Il destino di pirata

 
Il tesoro di Gold D. Roger, il Re dei Pirati.
Era questo che aveva spinto molti pirati a lasciare la propria isola e partire alla ricerca del misterioso One Piece.
Monkey D. Rufy,detto Cappello di Paglia era uno di questi pirati.
Lui e la sua ciurma erano i più temuti dalla marina e come le altre ciurme puntavano all’One Piece.
Ma al giovane capitano non bastava, infatti lui puntava a diventare il nuovo Re dei Pirati!
“Si..si.. e basta! La sappiamo tutti sta storia!” disse il ragazzo chiudendo il libro di storia e buttandosi al letto della sua stanza.
“Rubber! È pronta la cena!” lo richiamò la madre mentre il giovane si alzava dal letto.
Il ragazzo aveva dei capelli corti mori, alto e robusto per la sua età, indossava il suo pigiama azzurro con delle ciabatte bianche e dei occhi color nero pece.
Monkey D. Rubber, era questo il suo nome.
Aveva 17 anni e frequentava il liceo più popolare della sua città nel mare orientale.
Il moro a malavoglia scese le scale e passando per il lungo corridoio, con e mura ricca di quadri che facevano riemergere mille ricordi, arrivò alla cucina dove l’accolse sua madre.
“Rubber! Perché ci hai messo così tanto?” gli chiese la madre sorridendo avendo tra le mani il bel polpettone mentre il figlio si sedeva a tavola.
“Scusa mamma ma stavo studiando per la lezione di storia di domani” rispose Rubber seccato mentre fissava il piatto che man mano si riempiva di polpettone.
“Ah! Che state studiando?” chiese la madre curiosa dopo aver messo il polpettone al figlio ed intenta a metterlo nel suo piatto.
“Quell’epoca di Gold D. Roger e quel Cappello di Paglia che voleva sostituirlo…ma io neanche credo sia mai esistito…” rispose Rubber mangiando mentre la madre lo fissava male.
“Non dire queste cose! Tuo fratello Rex ci crede ed’è partito per diventare un pirata!” lo rimproverò la madre mentre il moro non si scompose e sbuffò alle parole della madre.
“Pirati? Mamma i pirati non esistono più da secoli! Rex non concluderà nulla e tornerà a mani vuote” disse Rubber seccato e alzandosi dal tavolo, avendo finito di mangiare, e si diresse verso l’entrata del corridoio.
“Rubber i pirati sono sempre dove meno te l’aspetti…non dimenticartelo” furono le ultime parole della madre quella sera.
Infatti il moro fece un altro sbuffo e se ne tornò nella sua stanza abbastanza scocciato ed arrabbiato.
Entrato in stanza, navigando in quel disordine di cui era composta la sua stanza, si diresse nel suo letto dove ci si butto come un sacco di patate e chiude gli occhi.
‘Pirati? Che sciocchezze…i pirati sono estinti secoli fa!’ pensò Rubber per poi addormentarsi.
Sei sicuro? Io dico che sono più vicini di quanto pensi…potresti essere persino tu!
Al sentire quella voce nei suoi sogni, il moro si svegliò all’improvviso per poi fissare la finestra…era giorno.
“Rubber! Sbrigati a prepararti! Altrimenti farai tardi a scuola!” disse la madre mentre il moro si alzava andando a guardare l’orologio.
Erano le 7:30…
“Era solo un sogno…” sospirò Rubber sollevato per poi andare al bagno a lavarsi mentre la madre gli preparava la merenda da mangiare all’intervallo.
 
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Una volta vestito il moro passò per la cucina a ‘prelevare’ la sua merenda e correre a scuola senza che sua madre faccia smancerie…
Il giovane era per le strade della città camminando con un passo veloce, intento a raggiungere la scuola senza incontrare gente poco raccomandata fin quando non andò a sbattere contro una ragazza.
La ragazza aveva dei lunghi capelli castani ondulati, occhi neri, alta, molto magra e con un seno ben definito.
Indossava una camicia bianca ed una gonna azzurra mentre al polso portava un braccialetto dorato.
“Tutto bene?” chiese Rubber distaccato ma aiutandola ad alzarsi mentre la ragazza recuperava la sua cartella.
“Si grazie! Non so come ringraziarti” rispose la ragazza sorridendo grata al suo ‘salvatore’.
“Potresti iniziare con il dirmi come mai indossa la divisa dalla Haikeru, per esempio” disse Rubber indicando la divisa della ragazza che sembrava presa alla sprovvista.
“Perché non si può frequentare quella scuola? Dovrei chiederlo a te per caso?” chiese la ragazza cambiando espressione e sembrando ‘leggermente’ arrabbiata, lasciando senza parole il moro.
“Io non ho detto questo ma mi stupiva il fatto che indossi la stessa divisa della scuola che frequento io!” spiego Rubber tornando impassibile e stavolta lasciando la ragazza senza parole.
La ragazza diede un’occhiata all’orologio per poi correre via continuando a dire che fosse in ritardo, a quel punto il moro dopo averla classificata come ‘ragazza stramba’ si mise in cammino per l’edificio scolastico.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
Eccomi con la mia seconda fan fiction su One Piece!
Il protagonista è Monkey D. Rubber, un ragazzo delle superiori intento ad avere la solita routine giornaliera…
Nel prossimo capitolo incontrerà quattro ragazzi che entreranno per sempre nella sua vita…
Volete sapere chi?
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Qui invece trovate il link alla foto per vedere l’aspetto di Rubber:
http://images2.fanpop.com/image/photos/14000000/One-Piece-Opening-monkey-d-luffy-14006140-852-477.jpg
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96