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Autore: WibblyVale    23/12/2014    1 recensioni
Una neonata nell'ospedale di Konoha viene sottoposta ad un esperimento genetico e strappata alla sua innocenza. Crescendo diventerà un abile ninja solitaria, finchè un giorno non verrà inserita in un nuovo team. Il capitano della squadra è Kakashi Atake, un ninja con un passato triste alle spalle che fatica ad affezionarsi agli altri esseri umani. La giovane ninja sarà in grado di affrontare questa nuova sfida?
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Shiori, Kakashi e Tenzo sedevano attorno ad un piccolo fuoco, cenavano in silenzio. Tutti quanti pensavano agli eventi degli ultimi mesi.
I due ragazzi sedevano fianco a fianco, mentre la giovane ninja sedeva di fronte a loro. Il team della Foglia stava affrontando una noiosissima missione di perlustrazione dei confini. Alla noia poi si aggiungeva il leggero attrito che in quel momento c'era tra i componenti della squadra. Shiori non vedeva l'ora di portare a termine quella missione. A quel punto forse alcune cose si sarebbero potute risolvere.
All'improvviso Kakashi si alzò ed andò a sedersi accanto a lei. Non curandosi della presenza di Tenzo si calò la maschera e le diede un bacio lento e dolce.
"Ti amo." le disse, posando la fronte sulla sua.
"Ancora?" chiese lei, abbassando lo sguardo.
Il ragazzo le pose una mano sotto il mento, imponendole di guardarlo.
"Si, ancora. Non puoi costringermi a smettere." le disse con il solito tono di sfida che aveva sempre caratterizzato i loro battibecchi.
Lei gli sorrise, accarezzandogli il volto.
"Anche io ti amo."
In quel momento un leggero frusciare di foglie li interruppe. I tre ninja si alzarono, assumendo una posizione di difesa.
Tre nemici apparvero dal fitto del bosco e si lanciarono su di loro. I ragazzi bloccarono il loro attacco senza problemi e cominciarono lo scontro.
Shiori lanciò palle di fuoco contro il suo nemico, che le schivò prontamente. Era molto veloce e sembrava prevedere i suoi movimenti senza alcun problema. La ragazza fu colpita in pieno petto da un pugno che non era riuscita a schivare. Cosa mi prende? Si rialzò a fatica e attaccò il nemico con lo stritolamento dell'ombra. L'uomo sembrò essere sopraffatto dalla tecnica, ma...
Tenzo sembrava in vantaggio sul suo avversario, ma questo imporvvisamente sparì, apparendo subito dopo alle sue spalle. Non era veloce, lo aveva imbrogliato con un genjutsu. Il ragazzo gli lanciò contro un getto d'acqua che però fu prontamente schivato dal nemico e cadde sul fuoco che i tre ninja di Konoha avevano acceso per riscaldarsi.
La luna era in fase calante, perciò il getto d'acqua di Tenzo fece perdere a Shiori la sua unica fonte di luce. La ragazza cercò di riprendere il controllo, ma il nemico fu più veloce di lei.
Se lo ritrovò davanti con un kunai in mano. L'uomo mosse il braccio nella sua direzione e la colpì in pieno petto.

L'avversario di Kakashi pareva danzare, mentre si difendeva dai suoi attacchi. Non aveva provato nemmeno una volta ad attaccarlo sembrava che il suo unico obiettivo fosse quello di portarlo allo sfinimento.
Un urlò lo fece distrarre: Shiori stava cadendo a terra. Si guardò intorno. Tenzo sembrava aver finito con il suo avversario.
"Ten occupati di questo!"
Il ninja dell'Arte del legno eseguì, mentre Kakashi si dirigeva verso Shiori.
La sua ragazza era distesa a terra, il suo sangue sgorgava copiosamente da una ferita che aveva sul petto.
Il copia-ninja tremò leggeremente quando si rialzò in piedi. Attivò il Raikiri e senza alcuna esitazione colpì il nemico che l'aveva ferita.
Subito dopo tornò ad inginocchiarsi accanto a lei, stringendola tra le sue braccia.
"Shiori..."
"Sono morti! Kakashi che succ..."
Tenzo era rimasto paralizzato alla vista dell'amico, che con le mani ricoperte di sangue stringeva a sè Shiori. La ragazza era pallida e sembrava non respirare.
"Kakashi? Lei non è... Non è..."
"Si. Se nè andata."
La voce del copia-ninja era flebile e lui nascose il volto con il corpo della ragazza.
Tenzo tremò. Non era possibile? Perchè a lei? Perchè ora? Fece dei segni con le mani quasi senza accorgersene e creò un rifugio attorno a sè ed i suoi amici. Un luogo dove nascondere il loro dolore.

Nonostante la tristezza che permeava Konoha, quello era un pomeriggio assolato. Uno di quei magnifici pomeriggi primaverili, che avrebbero donato un po' di serenità a chiunque. In qualsiasi altro momento l'avrebbe fatto, ma non quel giorno.
Kakashi si trovava in fondo alla folla di gente che era venuta a dare il suo ultimo saluto alla sua ragazza. La maggior parte di loro nemmeno la conosceva. Era stato così quando erano morti suo padre, Obito, Rin e il suo sensei. Gente a cui non importava nulla di loro, gente che non li aveva amati nel profondo, come aveva fatto lui, si trovavano lì a piangere per i suoi cari.
Lui ormai non aveva più lacrime da piangere. Riusciva solo a stare lì, immobile, incapace di qualunque azione.
L'Hokage stava dicendo qualcosa di estremamente profondo sul sacrificio e l'amore per il Villaggio, che a lui non importava. Amava il suo paese, certo. Ma la lotta per difenderlo gli aveva portato via più del necessario.
Tenzo stava accanto a lui con le lacrime agli occhi. Shiori, in quegli anni, era diventata la sua più cara amica, la sua confidente. Anche per lui sarebbe stata dura andare avanti senza di lei.
La mano di Gai si posò sulla spalla del copia-ninja. Il ninja verde aveva cercato di contattarlo in tutti i modi, ma lui non aveva voglia di parlare con nessuno. Si era rintanato in casa, cercando tracce di lei, annusando le sue lenzuola, ancora impregnate del suo odore.
"Mi dispiace amico." sussurrò.
Il ninja dai capelli argentati si voltò verso l'amico che piangeva.
"Grazie per essere venuto."
La folla cominciò a muoversi nella direzione della famiglia Nara. Shikaku, Yoshino e Shikamaru, stavano di fronte alla tomba circondati dai loro amici del clan Akimichi e Yamanaka.
Shikaku non aveva mai smesso di guardare fisso verso la tomba della sorella, probabilmente con l'irrazionale speranza che ne saltasse fuori. Yoshino piangeva sommessamente, stringendo con una mano quella del figlio. Quest'ultimo aveva gli occhi rossi per il pianto, ma non piangeva più. Cercava, invece, di fare forza alla madre con leggeri colpetti sulla mano.
Kakashi si mise in fila dietro a Tenzo. Non sapeva se i brusii della folla erano dovuti al suo passaggio o a quello del piccolo Naruto due persone davanti a lui. Una frase gli rese chiaro che in quel momento era lui a destare il maggiore interesse.
"E' il terzo che perde, giusto?" chiese qualcuno.
Il copia-ninja strinse i pugni. Sapeva che sarebbe successo. Aveva perso ben tre compagni in missione, mentre lui ne usciva fisicamente illeso. Non importava a nessuno che il suo cuore invece fosse completamente a pezzi. Forse nessuno avrebbe più voluto lavorare con lui. Forse sarebbe stato meglio così.
Naruto era arrivato di fronte a Shikamaru.
"Mi dispiace tanto Shika. Tua zia era una brava persona."
Il bambino biondo abbracciò il compagno di scuola. L'attenzione si focalizzò quindi su di loro. Il Jinchuriki lanciò uno sguardo si sfida a quelle persone, poi se ne andò lasciando spazio agli altri.
Tenzo abbracciò tutti i componenti della famiglia, poi fu finalmente il suo turno. Dopo la missione Kakashi aveva evitato di parlare con chiunque di loro. Probabilmente lo odiavano, lui non era riuscito ad imperdire quella tragedia.
Si pose di fronte a Yoshino e le fece le sue condoglianze, tendendole la mano. La donna la scostò da sè per poi lanciarsi tra le sue braccia.
"Anche tu hai perso una persona che amavi."
Kakashi strinse più forte la donna a sè.
"Grazie Yoshino."
"Lei non avrebbe voluto che le persone ti incolpassero di questo."
Abbracciandolo Yoshino aveva dimostrato di non ritenerlo colpevole davanti a tutti. Peccato che per Kakashi non era così semplice liberarsi dal senso di colpa.
Liberatosi dall'abbraccio di Yoshino, il copia-ninja si chinò per fare le sue condoglianze a Shikamaru.
"Tua zia ti voleva molto bene. Non smetteva mai di parlare di te. Mi ha chiesto di darti un abbraccio da parte sua quando ti avessi visto."
Non appena il bambino fu nelle sue braccia, il suo corpicino cominciò a sussultare. Quando si separarono il piccolo Nara asciugò le sue lacrime con una manica.
Infine, Kakashi raggiunse Shikaku.
"Mi dispiace di non averla protetta."
Il capoclan non parlava limitandosi a guardarlo negli occhi. Poi gli tese la mano, che il ragazzo strinse con forza.
"Non è colpa tua." gli sussurrò. "Vuoi restare qui? Fai parte della famiglia dopotutto."
"Preferirei andare. Non... Non riesco a guardarla."
"D'accordo. Non sparire, però."
"No, non lo farò." mentì, poi se ne andò lasciandosi alle spalle il cimitero.
Come poteva guardare quella tomba piena di fiori, posti su di essa per commemorare la donna che amava. Oltretutto lei odiava i fiori recisi! Diceva che erano stati strappati via dalla loro terra, dalla loro fam... Il ninja dai capelli argentati strinse i pugni.
"Stavolta l'hai fatta grossa Nara! Mi hai abbandonato. Mi dici come vado avanti ora?" sussurrò al nulla.
Come tutte le altre persone che aveva perso, lei ormai era lontana. Come già era succeso, lui era di nuovo solo.
Non sparire, gli aveva detto Shikaku, ma come poteva lui andare a trovare le persone che maggiormente gliela ricordavano. Con quell'assurda coda a ciuffo d'ananas, quei profondi occhi neri e quell'atteggiamento riflessivo che assumevano ogni volta che dovevano darti una risposta. Come poteva entrare nella casa, dove per la prima volta era riuscito ad ammettere sentimenti che non avrebbe mai voluto provare.
Le sue gambe l'avevano portato sul monte degli Hokage. Lui prese posto sulla testa del suo maestro, assumendo la sua solita posizione a braccia e gambe incrociate.
"Sono solo di nuovo. Avevo trovato una piccola luce, avevo persino pensato di potermi rifare una vita. L'ho persa. So che non... Minato sensei, tu cosa avresti fatto al mio posto?"
Ovviamente non arrivò nessuna risposta. Il vento della sera mosse le foglie, facendo arrivare alle sue narici un dolce profumo, così simile a quello di lei. Le lacrime cominciarono a sgorgare dai suoi occhi.
"Addio Shiori."
Fissò poi il suo sguardo all'orizzonte, su quel sole serale che sembrava prendersi gioco di lui. Si, perchè come quel sole calava per dare spazio alla notte, anche per lui il sole se n'era andato, lasciando spazio ad una notte senza fine che non sapeva come illuminare.




Angolo dell'autrice.
Ciao!!!
Eccoci qui. Che dire... cosa vi sembra di questo piccolo sguardo al futuro? Shiori non è completamente persa perchè dal prossimo capitolo ritorneremo al presente. 
Questo è l'ultimo capitolo che pubblico prima di Natale. Si, lo so, non è molto carico di spirito e allegria natalizi, spero che vi piaccia lo stesso.
Ci rivedremo il più presto possibile, sperando che pranzi e cene di Natale quest'anno non mi diano il colpo di grazia ;)
Tanti auguri di buone feste a tutti. 
Baci!
  
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