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Autore: Persefone3    31/12/2014    4 recensioni
Salve a tutti, ho deciso di mettere insieme una serie di One Shot che hanno per protagonisti i Capitan Swan perché secondo me spaccano davvero e sono senz'altro la migliore coppia di tutto lo Show. Sono essenzialmente dei Missing Moments tra i due che mi sono venute in mente, rielaborando anche parte della trama. Detto questo, bando alle ciance e allo spiegone, vi auguro buona lettura e spero vi piacciano.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Carissimi, eccoci qui con l'ultima shot del 2014. Tranquilli tornerò a torturarvi con il prossimo anno! Le ultime due puntate della scorsa stagione per me sono state l'apoteosi! Le ho adorate e sopratutto i siparietti tra i nostri per far recuperare l'anello a Snow. Sono stata giorni interi a ridere al suono di Be hold to the ROLLY JOGER! Come sempre un grande ringraziamento a tutti quelli che leggono, recensiscono e inseriscono la storia tra le varie seguite e preferite.
Vi auguro un 2015 meraviglioso e pieno di positività! lasciamo a quest'anno i timori e buttiamoci a capofitto in quel che verrà!
Un bacio Persefone
 

He was asking for it
 

- Stai scherzando? E come farà questo a non avere delle conseguenze?
- Se lo è voluto lui! E come ho detto, darà la colpa al rum. Andiamo via da qui.

Da quando hanno lasciato la nave, non si sono scambiati una sola parola. Hook cammina davanti a lei con passo fermo e deciso. Non si è voltato mai, neanche per vedere se lei fosse al passo, o semplicemente ancora dietro di lui. Emma, invece, continua a guardare a terra. Non è stata molto edificante la scena a cui lo ha fatto assistere, ma deve ammettere che è stata, tutto sommato, davvero divertente. Soprattutto la reazione che ha avuto: fare a cazzotti con il se stesso del passato, e non in senso metaforico, per gelosia è oggettivamente qualcosa di veramente esilarante. È questo silenzio pieno di accuse che ora regna tra loro, la cosa che davvero non riesce a capire.
Continuano ad addentrarsi nel bosco ancora un po’, meglio stare lontani dalla strada.

- Credo sia meglio fermarci qui per questa notte.

Hook si ferma ai piedi di una nodosa quercia, le cui radici possono rivelarsi un ottimo riparo per la notte.

- Swan, aspettami qui, vado a cercare un po’ di legna per accendere un fuoco e mangiare qualcosa.
- Mangiare? E cosa esattamente, visto che non abbiamo niente?
- Ho detto a Smee di riempire questa sacca con delle provviste per due – porge a Emma la borsa che ha a tracollo.
- Sei scaltro Capitano, sicuro che non ti serve aiuto? – Emma fa per alzarsi.
- No Swan. Rimani qui e copriti bene. La notte non sarà clemente.

Emma vede Hook allontanarsi: non può fare altro che guardarlo benevola. Le ha fatto tenerezza. Si avvolge bene nel mantello e poi si siede.
Mentre Hook raccoglie legna, se la prende a morte con se stesso. Il vecchio lui stava dando il peggio di se in quella cabina: ubriaco fradicio e su di giri. Doveva fermarlo. Conosceva fin troppo bene gli istinti che aveva quell’uomo, erano i suoi dopo tutto. Emma non sarebbe riuscita a dissuaderlo in nessun modo: Capitan Hook voleva quella donna e avrebbe fatto di tutto per averla. E poi non gli piaceva vederla nelle braccia di quell’uomo che ormai non era più. Emma meritava di meglio e non un pirata ubriacone da quattro soldi. Poi, improvvisamente, un dubbio attraversò la sua mente, rapido come una saetta: cosa era successo prima? Cosa aveva combinato in quella dannata taverna? E nel tragitto dalla taverna fino alla nave? Ora lei cosa effettivamente pensa di lui? Starà riflettendo sul fatto che, in fin dei conti, aveva fatto bene a non aprirsi con un tipo come lui?
Quando Hook torna da Emma, ha le idee ancora più confuse di quando si è allontanato. Scruta con attenzione gli sguardi e i gesti di Emma, non sembra cambiata nei suoi confronti, o meglio le cose non son peggiorate.
Consumano la loro frugale cena silenziosamente. Sono entrambi molto stanchi e domani c’è il grande ballo da Re Mida. Devono dormire un po’ se vogliono essere reattivi. Emma è la prima sdraiarsi su un fianco e Hook fa lo stesso dopo poco. Hanno deciso di poggiare la testa sulle radici della quercia in modo da tenerla più al riparo. Sono uno a fianco dell’altra. Non è la prima volta che si trovano in quella situazione, ma stavolta è un po’ diverso. Qualcosa dentro di loro è diverso, il problema è che faticano a farlo venire fuori. Emma con la scusa di distrarlo si è potuta lasciare andare almeno un po’: si era divertita con l’Hook del passato, ma aveva trovato anche delle differenze con l’Hook del presente. L’uomo sdraiato accanto a lei non sarebbe mai stato così diretto. Eppure anche quel lato di lui le ha fatto girare la testa. Era stato bello mollare le briglie per un paio di ore. E quando l’aveva sollevata da terra e stretta a lui, non le era dispiaciuto affatto. Ma era stato proprio in quel momento che aveva avvertito anche una sensazione di dispiacere: perché lui, molto probabilmente, non si sarebbe ricordato di nulla. Il che da una parte era un bene, visto che la Emma smaliziata che si era palesata in quelle ore non era esattamente un qualcosa di cui era fiera, ma dall’altro la passione che aveva scorto negli occhi dell’Hook del passato era quella che aveva anche quello del presente. Ed era proprio lei a scatenarla. E sì, la Emma smaliziata si accendeva solo con lui: con Neal si sentiva come una ragazzina, con Hook, del passato o del presente, si sentiva una donna. E non una qualsiasi, ma una che era in grado di far girare la testa, una donna sensuale, una donna che non credeva ci fosse in lei.
Hook fa molta attenzione a non sfiorarla come per paura di una sua reazione violenta e non vuole assolutamente che Emma possa sovrapporre il suo io del passato con quello del presente. Per pudore non riesce neanche a guardarla. Ma è proprio lui a rompere quell’imbarazzante silenzio.

- Emma … dopo che sono uscito dalla taverna, ti ho … - si ferma, deve marcare le differenze tra il passato e il presente – lui è andato oltre? Cioè …

Fortuna che non può vederla direttamente in volto perché Emma sta ridendo sotto i baffi. Davvero tiene talmente tanto a lei da tormentarsi per quel piccolo incidente?
Emma si gira e lo tira per un braccio per fare in modo che anche lui si giri verso di lei. Hook, come si sente toccare, viene attraversato da un brivido. Adora il contatto della sua pelle, soprattutto quando è lei a cercarlo. Si gira immediatamente e se la ritrova a pochi centimetri dal viso. L’Hook del passato si sarebbe avventato su di lei in un baleno e senza troppi complimenti. E lei non sta rendendo le cose semplici: il suo corsetto è ancora aperto, mettendo in evidenza le sue forme, e la posa che ha assunto è sinuosa e sensuale. Ma lui non può lasciarsi travolgere da quelle pulsioni in modo così violento come il se stesso del passato.

- Diciamo che mi ha dato parecchio da fare. – dice Emma chiudendosi il corsetto non appena nota lo sguardo di Hook.
- Dannato pirata da strapazzo!
- Accidenti quanto rhum sei in grado di tracannare! Ti sei scolato quasi una bottiglia intera da solo! Mi sono dovuta davvero ingegnare per non farti … - Emma legge un velo di disagio nei suoi occhi e capisce il suo timore, il perché ha marcato quella differenza e decide di assecondarlo - … per non fargli capire che io invece ero sobria e non sbronza come lui voleva.
- Ha allungato troppo le mani?

Killian guarda prima la sua mano e poi torna a posare gli occhi su Emma.

- Lo devo ammettere Capitano, tenere a bada la tua unica mano, non è stata un’impresa semplice. Ma qualcosa dovevo pur concedere a quel tizio – Emma, divertita, vede Hook irrigidirsi – Non oso immaginare come sarebbe stato se le avessi avute entrambi. – aggiunge con un pizzico di malizia e facendosi un po’ più vicina a lui.
- Lo sapevo – scatta Hook – avrei dovuto dargli un pugno ancora più forte!
- Per non parlare poi del tratto di strada dalla taverna alla sua nave … ogni angolo sembrava quello giusto per deliziarsi con qualcosa in più. Fortuna che sono riuscita a convincerlo che, una volta arrivati alla nave, sarebbe stato ricompensato a dovere.
- Dannazione! Mi prenderei a pugni da solo per averti messa in quella situazione! Non solo per averti lasciata con lui, ma anche per quello che lui avrebbe potuto farti! Comunque non dovevi prenderti tutti questi rischi! Non oso immaginare cosa sarebbe successo se non fossi stato nella cabina!

Emma a questo punto non riesce a trattenere oltre le risate.           

- Si ridi Swan! Scommetto che non ti sei mai divertita tanto a fregarmi così!
- Andiamo Killian, come puoi essere geloso di te stesso? E poi la scena è stata davvero esilarante.
- Per te forse, ma non per me.
- Non hai risposto alla prima domanda – Emma si avvicina pericolosamente sempre più.
- Come posso essere geloso? Semplice: lui stava per avere tutto quello che desidero di più. Ma quello che mi fa rabbia è che la parte meno edificante di me ha attirato la tua attenzione molto più di quello che sono diventato.

Emma a quel punto fa una cosa insolita. Lo afferra per la giacca e lo avvicina ancora di più a sé, sono vicinissimi e Hook può sentire il suo profumo di donna insinuarsi prepotentemente nelle sue narici. Non riuscirà a resisterle per molto ancora. Il vecchio Hook è alle porte.

- Capitano, l’Hook del passato ha conosciuto una Emma di cui non vado particolarmente fiera. Quindi direi che siamo pari.

Sono così vicini che entrambi si sentono come storditi dall’intensità delle loro emozioni. E poi Hook fa quello che aveva voglia di fare da quando sono di nuovo soli. Le circonda con il braccio la vita e la bacia con passione e dolcezza. Emma rimane in un primo momento spiazzata, ma percepisce immediatamente che quel bacio è molto più consapevole di quello che ha scambiato con il vecchio Hook. Ed è inebriante come non mai.

- Ora siamo pari, Swan. Quello che ha avuto lui, l’ho avuto anche io.

Hook si sdraia sulla schiena con le mani dietro la testa. Ora sì che si sente meglio. Sta per chiudere gli occhi e lasciarsi andare al sonno, quando si sente tirare di nuovo.

- Killian, ho freddo.

Hook apre gli occhi e incrocia quelli di Emma. Lo stanno guardando intensamente.

- Accidenti abbiamo quasi finito la legna! Vado a prenderne ancora un po’.

Sta per alzarsi ma Emma lo blocca.

- Posso … ?  - Emma si stringe al suo fianco cercando il contatto con il suo corpo.
- Certo – dice Hook sorpreso

Lascia che Emma si sistemi e trovi una posizione comoda. Poi la circonda con un braccio. Averla tra le braccia è la sensazione più eccitante che abbia mai provato. La sente tremare ancora però. Con l’altro braccio comincia a coprirla con la coperta che sta usando. Si ritrova così a stringerla con entrambe le braccia ed Emma poggia la testa sul suo petto. Dopo pochi minuti si addormenta tranquilla, cullata da quel contatto con lui.
Hook sorride.
Vaffanculo Hook del passato! Ora sono in vantaggio io. Questo lo ha concesso solo a me!
  
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