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Autore: Mikayla    10/11/2008    5 recensioni
Inutile.
Non si può sperare che la vita vada per il verso giusto, mai.
Un giorno incontri un tizio strano a lezione - e quanti che ne saranno all’università? Migliaia! Possibile quindi che debbano beccare proprio te?! - e qualche ora dopo ti trovi tra capo e collo una vita che non ricordi, gente che sa tutto di te ma che non hai mai visto e la possibilità di venire ucciso da un momento all’altro. Devi imparare a ricordare qualcosa che non sai e devi vivere una vita che non fa per te - e non sperarci: ti verrà più di un mal di testa nel cercare di raccapezzartici.
Se poi ti chiami Naruto Uzumaki e vieni costretto a vivere sotto il tetto del tuo cosiddetto migliore amico Sasuke Uchiha, allora è solo l’inizio della fine. E non puoi scappare.
[Sasuke x Naruto]
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto prima serie
Capitoli:
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Una serie di sfortunati eventi.

ovvero

Se qualcosa più andare storto, lo farà.


Tutto richiede più tempo di quanto si pensi.



Sasuke aveva ingenuamente pensato che anche se la memoria del passato era scomparsa, il corpo di Naruto ricordasse ancora come muoversi e cosa fare.
Si ricredette quando il ragazzo non solo non schivò un kunai lanciatogli di fronte ma riuscì anche a inciampare nei propri piedi cadendo di faccia. Allora si era portato una mano alla fronte, tra il divertito e l’esasperato, l’aveva insultato e si era messo a tarchiarlo sotto gli sguardi preoccupati e impotenti di Sakura e Kakashi.
Quando un’ora dopo Sai raggiunse i quattro a villa Uchiha, trovò una situazione decisamente disperata: Sakura curava le innumerevoli ferite di Naruto che, con i vestiti strappati e lo sguardo cupo, se ne stava sdraiato a terra senza forze. Kakashi era accucciato accanto alla testa bionda e gli spiegava per la millesima volta come doveva comportarsi. Sasuke se ne stava per conto suo seduto su una roccia, apparentemente indifferente alla situazione che aveva davanti, ma Sai notò che gli occhi gli dardeggiavano di fastidio e frustrazione.
« Che allegria! » se ne uscì il ragazzo, palesando la sua presenza.
Dieci shuriken volarono nella sua direzione, ma lui li evitò agilmente con il suo enigmatico sorriso sempre dipinto sul volto.
« Vedi, Naruto? Devi fare come Sai! Capire dove sono gli shuriken o i kunai e schivarli. Se ti colpiscono ti fanno male! »
“ Ma nooo, davvero? Io credevo che mi facessero bene! “ pensò sarcastico ma si limitò a grugnire qualche parola sconnessa e frustrata.
Sakura si asciugò la fronte imperlata di goccioline di sudore « Se continuiamo così Naruto finisce ammazzato ». Uzumaki non si stupì dell’uscita: si era abituato fin troppo presto alla totale mancanza di finezza e femminilità da parte della ragazza. Così si era messo seduto a gambe incrociate guardando scocciato i vestiti a brandelli.
« Spero che voi non dobbiate mai insegnare a dei bambini » borbottò alzandosi in piedi e levando a grandi linee la polvere e la terra che si era infilata nei posti più impensabili - alcuni che perfino Naruto stesso non sapeva di avere!
Lo sguardo limpido di Sakura s’illuminò e con un sorriso si rivolse a Kakashi « Perché non chiediamo a Iruka-sensei? Lui si è già subito–– ha già insegnato una volta a Naruto, di sicuro sarà in grado di insegnargli ancora! »
Sai concordò con un sorriso, mentre Kakashi rifletteva attentamente annuendo soprapensiero.
« Non abbiamo anni per far entrare qualcosa nella testa dell’usuratonkachi! » sbottò Sasuke intromettendosi nella questione. Velocemente raggiunse il biondo e lo prese per il colletto « Faremo una prova con Iruka, ma se non collabori subirai la mia ira ».
Naruto deglutì, notando il colore scarlatto degli occhi dell’Uchiha e la cosa non gli piaceva per nulla “ Si può sapere perché si è fissato così tanto con me? ” si chiese, ma non osò esporre la domanda. Si limitò ad annuire e dargli del teme.
Il povero Uzumaki fu lasciato in pace e libero di respirare per meno di tre minuti, poi un uomo in tenuta da chunin e una cicatrice sul volto si presentò; un sorriso bello e caldo sul viso, dall’aria gioviale e simpatica. Naruto lo trovò subito di suo gusto.
« L’ho incontrato di ritorno da una missione » spiegò disinteressato Kakashi, rispondendo alla muta domanda sul perché ci avesse messo così poco a rintracciarlo.
Iruka si avvicinò a Naruto e gli scompigliò i capelli come fosse stato un cucciolo « Scusa se non sono venuto in ospedale, Naruto » gli disse con voce gentile e calda. Gli fece l’occhiolino « Per farmi perdonare ti porterò all’Ichiraku! »
“ Non ho la minima idea di cosa sia l’Ichiraku, ma dal nome m’ispira… ” rifletté il biondo, annuendo vigorosamente.
Ovviamente, a rovinare il tutto fu Sasuke « Il dobe non uscirà da villa Uchiha finché non avrà imparato come difendersi » sentenziò con tono che non ammetteva repliche.
Peccato che Naruto di repliche ne ammettesse, e anche tante. « Ehi, teme!, chi ti da il permesso di decidere per me? »
« Tsunade-sama ti ha affidato a me, ricordi? E Itachi non è un avversario che puoi affrontare ».
« Ma non posso stare segregato qua! »
« Allora impegnati, usuratonkachi! »
Borbottando qualcosa Naruto lasciò il confronto sconfitto, e si voltò verso Iruka nella vaga speranza che potesse convincere il ragazzo a lasciarlo andare. Ma non fu decisamente fortunato.
« Così è vero, hai scordato tutto? »
Uno sbuffo da parte del biondo « Così sembra… »
L’uomo si mise le mani tra i capelli e scosse il capo tre o quattro volte « No » biascicò disperato « NO! » gridò voltandosi verso Kakashi con occhi furibondi. « TU! » lo accusò puntandogli il dito contro; Hatake indietreggiò come se quello fosse stato un kunai acuminato « TU! Mi avevi detto di fargli un ripassino, non di insegnarli da capo tutto! »
L’uomo indietreggiò ancora, portando le mani avanti nella vaga imitazione di una difesa « Iruka, tecnicamente è un ripasso… »
« Ripasso è quando sai qualcosa! Mi rifiuto! Ci ho messo anni per portarlo a un minimo di livello! Non ho voglia di inseguire di nuovo un marmocchio che dipinge il volto degli Hokage! »
Uzumaki s’imbronciò, conscio di avere gli occhi onice di Sasuke fissati su di sé “ Mi sento davvero un pacchetto ” pensò stufo del comportamento di tutti quanti. Avrebbe voluto solo andarsene da lì e fare un giro per il villaggio.
La discussione tra i due sensei procedeva senza dare segno di risolversi e così Naruto si sedette accanto a Sai che disegnava, il suo solito sorriso sul volto.
« Che disegni? » gli domandò dopo un poco, non riuscendo a capire niente del disegno astratto davanti ai suoi occhi.
Sai ammiccò e indicò i due uomini « L’amore ».
Pensando che il ragazzo fosse un po’ tocco Uzumaki si sdraiò a terra, contemplando il cielo terso. Oh, quanto avrebbe desiderato in quel momento un bel piatto di ramen!
« D’accordo, d’accordo » sbuffò Iruka alzando le mani in segno di resa « Ci proverò: ma mi devi un favore. E devi andare a comprare del ramen » l’uomo lanciò un’occhiata a Naruto « Tanto » aggiunse con un sospiro.
Senza osare chiedere spiegazioni o contestare Kakashi schizzò via alla velocità della luce, alla ricerca di ciò che aveva chiesto: era già troppo felice di essere riuscito a spuntarla che non gli importava di diventare una sottospecie di facchino.
« Bene, Naruto, vediamo d’iniziare ».
Il biondo, attratto dalla parola ramen, si era già alzato e ora fronteggiava il maestro « Per lanciare e schivare non solo i kunai ma qualsiasi arma, non devi pensare ad essi » iniziò, e lo sguardo di Naruto si fece vacuo e inconsistente “ Ma di cosa sta parlando? ”
Iruka lasciò perdere la sua espressione e continuò a spiegare « Quello che devi individuare è il cambiamento dell’aria attorno a te. In pratica sentire ciò che ti circonda e percepire ciò che lo varia ».
Con un gesto Umino fece segno a Sakura di avvicinarsi « Ora, Naruto, chiudi gli occhi e ascolta con attenzione, percepisci ciò che ti circonda ».
Uzumaki chiuse gli occhi, e gli sembrò di sentire qualcosa: c’era del vento, attorno a lui, e poi sentiva distintamente il pennello di Sai… però non c’era nient’altro.
« Non ti concentri, Naruto » lo rimproverò la voce di Iruka, molto più distante di quanto avesse immaginato. Aprì un occhio e si trovò davanti Sakura che gli sorrideva e gli indicava oltre la sua spalla destra.
Voltandosi Naruto vide Iruka dietro sé, che aveva uno sguardo di disappunto « Devi percepire i nostri respiri e i battiti del cuore. Anche se con noi ninja è più difficile, devi concentrarti: in missione non affronterai gente comune, ma ninja che hanno come obbiettivo la tua eliminazione ».
La memoria gli volò al ricordo di Itachi e lo irritò maggiormente. Calmò il respiro e chiuse gli occhi. “ Perché mi sto mettendo d’impegno? ” si chiese, ma scacciò il pensiero e indicò con il dito la propria destra « Sakura è là! »
Trionfante aprì gli occhi e si girò da quella parte. Sbuffò sonoramente e gli occhi gli s’inumidirono « È tutto inutile » piagnucolò. Come aveva fatto a scambiare Sakura con un albero?
Un kunai si conficcò accanto al piede sinistro « Guai a te se osi arrenderti » lo minacciò con voce fredda Sasuke, poi lo provocò « Sei così dobe da non riuscirci? »
« Mai, MAI, provocare Uzumaki Naruto: vedrai di cosa sono capace, teme! »
Un’ora dopo Naruto era riuscito ad indicare vagamente la direzione dove si trovavano oggetti inanimati e animali. Ma non aveva mai azzeccato dove fossero Sasuke, Sakura e Iruka; con Sai non aveva problema visto che sentiva tranquillamente il pennello sulla carta.
Umino si stiracchiò e gli disse di fermarsi « Direi che progrediamo. Ora passiamo ad altro. Kakashi? »
Il sensei arrivò con un piatto fumante di ramen, un profumino così delizioso che fece sbavare il biondo, suscitando così il disgusto di Sakura e facendo ridere Sai. Come uno zombie, trasportato dal buon profumo del piatto caldo, Naruto avanzò in direzione di Kakashi.
« Lanciagli dei kunai, Sasuke » lo invitò gentilmente Iruka, mentre il biondo non si accorgeva di niente: nella sua mente echeggiava solo la parola “ramen”.
Il moro guardò scettico l’insegnante, ma poi eseguì. Mirò alla gamba, giusto per non fargli troppo male; un colpo preciso e veloce. Naruto lo schivò.
“ Un caso ” si disse Sasuke che ne lanciò altri due alla schiena, questa volta. Nuovamente Naruto li schivò, forse con troppa agilità per i gusti dell’Uchiha.
“ Che quel dobe…? ” si chiese il ragazzo, continuando a lanciare kunai e shuriken al biondo. Ma nessuno dei suoi colpi andò a segno; Uzumaki non solo schivava, ma talvolta bloccava le armi, era arrivato perfino a rispondere ai colpi, giusto perché smettessero di infastidirlo e gli permettessero di mangiarsi il suo ramen. Iruka annuì soddisfatto e fece segno a Kakashi di muoversi ed impedire al biondo di arrivare alla cibaria « Sakura, Sai, aiutate Sasuke: provate a colpire Naruto ».
Gli sforzi congiunti dei tre jounin non valsero a nulla: guidato dal profumo del ramen e dal proprio stomaco Naruto riusciva a schivare tutti i colpi, a pararli e a restituirli.
Il sensei alzò la mano e gli attacchi cessarono. Con tranquillità si avvicinò al biondo e gli posò una mano sulla spalla.
Come uscito da una trance Uzumaki si voltò verso di lui « Iruka-sensei? »
« Hai appena combattuto allo stesso livello di un jounin ».
« Eh? » chiese il biondo, cascando dalle nuvole. Si guardò attorno e notò i compagni ansimanti e sudati, kunai e shuriken sparsi per tutto il giardino, infine il ramen a pochi passi da lui.
« Ramen! » esultò facendo un balzo e appropriandosi della ciotola, prendendo di sorpresa Kakashi.
Sasuke lo guardò furibondo e lanciò uno shuriken proprio alla ciotola cosicché cadesse facendo disperare il ragazzo. “ Dobe! ”
Ma Naruto afferrò l’arma al volo e la fissò con un’intensità incredibile. « L’ho preso » constatò, girandolo tra le dita « Sasuke l’ha lanciato e io l’ho preso » fissò Iruka « Come ho fatto a prenderlo? »
“ Se gli dico che era solo per difendere il ramen non sarà servito a nulla, vero? ” si chiese Umino e si rispose da solo « È per la concentrazione » mentì spudoratamente.
L’unico ad accettare quella spiegazione fu Naruto che annuì contento della risposta, mentre tutti gli altri fissavano accigliati il sensei che continuava imperterrito a sorridere.
Per il resto della mattinata e tutto il pomeriggio Naruto fu costretto ad allenarsi, incentivato dall’ottimo ramen che Kakashi aveva portato a villa Uchiha. Alla fine della giornata aveva acquisito un’agilità discreta e la sua forza si era in parte risvegliata. Senza tralasciare che era anche quasi sazio.

« Quel dobe ci sta mettendo decisamente troppo » sibilò seccato tra sé e sé Sasuke.
Era scesa la sera e il moro aveva insistito per fare un ultimo allenamento prima di andare a dormire; Naruto sembrava aver acquistato almeno una parte della sua agilità e anche senza aiuto del ramen riusciva a schivare i colpi. A pararli e a restituirli non era ancora capace, ma non sarebbe mancato ancora molto.
Ora Uchiha attendeva con un bicchiere di latte praticamente freddo in mano che Naruto finisse di lavarsi e uscisse dal bagno. “ Perché cavolo ho assecondato quell’idiota e gli ho preparato il latte? “ si chiese per la decima volta, dopo più di un’ora che lo attendeva.
Alla fine anche la pazienza dell’Uchiha era terminata. Senza tanti complimenti spalancò la porta della stanza - aveva insistito perché non la chiudesse a chiave: temeva che riuscisse a non uscire più.
Fulminò con lo sguardo il giovane biondo, placidamente disteso nella vasca da bagno. Doveva essersi addormentato appena aveva posato il capo sul bordo della vasca: il corpo e i capelli erano ancora completamente sporchi, le braccia erano adagiate sul suo grembo a palmi aperti, mentre la testa era leggermente inclinata verso la porta, gli occhi chiusi, un rivolo di bava a scendergli dall’angolo della bocca, e russava sonoramente.
Seccato avanzò verso Naruto, chiamandolo a gran voce. Ma non riuscì a svegliarlo nemmeno tirandogli un pugno sulla testa. “ Dobe da strapazzo! “ pensò poggiando il latte ormai gelido sul lavandino “ Ora che me ne faccio di te? Magari l’ho pure fatto svenire tirandogli quel pungo… ”
Senza rifletterci due volte s’imboccò le maniche dello yukata e s’inginocchiò a lato della vasca.
« L’acqua è pure fredda! » imprecò quando mise la mano all’interno per afferrare la spugna « Se ti prendi la polmonite non sperare che ti curi ».
Uzumaki grugnì in risposta e voltò il viso dall’altra parte; solo per poco, però: stava scivolando nell’acqua e Uchiha si dovette quasi tuffare nella vasca per evitare che il ragazzo si annegasse nel sonno.
Con lo yukata bagnato e anche i capelli schizzati Sasuke osservò il viso di Naruto, che ora si trovava a pochi centimetri dal suo. Il biondo continuava a russare indisturbato e il moro ne approfittò per osservare i cambiamenti avvenuti in lui.
Non aveva quasi più niente dal dodicenne paffuto che lo sfidava ogni due per tre. Naruto era cresciuto, almeno nell’aspetto. Si era alzato e fatto più longilineo e muscoloso - anche se mancava completamente di vera forza fisica -, il viso aveva assunto una forma più affusolata e i capelli si erano allungati di parecchio anche se mantenevano il loro color grano.
Sasuke scosse la testa e iniziò poco gentilmente a lavare il ragazzo, avendo particolar cura nel fargli sbattere la testa contro il bordo della vasca nella speranza che si svegliasse.
La fortuna, però, non era dalla parte del giovane Uchiha: Naruto non si svegliò mai.
« Sei davvero così stanco? » gli domandò mentre lo alzava di peso e finiva di bagnarsi i vestiti. Imprecando contro il peso esagerato del ragazzo - decisamente troppo ramen! - lo portò nella sua stanza, lo asciugò e gli mise il pigiama. Con un ultimo sforzo lo sistemò nel futon e lo osservò rigirarsi felice nel letto, mugugnando qualcosa che assomigliava fastidiosamente alla parola “ramen”.
« Ma non hai mai nient’altro in mente? » sbottò il moro, slacciandosi lo yukata bagnato che lo infastidiva alquanto.
Naruto borbottò qualcosa rivolto verso il cuscino. Sasuke si chinò per sentirlo, quando il biondo si voltò e liberò le labbra dalla stoffa. Due labbra carnose e dall’aspetto morbide… “ Ma che penso? ” si chiese l’Uchiha.
« S… ‘ke… » soffiò pianissimo il biondo, lasciando le labbra appena socchiuse e una ciocca di capelli andò a infastidirgli l’occhio destro.
Come pilotato da una forza più grande di lui Sasuke scostò il ciuffo dal suo viso e passò due dita tra i capelli bagnati. Spinto solo dalla curiosità si abbassò sul suo volto, con delicatezza posò le proprie labbra su quelle del ragazzo e con altrettanta attenzione lasciò scivolare la propria lingua a disegnare i contorni di quelle labbra rosee.
Poi si alzò con estrema calma, come se avesse fatto la cosa più normale del mondo “ Controllavo solo se erano rimaste uguali ” si giustificò, lasciando la stanza “ Ma non ho bisogno di giustificarmi ” si ricordò chiudendo la porta della propria stanza alle sue spalle “ Sono un Uchiha, io! ”
Eppure era davvero solo curioso di sapere se quelle labbra erano cambiate da quel bacio accidentale anni prima, se il sapore del Naruto dodicenne era diverso da quello del diciannovenne. Non c’era nient’altro… no?







°Angolino di Mikayla°

Okay, con questo capitolo la storia ha decisamente preso una piega inaspettata (O__o)’ cioè, non sappiamo neppure noi come andarà avanti XD e non abbiamo idea di quanto lunga sarà… perdonateci, se potete! XDD
Hem, che dire? Niente! XD Il cap parla da solo! Noi non ci mettiamo bocca xD
Un saluto a tutti! Bye!

Lizz



°Angolino delle Recensioni, squisitamente in ordine alfabetico XD°

azrael: e a noi piace coccoleggiarti! (^O^) Comunque… hai detto proprio bene: Sasuke si è offerto come sorvegliante, e svolge il suo lavoro con fin troppa diligenza (T__T) povero Nacchan, l’ha decisamente massacrato in questo capitolo! E grazie per non farci domandare a Sasuke spiegazioni: già ce l’ha con noi perché cerchiamo di scrivere a modo nostro la fic (Tra Sasuke e Naruto la trama sta deragliando dai binari che avevamo messo (T__T) che cosa deeeeeeprimente!), se gli chiediamo spiegazioni e/o spoiler è la volta buona che di ammazza tutte (ç___ç). Però hai ragione: è troppo complicato quel ragazzo (ç___ç) secondo noi non ci capisce una mazza neppure lui, di quello che prova!! *noi si va a nascondersi dall’ira di Sasuke* Ora ti salutiamo con un mega-abbraccio e, ci raccomandiamo, non cadere in depressione (ç____ç)! Noi ce la mettiamo tutta per scrivere e aggiornare al più presto! Baciiiissimi! :*

capitatapercaso: finché è solo impacchettato non abbiamo problemi! (^O^) a noi basta che sia vivo e in grado di prendere parte alla storia, poi nel tempo libero potete fargli tutto quello che volete!! XDD Per quanto riguarda la recensione… possiamo adorati? (*___*) Hai capito la questione, l’hai centrata in pieno: Naruto è sempre Naruto, ma ha un passato diverso da quello che tutti gli altri ricordano. Per lui non è come se avesse vissuto solo sette anni a Tokyo, ma ne ha vissuti lì ben diciannove! Come dire, la sua vità è lì, non a Konoha! E Sasuke -benché non lo mosti proprio è un po’ deluso dal fatto che così sia- è l’unico ad aver afferrato la cosa. Ma… ma! Ma c’è un ma che non possiamo rivelare per non fare spoiler! XD *noi si è cattive!* Ma tanto secondo noi tu ci arriverai (*___*) A presto! :*

I love sasunaru: siamo felici che ti sia piaciuto lo scorso capitolo!! Purtroppo siamo lentine a scrivere, come abbiamo detto, speriamo di non averti fatto attendere troppo questo cap! Baci!

krikka86: non vorremmo proprio essere nei panni di Naruto: è bruttissimo non ricordarsi nulla, sìssì (U__U) Comunque gli allenamenti c’è da dire che sono andato discretamente, no? XD Almeno hanno avuto un risvolto positivo! XDD E per fugare ogni dubbio: prima dell’hem… indicidente? Lo chiamiamo così? Sasuke e Naruto erano negli stessi rapporti del manga sìssì. A presto!

ryanforever: ciao! Naruto è sopravissuto, anche se Sasuke l’ha quasi annegato -per sbaglio, per carità, ma è quasi annegato xD Gli allenamenti si sono rivelati… particolari? XD Probabilmente era un allenamento più per lo stomaco di Naruto che per altro XD Comunque si vede che Sasuke è quello che sente di più la mancanza del vecchio Nacchan: in questo cap si è messo lì a fissarlo per benino per capire com’era diventato… e non l’ha propriamente solo fissato, neh? XD kiss!

   
 
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