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Autore: Sam_Styles95    17/12/2014    0 recensioni
Erano circa le sei del mattino quando aprii gli occhi, un forte dolore alle tempie era riuscito a svegliarmi dal mio sonno decisamente pesante.
Non capivo cosa stesse succedendo, prima di quella mattina non mi era mai capitato un problema simile, era atroce! Insostenibile.
Riuscii solamente ad alzarmi dal letto, le lenzuola rosa cipria erano completamente disfatte, come se mi fossi rotolata sopra di esse, dopo di che il vuoto, quei crampi alla testa erano così forti che svenni non appena misi piede fuori dalla porta di camera mia.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Erano circa le sei del mattino quando aprii gli occhi, un forte dolore alle tempie era riuscito a svegliarmi dal mio sonno decisamente pesante.
Non capivo cosa stesse succedendo, prima di quella mattina non mi era mai capitato un  problema simile, era atroce! Insostenibile.
Riuscii solamente ad alzarmi dal letto, le lenzuola rosa cipria erano completamente disfatte, come se mi fossi rotolata sopra di esse, dopo di che il vuoto, quei crampi alla testa erano così forti che svenni non appena misi piede fuori dalla porta di camera mia.
Qualche attimo prima di perdere i sensi dalle mie labbra uscì un suono stridulo, a me sembrò così flebile, ma evidentemente doveva essere il contrario, perché  mia madre e mio fratello uscirono di corsa dalla loro stanza e mi trovarono distesa sul parquet gelido.
Quando riaprii gli occhi mi guardai subito attorno, stavo sopra al letto di mia madre,  non riuscivo a capire cosa ci potessi fare la sopra, ma poi ricordai quello che era successo qualche ora prima.. Non mi sentivo proprio preoccupata, più che altro ero… Stordita, come se qualcuno mi avesse preso a botte il capo.
-Mamma?- sussurrai mentre mi portavo una mano sulla fronte, dovevo sicuramente avere un filo di febbre, perché scottavo. –Emily! Finalmente ti sei svegliata.. io e Lucas eravamo così preoccupati..- abbozzai un mezzo sorriso alle sue parole, osservai i suoi lineamenti sottili, aveva dei capelli biondi e lunghi, raccolti da una crocchia accuratamente scompigliata e veniva bloccata da due semplici bacchette cinesi per il riso.
-Avanti sto bene.. Ho solo un forte dolore alla testa..- gli occhi azzurri di mia madre si spalancarono, come se avessi detto qualcosa di abominevole! In quegli attimi mi rendevo conto di quanto potessimo assomigliarci..
-Tesoro di mamma, oggi mi sono presa una giornata di riposo- si prese qualche secondo giusto per prendere fiato. –Ora andiamo in cucina, ti preparo il tè all’arancia e cannella che ti piace tanto, così mi spieghi bene che è successo.-
Tentai di annuire, avevo paura di provare ancora quel dolore, ma quando mossi la testa non accadde nulla, come se fosse tutto sparito.

[…]

Cominciai a scendere le scale della casa che dividevano la zona notte dalla zona giorno,  c’era qualcosa di diverso fra tutte le foto appese alla parete, ma non riuscii a capire cosa.. Stavo cominciando ad avere le visioni? ‘’E’ tutta colpa del mal di testa’’ fu quella l’unica giustificazione che riuscii a darmi.
-Allora amore, spiegami che ti è successo..- finalmente arrivammo al grande soggiorno, l’orgoglio di mia mamma, era tutto in puro stile…. Antico? Non ricordavo mai il termine adatto, l’arredamento e la storia non sono mai state delle mie grandi passioni, ho sempre preferito ascoltare la musica e comprare scarpe.
-Mi sono semplicemente svegliata per colpa del dolore lancinante alle tempie.. E quando stavo venendo da te per chiedere aiuto, sono svenuta.- A quelle parole mia madre si morse con forza il labbro inferiore, stranamente non era impiastrato di un rosso intenso, doveva aver passato tutta la mattina davanti al letto per controllarmi. –Oddio ma sono le dieci! Sono in super ritardo per la scuola!- ... –No, non preoccuparti, ho chiamato io, il compito di storia per cui non hai studiato lo farai lunedì prossimo.- Questo voleva dire che avevo ancora tre giorni di tempo per poter prendere fra le mani quei grossi libri e studiare.. ma come al solito li avrei lasciati aperti sulla scrivania senza neppure consultarli.
Nel frattempo aveva cominciato a riempire la teiera con dell’acqua, e aveva preparato la bustina del tè dentro alla mia tazza preferita, raffigurava un gatto bianco dagli occhi verdi, completamente ricoperto di peonie rosa.. –Un secondo, dove sono Lucas e Rufus?- mentre posava la teiera sul fornello si mise a ridere e mi rivolse un mezzo sguardo divertito.
-Tuo fratello Lucas è a scuola, mentre il tuo amato gattino non si fa vedere da ieri notte, penso che sia rimasto ancora chiuso dentro il garage.. Ma non preoccuparti, dopo devo scendere per prendere delle cose da dentro l’auto e lo faccio uscire.- Annuii tranquilla e mi sedetti a tavola, mi distesi con il busto sopra la larga superficie in marmo rosa del tavolo.
 -Lucas voleva rimanere, sai quanto può essere protettivo nei tuoi confronti.. Ma gli ho detto che sarei rimasta io.- Annuii ancora, da quando papà era sparito, lui si sentiva in dovere di difendermi in ogni circostanza, lui era il fratello maggiore.. ma a dirla tutta avevamo solamente due anni di differenza!
-Due zollette giusto?- … -Si mamma.. Posso farti una domanda?- la teiera cominciò a fischiare e a far fuoriuscire parecchio vapore, così lei spense il fuoco e mi riempì lentamente la tazza, dopo di che ci fece scivolare dentro le due zollette di zucchero e si avvicinò a tavolo. –Ecco a te, comunque certo, dimmi.- Mi posò vicino alle mani quella tazza tanto adorabile, così mi sistemai sulla sedia e rizzai la schiena. –Come mai hai tolto quegli specchi dalle pareti?- Presi fra l’indice e il pollice il cucchiaino argentato e cominciai a girare per far si che le zollette si squagliassero.
-Io non ho.. aspetta quali?- inclinai di lato il capo, feci una faccia palesemente confusa e arricciai lievemente le labbra. –Quelli sui muri delle scale.-  
L’espressione di mia madre passò dall’essere ‘’confusa’’ all’essere terrorizzata. –Ah si, non mi piacevano più.- … -Non ti piacevano più? Ma tu li hai sempre amati! Ora invece li hai sostituiti con.. foto in bianco e nero..- rimase per un istante senza parole, come se la stessi insultando. –Ah si, sono foto molto antiche, come diresti tu.. Antiche.- Abbozzò un sorriso, non mi sembrava tanto convinta, in effetti rimasi un tantino interdetta, ma non ci badai tanto, perché subito dopo mi bruciai la punta della lingua con il tè, era decisamente da ustione!

-Pt.1-

   
 
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