Strings.

Ed eccolo lì Niall Horan, insieme ai suoi amici di sempre, solito tavolo, solita posizione strategia per guardare il palco.
La ragazza abbracciava la sua chitarra, i suoi capelli ossigenati erano stretti in una coda alta.
Niall ancora poteva solo immaginarsi i suoi occhi, lei non lo aveva ancora notato e forse era meglio così.
Non si sentiva il tipo da relazioni stabili, forse perché nessuna fino a quel momento gli aveva fatto cambiare idea, ma sapeva che quella ragazza attorno a lei emanava in un certo senso innocenza, forse lo capì nell’istante in cui lei toccò le prime corde e la sua voce iniziò a graffiare il suo cuore.
La ragazza alzò solo una volta lo sguardo verso il pubblico e fu in quell’istante che i loro occhi si presero a pugnalate.
***
-“Elsa, mi chiamo Elsa.”
-“Okay Elsa, mi dispiace tanto di aver rubato la tua canzone.” Niall le spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio, fissandola mentre arrossiva.
Elsa gli scansò debolmente la mano.
-“Ma sono sicuro che potrai fare di meglio.” Il biondo davanti a Elsa stava ancora sussurrando.