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Autore: Arvati77    16/12/2014    4 recensioni
[Frozen - Il Regno di Ghiaccio]
Premetto che la mia passione non è la scrittura ma il disegno, quindi non ho la pretesa di aver scritto un gran racconto, anche se spero che possa piacere comunque.
Prendetela come una storia leggera, tanto per passare un po’ di tempo a leggere qualcosa di piacevole.
Dedico questa crossover a tutti quelli che come me hanno visto in Jack Frost ed Elsa una possibile coppia perfetta, ai romantici che credono nell’amore vero e a chi ama le storie a lieto fine.
Una dedica speciale a mio marito. Ci conosciamo da quando avevamo 17 anni e dopo 20 anni ci amiamo ancora come il primo giorno.
Buona lettura ...
Cinzia
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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9 - L’INCANTESIMO

Al Polo Nord, nel quartier generale di Babbo Natale, è stato di massima allerta. La strana macchia sul globo si è ridotta, ora sembra essersi trasformata in una di quelle lucine che stanno ad indicare l’anima dei bambini, ma invece di brillare come una stellina è nera come la pece. Cosa vuol dire?  Cosa succede?


* * *

Manca qualche ora al tramonto e la luna è ancora luminosa nel cielo. Dalla finestra della cascina entra dell’aria fredda che scivolando sulla pelle di Elsa si tramuta in un brivido lungo la schiena destandola dal sonno. La giovane apre gli occhi, si siede sul letto, per poi posare un amorevole sguardo su Jack.
Ma ...
Le sembra che il suo cuore si debba fermare da un momento all’altro. Si china sopra il ragazzo voltato dalla parte opposta, dandole la schiena, e guarda il suo volto mentre dorme. Sì ... è proprio lui ... allora perché i suoi capelli sono completamente castani? Ad Elsa pare che il suo peggior incubo si sia avverato. Chiama ripetutamente Jack, ma lui non si sveglia, così posa l’orecchio sul suo petto per poi rilasciare un sospiro di sollievo, il suo cuore batte ancora.
Aiuto! Deve cercare aiuto. Ma da chi?
Jack Frost le aveva raccontato di Nord, Dentolina, Sandman e Calmoniglio e del loro compito nel proteggere i bambini, di quanto per lui sono la cosa più vicina ad una famiglia e da quei racconti, Elsa aveva capito che Nord era una guida per tutti gli altri.
La ragazza corre giù dalle scale, esce dalla casa d’impeto e si arresta nel prato. I primi bagliori del giorno avanzano e lei, lo sguardo puntato alla luna, chiama a gran voce:
“Nord! Nord! Vieni! Jack ha bisogno di te!” per poi crollare in ginocchio.

* * *

Manny osserva dall’alto. Di rado l’Uomo della Luna è intervenuto in questioni mortali, ma questa volta non può stare in silenzio. Dal lucernario della cupola del quartier generale, il riverbero della luna entra ad illuminare il salone del globo e Manny parla a Nord. Il grande omone non ha dubbi, uno dei Guardiani è in pericolo perciò bisogna intervenire. E così un’aurora boreale sovrasta il cielo: Dentolina, Sandman e Calmoniglio sono chiamati a rapporto.
Pochi minuti e la slitta trainata dalle renne vola, vola più velocemente possibile ...

* * *

Anna e Kristoff si svegliano all’improvviso sorpresi nel sentire delle urla provenire dall’esterno. La principessa si affaccia alla finestra e vedendo la sorella disperata e accasciata al suolo, corre a soccorrerla, ma non fa in tempo a mettere piede fuori di casa, che davanti alle due ragazze atterra la slitta con i suoi insoliti passeggeri.
“Oh, mio Dio! Non ci posso credere!” esclama Anna alla vista di tutto ciò.
“Babbo Natale ... le Leggende ...” l’unica cosa che riesce a pronunciare Elsa.
“Maestà, ci avete chiamato? Che succede?” tuona preoccupato l’uomo a capo della strana combriccola.
“Oh, Nord! Jack è ... ti prego fai qualcosa!” e così dicendo Elsa fa strada all’intero gruppo su per le scale fino ad arrivare alla porta della camera.
Nord non crede ai suoi occhi: sul letto Jack giace privo di sensi con sembianze umane.
“Questo è un sortilegio.” sentenzia, per poi rivolgersi ai presenti:
“Non posso fare nulla. Non è in mio potere ...” .
Dentolina scoppia a piangere, Calmoniglio abbassa sconsolato le orecchie, Sandy non ha il coraggio di guardare, Elsa viene sorretta da Nord, mentre Anna è sconvolta dalla surreale situazione. Qualcuno alle loro spalle propone:
“Dovremmo portarlo da Gran Papà.”
Tra il completo silenzio dei presenti, tutti gli occhi sono puntati su Kristoff.
“Sì! Gran Papà!” esclama entusiasta Olaf sbucando da dietro le gambe del ragazzo.
Scoppia un caotico vociare nel quale ognuno dice la sua, fino a quando Nord zittisce tutti esclamando a gran voce:
“Cosa stiamo aspettando? Andiamo!”

* * *

In una nebbiosa radura oscurata dalle fronde degli alberi, il terreno è pezzato da grossi e tondi massi sui quali, come un manto, cresce rigoglioso del verde brillante muschio. Silenzio tutto attorno, a parte i soliti suoni della foresta, fino a quando la tranquillità non viene interrotta da un concitato tintinnare di campanelli, un tonfo assordante accompagnato da uno scalpiccio di zoccoli e un possente “Ohh!” a dare il comando di arresto. Dalla slitta scende Kristoff seguito da tutti gli altri.
In mezzo alla radura il ragazzo chiama i suoi amici e di risposta i massi circostanti tremano e rotolano fino ad aprirsi come boccioli in fiore, facendo apparire delle simpatiche faccette dai nasi grossi e gli occhi piccoli. Le tozze e piccole creature dei boschi circondano gli ospiti facendo un gran baccano, assalendoli con un chiacchiericcio che sembra non dover raggiungere fine.
“Troll!” esclama Calmoniglio un po’ sorpreso.
“Oh, ma che bei dentoni bianchi!” osserva Dentolina assalita da deformazione professionale.
Al richiamo dell’arrivo di Gran Papà scende il silenzio tutto d’un botto. Kristoff ragguaglia il vecchio troll del perché lui e gli altri si trovino lì, in cerca del suo aiuto, mentre Nord si fa avanti con Jack tra le braccia. Tutti i presenti, con il fiato sospeso, hanno gli occhi puntati su Gran Papà e il ragazzo. Dopo un’attenta analisi il saggio troll sentenzia:
“Posso destarlo dall’oblio in cui si trova ma nulla di più. Purtroppo non sarà più Jack Frost ...”  e così dicendo muove le mani sopra la testa del ragazzo facendo il contro-incantesimo.
“Che cosa vuol dire?” chiede Elsa preoccupata.
“Non può essere! Come faremo il prossimo inverno? Non possiamo perdere un Guardiano o perderemo i sogni dei bambini, adesso loro credono in lui!” commenta Calmoniglio rivolgendosi agli altri Guardiani.
“L’Uomo della Luna ha dato vita a Jack Frost, solo lui può dare una risposta.” afferma Nord, per poi aggiungere:
“Torniamo a casa. Parlerò con Manny.”
“Vengo con voi!” interviene la Regina.
“Ma Elsa ...” obietta Anna, subito interrotta dalla sorella:
“Anna, ti prego, cerca di capire. Devo aiutarli. Solo io posso sostituire Jack, se non torna ad essere se stesso prima dell’inverno. Occupati tu del regno nel frattempo.”
Lo sguardo di Nord e gli altri si illumina. Sì, c’è ancora una speranza. Devono trovare il modo di far tornare Jack Frost quello che era. Ed è vero, solo la Regina di Arrendelle può sostituirlo se dovesse arrivare prima l’inverno.
Uno sguardo d’intesa tra i presenti e tutto è deciso. Si ritorna al Polo Nord.

   
 
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