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Autore: ciaobellociao    25/12/2014    6 recensioni
Ed è a Natale che si è tutti più buoni.
Persino io ero più buono.
E’ a Natale che puoi svelare quello che senti davvero.
Ed è a Natale che nessuno ti giudicherà per quello che sei.
***
“Lou, devo ancora darti il mio regalo di compleanno.”
Avevo poi sussurrato di rimando. Mentre Louis deglutiva, era nervoso. Molto nervoso.
“Solo se acconsentirai.”
“C-cosa?”
“Posso baciarti?”
Avevo poi detto sfrontatamente, Louis si era fatto rosso, rosso porpora, il colorito della sua pelle non era più come quello della neve, e forse un po’ mi dispiaceva, avevo sempre amato la neve, dopo tutto.
“I-io, Harry baciami!”
Aveva poi detto, mentre io avevo posato le mie labbra sulle sue. Mentre lui si metteva sopra di me, con le gambe aperte. Esplorando tutto il mio corpo scolpito sotto la maglietta.
“Tu? C-come?”
“Sono un vigliacco Louis, non potevo confessarti quello che provavo con Niall tra le scatole!”
Avevo poi detto.
“Ma ti giuro che è da più di un mese che penso a te in un modo diverso dall’amicizia.”
Louis mi guardò intensamente, prima di baciarmi ancora, lo voleva, lo voleva sul serio, e io lo volevo quanto lui, volevo essere suo, ma non sarebbe
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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It’s Christmas time.

Ed è a Natale che si è tutti più buoni.
Persino io ero più buono.
E’ a Natale che puoi svelare quello che senti davvero.
Ed è a Natale che nessuno ti giudicherà per quello che sei.

La neve cadeva gelida sulle case di Londra. Ogni centimetro di terreno era ricoperto di quel sottile strato bianco. E io pensavo, il colore bianco mi aveva sempre fatto pensare, forse un po’ troppo, forse perché era un colore strano, un po’ come il nero, il tanto e amato nero che mi ostinavo ad indossare per sentirmi un po’ più magro, anche se a dire la verità non c’è ne era neanche bisogno. Varcai la soglia di quel cancello, anche gli alberi erano ricoperti di bianco e uno spala neve si apprestava a togliere la sostanza bianca dai viottoli. Tutto gridava Natale nell’aria, tranne il mio cuore, il mio cuore che da troppo tempo avevo messo a tacere, e che da un po’ di tempo gridava aiuto. Aiuto da quelle sensazioni forti, soprannaturali, disumane, assurde. Così mi limitai ad entrare nel grande giardino di casa Tomlinson, mentre mi pulivo i piedi sul piccolo tappeto natalizio, anche quello. La famiglia di Louis era una famiglia molto credente, e per dio, anche lui lo era, lo era eccome. Pulitomi i piedi presi a bussare, una, due volte, fino a che il volto sorridente di Johanna non mi accolse. Le sorrisi di rimando, mentre lei mi lasciva spazio per entrare.

“Louis, c’è Harry!”

Gridò, mentre mi indicava il piano di sopra, probabilmente Louis era nella sua stanza, pensai, mentre Johanna rispondeva a tutti i miei punti interrogativi senza che io ne ebbi parlato, come se potesse leggermi nel pensiero.

“Louis è di sopra, c’è anche Niall..”

Aveva detto, e io avevo sbuffato e poi ero salito. Di sicuro Niall stava parlando di lei, la ragazza castana, con gli occhi castani, che infondo no, non aveva nulla di particolare, tranne il sorriso a detta sua, che era un sorriso diverso, diverso da quello delle altre ragazze. Salii le scale e aprii la porta piano, mentre notavo che quei due chiacchieravano a bassa voce. Allora iniziai a origliare, richiudendo per bene la porta.

“Lei è così, lei è così..”

“Così come Niall? E’ un mese che le stai dietro, un mese e non le hai ancora detto ‘ciao’.”

Lo canzonò Louis, mentre quello si prendeva la testa tra le mani e sbuffava, sì, la conosceva da un mese la sua bella Natalie, che tanto non era che potuta nascere a Natale, e tra due giorni esatti sarebbe stato il suo compleanno, almeno così a detta di Niall, perché Niall quando ci si metteva era peggio di uno stalker.

“Lo so Louis, lo so, ma adesso parliamo di te.”

“Sai che non ho voglia di parlarne.”

Mi strinsi nel giubbotto, mentre aspettavo che qualcuno mi desse le risposte, le risposte che cercavo. Mi appostai di più vicino la porta, tentando di non fare rumore, mentre Louis parlava.

“Dai Louis, senti ancora “quelle cose strane”?”

Aveva fatto il biondo, marcando le ultime parole, facendo le virgolette con le mani.

“Io, non lo so, per me Harry è sempre stato solo un amico..”

Quelle parole, struggenti, struggenti e taglienti come delle lame. “Solo un amico”, aveva detto, “Solo una amico”.

“Ma..”

Poi quel ma, pronunciato dal castano, mi aveva dato una speranza. In me si era acceso qualcosa, qualcosa che solo Louis avrebbe potuto spegnere, con delle semplici parole.

“Lo sai, è da tempo che per lui provo qualcosa di strano, qualcosa di forte.”

Feci delle capriole mentali, mentre Louis continuava.

“Ma è sbagliato, secondo il cristianesimo io sono un mostro!”

Disse con una malinconia negli occhi il castano, mentre io, anche io ero triste, perché doveva essere così fottutamente credente?

“Tu non sei un mostro Louis, non lo sei.”

Aveva detto Niall, per tranquillizzarlo, mentre una mano di quello si era poggiata sulle sue spalle, come a consolarlo.

“Sì, che lo sono!”

Aveva urlato, il castano, facendomi spaventare mentre cadevo all’indietro, provocando un tonfo assordante.

“Chi va la?”

Aveva detto Louis, mentre si era apprestato ad andare alla porta, aprendola, ritrovandomi lì a terra. Mi aveva guardato male, con gli occhi ridotti a due fessure, poi aveva parlato, come preoccupato.

“Da quando sei qui?”

“Sono appena arrivato..”

Mentii, mentre Louis sorridente mi porgeva la mano e io l’afferravo, alzandomi dal pavimento. Cristo, il suo sorriso. Avevo pensato, mentre mi ricomponevo e la smettevo di fare quella faccia ebete.

 

“No Liam, non voglio solo scoparla!”

Continuava a ripetere da ore al telefono Niall, Liam e Zayn lo avevano chiamato per fargli sapere che loro a differenza sua scopavano alla grande, insieme, e lui invece non riusciva mai ad arrivare al sodo con una ragazza.

“Niall la pianti di urlare?”

Aveva poi urlato di rimando Louis, mentre eravamo sul letto a giocare a monopoli. Mentre Niall faceva avanti e indietro per la stanza con il cellulare all’orecchio.

“Non è colpa mia Lou, ma di questi due depravati!”

Aveva controbattuto Niall, mentre io continuavo a guardare costantemente le labbra del castano davanti a me, erano ormai giorni che non facevo altro. Louis mi guardò più intensamente mentre io scuotevo la testa e la smettevo di guardarlo.

“Problemi Hazz?”

“Nessuno problema Lou.”

Avevo detto prima di ritirare i dadi, il suo modo di guardarmi mi avrebbe ucciso, sicuramente. Ero così stupido, mi ero innamorato del mio migliore amico.

Tante cose mi fecero ragionare quel giorno, la caduta della neve, il modo di guardarmi di Louis, lui aveva ammesso i suoi sentimenti per me con Niall, e io? Io cosa avevo fatto? Ero stato zitto. Perchè far tacere quello che provavo in quel periodo era la mia priorità. La verità era che non ero mai stato attratto da un ragazzo, ero sempre andato solo con le ragazze, e questa mia ossessione per Lou, non era affatto giustificata.

Niall se ne stava a guardarci, a guardarci mentre noi eravamo distesi uno accanto all’altro sul letto, strano, non aveva fatto commenti strani, come del tipo “ragazzi che ci fate così vicini?” oppure “cosa volete fare, volete che vi lasci soli?” La verità era che Niall non lo faceva da un po’ di tempo, da un po’ di tempo forse perché Louis gli aveva detto di provare qualcosa per me. Ma lo stesso castano aveva detto che era sbagliato, lo stesso castano aveva detto che era un mostro, e allora? Io che provavo lo stesso cos’ero? Un altro mostro? Mi voltai in direzione di Louis e lui fece lo stesso, i nostri sguardi si incontrarono e lui arrossì. Niall nel frattempo stava giocherellando con il suo cellulare seduto a terra, e a un certo punto parlò, interrompendoci, per dio Niall, come sei perspicace! Perspicace e guastafeste, oserei aggiungere.

“Ragazzi io vado, Zayn e Liam mi stanno aspettando al parco..”

Disse, probabilmente mentendo, forse voleva lasciarci soli. Quella notte, il 24 di dicembre, dovevamo uscire insieme, quindi ci saremmo comunque visti più tardi. Lo salutammo e ci alzammo dal letto.

“Allora?”

Incominciò il più grande dei due.

“Che si fa?”

Domandò lo stesso, il mio Louis.

“Non lo so, fino a stasera potremmo..”

“Potremmo?”

Chiese curioso il castano, mentre io mi mettevo una mano tra i capelli scompigliandomeli, avrei detto “Scopiamo?” ma non lo feci, mi sarei trattenuto, e allora proposi una cosa ovvia.

“Giochiamo alla playstation?”

“Va bene.”

Sbuffò Louis mentre prendeva i joystick.

Oggi ventiquattro di dicembre era anche il compleanno di Louis, e a dire il vero non me lo ero scordato, gli avrei dato il mio regalo, e glielo avrei dato quella sera.

Ci avviammo entrambi al piano di sotto. I ragazzi ci avrebbero aspettati al “Dark”, un locale di poco conto al centro di Londra. Salutai i genitori di Louis che cenavano con un gesto della mano, mentre Louis usciva di fretta dalla porta.

“Divertitevi ragazzi..”

Aveva detto il patrigno di Louis, mentre noi eravamo ormai usciti. Mi strinsi nel giubbotto, mentre strofinavo le mani che erano ricoperte dai guanti, l’una con l’altra.

“Allora? Ti muovi?”

Mi aveva richiamato Louis dalla sua auto, mentre io aprivo la portiera e per sbaglio gli sfioravo la mano, che era poggiata sul cambio, mentre mi mettevo la cintura.

“Andiamo!”

Aveva poi concluso per evitare di piombare in un silenzio assordante, mentre metteva in moto.

Arrivati al “Dark”, Louis aveva parcheggiato la sua auto vicino quella di Zayn. Si tolse la cintura dopo di che si voltò verso di me. Mi stava guardando, guardando come nessuna ragazza mi aveva mai guardato.

“H-Har-ry..”

Aveva poi sussurrato balbettando, mentre io avevo posato una mia mano sul suo volto.

“Lou, devo ancora darti il mio regalo di compleanno.”

Avevo poi sussurrato di rimando. Mentre Louis deglutiva, era nervoso. Molto nervoso.

“Solo se acconsentirai.”

“C-cosa?”

“Posso baciarti?”

Avevo poi detto sfrontatamente, Louis si era fatto rosso, rosso porpora, il colorito della sua pelle non era più come quello della neve, e forse un po’ mi dispiaceva, avevo sempre amato la neve, dopo tutto.

“I-io, Harry baciami!”

Aveva poi detto, mentre io avevo posato le mie labbra sulle sue. Mentre lui si metteva sopra di me, con le gambe aperte. Esplorando tutto il mio corpo scolpito sotto la maglietta.

“Tu? C-come?”

“Sono un vigliacco Louis, non potevo confessarti quello che provavo con Niall tra le scatole!”

Avevo poi detto.

“Ma ti giuro che è da più di un mese che penso a te in un modo diverso dall’amicizia.”

Louis mi guardò intensamente, prima di baciarmi ancora, lo voleva, lo voleva sul serio, e io lo volevo quanto lui, volevo essere suo, ma non sarebbe successo in quella squallida macchina.

“Più tardi ti darò io un regalo, e sarà il mio regalo di Natale.”

 

Entrati nel locale io e Louis, ci eravamo lanciati sguardi complici, vedendo che i ragazzi erano seduti in un piccolo privé nella sala. Quando li vedemmo i ragazzi ci salutarono, mentre prendevamo a sederci sui divanetti del privè, Con Niall che ci osservava con la coda dell’occhio mentre messaggiava.

“Perché ci avete messo tanto?”

Domandò Zayn, lasciandomi spiazzato, perchè ci avevamo messo tanto? E cosa gli avrei risposto? Per fortuna fu Louis a rispondere alle domande del moro.

“C’era traffico.”

Aveva detto e io avevo tirato un sospiro di sollievo, mentre Liam e Zayn mi guardavano e poi posavano il loro sguardo su Louis.

“Regali di Natale anticipati, Tomlinson?”

“Veramente oggi sarebbe anche il mio compleanno!”

Disse Louis arrabbiato, non gli piacevano quelle insinuazioni dei suoi amici, non gli piacevano affatto, e io lo avevo dedotto, lui non immaginava che scherzassero, infondo loro non sospettavano niente, erano sempre stati gli unici omosessuali del gruppo.

“Noi non ce ne siamo dimenticati.”

Se ne uscì Liam, mentre prendeva un pacchetto regalo dalla sua tasca, e poi lo passava a Louis.

“Io e i ragazzi abbiamo fatto una colletta per regalartelo.”

Concluse Liam, mentre Louis apriva di fretta il pacchetto, era un bracciale, un bracciale d’oro con delle piccole decorazioni di natale attorno.

“Grazie ragazzi, mi piace tanto.”

Aveva detto Louis, mentre io abbassavo lo sguardo e Zayn parlava.

“Veramente dovresti ringraziare Harry, è stato lui a sceglierlo.”

Aveva detto, e io ero arrossito, mentre Louis mi guardava e io avevo ancora lo sguardo basso.

“Grazie Harry..”

Mi aveva sussurrato poggiando una sua mano su una mia gamba stringendola. Mentre io arrossivo ancora di più.

 

La serata trascorse in fretta tra un drink e l’altro e ballerine spogliarelliste vestite da babbo natale. Doveva essere stato senz’altro Niall a scegliere il locale, poiché ne a me, ne a Louis, ne ai ragazzi interessavano quelle cose. Almeno non più.

“Vuoi divertirti ragazzo?”

Una ragazza mi si avvicinò, sapevo cosa voleva intendere con “divertirti”, e notai che Louis mi stava osservando infastidito, con una lattina a pugno tra le mani, che poco dopo divenne un cartoccio.

“No, grazie.”

Avevo risposto, non volevo essere castigato da Louis. Ameno non in quel senso. Un altro tipo di castigo in realtà non mi sarebbe senz’altro dispiaciuto.

Quando ci salutammo, i ragazzi presero la loro auto, e Niall andò con loro, mentre io sarei tornato con Louis. Amavo questo Natale, lo amavo senza ombra di dubbio.

Arrivati fuori la porta di casa sua, Louis mi aveva baciato passionalmente, mentre apriva la porta e entrambi correvamo facendoci i dispetti verso le sua stanza, inciampai su un gradino, per via di Louis e delle sue stupide manie a fare gli sgambetti mentre lo rincorrevo e lo facevo inciampare a mia volta.

“Fai piano Hazz!”

Aveva detto Louis, mentre io lo sbattevo contro la porta della sua stanza, e lo baciavo.

“E il mio regalo di Natale Tomlinson?”

“Ci sono i miei di sotto Harry!”

Aveva esordito il castano, mentre io sbuffavo.

“Faremo piano.”

Avevo detto, mentre Louis apriva la porta della sua stanza e io lo sbattevo sul suo letto.

“Harry non pensi sia sbagliato?”

“Penso che sia sbagliato reprimere le proprie emozioni per un mese intero.”

Avevo detto e Louis aveva preso a baciarmi, poco dopo eravamo nudi, e insieme ci stavamo scambiando amore, amore perché solo quello poteva essere, la mia prima volta, la mia prima volta nel senso che prima di allora io non avevo mai fatto l’amore. E quella sera ci unimmo, la mattina di Natale precisamente. Ci amavamo e sapevamo urlarlo solo così, tra gemiti e sospiri. Ci amavamo e potevamo farlo solo di nascosto. Ci amavamo e neanche dio avrebbe potuto separarci.

Luci, le case sono ricoperte di luci, luci colorate, i miei occhi brillano più di quelle luci, solo a sentire il suo nome. O quando la vedo, o intravedo. E’ così bella. Lei, Natalie. E’ Natale, più precisamente è il suo compleanno, e so dove andrà questa mattina, non la perseguito, mi accingo solo a sapere dove va, tutti i giorni, della sua vita. Mi lavo e mi vesto, mentre ascolto una canzone natalizia alla radio. Spengo la radio e scendo al piano di sotto, la mia casa è tutta addobbata, c’è un enorme albero di due metri, è un albero vero, non uno di quelli che si comprano e sono di plastica. Il mio odora di abete, ed è il profumo più buono del mondo. E’ il primo odore che mi invade le narici, quel mattino, lo guardo è davvero un bell’albero, è colorato con decorazioni d’oro e rosse, e ci sono tante luci. E pensare che per prenderlo io e mio padre abbiamo fatto una faticaccia, quasi mi fa accapponare la pelle, non lo farò anche l’anno prossimo, non ci tengo, è stato il primo e l’ultimo anno che lo faccio. E dire che mi ero offerto io di farlo. Faccio colazione con i biscotti che mia madre mi ha preparato il giorno prima, hanno delle forme ambigue, dovrebbero essere omini di pan di zenzero o cosa? Li mangio e poi prendo un po’ di latte caldo. Soffio sulla tazza e poi lo bevo tutto d’un sorso, dove sono i miei? Quando noto un piccolo foglietto sul frigo. Cosa diavolo è? Mi appresto a prenderlo, è la scrittura di mia madre e dice.

“Tesoro, io e tuo padre oggi non ci siamo, siamo dai nonni, ma tu puoi mangiare i biscotti e il latte che ho preparato.
PS: Non mangiare tutto quello che c’è in frigo.
Mamma e papà.”

Prendo il fogliettino e lo accartoccio tra le mani, non ci sono mai, neanche a Natale, non ci sono mai per me e basta. Prendo il giubbotto e esco chiudendo la porta a chiave.

Inizio a passeggiare per le strade di Londra, ci sono molti negozi, anche quelli sono addobbati, e la neve inizia a cadere fitta, solo dopo la vedo, sta passeggiando da sola, la seguo e mi nascondo, non voglio che mi veda, sono patetico e ridicolo e tutto. Indossa un cappello di natale e un vestitino rosso, è la cosa più bella che i miei occhi abbiano mai visto.

Quando faccio rumore, e la ragazza mi sente, viene nella mia direzione, maledizione!

“Chi è?”

“Ciao.”

Le sorrido, quando noto che lei guarda sopra di me, lo faccio anche io, c’è un vischio.

“Ciao, dovremmo baciarci lo sai?”

“Tu credi a queste cose?”

Annuisce e allora prendo il suo volto tra le mie mani e la bacio, nel modo più dolce possibile, ricambia il mio bacio timidamente poi si stacca e arrossisce, porgendomi la mano.

“Io sono Natalie.”

“Io Niall.”

 

Passeggiamo sotto la neve, è la sensazione più bella di tutta la mia vita, forse perchè sono riuscito a parlarle.

“Quindi oggi è il tuo compleanno! Chi lo avrebbe mai immaginato!”

Esclamo quasi ironico, ma lei non lo nota, è molto timida, mi somiglia tanto, è la mia copia al femminile, si potrebbe quasi dire che è la mia anima gemella, ma Harry mi ha detto che l’anima gemella non esiste, perché allora Liam continua a dirmi che la sua è Zayn? Sono confuso.

“Già.”

Sussurra poco dopo, mentre io prendo un pacchetto dal mio marsupio, le avevo fatto un regalo, ma di certo non potevo dirle che era per lei, e di certo non potevo dirle che sapevo che era il suo compleanno, e di certo non potevo dirle che praticamente la seguo da un mese.

“A cosa pensi?”

Mi domanda dopo, mentre io le porgo il pacchetto.

“Che co-s’è?”

Balbetta, è così dolce.

“E’ un regalo, prendilo!”

Glielo chiudo tra le mani, mentre lei mi sorride, le nostre mani si stanno sfiorando, e io sono felice solo al pensiero.

“Ma?”

Dice.

“Come facevi a sapere che?”

Continua.

“Lascia perdere come, quando e perché, prendilo!”

Lo prende e lo scarta, è una piccola collana a forma di cuore.

“Ma è bellissima!”

Esclama. Mentre mi chiede di mettergliela. Si gira e io gliela metto al collo, le sta benissimo.

“Tu lo sei.”

Mi lascio sfuggire, e lei arrossisce. Sono uno stupido.

Passeggiamo ancora per un po’ fino a  raggiungere casa sua, è una villa rossa, con il tetto fatto di tegole altrettanto rosse. Sembra sia stata costruita apposta per le festività natalizie, è tutta addobbata all’esterno e vicino al vialetto c’è costruito un pupazzo di neve, classico, con la solita carota conficcata in testa a posto del naso, le braccia di legno, due occhi come bottoni e una sciarpa. La osservo ancora un po’, mentre scende la sera, sì, la sera.

“Tutto bene Niall?”

“Sì, hai una casa bellissima.”

Mi sorride e arrossisce, coprendosi il voto con le mani bianco latte, mentre mi sorride.

“Abbiamo passeggiato tutto il giorno..”

“Già.”

Le dico, quando poi mi squilla il cellulare e il nome di Harry compare sul display, mi ricordo, i ragazzi mi stanno aspettando, dovevamo vederci a casa di Zayn, per festeggiare il Natale. Anche perché loro sono soli, Liam e Zayn intendo, è da quando hanno dichiarato la loro omosessualità che non vedono i loro genitori. Natalie mi porge la sua mano poi parla.

“Problemi?”

“No nessuno è che..”

Le dico, ma lei mi interrompe.

“Vuoi entrare?”

Sussurra, ma riesco a percepire le sue parole, Cristo, cosa devo fare? Festa o casa di Natalie? Opto per la seconda, mentre entro in casa con lei.

 

“Allora?”

Dice insistente Liam, mentre io preparo la tavola. Ho appena riattaccato il telefono a Harry, non verrà stasera e Niall non gli risponde.

“Cosa ha detto Harry?”

“Lui e Louis non vengono stasera..”

“E Niall?”

Chiede poi dopo, mentre io sbuffo, perché deve essere così assillante? Ma infondo lo amo anche per questo.

“Niall non gli risponde al telefono, prova a chiamarlo tu..”

Dico, sempre cortesemente, mentre Liam afferra il suo cellulare, probabilmente chiamando Niall.

“Risponde la segreteria, è spento..”

“Grandioso!”

Affermo ironico sedendomi sul divano, mentre Liam mi copia, accoccolandosi sul mio petto. Gli accarezzo i capelli, guardando il nostro albero di Natale e la tavola apparecchiata. Ci toccherà stare da soli questa sera, ma non mi dispiace poi tanto.

“Zay..”

“Si Liam?”

Gli domando dopo, mentre lui mi accarezza dolcemente il volto e poi mi bacia, staccandosi poco dopo mentre riprende a parlare.

“Allora che facciamo?”

“Mangiamo no?”

Gli dico dopo, mentre lui si alza dal divano e mi porge la mano, la afferro e poi siamo uno a pochi centimetri dall’altro.

“Baciami Zayn, ne ho bisogno.”

Sussurra Liam e io lo accontento, immergendo le mie mani nel suoi capelli, mentre lo bacio con passione.

“Andiamo a mangiare adesso?”

Liam mi sorride e si mette a tavola, chi mangerà adesso tutto il ben di dio che ho preparato? Io confidavo in Niall.

 

“Sei la cosa più bella che ho Harry..”

Gli sussurro a pochi centimetri dalle sue labbra, facendolo sorridere, stiamo camminando per le strade di Londra, come due poveri senzatetto.

“Questo è il Natale più bello di tutta la mia vita.”

Mi sussurra lui, mentre io lo prendo per il bacino e imbocchiamo un vicolo stretto, mi guado intorno, non c’è nessuno e allora inizio a baciarlo. Baciarlo come non l’ho baciato neanche la notte scorsa, un bacio lento, duraturo, uno di quelli che ti rimane impresso nella mente.

“Ti amo..”

 

Io e Natalie stavamo bevendo dello champagne, il miglior champagne di sempre, aveva detto lei, perché Natale non è Natale senza lo champagne. I suoi genitori, come i miei erano dai suoi nonni, e lei era rimasta sola, così mi aveva chiesto di farle compagnia, perchè i suoi saltavano ogni Natale con lei, ogni suo compleanno, e questa cosa un po’ mi ricordava me.

“Vuoi forse?”

Mi chiese ma non capii, cosa intendeva?

“Il monopoli, vuoi giocarci?”

Allora capii, voleva solo giocare a monopoli. La aiutai a prenderlo da uno scaffale molto alto, rispetto alla sua altezza, e poi ci preparammo per giocare, che serata divertente, avrei osato dire, se solo non sarei parso troppo ironico. Chissà cosa stavano facendo i ragazzi.

 

Io e Zayn avevamo finto tutto quello che potevamo, ma non potevamo mangiare per cinque, cioè, era tutto stato preparato per cinque persone, e solo il pensiero di mangiare ancora mi faceva venire voglia di vomitare.

“Zay, andiamo a letto?”

“Ma non ho sonno..”

Aveva controbattuto il moro, mentre io prendevo la sua mano poggiata sul tavolo tra la mia, e ammiccavo facendo uno sguardo malizioso.

“Chi ha mai parlato di dormire?”

 

Dopo la mia dichiarazione, Louis aveva preferito tacere, e questa cosa non solo mi infastidiva, ma mi faceva andare in bestia, sì, forse era presto per dirgli ti amo, ma io che potevo farci? Lo sentivo, lo sentivo e gliel’ho avevo detto. la notte di Natale si prospettava noiosa così proposi la cosa più ovvia a Louis.

“Andiamo da Zayn e Liam?”

“Staranno scopando a quest’ora..”

“Perspicace!”

Lo canzonai, cercando di essere il più divertente possibile, ma dopo la mia dichiarazione Louis era diventato freddo, freddo e intrattabile.

“Mi dici che ti prende?”

La neve cominciò a cadere, come poteva mancare la notte di Natale? Mentre io prendevo Louis per un braccio e voltavo il suo volto verso di me.

“Niente Harry, niente..”

 

Così dopo il monopoli avevo proposto a Natalie di venire con me, eravamo nella sua auto, e io stavo guidando, dovevamo arrivare a casa di Zayn e Liam, non potevo non mantenere la mia promessa.

“Dove andiamo?”

“E’ una sorpresa, ti divertirai..”

 

“Ah, sei stato grandioso.”

Aveva detto Liam, mentre io ero soddisfatto, soddisfatto di quello che avevamo fatto. Fare l’amore con Liam era sempre stata la cosa più bella. Dopo i suoi baci, ovviamente.

“Sai Zayn..”

Aveva sussurrato Liam, mentre io mi voltavo verso di lui e lo baciavo.

“Che ne dici di trasferirci a New York?”

“New York?”

“Ho due biglietti solo andata..”

Ero rimasto paralizzato, confuso, perché Liam sarebbe voluto andare a New York?

“Sai Zayn, non so tu, ma io ho tanta voglia di diventare padre..”

Aveva detto e io avevo capito, avevo capito perchè voleva andare a New York.

“Lo so anche qui a Londra concedono le adozioni, ma ho già tutte le carte pronte, per adottar un bambino a New York, mi manca solo la tua firma e il tuo consenso..”

Lo guardai, poi parlai.

“Perché non me lo hai detto?”

“I-io no-n lo s-o.”

Aveva detto lui balbettando.

“Non lo so davvero, scusami.”

“No, perché non me lo hai detto prima?”

Dissi.

“Sarò orgoglioso di diventare padre insieme a te.”

 

Io e Louis alla fine aveva optato per andare a casa dei due ragazzi, non mi aveva risposto sinceramente e io non avevo insistito. Arrivati fuori casa dei due avevo parcheggiato e poi avevo notato che anche la macchina di Niall era parcheggiata lì, alla fine ci era andato. Quando però lo vidi appostato davanti alla porta addobbata con una ghirlanda natalizia capii, che anche lui era appena arrivato e non era solo. Io e Louis scendemmo dall’auto raggiungendolo, mentre Niall ci salutava.

“Voi siete appena arrivati?”

“Già.”

Dicemmo all’unisono, mentre Niall faceva finta di tossire e noi ci presentavamo alla ragazza di fianco a lui.

“Io sono Harry.”

“Io Louis..”

Avevamo detto insieme, facendo ridere la ragazza che ci porgeva entrambe le mani.

“E io Natalie..”

Se ne uscì la castana, mentre Louis prendeva a parlare.

“Ah, la famosa Natalie..”

Niall lo guardò malissimo e io gli pestai un piede, perché doveva essere così stronzo?

“Cioè sei Natalie, sì..”

Si corresse allora Louis, facendola ridere, mentre Niall bussava alla porta. Quando uno Zayn mezzo svestito ci venne ad aprire, Natalie si coprì gli occhi, mentre Niall parlava.

“Non preoccuparti, lui non è un vero ragazzo..”

Disse.

“E’ un po’ come te.”

Concluse, mentre Zayn lo guardava male, e io e Louis scoppiavamo a ridere.

“Guarda che potrei anche non farvi entrare..”

“Dai Malik!”

Lo supplicò Niall, mentre Zayn cedeva e ci faceva spazio per entrare.

“Vado a vestirmi!”

 

Così ci eravamo tutti ritrovati a tavola tra i manicaretti di Zayn, il moro si era impegnato tanto, ma io e Louis non avevamo ancora avuto un attimo per parlare.

“Ragazzi abbiamo un annuncio da farvi..”

Se ne uscì poco dopo Liam, alzando la sua coppa di champagne.

“Io e Zayn diventeremo genitori..”

Aveva detto, mentre noi rimanevamo tutti a bocca aperta, e Louis parlava.

“Chi mette incinto chi?”

“Smettila idiota!”

Lo aveva ripreso Zayn gettandogli il piccolo cuscino che era sul divano, in faccia.

“Anche io ho un annuncio da fare..”

Aveva detto Louis, alzandosi dalla sua sedia, cosa voleva fare?

“Io e Harry stiamo insieme!”

Aveva detto poi, spiazzandomi, prima non mi rivolgeva la parola poi diceva che stavamo insieme? Vallo a capire.

“L-louis cosa?”

“Scusami Harry sono stato uno stupido.”

“Louis se la parola ti amo ti da fastidio io non te la dirò più..”

Dissi allora, mentre tutti ci guardavano stupiti.

“No, voglio che me la ripeti tutti i giorni, tutti i giorni della nostra vita insieme, perché anche io ti amo, Harry Styles!”

Aveva detto e io allora gli ero saltato a dosso, baciandolo, mentre gli altri applaudivano contenti.

“Finalmente!”

Aveva detto Niall, mentre Natalie prendeva la sua amano e sulla sua spalla si accoccolava.

“Adoro i tuoi amici.”

Aveva sussurrato anche lei, al suo orecchio, mentre io captavo tutte le parole, leggendone il labiale. Tutte le immagini di quel Natale che a modo suo era passato, mi passarono davanti, il mio fidanzamento con Louis, l’adozione di un figlio per Zayn e Liam, e Niall che era già sulla buona strada per stare con la ragazza dei suoi sogni.

“Apriamo i regali?”

Avevo detto un po’ come un bambino, mentre tutti sorridevano e iniziavano a scartare i regali di Natale che c’erano sotto l’albero. Quell’immagine mi passò davanti, noi tutti felici, noi insieme, ci facemmo anche delle foto, delle foto che avrebbero ricordato per sempre quel momento. Il Natale unisce, tutto quello che prima era stato diviso, il Natale è una nascita, il Natale è l’amore che nasce, il Natale è tutte queste cose, e io lo avrei ricordato sempre. Oggi ho sessantacinque anni, e sto con Louis, il mio primo vero amore, e oggi è Natale, ma non è più come prima, abbiamo una bambina adesso, che ora è diventata una donna, ma non passiamo il Natale a casa di Liam e Zayn, loro sono a New York da anni ormai, e li vediamo spesso, anche perché ci vengono a trovare, e Niall? Che fine ha fatto lui? Ha sposato Natalie e hanno avuto due gemelli, due bei gemelli biondi. Sì, il Natale non è più lo stesso, non sarà mai come quel Natale ma posso dire e confermare che ogni mio Natale accanto a Louis è stato un Natale sempre più bello. E anche se non sono più un ragazzino ho appreso che la vita continua, anche dopo le perdite, anche dopo gli addii, e anche dopo tutte le difficoltà. Natale mi ha insegnato che bisogna amare oltre le differenze, Natale mi ha insegnato che tutti nasciamo e moriamo, e anche se i miei genitori e quelli di Louis non ci sono più, prima di andarsene hanno accettato la nostra relazione, a Natale. In uno di quei tanti Natali passati, per questo amo il Natale e lo amerò sempre. Buon Natale Louis. Buon Natale amore mio.

Anyway

Cieo Rega, e buon Natale a tutti. Ci tenevo tanto, a fare gli auguri a tutti voi. A tutte voi lettrici che mi appoggiate sempre.
Sono contenta di come le mie storie vengano seguite, nonostante io sia stata assente un bel po' di tempo. E niente, grazie a tutte per l'appoggio. Grazie a chi mi ha aggiunto tra gli autori preferiti, e grazie per essere sempre presenti nella mia vita e nei miei scritti. Detto questo, spero che questa one shot di Natale vi piaccia. E' una shot Ziam e Larry, come avete potuto notare. Spero tanto che vi abbia colpito. Io l'ho letta a mia madre e a mia sorella e a entrambe è piaciuta molto. Auguri ragazze e ragazzi, alla prossima.

Baci Lucia. xx

   
 
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