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Autore: Alice_Tarrant99    19/12/2014    1 recensioni
''Credi che io sia matta?'' ''Oh si Alice, sei matta, completamente svitata, ma ti svelo un segreto: tutti i migliori sono matti.''
Questa storia racconta ciò che successe dopo l'addio tra il Cappellaio Matto e Alice. Ci sono nuovi guai in vista per Sottomondo, che ha di nuovo bisogno della sua Paladina per riportare l'ordine e la serenità. Romanticismo, azione e colpi di scena si presenteranno in un contesto folle come pochi! Mi auguro che la storia vi piaccia e vi chiedo scusa in anticipo per eventuali errori grammaticali o di ordine nella stesura. Buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Liddell, Cappellaio Matto, Quasi tutti
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~~[Alice]
Lo guardo negli occhi, e sento le mie guance andare a fuoco.
<< Mi hai salvato la vita. >>
<< Per una cadutina del genere hai rischiato di morire? >> Ridacchia.
<< Intendevo prima, hai fermato Iracebeth. Se tu non ti fossi messo tra me e lei probabilmente io ora non sarei qui. >> Il suo volto assume un’aria terrorizzata.
<< Non dire questo Alice, non voglio pensarci. >> Mi mette le mani tra i capelli e porta la mia testa sul suo petto. È molto agitato, ha paura.
<< Calmati Cappellaio, sono qui con te, non ti lascio. >>
<< Lo prometti? Non mi lascerai mai? >> Mi guarda come fanno i bambini con i propri genitori.
<< Lo prometto. E tu? Lo prometti? >>
<< Questa tua domanda è inutile, la risposta penso che tu la sappia già. >>
Sorrido e rimango imbambolata per un po’.
Lui si mette a sedere, con me sulle sue gambe, e continua a fissarmi. Una sua mano sfiora la mia portandola sul suo viso.
<< Non muoverti per favore… >> Trattiene la mia mano sulla sua guancia chiudendo gli occhi. Lo abbraccio e chiudo gli occhi anche io. Nonostante sia buio non ho paura, finché sono con lui.
[Iracebeth]
<< STAYNE! DOVE DIAVOLO TI SEI CACCIATO? >>
<< Maestà, chiedo scusa per il ritardo. >>
<< A poco servono le tue scuse, incapace. >>
<< Ditemi, di cosa avete bisogno? >>
<< Dico, ma sei cieco? Non vedi che sto sanguinando dalla mano? Procurati delle fasce e torna qui! >>
<< Si maestà… >>
Si allontana dalla sala del trono,  guardandosi le spalle. Fai bene a guardarti mio caro, quando non mi servirai più ti farò pentire amaramente di aver tentato di uccidermi. A quanto pare Mirana è riuscita ad incantare anche te con quelle sue lunghe ciglia e quei morbidi capelli lucenti.
A breve la pagherete tutti uno ad uno, a partire da quella maledetta ragazza...
[Stayne]
<< Fosse per me dovreste morire dissanguata, regina maledetta. >> Mormoro fra me e me.
Riesce a tenermi in pugno, come uno schiavo di guerra. Dannazione, avrei dovuto ucciderla subito. Se non fosse stato per quel Cappellaio adesso non sarei qui, e Sottomondo non sarebbe in questa disperata situazione.
<< Ecco a voi maestà. >> Le mollo le fasce e faccio per andarmene.
<< Dove stai andando idiota?! Torna qui e fasciami la ferita! >>
Mi avvicino al trono dove lei è seduta, poi con un rapido gesto afferro le fasce e le stringo sul suo collo.
<< La regina non sa fasciarsi una ferita? Beh, non aspettatevi che lo faccia io, IRACEBETH. >>
Lei mi fulmina con gli occhi, poi sento che qualcosa preme sul mio petto. È un pugnale.
<< Attento a te, Stayne. >> Dice a fatica.
Mi allontano, e butto a terra le fasce ormai stropicciate. Lei ansimante si strofina il collo pallido, dove sono visibili i segni dell’aggressione appena subita. Mi guarda in cagnesco, ed è sul punto di conficcarmi il pugnale nel petto, poi si trattiene e si limita a scrutarmi con quegli occhi scuri e piccoli, come il suo cuore.
<< Non azzardarti mai più… Non sai cosa rischi… >>
<< Tanto morirei comunque, o sbaglio? >> Sogghigno.
<< Giusto, ma così facendo rischi di fare una fine ancora più brutta di quella che avevo in mente, caro il mio Stayne. >>
<< Esiste una fine più brutta di questa? Morire da schiavo, e per mano vostra? >>
<< Oh no, io non mi sporcherò del tuo sangue traditore, lo farà qualcun altro, è per questo che rischi di fare una fine peggiore rispetto ad un’altra. >>
Il suo ghigno fa persino più paura del mio.
<< Allora, sei ancora convinto di non voler fasciare la mia ferita? >> Allunga la mano.
Non mi resta che arrendermi, come sempre del resto.
[Stregatto]
Dove si è cacciata quella ragazza? Accidenti, non posso distrarmi un attimo che è sparita di nuovo. E non c’è traccia neanche di Tarrant.
<< Mc Twisp, Mally, avete visto Alice e Tarrant? >>
<< Stavamo per farti la stessa domanda, Stregatto. Ad ogni modo penso che siano nei dintorni, aspettiamo che faccia giorno per cercarli, saranno insieme sicuramente.>>
<< Mmmh… va bene, come volete voi. >>
[Tarrant]
<< Hai freddo? >>
<< Un po’… >>
<< Aspetta… >>
Mi sfilo il giaccone, e lo adagio su di lei.
<< Ma non hai freddo tu adesso? >>
<< Non preoccuparti per me, tranquilla. >>
Annuisce, poco convinta.
<< Almeno lascia che resti vicina a te, così ci riscaldiamo a vicenda. >>
<< Come preferisci…! >>
Dopo pochi minuti si addormenta, esausta.
[IL MATTINO SEGUENTE.]
[Tarrant]
<< Alice? Svegliati è giorno! >>
<< Mmh, altri cinque minuti… >>
<< Dai, dobbiamo raggiungere gli altri… >>
Non si sveglia, non mi resta altra scelta.
<< Ok, mi ci hai costretto! >>
La prendo in braccio e mi avvicino ad un laghetto che di primo mattino non sembra essere tanto piacevole, e intanto lei ha aperto gli occhi.
<< Dimmi…? Dove sono, cosa st…. CAPPELLAIO! METTIMI SUBITO Giù! >>
<< Troppo tardi mia cara! >>
La butto in acqua, e lei fa in tempo ad afferrarmi il braccio e a trascinarmi in acqua con lei. Appena riemerge mi guarda con un’espressione mista tra la confusione e lo scorno.
<< Non avresti dovuto… Ora me la paghi! >>
<< Mi hai appena trascinato in acqua con te cos’altro vuoi?! >>
Non faccio in tempo a pronunciare queste parole che vengo spinto sott’acqua. Riemergo e trovo lei che ride di gusto.
<< Ah si? Ora vedi! >>
Iniziamo a schizzarci come dei bambini, quando una voce familiare urla i nostri nomi.
<< Alice! Tarrant! Che state combinando? >> è lo Stregatto, credo. Gli schizzi non mi fanno capire niente.
Mi giro e trovo tutti gli altri a fissarci.
<< Ma dov’eravate finiti? >> Dico per spezzare il silenzio creatosi.
<< Noi siamo stati qui fino ad ora! Voi piuttosto, che fine avete fatto? >>
<< Beh, io stavo tornando da voi, quando Alice mi ha anticipato, e visto che era tardi abbiamo preferito rimanere dov'eravamo. >>
<< Ad ogni modo, dobbiamo proseguire il cammino. >>
<< Ehm… credo che dovremo aspettare… >> Dice Alice un po’ timida.
<< E perché mai? >> Dice Mc Twisp preoccupato come se si aspettasse chissà quale grande intoppo.
<< Io e il Cappellaio abbiamo i vestiti tutti bagnati… >>

 


Ciaooooo a tutti :D Allora… chiedo scusa di nuovo per il ritardo (Ormai le scuse sono sottintese visto che pubblico una volta ogni morte di papa…), e poi volevo scrivere un paio di righe… Come avrete notato Stayne è ancora vivo, e in questo capitolo è presente un suo aspetto che cerca di ribellarsi a Iracebeth, c’è un punto in cui sembra quasi preoccuparsi per il destino di Sottomondo, ecco, da qui sto cercando un po’ di elaborare meglio il ruolo del suo personaggio in questa storia sperando di ottenere buoni risultati :D Quanto ad Iracebeth essendo l’antagonista della storia è abbastanza complicato da rappresentare come personaggio, specie se si considera il fatto che nel film, prima della battaglia, sembra esternare una parte di sé quasi ferita e sensibile…  E niente, vedremo ciò che ne esce! Spero che il capitolo vi sia piaciuto, recensite se vi va e alla prossimaaaaaaaaa :D

   
 
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