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Autore: Federica20000824    29/12/2014    0 recensioni
Beh, arrivare al mio sogno è stato quasi più semplice che sostenerlo. Perché salire su per la scaletta della piattaforma è più faticoso, ma meno complicato che rimanere in equilibrio sulla corda. Poi arriva sempre qualcuno o qualcosa che la scuote per farti cadere. Cadere. Cadere nel vuoto senza di lui. La sua presenza era ovunque, opprimente. Come se lui fosse il mio tutto. Come se ci fosse solo lui. Ne avevo avuto abbastanza...
Ma, pensandoci a posteriori, non ne avrò mai abbastanza di lui.
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry & Rebby'
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Aprile, 2029

“E mi sono innamorato di lei, nell’esatto istante in cui l’ho vista in quel vestito.” Sorrise, mettendomi una mano sul ginocchio. Mi sistemai sulla poltroncina dello studio televisivo, davanti alle duecento persone presenti. La presentatrice, Elle, sorrise, e un coro di ‘Awwww’ riempì la sala.

“E immagino che i nostri spettatori vorranno sapere che vestito fosse …” Disse Elle, riferendosi chiaramente a me. Accavallai le gambe, tranquillamente.

“Se devo dire la verità, era un vestito molto normale, ma me l’aveva disegnato la mia migliore amica Eleonora, e sia io che lei, abbiamo sempre avuto un discreto gusto. Ad essere sincera, più lei di me, ma d’altronde io sono il Presidente del Consiglio, non una stilista di fama mondiale come lei, quindi, diciamo che è più che giustificato, il tutto. A ventuno anni ero più carina in ogni caso, se non altro più giovane. E il vestito era color cobalto” mi alzai in piedi per indicare meglio il taglio dell’abito “Qui aveva la cintura alta, argentata, e lo scollo quadrato, con le maniche lunghe e arrivava sopra il ginocchio. Ma non scorderò mai quella sera. Ero tipo ‘Oddio, quello è davvero Harry Styles?’. Avevo chiesto a Electra di coprirmi, ma ormai era arrivato, con lo sguardo da ‘Hey, sono Harry dei One Direction e mi sento sexy’ …”

Scoppiarono tutti a ridere, compresa Elle, e Harry. Amavo quando rideva, il mio cuore si gonfiava, e mi sentivo scoppiare dalla gioia. Harry si appoggiò allo schienale, guardandomi attentamente. Elle, a quel punto, chiese:

“Harry, perché quello sguardo?” Mossi appena i capelli in boccoli morbidi, concentrandomi sulla risposta successiva.

“Non lo so, ma non ne avevamo mai parlato, della prima volta in cui ci siamo incontrati.” Era vero. Perché non l’avevamo mai fatto, prima di allora?

“Volevamo sapere di più per quanto riguarda il cibo, nel tuo passato.”  Me l’aspettavo, quella domanda, non sapevo perché, ma me l’aspettavo.

“Ho sempre avuto un rapporto piuttosto conflittuale, col cibo, da che ricordo. Pur amandolo, lo vedevo sempre come una cosa proibita, vietata. Da ragazzina, dopo un ciclo con una biologa nutrizionista, che mi faceva scrivere ogni cosa ingerissi in una tabella,non sono più riuscita a togliermelo dalla testa. Ancora adesso, mentre mangio, ho l’istinto di dire ‘Un momento, devo compilare il libretto … Ah, già,sono passati anni, Rebby, calma.’ Penso sia una cosa alquanto ansiolitica.” Le risposi sorridendo. A chi importasse della mia sfera privata, non lo sapevo.

“Rebecca, cosa facevi, prima di entrare in politica?” Mi chiese Elle, portando lo sguardo prima su di Harry, poi su di me, per poi tornare ad Harry.

“Ho studiato Medicina, poi mi sono specializzata in Ginecologia, e penso che sarà il mio lavoro, quando avrò finito con questa carriera.” Risposi tranquillamente alle domande che mi fece.

Harry sembrava assorto nei suoi pensieri, finché non misi una mano sulla sua. Allora alzò lo sguardo nei miei occhi, e sorrise sinceramente.

“E a proposito di bambini, cosa ci dite?” Il mio cuore perse un colpo, poi ricominciò a battere, accelerando vertiginosamente. Perché mi sono fatta trascinare in questa intervista? Ah, giusto, Harry da solo non sarebbe mai venuto, e ultimamente sta negando un po’ troppe interviste a un po’ troppa gente.

“Non lo possiamo sapere. Però stavamo prendendo in considerazione di adottare a distanza un bimbo in Namibia. Lo siamo già andati a trovare, si chiama …” Si interruppe di colpo, e mi sussurrò:

“Piccola, lo possiamo dire, vero?”Annuii.

“Samuel. Ha cinque anni.” Sorrise. Riuscii a reprimere il dolore che sentivo ogni volta che si parlava ‘a proposito di bambini’, e sorrisi anche io, pensando al mio bambino adottivo che giocava con la sua mamma vera.

“Penso che potremmo continuare a parlare della vostra love story, no?” Annuimmo entrambi, preparandoci alle domande successive.

“Primo bacio?” A quelle parole, si leva quasi un ululato, dal pubblico. Ridacchio in modo silenzioso, coprendomi la bocca con una mano.

“Parigi. Davanti al castello di Disneyland.” Harry mi guarda, poi lascia un bacio sulle nocche della mia mano.

“E com’è stato?” Elle mi guardò, sinceramente incuriosita dalla mia risposta.

“Beh, ho baciato il ragazzo del quale ero innamorata … Credo sia stato il momento che ho aspettato dalla prima volta in cui l’ho visto.” Dissi, arrossendo lievemente. Lisciai nervosamente la gonna anni ’50 che indossavo, poi strinsi la mano di Harry.

“Prima uscita?” Continuò lei imperterrita. Mi chiedevo quando avrebbe smesso.

“Non saprei …” Sussurrai, imbarazzata.

"Per primo appuntamento intendi anche un'uscita al bar, o appuntamento vero e proprio?" Chiese Harry, sporgendosi in avanti, verso Elle.

"Appuntamento vero e proprio, dopo il bacio."

Mi misi a pensare all'aeroporto, al ritorno a casa, e alla sera stessa, quando Harry era arrivato.

"Harry è venuto da me la sera dopo il matrimonio, a casa mia. Mi ha baciata, e mi ha chiesto di essere la sua ragazza, poi siamo andati in un locale. Solo due settimane dopo, fatto l'esame che dovevo dare, mi ha portata al mare. E lì abbiamo cenato sulla spiaggia al tramonto, molto carino, sì." Accarezzai con noncuranza la lieve traccia di barba che compariva sul suo viso.

"Possiamo chiedere cose più hot?" Ci guardammo un po' spaventati, prima di esclamare insieme:

"Dipende!" Elle rise della scena, poi ci rivolse un'occhiata maliziosa.

"Rebecca, chi è stata la tua prima volta? Ci sono arrivate voci che è stato Harry a toglierti la verginità." Tutto il pubblico sembrò fremere, sulle poltrone.

"Per fortuna posso avvalermi della facoltà di non rispondere." Sospirai sollevata.

"Harry, la tua volta migliore? E se Rebecca ha usato la sua facoltà di non rispondere, tu devi farlo per forza..." L'odio profondo sembrava attraversarmi il corpo in un fulmine. Che diritto avevano di sapere le cose più private che potessimo avere?

"Piccola, si mette male..." Mormorò Harry al mio orecchio.

"Non penso che sia il caso." Sentenziai.

Sapevo chi era stata, la volta migliore di Harry. Ma ancora non era morto, e nemmeno sposato, e per cui aveva tempo di cambiare idea.

Risi per sdrammatizzare, e, dopo aver recuperato il giusto grado di autocontrollo, mi rilassai di nuovo.

"Dunque, a parte questo, il matrimonio è fra poco più di un mese." Chiese conferma a Harry, emozionata quasi.

"Esatto." Affermò lui, tirandosi indietro i capelli.

"E il vestito? Ci saranno delle sorprese?" Cercò delle anteprime da parte mia, che non arrivarono, suo malgrado.

"Come siete curiosi! Non penso, ma in ogni caso la vostra lunga attesa sta per terminare, e potrete verificare prestissimo." Annunciai, sorridente.

"Aspettiamo trepidanti. Ed ecco a voi quelli che saranno presto i signori Styles!" Il pubblico applaudì, mentre salutavamo con le mani.

Harry appoggiò i polpastrelli delle dita alla mia schiena coperta dalla camicetta di seta.

"Ti amo. Sei stata bravissima." Mi baciò a lungo, dietro le quinte, tenendo le mani sui miei fianchi.

"Anche tu."

SPAZIO AUTRICE:

Buon primo anniversario, care lettrici e cari lettori. Ebbene sì, un anno fa esatto, la mia testolina iniziava ad elaborare questa fan fiction. Come ve la passate? Ieri notte è stata una remember-time-night, molto commovente, sì, mentre questo capitolo l’avevo in mente già da un po’. Mi raccomando, come sempre, fatemi sapere se vi piace, un bacio, Fede

  
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