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Autore: Evil_Regal    20/12/2014    5 recensioni
Ho deciso di fare una serie di oneshot SwanQueen,tutte indipendenti l'una dall'altra.
Saranno per la maggior parte fluff.
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sai cosa ti dico?Vai al diavolo,Regina!” Emma uscì dalla tavola calda a grandi passi e Regina la seguiva dietro
“Sai credevo che tu fossi diversa e invece no Emma!Sei uguale a tutti gli altri. Giudichi e non sei nemmeno disposta ad ascoltare le persone a cui tieni e che tengono a te!”

“NO!NON HAI IL DIRITTO DI DIRE UNA COSA DEL GENERE. SEI TU CHE MI HAI MOLLATA,SEI TU CHE TE NE SEI ANDATA E SEI TU CHE HAI AVUTO LA FACCIA TOSTA DI TORNARE DOPO QUATTRO ANNI A CHIEDERMI SCUSA”

“Non sai nemmeno come sono andate le cose”

“E COME SONO ANDATE LE COSE REGINA? TI SEI SVEGLIATA UNA MATTINA E HAI DECISO CHE NON ERO ABBASTANZA?CHE NON ANDAVI PIU’ BENE PER TE?”

“No! Certo che no! Credi davvero che io abbia davvero voluto lasciarti? Emma ma mi hai vista mentre lo facevo? Hai visto in che condizioni ero? MI HA OBBLIGATA MIA MADRE”

“Che cosa?”

Regina stava piangendo a questo punto “Mi ha obbligata. Mi ha detto che ‘la cotta da lesbica’ mi avrebbe rovinato la carriera e lei voleva che diventassi grande e impotante. Sono grande e importante ma sono miserabile. Mi ha obbligato a lasciarti minacciandomi dicendomi che se non lo avessi fatto mi avrebbe tolto tutto. E so che avremmo potuto avere il nostro tutto ma Emma tu non puoi capire”

Erano ferme in mezzo alla strada e Regina piangeva. Emma era arrabbiata e Regina era a pezzi. Le faceva male ricordare il passato ma era tornata indietro per chiarire le cose con Emma,per dare a ciò che avevano ed erano una seconda possiblità. E lo avrebbe fatto. Non importava quanto male avrebbe fatto,lei non mollava.

“Non puoi capire quanta delusione ci fosse nei suoi occhi,quanto disprezzo.Lo devo ammettere?Non ho problemi ad ammettere che io ho sempre cercato l’approvazione di mia madre. Ho sempre fatto tutto ciò che voleva,che lei mi diceva di fare,sperando che mi dicesse ‘sono fiera di te’. Mi sono rovinata la vita per lei,e non è stato abbastanza. E cerco ancora la sua approvazione,voglio ancora che mi veda come una persona di cui essere fiera…ma non sono abbastanza. Non sono mai abbastanza per lei. Non ero abbastanza quando mi sono diplomata,quando mi sono laureata e non sono  abbastanza nemmeno ora,che sto prendendo il suo posto come sindaco di questa città. Volevo solo la sua approvazione. E’ per questo che ho detto si al suo piano,è per questo che ho lasciato che ci facesse separare,che ci demolisse. Non avrei mai voluto farlo Emma. Volevo solo che fosse fiera di me e che smettesse di guardarmi delusa e insoddisfatta” piangeva e stava gridando ma non se ne era nemmeno resa conto.

Emma aveva le lacrime agli occhi. Non la sapeva questa versione della storia. Non sapeva che era colpa di sua madre. Non sapeva che Regina soffriva così tanto

“Perché non me lo hai detto?”

“Cosa?Che era un piano di mia madre? Com-“

“No” la interruppe secca. Guardandola negli occhi,guardando oltre quelle lacrime che le offuscavano la vista,guardando dritto in quel dolore e in quella sofferenza che sembravano tormentare Regina da quando aveva messo di nuovo piede in città “No. Perché non mi hai mai detto che soffrivi così tanto”

Regina aprì la bocca per parlare ma non uscì niente. Un singhiozzo le mangiò qualsiasi parola stesse per dire. E Regina sentiva che stava davvero per rompersi in mille pezzi e crollare lì,davanti alla tavola calda,dove le persone fingevano di non ascoltarle ma che in realtà seguivano la conversazione attenti,dove Emma la guardava come se fosse di vetro,come se fosse un vaso che si tiene in piedi con la colla.

Guardò i cielo limpido e freddo per impedire ad altre lacrime di cadere e si morse il labbro. Voleva piangere. Voleva solo piangere.

Emma si avvicinò

“Regina,perché non me lo hai mai detto?” chiese con voce più calma,più dolce.

Regina la guardò e prese un respiro profondo. Le lacrime le rigarono il volto e lei singhiozzò ancora una volta

“Perchè affrontare il problema mi avrebbe portata ad ammettere che c’era un problema”

“E volevo convincermi del contrario. Volevo convincermi che andava tutto bene. Che mia madre cercava solo di stimolarmi,che sembrava dura ma che in realtà era davvero fiera di me. Volevo convincermi che mi sgridava prima e che  poi la notte mentre dormivo veniva in camera mia e mi baciava la fronte,mi guardava e mi accarezzava i capelli,sorridendo felice di avermi come figlia. Volevo convincere me stessa e non mi rendevo conto che mi stavo solo facendo del male. E poi lei mi ha obbligata a lasciarti e-“

“E tu l’hai fatto perché pensavi che sarebbe stata fiera di te se tu l’avessi fatto” e Regina annuì  mordendosi il labbro per trattenersi dal singhiozzare senza fine.

Emma la guardò e le fece un sorriso triste.

“Sono stati i quattro anni più brutti della mia vita. Non c’è stato giorno in cui io non abbia pensato a te e a come era la tua vita e come eri diventata e cosa eri diventata.Mi dispiace così tanto. Io non volevo. Non avrei mai voluto farlo.” E poi sussurrò “Ti prego,credimi”

Emma la guardò e le prese le mani. Le strinse,con attenzione e cura. Quanto le era mancata. Quando le era mancato tenerla per mano,sfiorare la sua pelle soffice e delicata,sentire il suo calore,il suo bisogno di lei.
Le era mancato tutto. Tutto di Regina.

E non capì quanto le fosse mancata fino a che non la stava stringendo tra le sue braccia e stava calmando i suoi singhiozzi. Regina la strinse come se la sua vita dipendesse da lei. Emma la strinse facendole capire che c’era una roccia a sostenerla. E che piano piano le cose si sarebbero sistemate.

Perché Emma aveva visto il dolore che tutto ciò che era successo aveva provocato a Regina.
Aveva visto la sincerità e l’onestà.
Aveva visto che era vera. Che era tutto vero. E lei semplicemente voleva esserci per la bruna di cui si era innamorata da ragazzina.Voleva solo abbracciarla e stringerla e baciarla.

“Regina” le sussurrò all’orecchio e Regina tirò su col naso prima di annuire tra i capelli della bionda. Emma le portò le mani alle guance e la guardò negli occhi

“Sarei una cattiva persona se dopo averti urlato addosso ti dicessi che al momento l’unica cosa che voglio fare è baciarti?” sussurrò e Regina la guardò negli occhi scuotendo la testa

“Posso baciarti?” mormorò Emma e Regina rise e singhiozzò allo stesso tempo

“Credevo non avrei mai più sentito queste parole uscire dalla tua bocca” pianse e poi la baciò.

Si baciarono con tutto ciò che avevano. Con l’amore,con la passione,con il bisogno,la nostalgia e anche al rabbia. Tutto. Tutto ciò che avevano e che erano.

E in quel momento,mentre la gente nel locale sorrideva alla dolce scena,loro due erano una cosa sola. Erano una sola anima,una sola cosa.

Ed era proprio come ai vecchi tempi. Regina avvolse le braccia attorno al collo di Emma e le mani di Emma viaggiavano per la schiena e i fianchi della bruna.

Era un momento perfetto. E si baciarono finchè non ebbero più fiato per farlo e dopo Emma tempestò le labbra di Regina con mille altri veloci e leggeri baci,ma dolci. E Regina appoggiò la fronte su quella di Emma e chiuse gli occhi mentre Emma era attenta ad osservarla.


“Sarei una cattiva persona se dopo averti lasciata quattro anni fa ti dicessi che ti ho amata e che non ho mai smesso di farlo?”

Emma sorrise nel sentire Regina riportare le sue parole e poi scosse la testa. Regina aprì gli occhi e guardò quelli grandi e verdi della biodna.

“Emma?” sussurrò. Emma sorrise e Regina capì che era un segno per dirle di continuare. Regina le diede un bacio sulla punta del naso e poi disse

“Ti amo”

Emma sorrise e strinse Regina per la vita sollevandola e baciandola allo stesso tempo mentre un sorriso le riempiva il volto.  

“Regina?” E Regina annuì

“Ti amo anche io” disse e la baciò di nuovo ma prima sussurrò contro le sue labbra un dolce “Da morire”

E tutto sembrò perfetto. Tutto era perfetto. Come non lo era mai stato.

Avevano tanto di cui parlare,e dovevano ancora risolvere delle cose e chiarirne delle altre. Ma in quel momento non importava.

L’unica cosa che importava era che erano lì.

Ed era l’unica cosa che importava perché è bello,dannatamente bello,perdersi uno nelle braccia dell’altro. 



E' abbastanza crappy ma non sono riuscita a fare di meglio. La famiglia Swan-Mills è in pausa per questo capitolo,per quanto riguarda gli altri non lo so. Non so quando ma prometto che tornerà. Ne ho ancora tante per loro,credetemi. Per ora credo che vi dovrete accontentare di questo perchè è quel che ho al momento. Grazie e buone vacanze a tuttiiii <3
 
  
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