde rosso in viso, tornando alle sue faccende.
Incupita dal suo umore apro distrattamente il palmo della mano, reprimendo un grido. Quasi disegnato con inchiostro nero, spicca il simbolo che Freithar usa per marchiare i suoi araldi, l'Occhio, come quello tessuto sulla tunica di Aster, o come quello che avrà avuto senz'altro San.
Cerco di calmarmi.
"Calma Fenula. Puó essere solo timore del fatto che sono stata in sua presenza, nulla piú"mi dico cercando di calmarmi.
Ma le parole di Freithar mi rimbombano nelle orecchie.
"Non ho bisogno del tuo consenso Fenula. Aspetterò l'attimo in cui sarai debole, e ti faro mia. Costi quel che costi!"
Sento il cuore perdere un battito. Questo simbolo é forse la prova che piano piano Freithar sta avendo controllo su di me?
«Fenula, tutto a posto?»
Alzolo sguardo sussultando e chiudendo la mano a pugno con fare colpevole. Filla mi fissa in modo alquanto strano.
Delicatamente mi apre la mano.
«Non farlo!»gli urlo, troppo tardi per sottrarmi alla sua presa.
«Calmati Fenula. Non vedo dove sia il problema».
Ha ragione. Il palmo della mano é roseo, e senza alcuna traccia dell'Occhio.
«Stai bene?»mi domanda con sincera preoccupazione.
Esibisco un sorriso un po' troppo forzato per i miei gusti, ma é l'unica cosa che potrei fare in quel momento per rincuorarlo.
«Certo»mento.«Ora se non ti dispiace andró a sciacquarmi il viso».
Se Filla prima era preoccupato, ora lo é il doppio.
Da quando chiedo il parere a qualcuno? Mai, mi rispondo.
In fretta giungo davanti al ruscello, lasciandomi cadere in ginocchio. Fisso il mio sguardo sconvolto sulla superficie.
«Non é niente Fenula. É solo frutto della tua immaginazione. Stanotte hai sognato Freithar. E basta. Non c'é nulla di cui preoccuparsi»mi dico, nel tentativo di calmarmi.
Poi un artigliata al cuore mi mozza il fiato in gola, facendomi barcollare.
Nella mia mente si insinuano parole di morte. Che sparirono in un lampo, lasciandosi dietro un violento mal di testa.
Cosa mi sta succedendo?
«Tutto a posto?»
Mi volto, con sguardo quasi colpevole. Filla è alle mie spalle, impacciato come uno che non sa come comportarsi.
«Ti ho sentita urlare, e allora…»
Urlare? Non ho urlato.
«Non so di cosa tu stia parlando».
Filla si morde il labbro pensoso.
«Non parlavi nella nostra lingua. Forse era elfico, non ti saprei dire…e il tuo tono…non sembrava appartenerti…»
Il mio cuore galoppa freneticamente. Ma di che accidenti sta blaterando il mio sottoposto?
«Sto perfettamente»dico, più brusca di quanto voglia.«Non sono più una bambina che ha bisogno della balia, per cui smettila di starmi addosso, intesi?»
Filla abbassa lo sguardo.
Quando lo rialza lo vedo illuminato di determinazione.«Il tuo orgoglio non mi impedirà di aiutarti»dice, lasciandomi sola, con il demone che ho scoperto possedere nel mio cuore.

 

POV Nihal

Ormai so che non si può tornare indietro.
É tassativo trovare un modo per fermare Fenula.
«Stai nella tua parte mezzelfo».
Anche se adesso, abbiamo ben altri problemi. Per esempio la convivenza.
Sbuffo davanti ai due litiganti.
San atteggia le labbra in un sorriso beffardo.«Ma come Shyra. Non è un privilegio di tutti stare al mio fianco».
Alzo gli occhi al cielo. Anche se mio nipote non è più un Marvash, ha un ego parecchio smisurato.
Shyra si alza di scatto adirata, puntando la lancia contro il petto di San.«Ti avverto ancora una volta. Prova ad avvicinarti ancora, che ti ammazzo. Sono stata chiara?»domanda, scandendo bene le parole.
San sbuffa.«Cristallino elfa. Ora puoi abbassare la tua lancia».
«Bene».
Aster trova il momento giusto per intromettersi, arrancando sotto il peso dei libri di magia che si è fatto procurare dal suo Mentore Lonerin.
Mette un piede in fallo, sommergendo i due litiganti di libri.
San si alza di scatto, come se fosse stato morso da una tarantola.«Accidenti Aster, vacci piano con il peso della tua cultura».
«Perché, tu ne hai uno?»lo prende in giro Shyra.
Ecco che ricominciano. Sto valutando davvero l'ipotesi di evocare un incantesimo del Silenzio.
«Non ti associ alla rissa?» Sennar si siede al mio fianco, cingendomi tra le braccia.
«Ho altri pensieri per la testa»rispondo sincera.«Sono preoccupata, per noi, per il nostro futuro».
«Credi nella nostra vittoria?»
Mi mordo il labbro.«A volte penso che abbiamo una possibilità di vincere, solo che…Fenula, Freithar…a volte mi sembra che loro siano un ostacolo invalicabile. A te non è mai successo?»domando fissandolo negli occhi.
Lui stringe l'abbraccio.«Dove tieni nascosta il guerriero temerario?»mi domanda invece.
«Credo di averlo perso per strada tempo fa»borbotto.
Sennar alza gli occhi al cielo.«Male, molto male. Proprio adesso che servirebbe. Sono sicuro che la tua indole di guerriero farebbe impallidire sia Fenula che Freithar».
Un colpetto di tosse ci riscuote entrambi.
è Aster, che regge soddisfatto un libro.
«Ebbene?»domanda Sennar curioso.
«Ho la soluzione di tutti i nostri problemi»
Dopo che ci illustra il nostro piano, sento il mio cuore esultare.
Aspetteremo qualche giorno, e poi lo metteremo in atto.

 







Note autrice post capitolo:
Ebbene si, rieccomi...questo fatto influenzerà molto l'andamento della storia XD
Scusate se vi ho fatto aspettare molto, ma l'uni non lascia tregua...e purtroppo questo è il ritmo a cui posso andare ^^'
Ringrazio tutti voi che seguite questa storia :D
A presto(spero XD)

Drachen
   
 
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