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Autore: lapoetastra    17/12/2014    2 recensioni
Ti chiedi ogni giorno se lo ami ancora, almeno solo un po'.
Ma tutte le volte non riesci mai a darti una risposta.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Lo guardi, e ti si stringe il cuore.
Sai però che non è giusto continuare a mentirgli: prima o poi scoprirà la verità, ed allora sarà ancora peggio.
Ma come puoi dirgli che non credi di amarlo più, dopo tutti gli anni in cui siete stati insieme?
Eravate inseparabili, e tu eri convinta che avessi finalmente trovato il ragazzo giusto.
Ma con il tempo hai sentito quella fiamma affievolirsi e l'amore ha iniziato a scivolare via dal tuo cuore come acqua corrente.
E ogni giorno ti chiedi se in fondo lo ami ancora, almeno solo un po'.
Ma non riesci mai a darti una risposta.
Non è corretto continuare a fingere che tutto vada bene, che tutto sia come il giorno in cui vi siete conosciuti, perchè non è così e di questo ne sei certa.
Ti avvicini a lui, che se ne sta seduto sul divano con lo sguardo perso nel vuoto.
Forse, quando gli hai detto che avevi bisogno di parlargli, ha già capito di cosa si tratta, perchè è intelligente.
E questo è uno dei pregi che ti ha fatto innamorare di lui.
Gli stringi dolcemente una spalla, e quando lui punta i suoi occhi grandi e dolci nei tuoi ti senti attraversare da un fremito lungo la schiena.
La sua bellezza ti colpisce ogni giorno, e per qualche secondo non puoi fare altro che stare in silenzio ad ammirarlo.
Ti riscuoti, perchè sai che è arrivato il momento della verità, per quanto essa sia difficile da accettare.
< Peter, io... >, cominci con voce fioca e sì, anche un po' tentennante.
< No, Julie, aspetta. Devo dirti prima io una cosa. Ti prego di ascoltarmi in silenzio, è da un po' che me la porto dentro e non ho mai avuto il coraggio di rivelartelo. Ma adesso sento che è giunta l'ora >, ti interrompe, e tu sei convinta che abbia capito tutto e che ti stia per supplicare di non lasciarlo, che ti ama da impazzire, che non può vivere senza di te.
Fai come vuole e aspetti che vada avanti.
< Io... io credo di non essere più innamorato di te. >
Le sue parole ti scavano un solco profondo nel cuore.
Come può essere?
"No, non deve andare così!", pensi disperata, perchè saresti dovuta essere tu a dirgli quelle parole, e non il contrario.
< Mi dispiace, ma è finita >, continua Peter, freddo e distaccato come mai è stato nei tuoi confronti.
E tu piangi, e piangi, ma non sai se di dolore o di rabbia.
Come può permettersi di trattarti così?
Se ne sta andando, senza guardarti, come se non gli importasse più assolutamente niente di te e di tutto ciò che c'è stato tra voi.
Vorresti fermarlo, impedirgli di lasciarti, di abbandonarti, ma rimani immobile, con i singhiozzi che ti sconquassano il corpo e ti fanno tremare da capo a piedi.
Quando chiude la porta, ti senti allontanata per sempre dal suo mondo.
Quel mondo di cui un tempo tu eri la protagonista assoluta, ma di cui ora non sei niente più che una semplice comparsa, labile, sfuggente.
Dimenticabile.
Piangi ancora, e di colpo ti accorgi che tutto quel dolore che stai provando è una risposta alla domanda che ti poni ogni giorno.
Sì, lo ami ancora.
Tantissimo.
Ma l'hai appena perso.
   
 
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