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Autore: tasso85    14/11/2008    6 recensioni
La storia che leggerete e` un racconto fantasy che narra le avventure di un personaggio un po' particolare. Non e` il classico contadinello che per caso diventa un eroe, oh no... ma spero vi piaccia comunque. STORIA MOMENTANEAMENTE FERMA CAUSA BLOCCO DELLO SCRITTORE... Mi spiace :(
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In Principio, prima della creazione del Tempo e dello Spazio, era il Nulla, ed il Nulla era il Caos, un'energia primordiale, concentrazione di infinite probabilità e possibilità inesplorate, che gli uomini conoscono con il nome di Magia.
Da questo tumultuoso mare di energia, dal suo nucleo più profondo, il Cuore della Tempesta, sorse una scintilla di Pensiero cosciente, una Vita dove non c'era Vita. Per lungo tempo, questo nuovo essere appena creato stette a contemplare se stesso ed il miracolo della sua stessa esistenza, cercando di scoprire chi egli fosse, che cosa egli fosse, e come fosse stato possibile per lui esistere dove prima niente esisteva. Il Suo nome è ormai perduto tra i miti e le leggende, ma gli uomini lo conoscono semplicemente come Infinito.

A lungo egli stette a scoprire se stesso e le sue possibilità, poichè Egli era sorto dal Caos, e dal Caos era formato, ed il Caos egli poteva controllare e plasmare come più desiderava.
Sentendosi incompleto, e solo, prese il Caos, e lo plasmò in una forma a Lui simile eppur dissimile, un complemento della sua solitaria esistenza. Venne così all'esistenza un nuovo essere di sua pari potenza, che tuttavia incarnava principi differenti. Era nata la sorella dell'Infinito, Eternità.
A lungo stettero insieme godendo della compagnia l'uno dell'altro, imparando a dominare il Caos primordiale che era rimasto, che era molto meno di quello in che esisteva in principio, poichè la maggior parte era fluita a formare l'anima di questi due esseri supremi, e non poteva tornare nel grande oceano di energia senza significare il loro oblio.
Cominciarono quindi a plasmare il Caos in forme minori, mondi e piani dell'esistenza, affinchè fossero donati alle nuove creature che essi immaginavano. Ora, questi mondi altro non erano che immagini nelle loro menti, privi di sostanza e di forma fisica. Ed essi fecero a questi mondi della loro immaginazione due doni: Infinito donò ai mondi lo Spazio e l'Energia, affinchè essi potessero esistere indipendentemente dai loro pensieri, ed Eternità donò ai mondi il Tempo, affinchè tutto potesse cambiare ed evolvere continuamente, in meglio o in peggio.

Dopo la creazione di questi mondi primordiali, che erano rigogliosi di strane piante, e mari profondi, erano però completamente disabitati, senza forme di vita che potessero gioire e godere della loro creazione. Insieme, Fratello e Sorella crearono una nuova forma di Vita, un'anima fatta di una sostanza spirituale diversa dal Caos stesso, ma sempre ottenuta dal Caos, e che mantiene un sottile legame con il Caos stesso, così che, attraverso le techiche adeguate, lo può in minima parte dominare. E' così che i maghi e gli stregoni usano la Magia, richiamando a sè piccolissime quantità di Caos da plasmare a loro piacimento, che poi tornano a rifluire nel Cuore della Tempesta.
A questa anima, che era comunque un essere molto potente per possibilità di manipolazione della realtà, anche se insignificante rispetto ad Infinito ed Eternità, essi donarono un corpo materiale, affinchè essa potesse vivere, oltre che semplicemente esistere, nei mondi materiali che erano stati creati. Sei anime plasmarono in principio, ed ognuna di esse era la personificazione di un principio elementale, e ad ognuna di esse fu donato un corpo ad immagine e somoglianza di Infinito ed Eternità. Vennero quindi al mondo le prime creature, i Draghi.

In sei essi erano in Principio, Trakatos il Drago di Fuoco, Sormil il Drago Acquatico, Perilinas il Signore dei Venti, Erdain il Signore della Terra, Ardalion il Maestro della Vita, e Malys la Signora della Morte. Essi erano immortali, ma non così i loro figli, poichè l'unica dragonessa era l'incarnazione della Morte, così il dono della Morte i suoi figli ereditarono da lei, pur mantenendo una vita così lunga che, in confronto, persino quella dei longevi Elfi non è che il breve battito d'ali di una farfalla.
Ma nononstante tutto questo sembrasse perfetto, i Supremi avevano commesso un errore. Essi notarono subito che qualcosa non andava quando nacque il primo figlio dei Draghi, figlio del Drago di Fuoco e della Signora della Morte, uno stupendo draghetto dalle scaglie dorate: esso era vivo, il suo corpo era vivo, ma non aveva spirito in sè, perchè nessuna anima, nemmeno una potente anima di Drago, era in grado di generarne un'altra. E i loro figli erano destinati a nascere come gusci vuoti privi di spirito, se non si fosse posto rimedio a questo errore.
Fu così che nuovamente i Supremi attinsero al poco potere rimasto nel Cuore della Tempesta, per creare la Ruota delle Anime, un potente incantesimo che fa sì che ogni qualvolta una nuova forma di vita viene al mondo, uno spirito viene creato affinchè vi dimori. Ed i Supremi stabilirono che tutte le anime create dalla Ruota, una volta terminato il loro ciclo vitale, dovessero tornare infine al Cuore della Tempesta, per assicurarne la sopravvivenza. Infatti, quando un'anima ritorna alla fonte da cui è stata creata, oltre a rimpinguarla dell'energia spesa per crearla, vi apporta nuova energia, generata dalle esperienza che ha fatto vivendo la propria vita.
Si dice che quando il Cuore della Tempesta sarà nuovamente al culmine del suo potere, Infinito ed Eternità genereranno un nuovo Fratello, che porterà il suo dono al mondo, il dono dell'Oblio e della Fine, poichè tutto ciò che comincia deve anche finire. Ed allora tutte le anime torneranno al Caos, anche le stesse anime dei sei dragoni, ed il Caos raggiungerà un livello di potere e di possibilità mai visto in precedenza, nemmeno al Principio, e vi sarà un nuovo Inizio, ancora più splendido e maestoso del precedente, un mondo perfetto in cui la morte non sarà necessaria, in quanto il Cuore della Tempesta non si svuoterà mai del suo potere, neanche dopo tutta l'eternità.

Venne così creata un'anima per il primo figlio dei Draghi, il Drago d'Oro, e molti altri ne nacquero in seguito, i capostipiti delle rispettive razze dei Draghi d'Argento, di Rame, di Bronzo e d'Ottone, i Draghi Rossi, Neri, Verdi, Blu e Bianchi, insieme con i possenti Draghi di Platino, i Draghi delle Ombre, ed i Draghi di Rubino, Smeraldo, Zaffiro, Diamante e Topazio; ed ognuno di essi ebbe molti figli, e quando essi morirono al termine di una lunga vita, le loro anime tornarono al Cuore della Tempesta, accrescendo la gloria ed il potere dei Supremi.
Ma l'idilliaco Regno dei Draghi non era destinato a durare in eterno. Pochi secoli dopo la loro venuta, e la nascita delle prime progenie draconiche, nacque nei draghi il desiderio di sapere chi, tra i sei Primogeniti, fosse il favorito agli occhi dei Creatori. E questo si tradusse prima in semplici discussioni, e poi in vere e proprie lotte tra i figli dei Sei, ognuno dei quali parteggiava per il proprio genitore. Fu così che fu sparso il primo sangue nel mondo, e la Morte si presentò a portare via con sè l'anima di un giovane drago figlio di Sormil.
In questa cruenta quanto inutile guerra, la stirpe dei Draghi andava via via assottigliandosi, ed allora i Sei crearono delle nuove creature, con l'intento di farne burattini da mandare in battaglia al posto dei draghi, controllati per mezzo della magia.
Trakatos creò gli Umani, la cui vita è breve come il fuoco di una candela, ma nel cui cuore la passione brucia intensa come le fiamme di un vulcano.
Perilinas generò gli Gnomi, la cui mente è veloce come il vento ed il cui spirito leggero li porta ad essere molto propensi al viaggio.
Da Erdain nacquero i Nani, il cui spirito è forte come il cuore delle montagne, e che dalle rocce e dai tesori che esse nascondono traggono il loro massimo piacere.
Ardalion diede vita agli Elfi, signori dei boschi, della natura, e di tutto ciò che è vivo e vitale, e la cui vita è lunga come quella delle querce più longeve.
Sormil, infine, portò nel mondo i Sirenidi, popolo acquatico dall'animo mutevole, ma saggi come nessuno dei popoli terrestri.
E tutte queste genti ricevettero, da Malys, il Dono della mortalità, per cui con il tempo i loro corpi invecchiavano, alcuni più velocemente, come gli umani od i sirenidi che molto raramente raggiungevano il secolo di vita, ed altri più lentamente, come gli elfi, la cui vita si estende nell'arco di molti secoli.

Ma accadde qualcosa che nessuno aveva previsto: quando i primi esemplari di ognuna di queste nuove razze fu creata, la Ruota delle Anime creò un'anima per ciascuna di essi, così che i draghi capirono che i Creatori non volevano che questi nuovi esseri fossero usati come semplici burattini, ma che diventassero a tutti gli effetti figli del nuovo mondo. Fu così che i Sei abbandonarono il mondo, andando ad abitare tra le stelle, ed il ricordo della loro esistenza vive nelle nuove costellazioni che sorsero ad illuminare il cielo, ed il Regno dei Draghi ebbe fine, ed iniziò l'Era dei Mortali.


NOTA DELL'AUTORE: salve a tutti... eccomi qui a pubblicare la mia prima, e probabilmente unica, storia, l'unica che porto avanti piu` o meno costantemente. Spero davvero vi piaccia, e che la vogliate criticare e/o commentare... noterete forse che i prossimi capitoli presentano accenti strani, ad esempio "e`" invece della classica 'e' accentata... beh, vi chiedo perdono, ma e` cosi` perche` io scrivo da tastiera americana, non italiana... spero non sia un problema per voi!
Inoltre, noterete probabilmente molto spesso ", e" invece della sola virgola o della sola 'e'. Questo ha due diverse spiegazioni: primo, dopo 4 mese a scrivere in inglese, mi sono fin troppo abituato alle loro regole grammaticali; secondo, uso questo costrutto per "imporre" una breve pausa nella lettura. Se secondo voi e` sbagliato, fatemelo sapere, e provero` a correggere!
Ok, fine delle giustificazioni assurde :p che la storia continui...

  
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