R- Rudolf
[Swanfire]
“Allora, come mi sta?”
Le sopracciglia inarcate, gli occhi spalancati e almeno dieci
secondi di silenzio furono la prevedibile reazione di Emma a quella domanda, ma
ciò non spense affatto il sorriso sul volto di Neal, anzi sembrava avergli dato
un incentivo in più. Infatti, alla ben familiare tuta rossa corredata di
cappello, stivali e cinta, procedette ad indossare anche la barba finta e ad
inforcare un paio di occhiali a mezza luna.
La bionda rimase semplicemente ad osservarlo, mentre
lentamente una risata finì per sfuggire alle sue labbra. Fin da quando lui le
aveva esposto il suo progetto di travestirsi da Babbo Natale, non si era
mostrata entusiasta all’idea, ma adesso doveva ammettere che vederlo in questo
stato non le dispiaceva. Le faceva
avvertire quel Natale più speciale di quanto già non fosse, la faceva sentire
quasi in grado di recuperare tutti gli anni persi di festeggiamento, la faceva
sentire in qualche modo contenta.
E poi, quella tuta non gli stava così male addosso in
effetti.
“Sono davvero così tanto ridicolo?” chiese l’uomo,
interpretando l’unico feedback che la sua fidanzata gli aveva dato.
Emma alzò semplicemente le spalle e gli rivolse un sorriso.
“Tu veramente vuoi andare in giro per Storybrooke
vestito così stanotte?”
“Certo!” rispose lui prontamente, riconfermando ancora
l’intenzione che aveva espresso almeno già da una settimana “Regina è riuscita
perfino a convincere Hook a vestirsi da elfo!”
L’aggiunta riuscì a strappare un’altra incredula risata alla
donna, mentre nella sua mente facevano a gara la probabile immagine di una
divertita Regina che obbligava un riluttante Killian
a far parte di quella sceneggiata e quella futura dei due uomini a vagare
travestiti per le strade innevate della città.
“E vediamo, io e Regina cosa dovremmo fare mentre i nostri
uomini svolgono questa strabiliante impresa? Aspettare i regali davanti casa
con due tazze di cioccolata calda in mano?” domandò leggermente ironica,
continuando a mostrare ad ogni modo un po’ di scetticismo.
“Beh, Regina forse sì… Ma tu no!”
fu l’enigmatica risposta, accompagnata da un sorriso malandrino.
Prima che lo sceriffo potesse chiedere spiegazioni, un
simpatico frontino con due lunghe corna da renna apparve alla sua vista e fu
presto posato, con delicatezza ma rapidità, tra i suoi capelli biondi.
“Tu, Emma, sarai la mia personale Rudolf!” esclamò Neal mostrando tutto il suo divertito entusiasmo.
“C-Che cosa?” domandò lei, stavolta ritrovandosi davvero
completamente spiazzata.
“La mia Rudolf” ripetè lui annuendo
convinto “Non preoccuparti, non ci sono solo le corna, mio padre dovrebbe avere
in negozio un intero completo da renna…”
Il suono di una nuova risata riempì la stanza, ma invece di
ironia, divertimento o incredulità, l’emozione di cui era più densa sembrava
essere puro terrore e anche un accenno di irritazione.
“No, non contate su di me, io non lo farò Neal…
Perché non chiedi a mio padre, sono sicura che lui sarà fel-“
“Vedrai, sarai incantevole” disse lui dolcemente,
interrompendo quella concitata protesta, per poi posarle un leggero bacio sulle
labbra.
Bè, Emma sarebbe anche potuta essere
incantevole, ma quel bacio di certo non era bastato per incantarla. Tuttavia, sebbene avesse provato a ribattere, le parole
risultarono vane dato che l’uomo, ignorandola deliberatamente e avviandosi –
ancora con indosso la divisa ufficiale da Babbo Natale – al piano inferiore.
“Dì la verità, fai tutto questo solo per non farmi un regalo
di Natale, vero?” domandò allora lei alzando la voce per richiamare la sua attenzione,
cercando di usare un tono fintamente offeso.
“Assolutamente sì!” replicò lui, accogliendo quello scherzo e
voltandosi indietro per rivolgerle un occhiolino.
Ma quando qualche
minuto dopo, anche Emma scese in salotto, si ritrovò davanti qualcosa di
inaspettato: sotto l’albero riccamente addobbato, tra i tanti pacchetti
improvvisamente comparsi, molti portavano il suo nome. Solo allora un sorriso
davvero felice comparve sulle sue labbra, ma forse se avesse prestato più
attenzione, le sarebbe scesa anche una lacrima amara.
Perché quei pacchetti erano 12.
Come i Natali che non
avevano trascorso insieme da quando si erano trovati.
NDA:
Sì lo so, il prompt avrebbe dovuto
chiamare qualcosa di demenziale e invece nell’ultima parte sono caduta in un
fluff da carie ahah Ma oggi è Natale, quindi il fluff
è d’obbligo giusto? Poi con questa coppia è impossibile evitarlo! (Eh sì, anche
l’accenno HookedQueen era impossibile da evitare *.*)
Ma bando alle ciance, con questa breve one-shot
auguro un buon Natale a tutti!
Alla prossima con IceSkating
(prometto che ci sarà qualche personaggio in più oltre Emma-Regina-Neal
ahahah)