Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: Flox12    23/12/2014    2 recensioni
«Travis, non ci casco, sei pregato cortesemente di andartene»
«Dico sul serio»
«Anche io, per favore... Vai via.»
«No...»
«E va bene» concluse Katie. Si alzò di scatto e con passo veloce si incamminò verso chissà dove.
«Katie...» mormorò il ragazzo, ma non si arrese. Si alzò e la seguì.
«Kat! Aspetta! Dai, non fare così, voglio solo parlare!» continuò lui, cercando di raggiungerla, cavolo, i figli di Demetra erano tutti così veloci?
Ma lei, non gli badò, continuò a camminare a passo spedito, strinse i pugni, fino a far diventare le nocche delle dita bianche.
«Kitty!»
«Lasciami in pace, buffone!»
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Connor Stoll, Katie Gardner, Travis & Connor Stoll, Travis Stoll
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era quasi giunta l'alba e nella cabina 11, come in tutte le altre cabine, regnava l'assoluto silenzio. Tutti i figli di Ermes erano assorti nei loro sogni, tutti tranquilli... Sì, tranquilli, almeno quando dormono sono tranquilli.
Connor dovette abbandonare i suoi sogni e tornare alla realtà grazie a suo fratello Travis, che, chissà per quale motivo aveva deciso di svegliarlo così presto, scuotendolo per una spalla.
Sbadigliò e si stropicciò gli occhi, farfugliando qualche parola, il giovane aveva ancora la bocca impastata dal sonno. Non fece in tempo a formulare una frase di senso compiuto, che Travis poggiò la propria mano sopra la bocca del fratello ed avvicinò l'indice alle proprie labbra seguito da uno "Shhh"; Connor guardò il fratello, quel sorriso furbo non gliela raccontava giusta, che aveva combinato o, che avrebbe combinato? 
Non fu necessario che Travis disse nulla, Connor capì subito, si alzò dal letto e si vestì rapidamente.

Iniziarono a parlare solo quando furono entrambi fuori dalla cabina. 
«Travis» esordì Connor, rompendo finalmente il silenzio.
«Connor» continuò Travis con quella sua solita aria furba.
«Fratello, che hai combinato
«Chi, io? Assolutamente niente! Non puoi obbligarmi a dirtelo!»
«Okay...»  roteò gli occhi, sapeva benissimo come doveva fare per ottenere qualche informazione dal fratello e...
«Okay, te lo dico, ma smettila di insistere!» ... appunto.
Connor sorrise, mostrando quasi tutti i denti e aspettò pazientemente che Travis disse finalmente qualcosa, rivelandogli così i suoi piani, ma... con enorme sorpresa di Connor, Travis restò in silenzio, gli sembrò strano ed aveva assunto uno strano colorito rosso sulle guance.
«Travis, che ti prende? Non dirmi che...»
«Cheeeee?» continuò Travis, che dopo poco riprese il suo colorito naturale.
«Oh dei! Dimmelo e basta!»
«Si tratta di... lei» disse Travis prima di mordersi il labbro inferiore.
Connor ci mise qualche secondo per capire a chi si riferisse. "Lei", non può essere altro che Katie Gardner, la ragazza per cui suo fratello Travis ha un'infatuazione.
«Ooooh, il tuo bel fiorellino» lo prese in giro.
«Chiudi il becco Connor! In ogni caso, ho scoperto che ogni domenica mattina si alza prestissimo e questa è la volta buona che...»
«Cheee
«...Possiamo rimanere soli, capisci? Io e lei! Sento che finalmente posso...»
«Puoi farle qualche scherzo?» domandò Connor, con quel sorriso furbo sulle labbra, ma con gran sorpresa Travis scosse la testa e per un attimo si meravigliò di quanto sembrasse serio il fratello, forse l'amore cambia, sa meglio di chiunque altro quali sono i sentimenti di Travis nei confronti di quella ragazza e.. odia ammetterlo, ma ha paura; paura che il fratello possa cambiare, teme di perderlo, per colpa di una ragazza, è una cosa piuttosto egoistica, lo sa.
Assorto nei propri pensieri, non si prese neanche la briga di sentire la risposta di Travis e quando gli domandò se era d'accordo con il suo piano, lui annuì.
Si incamminarono senza dirsi quasi nulla, Travis sapeva bene in che luogo andare. In questo momento la sua bella doveva essere nel prato di margherite a rilassarsi stando in mezzo alla natura, come amava fare solo lei. Peccato che la maggior parte delle volte si portava qualche sorella dietro... Ed ecco a cosa serviva il caro e disponibile Connor.

Travis rimase nascosto dietro un albero di mele, attendendo che il fratello eseguisse la sua parte di piano, cioè, far rimanere da sola la figlia di Demetra, così che lei e Travis potessero rimanere soli soletti.
Connor riuscì quasi subito nell'impresa.
Finalmente la ragazza era da sola. "Bingo!" pensò Travis. Si schiarì la voce, si passò una mano tra i capelli e con aria sicura di sé, si avvicinò alla ragazza.

«...Katie» iniziò Travis, sedendosi vicino a lei sull'erba con le gambe incrociate tra loro.
«Travis. Che vuoi?» domandò lei, senza alzare gli occhi dalla ghirlanda di fiori che stava intrecciando con delle margherite.
«Buongiorno anche a te, come mai sei così acida già di prima mattina?» domandò Travis, non nascondendo quel sorriso che solitamente mostra quando prende in giro o scherza.
«Fino a qualche minuto fa non ero acida, ma poi sei arrivato tu...» sospirò e alzò lo sguardo, puntando i suoi occhioni verdi in quelli azzurri del figlio di Ermes. Lui non distolse lo sguardo, tentò di non sorridere in quel modo, ma non era una cosa semplice, Travis Stoll non può di certo cambiare da un giorno all'altro.
«Che cos'ho fatto per renderti acida? Ho solo pronunciato il tuo nome» Travis inarcò un sopracciglio, per quanto si sforzasse non capiva.
«Ripeto.. Cosa vuoi? Vuoi stressarmi con qualche brutto scherzo? Oggi non sono in vena di scherzi, quindi sloggia.» Katie distolse lo sguardo dagli occhi del ragazzo e riprese ad intrecciare i fiori.
Travis la guardò, era così bella, semplice e sé stessa. Chissà, magari non sapeva neanche di esserlo, così con un dolce sorriso le disse: «Sei bellissima e mi piaci tanto».
La figlia di Demetra per poco non si strozzò con la propria saliva, le guance le si scaldarono e sperò vivamente non fosse diventata rossa. Fece scivolare giù la ghirlanda, in seguito strinse i pugni e guardò il figlio di Ermes, che la fissava con quel suo perenne mezzo sorrisetto soddisfatto sulle labbra. Dei quanto lo odiava. O lo amava? Ma odiava essere presa in giro.
«Travis, non ci casco, sei pregato cortesemente di andartene»
«Dico sul serio»
«Anche io, per favore... Vai via.»
«No...»
«E va bene» concluse Katie. Si alzò di scatto e con passo veloce si incamminò verso chissà dove.
«Katie...» mormorò il ragazzo, ma non si arrese. Si alzò e la seguì.
«Kat! Aspetta! Dai,  non fare così, voglio solo parlare!» continuò lui, cercando di raggiungerla, cavolo, i figli di Demetra erano tutti così veloci?
Ma lei, non gli badò, continuò a camminare a passo spedito, strinse i pugni, fino a far diventare le nocche delle dita bianche.
«Kitty!»
«Lasciami in pace, buffone!»  le tremava la voce, ma sperò che Travis non se ne accorgesse. Gli piaceva Travis, gli piaceva tanto.. ma dava per scontato che lui non fosse interessato a lei, dal momento che ogni scusa era buona per farle scherzi, ed ora? di punto in bianco diceva di amarla? che idiota, pensò lei.

All'improvviso Travis fece finta di inciampare, piantò un mezzo urlo di dolore, imprecò in greco e una volta con il sedere sull'erba, si strinse la caviglia come per attenuare il dolore, anche se non c'era proprio alcun dolore. Era proprio un bravo attore...
Subito lei si voltò verso di lui «Oh dei! Travis! Dimmi che stai bene!» preoccupata, si inginocchiò vicino a lui per vedere quanto si fosse fatto male.
Lui le mostrò la caviglia e mentre Katie tastava alcune zone del piede, lui velocissimo, avvicinò il proprio viso a quello della ragazza e le diede un bacio sulla guancia.
«Che carina che sei a preoccuparti per me» le disse, sorridendo e con aria soddisfatta.
La ragazza rimase alquanto confusa, l'aveva baciata? Alzò gli occhi e constatò che nel viso del ragazzo non vi era alcuna traccia di sofferenza.

«Mi hai presa in giro di nuovo! Non ti sei fatto nulla!» sbottò lei, alzandosi per andarsene, ma Travis, fece in tempo a raggiungere la sua mano e a spingerla giù, trascinandola addosso a sé, forse ora erano un po' troppo appiccicati, ma per lui non era di certo un problema... Peccato che la stessa cosa non valesse per Katie, il cui viso ormai era completamente rosso.
«Ma che ti dice la testa?! Potevi farmi male!» cercò di tirarsi nuovamente su, ma Travis le cinse entrambe le braccia intorno alla vita e rapidamente le diede un altro bacio, ma questa volta sulle labbra, così finalmente riuscì a farla stare zitta. 
Lei poggiò entrambe le mani sul viso del ragazzo, assaporò le sue dolci labbra, fino a quando non si rese conto di quel che stavano facendo. Un brivido le percorse la colonna vertebrale ed allontanò leggermente il viso da quello di Travis, lui però spostò rapidamente le mani sulle guance della ragazza, così da trattenerla ancora. Le loro bocche si unirono ancora ed ancora, fino a schiudersi. Lei tenne gli occhi chiusi, quasi timidamente, ma lui no, lui voleva vederla, voleva vedere la sua Katie, che finalmente era realmente sua. 
Si staccarono entrambi, ma i loro nasi erano ancora abbastanza vicini da sfiorarsi, i loro respiri erano come sincronizzati e i loro occhi si studiavano l'un l'altra.
Travis le accarezzò il viso, lei lo lasciò fare, ma non smisero di guardarsi negli occhi.
«Travis... Io.. » disse lei, ma il ragazzo la interruppe, poggiandole l'indice davanti alle labbra.
«Non ti prendevo in giro, mi piaci... Mi piaci davvero tanto Katie» fece una breve pausa, giusto il tempo di sfiorare le proprie labbra contro quelle della ragazza, poi aggiunse: «Non immagini da quanto tempo voglio dirtelo, ma non è semplice... Io ti piaccio almeno un po'? Perché se mi trovi affascinante, potremmo provare a stare insieme, visto che abbiamo avuto modo di provare se le nostre labbra sono compatibili..» concluse, si morse leggermente il labbro per nascondere un sorriso, ma sorrise ugualmente e aspettò di sentire la risposta di lei.
«Travis... Non ti trovo affascinante» disse e il sorriso sulle labbra di Travis si spense.
«Ma... » continuò lei «Mi piaci, quindi perché no?»
Travis sorrise e quelle parole lo riempirono di gioia. Strinse la ragazza tra le proprie braccia, lei si strinse a lui e chiuse gli occhi.
«Kat, adoro quando fai l'isterica»
«Io non faccio l'isterica, sei tu che fai lo scemo»
«Ah sì?» chiese e poi incominciò farle il solletico. Lei rise e cercò di sottrarsi alla presa del ragazzo, ma senza ottenere risultati.
«Stoll! ...Ti prego! Il solletico noo-!» disse tra una risata e l'altra, ma Travis non sembrò intenzionato a smettere di farla ridere.
«Solo.. se dici che mi ami» decise lui.

Inizialmente lei non disse nulla e sopportò il solletico, ma poi cedette e sputò fuori: «Ti... Ti amo! Okay?» finalmente lui la lasciò andare e mentre lei riprendeva fiato, lui la baciò sulle labbra, sussurrandole: «Ti amo anche io, dolce Katie».




ANGOLO MIO: 

Primissima fanfiction che scrivo di QUESTO Fandom!
Oh dei, cara lettrice o lettore; grazie per aver speso il tuo prezioso tempo per leggere questa fanfiction, ma sopratutto grazie per essere arrivata/o a leggere fino a qua, spero davvero tanto che ti sia piaciuta.
In caso contrario, accetto critiche di ogni tipo, ma non andarci troppo pesante, okay? 
Mi farebbe piacere leggere qualche recensione, anche piccola piccola, così da migliorare, ma sopratutto per farmi sapere se ho scritto una cosa abbastanza gradevole, oppure no.
-----
Grazie ancora, alla prossima!

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Flox12