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Autore: PizzaforNialler    17/12/2014    9 recensioni
TRAILER : https://www.youtube.com/watch?v=ZvHmc932wnE&feature=youtu.be
Kate è una ragazza di 17 anni che si trasferisce insieme alla sua famiglia a Londra. Questo cambiamento significativo, sconvolge la vita di Kate che si ritrova in una città che non conosce, in una nuova scuola e senza amici. Tuttavia riuscirà ad ambientarsi e a trovare qualche amico finché non incontra il ragazzo più bello e amato della scuola..Niall Horan.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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« Kate, svegliati » bisbigliò Niall teneramente al mio orecchio.
Non sapevo bene dove mi trovassi nè che ora fosse.
Sgranchii le gambe addormentate a causa della posizione scomoda.
« Non mi sono addormentata, vero? » domandai arrossendo.
« Eri dolce mentre dormivi » confessò.
Ero un disastro, solo io potevo addormentarmi su di un aereo nel mezzo di una conversazione con Niall.
« Stiamo per atterrare a Roma » disse entusiasta.
" I signori passeggeri sono pregati di allacciare le cinture, grazie"
« Non ci credo, siamo in Italia » esclamai felice.
Non vedevo l'ora di atterrare e visitare finalmente la bellissima Roma.
« Siamo fortunati, c'è il sole » constatai.
« Già, la grigia Londra non mi manca affatto » disse Niall guardando fuori al finestrino.
Una volta atterrati, andammo a prendere le valigie, sperando che non fossero andate perse durante il viaggio.
Per fortuna, dopo pochi minuti vidi Niall sorridente che si avvicinava a me con entrambi i bagagli.
« Il tassista ci sta aspettando fuori l'aeroporto » mi informò.
Fuori ci accolse un aria tiepida e leggera.
Si respirava un profumo dolce, non sapevo descriverlo bene ma era decisamente diverso da quello a cui ero abituata a Londra.
Il cielo era azzurro e non c'era neanche una nuvola.
L'Italia mi piaceva sempre di più.
Un signore sulla cinquantina reggeva in mano un cartello con la scritta "Horan" così capii che quello doveva essere il nostro tassista.
« I taxi qui sono bianchi » notai indicando l'auto.
« Già, e hanno anche la guida a sinistra » aggiunse Niall.
L'uomo ci accolse sorridendo e ripose i nostri bagagli nel cofano.
Niall che riusciva a dire qualche parola in Italiano, prese posto vicino al tassista, indicandogli la via del nostro hotel.
« Quando hai imparato a parlare italiano? » domandai perplessa.
« Parlare è una parola grossa » disse, « sull'aereo ho tradotto qualche frase su google traduttore » confessò.
L'autista non se la cavava molto bene con l'inglese ma, per quello che potei capire, decise di fare una strada alternativa per arrivare all'hotel in modo da farci vedere il colosseo.
Avevo sempre visto il colosseo in foto e quando finalmente lo ebbi davanti ai miei occhi quasi non potevo crederci.
Era così imponente e maestoso da mettere i brividi.
Non riuscivo a credere che i romani avessero potuto costruire qualcosa simile con pochissime risorse.
« Domani verremo qui sicuramente » disse Niall.
Avremmo trascorso due giorni a Roma, uno dedicato al concerto e l'altro ad una visita della città.
Il taxi ci fermò davanti ad un bellissimo hotel a quattro stelle.
Niall non mi aveva permesso di pagare la mia parte del viaggio nonostante avessi insistito a lungo e mi dispiaceva pensare che aveva speso così tanti soldi per me.
« Niall, ma quest'hotel è bellissimo » dissi appena uscii dal taxi.
« Questo viaggio dovrà essere indimenticabile » rispose facendomi l'occhiolino.
Salutammo l'autista e ci diriggemmo verso la reception.
Niall mostrò i documenti all'addetto che subito ci diede le chiavi delle nostre stanze.
« Sesto piano, stanze 345 e 346 » mi informò.
« Dobbiamo già avviarci allo stadio? » chiesi mentre prendevamo l'ascensore.
« Sì, il tempo di una doccia e andiamo altrimenti faremo tardi » constatò.
Gli lasciai un bacio sulla guancia ed entrai nella mia stanza.
Accesi la luce e rimasi sbalordita dallo spettacolo che si aprì avanti a me.
C'era un enorme letto a due piazze, un bagno grande quanto la stanza con sia doccia che vasca,
un divano di colore rosso e un balcone con una veduta bellissima.
Si vedeva tutta Roma con la cupola di San Pietro che spiccava tra tutti gli edifici.
Roma era una città fantastica e avrei voluto tanto trasferirmi qui.
La prima cosa che feci fu letteralmente catapultarmi sul letto. Era davvero comodissimo e sprofondai nel materasso.
Quel balcone con quello spettacolo così bello valeva molto di più della mia preziosa finestra sul tetto in camera mia.
Riposi i vestiti nell'apposito armadio per non farli sgualcire.
Presi la maglietta con stampato il logo della band, un paio di jeans, le converse bianche e un cardigan abbastanza caldo. Feci una doccia veloce anche se, avrei tanto voluto trattenermi di più in quel bellissimo bagno che aveva tutti i comfort necessari per rilassarsi.
Avevo appena finito di prepararmi quando Niall bussò alla porta.
Aprii e rimasi colpita dal suo sorriso perfetto. Era da tempo ormai che lo vedevo e ancora dovevo farci l'abitudine.
Notai che anche lui indossava la mia stessa t-shirt e che aveva sistemato i capelli con del gel.
« Pronta a vivere l'esperienza più bella della tua vita? » chiese.
« Ancora non ci credo » ammisi.
Stavo davvero per vivere la giornata più bella della mia vita, insieme a Niall.
Al solo pensiero mi tremavano le gambe, era tutto così perfetto che sembrava irreale.
Lo stadio Olimpico è uno spettacolo. Fu la  prima cosa che pensai appena arrivammo allo stadio.
Era già abbastanza pieno di ragazze accampate qua e là, ma io e Niall, grazie a Zayn avevamo i posti assicurati sotto al palco prolungato per metri all'interno di quella distesa verde. 
Mi veniva da ridere guardando Niall ela sua faccia da pesce lesso che si guardava intorno incredulo e ripeteva ogni due minuti: « Non riesco a credere che siamo finalmente dentro ». 
Ci sedemmo a terra e chiacchierammo con qualche ragazza attorno a noi che aveva fatto la nottata per garantirsi un posto così vicino.
« Siete davvero una bella coppia » disse una ragazza indicandoci.
« In realtà noi...» iniziò Niall.
« Siamo amici » conclusi annuendo.
« Non si direbbe » disse lei.
Eravamo in Italia e ancora non eravamo abituati all'idea di poter camminare insieme mano nella mano senza la paura di essere visti.
Sorrisi e lo strinsi un po' a me, la gente continuava ad arrivare ed io non vedevo l'ora di iniziare a cantare e saltare per riscaldarmi.
In pochissimo tempo anche gli spalti si riempirono. Molte persone erano intente ad appendere i loro striscioni e tutti, non stavamo più nella pelle.
« Sono così in ansia che mi è anche passata la fame » disse Niall ed entrambi scoppiammo a ridere.
Niall era davvero un buon gustaio e non avrebbe rinunciato mai al cibo, per niente al mondo.
I maxischermi del palco si accesero, l'atmosfera che si respirava in questo momento era da brividi, ci alzammo tutti vicino al palco,  sistemammo nel miglior modo possibile gli zaini e iniziammo a saltare mentre si susseguono canzoni famose di altri artisti.
Il parco esplode mentre cantiamo a squarcia gola , io e Niall saltavamo e ci davamo alla pazza gioia, ero felice di vederlo rilassato e contento.
I primi cartelloni vennero alzati in aria e cominciai a scattare qualche foto a destra e sinistra, la sicurezza ci intimava di stare calmi ma era letteralmente impossibile.
Ad un certo punto i maxi schermo inquadrarono le persone sul prato, scoppiarono dei fuochi d'artificio, l'ansia era alle stelle e in una nuvola di fumo comparvero i TheMonkeys davanti ai nostri occhi.
Strinsi forte la mano di Niall che tremava più di me, in un attimo iniziarono a scorrermi delle lacrime di gioia, il mio sogno stava finalmente diventando realtà.
La band cantò prima due canzoni e subito dopo salutò l'intero stadio, provarono a parlare in italiano, iniziativa che i fan apprezzarono tantissimo nonostante alcuni di loro avevano le frasi scritte sulla mano.
Le luci si spensero e tirai fuori più voce di quella che pensavo di avere
« Buona sera Roma » disse il cantante e le urla arrivarono in cielo.
Sentivo i brividi sulla pelle e non c'entrava niente il freddo.
Cantai, risi, mi emozionai  insieme a Niall , lo tenevo stretto a me quasi come se avessi paura di perderlo.
Il chitarrista continuava a far impazzire le ragazze lanciando acqua e ballando sul palco.
Mi vennero i brividi quando intonarono la canzone che ascoltai insieme a Niall a casa sua.
« Siete meravigliosi » urlò il cantante creando delirio tra la folla.
Anche Niall si ricordò che quella era un po' la "nostra canzone", i suoi occhi cercarono i miei e senza pensarci due volte, mi baciò teneramente.
Quella giornata, avevo rischiato di svenire davvero tante volte.
Il concerto susseguì troppo velocemente per i miei gusti, la band ci chiedeva mille volte se stavamo bene, se ci stavamo divertendo.
Vedevo qualche ragazza crollare ogni tanto ed essere sollevata di peso dalla sicurezza, mi dispiaceva per loro, veramente, io non avrei sopportato di essere sicura di vivere un sogno e poi sentirmi male.
Non c'era emozione più grande , sentii il mio cuore scoppiarmi in petto e di certo le cose peggiorarono quando Niall mi prese la mano e mi strinse forte a sè. 
Ci preparammo a cantare quella che sarebbe stata l'ultima canzone del concerto e la odiai così tanto perchè era la fine di un sogno ma allo stesso tempo era l'inizio di un ricordo che avrei portato nel cuore per sempre.
Le luci si spensero, loro ci salutarono per poi sparire e chi sa quando avrei avuto di nuovo la possibilità di vederli.
Io e Niall distrutti ma allo stesso tempo felici e con il cuore carico di emozioni ritornammo in albergo dopo esserci fermati a prendere un panino.
Arrivati all'albergo prendemmo le chiavi delle nostre stanze ed entrammo nell'ascensore.
Niall mi guardava intensamente, le sue mani presero i miei fianchi e mi avvicinarono a lui.
Sentivo il suo respiro sul collo, iniziò a baciarmi lentamente, poi sempre più velocemente.
Mi guidò verso la sua stanza e la porta si chiuse alle nostre spalle.
I suoi occhi erano così profondi che immaginai di potermi immergere nella sua anima.
Ci sedemmo sul letto e le dita della mia mano destra s'intrecciarono ai suoi capelli biondi mentre la sinistra strinse con più forza la base della sua schiena.
Si sfilò la maglia e non ero ancora riuscita a superare lo shock della perfezione del suo corpo, sembrava levigato come il marmo.
Feci scorrere la mano sul suo petto e seguii la linea piatta del ventre, incredula.
Un leggero tremore lo percorse e la sua bocca ritrovò la mia. Avvicinai la punta della lingua alle sue labbra lisce.
Voltò la mano e intrecciò le sue dita con le mie, mi fece distendere su di lui, la sua pelle era caldissima.
Mi voltai ad ammirare lo scenario che mostrava il suo balcone. 
« Guarda la luna » dissi, «è bellissima » aggiunsi.
« Non userei l'aggettivo bellissima » disse, « non se il confronto è con te» continuò.
Le sue braccia mi avvolsero stringendomi, era come se ogni terminazione nervosa del mio corpo sprizzasse elettricità.
Con mano tremante, armeggiai con le spalline del reggiseno, le abbassai e infine lo slacciai.
Niall mi guardò come se fossi la cosa più splendida che avesse mai visto, e quando mi accarezzò, fu meglio di qualunque sensazione potessi immaginare.
Ogni volta che mi sentivo nervosa o non sapevo cosa fare, mi dava un bacio e la paura svaniva.
Finalmente Niall mi apparteneva davvero.
Alla fine, quando fummo ben oltre il limite dell'autocontrollo, Niall sussurrò con voce rauca: 
« Kate. sei sicura? ».
« Sicurissima » dissi, infilando le dita tra i suoi capelli.
Niall mi diede un altro bacio e per la prima volta dopo mesi sentii che era tutto perfetto.

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Ciao genteeee!
Mi siete mancatiiii!
Mi scuso per il tremendo ritardo ! Avrei voluto aggiornare prima ma purtroppo non mi è stato possibile.
La settimana dell'immacolata quando i ragazzi sono venuti a Roma sono stata super impegnata per cercare di vincere un dannato biglietto ahaha poii volevo aggiornare dopo ma no riuscivo più ad entrare su efp e dopo una settimana mi hanno risolto il problema ma, oggi avevo il mio primo esame all'università quindi ho dovuto studiare. Quindi, ho aggiornato appena sono tornata a casa.
Mi siete mancati e spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto!
Ho raccontato il concerto del 29 a San Siro se non ve ne siete accorte ahah :)
Alla prossima!

   
 
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