Aspettando la prossima sera
                                                               




Questi cambiamenti non mi fanno bene.
Ma d'altronde di che mi posso lamentare, proprio io volevo questo, proprio io chiedevo disperatamente in silenzio che tutto questo finisse ,che finalmente imparassi a vivere.
Come mi odio!Odio pensare a cose che non voglio ammettere di volere, ma mi è impossibile frenarmi.
Le sue parole scivolano dolci su di me  quando le sento ,che mi siano rivolte o no e mi detesto soprattutto in questi momenti. Mi fermo lì, ad ascoltare ,qualsiasi cosa dica, e non mi rendo conto di nulla.
La mia impassibilità mi aiuta a nascondere tutto e a non ammetterlo neanche a me stessa ma anche uno sguardo mi fa star male.
Ma come ho fatto?Com'è potuto accadere che io provassi tutto ciò? Mi sento così cambiata, da farmi quasi piangere. Mi sento un'altra persona ed oramai non credo più in quello che faccio. E tutto questo  per le parole di uno sconosciuto!
Forse ero già cambiata col tempo per l'influenza dell'affetto che la ciurma di cappello di paglia mi ha dato, ma quella frase mi ha fatto concepire che lo scopo della mia vita me lo devevo scegliere io.
                                                  -"Perchè non è un crimine essere al mondo"-



E' notte,tutti dormono ma tu stai fuori a fissare l'immensità del mare.Anch'io esco dalla cabina e ti raggiungo silenziosa che neanche mi noti.
Ma appena ti accorgi di me ti volti un poco quasi per invitarmi a vedere il tuo spettacolo ed io accetto con piacere.
Il silenzio regna sovrano, il che ci permette di pensare e goderci intensamente quei momenti.
Mi sento finalmente bene.
Ritrovo solo ora la sicurezza che ho perso da un pò.
Il tuo sguardo e fisso sull'oceano che rispecchia soave luce lunare mentre il mio corre su di te.
Ad un certo punto sorrido :tutto questo ha un unico significato ed io posso alla fine dire di avermi accettato e sopratutto di avere accettato te.
Tu te ne accorgi e come al tuo solito domandi.Finalmente la tua voce mi fa bene e assaporo ogni singolo secondo nel quale tu pronunci il mio nome. "Perchè ridi Nico Robin?"
Ti guardo e dopo continuo ad osservare il mare con sguardo attento, non sento ci sia bisogno di risponderti.Tu però fai una smorfia, te la sei presa e poi ti volti verso il magnifico orizzonte che abbiamo davanti.
Non c'è nulla che ci impedisce di stare così anche per tutta la vita e se c'è, è facilmente soffocabile.
All'improvviso sento come una certezza che anche tu condividi ciò che sento ed allora nulla è casuale.
Il mare sprigionante di infiniti odori mi consiglia di guardarti .Il vento che mi trasporta  leggero le sottili ciocche blu verso di te mi suggerisce di voltarmi dalla tua parte.La mia fermezza mi dice di girarmi e andarmene via.
La mia anima, invece ,mi persuade ad avvicinarmi a te, e a sussurarti flebile -Franky ti amo.-
Credo finalmente di aver imparato a vivere.































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Parte prima di cinque.