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Autore: OfeliaMontgomery    01/01/2015    1 recensioni
Prima storia della serie "La Clessidra della Morte".
Katie Stokes muore in un incidente d'auto (almeno così sembra) mentre la madre e un'amica rimangono illese. La ragazza si risveglia bloccata dentro ad una clessidra. Scopre di essere nel limbo della Morte e di non avere più l’anima. La morte le spiega che per poter riavere indietro la sua anima ed essere libera, deve uccidere 100 vittime entro il giorno di Halloween. La ragazza accetta senza esitazione. Rimane qualche giorno nel castello della Morte per poi tornare sulla terra per cercare la sua prima vittima. Dopo 49 vittime incontra Lucas e se ne innamora. La morte lo vede ma alla fine decide di lasciar passare. Ma alla fine Katie dovrà scegliere fra la sua vita e quella di Lucas. Quale sceglierà? La sua o quella di Lucas?
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ULgKS-tIEO0&list=PLmk4hgCzbLEDseKJwiGcTc78gbWuixooo&index=2
Genere: Dark, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Clessidra Della Morte'
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Lucas aveva portato le due ragazze in un ristorante italiano che era poco distante dalla scuola della sorella.
Appena misero piede nel ristorante furono come trasportati in Italia; l'arredamento era fantastico e il posto era accogliente, romantico e intimo. I tavoli erano di legno con intagliature, ai lati, dorate. Le sedie erano rivestite da dei cuscini dalla tela a fiori. Per ogni parete c’erano almeno due quadri con anche due paia di lampade a parete doppie. Al centro della stanza c’era un tavolino alto e a cerchio, con appoggiato sopra un vaso colmo di fiori. Ed infine il pavimento rivestito da una moquette verdognola.
«Salve» una cameriera dai capelli neri e legati in una coda alta, li accolse con un grande sorriso sulle labbra, «Seguitemi, vi porto al vostro tavolo» disse la donna, facendo segno ai ragazzi di seguirla.
«Vi lascio il listino, quando avete scelto, chiamatemi pure» disse la cameriera mettendo al centro del tavolo quattro listini rivestiti in pelle marrone.
«Grazie» lo dissero in coro e molto cordialmente. I tre ragazzi si sedettero immediatamente. Katie di fronte a Lucas, mentre Cordelia si era seduta alla destra del tavolo. Katie e Lucas presero subito il listino e cominciarono a leggere le pietanze che venivano fatte in quel ristorante. Mentre Cordelia al posto di guardare il listino, fissava Lucas poi passava a fissare Katie per vedere le loro reazioni.
«Cordelia, potresti smettere» disse Lucas abbassando il listino e guardando la sorella negli occhi. Verdi come gli smeraldi contro marroni come la corteccia degli alberi.
La ragazza fece scoccare la lingua contro al palato per poi decidersi ad aprire il listino e scegliere la sua ordinazione. Quando ebbero scelto, chiamarono la cameriera di prima e dettarono le loro ordinazioni.
I tre ragazzi presero come antipasto i Fried Calamari (Calamari fritti); Katie come primo piatto prese i Cheese Ravioli with marinara sauce (Ravioli al formaggio con salsa marinara); Cordelia prese gli Gnocchi with pesto (Gnocchi al pesto) mentre Lucas prese i Mushroom Ravioli (Ravioli ai funghi). Come secondo presero tutti e tre Veal Bolognese (Vitello Bolognese).
Stavano aspettando che arrivassero le loro ordinazioni, quando Cordelia iniziò a raccontare cose imbarazzanti sul fratello.
«Lo sai che mio fratello fino all’età di otto anni faceva la pipì nel letto?» domandò retoricamente Cordelia.
«Cordelia» Lucas digrignò i denti fulminando con lo sguardo la sorella. Lei scosse le spalle e continuò con il suo giochetto. «Ha perso la verginità a diciassette anni con una più grande di lui» disse ancora, guardando divertita il fratello che si stava passando una mano fra i capelli esasperato.
«Cordelia, finiscila!» disse Lucas guardando male la sorella che se ne fregò altamente.
«Al liceo era l’unico che non sapeva fare matematica, ma era il capitano della squadra di football ed era bravissimo» disse Cordelia guardando negli occhi Katie che sorrise.
«Io ero una cheerleader» ribatté Katie appoggiando una mano sotto al mento e il gomito sul tavolo.
«Ahhh, come me!» strillò Cordelia battendo le mani felice.
«Shh, Cordelia non urlare» la rimproverò il fratello facendole segno di abbassare la voce. Cordelia lo guardò male poi si sistemò i capelli e tornò al suo gioco: come sputtanare mio fratello.
«Ha dato il suo primo bacio a dodici anni ad una ragazzina con l’apparecchio, ew» lo disse tra il disgustata e il divertito. Katie rise portandosi una mano davanti alla bocca per non farsi sentire da Lucas.
«Ah, voi ragazze quando siete insieme, siete delle vipere» commentò Lucas portandosi le mani sul viso, scuotendo anche la testa.
Le due ragazze sorrisero divertite. «Ah, davvero?» domandò Katie guardandolo di sottecchi. «Cordelia perché non vai avanti con la tua lista» disse la bionda alla rossa, guardandola furbamente. Cordelia sorrise furbamente poi annuì, sotto allo sguardo incredulo del fratello.
«No, vi prego» disse esasperato Lucas, passandosi una mano fra i capelli.
All’inizio Katie si era sentita in imbarazzo perché era da molto che non usciva con un ragazzo, ma poi Cordelia l’aveva fatta sentire accettata ed era riuscita finalmente a rilassarsi.
«Allora rimangiati quello che hai detto e chiedici scusa» disse Cordelia incrociando le braccia al petto. Katie sorrise poi guardò Lucas e alzò le spalle facendo una smorfia buffa.
«Okay, okay. Mi dispiace, va bene? Ora la serata potrà passare in tranquillità?» domandò Lucas dopo essersi scusato con le due ragazze.
Cordelia annuì guardandosi in giro, «Ma ci siamo solo-» non fece in tempo finire la frase che due famiglie entrarono nel ristorante. I figli di entrambe le coppie iniziarono a correre fra i tavoli, fin quando le madri non li rimproverarono e finalmente smisero di far frastuono. Lucas rise, «Dicevi?» lo disse mentre le due coppie andarono a sedersi a due tavoli di distanza da loro.
Il ragazzo dopo aver spostato lo sguardo dalla sorella, lo posò su Katie «Non mi hai ancora detto di dove sei» le disse sorridendole.
Katie alzò il viso e guardò Lucas poi gli sorrise, «New York. Sono qui per trovare un amico» rispose gentilmente al ragazzo.
«Solo un amico?» domandò curiosa Cordelia. Katie annuì.
Katie avrebbe voluto essere sincera con loro, ma come poteva? Non poteva di certo dirgli che era morta e che ora era un senza Anima alla ricerca della prossima vittima d’ammazzare. Si sentiva in colpa ma che altro avrebbe potuto fare? Beh un mezza verità l’aveva detta. Lei era di New York, ma di certo non era lì per un amico.
La cameriera con le loro ordinazioni stava arrivando, «Ecco a voi» disse servendo i calamari fritti ai tre ragazzi. «Ora vi porto il bere» disse infine la donna per poi sparire in cucina per prendere le bibite.
«Gnam» esclamò Cordelia inforchettando un calamaro per poi portarselo alla bocca, morsicarlo e gustarselo al meglio. Il gusto inconfondibile dei calamari invase la bocca della ragazza che masticò con appetito il tutto.
«Buon appetito» disse cordialmente Katie poi si portò alla bocca, anche lei, un calamaro.
Quando finirono di mangiare i calamari, Cordelia iniziò a fare domande a Katie sulla sua vita.
«Katie è il tuo vero nome oppure è il diminut-» Cordelia non finì la frase che Katie le rispose immediatamente «Diminutivo di Kathryn» sorrise alla rossa poi bevve un sorso di acqua.
«Quanti anni hai?» continuò con le domande mentre Lucas ascoltava curioso.
«Ne ho ventuno» le rispose sorridendole poi guardò Lucas «Voi invece quanti anni avete?» chiese lei questa volta.
«Io ne ho ventitre mentre lei ne ha quindici» rispose Lucas passandosi un mano fra i capelli rossi. Katie sorrise, «Io a quindici anni sono entrata nelle cheerleader, poi a sedici anni ne sono diventata la capitana» raccontò la bionda, ricordandosi quei giorni come se fossero successi ieri.
«Che figo! Io non diventerò mai la capitana perché la capo cheerleader di adesso, è la figlia della coach» disse rattristata Cordelia.
«Non è giusta come cose» ribatté Katie, guardando il fratello che alzò le spalle come per dire che lui non poteva fare niente.
«Hai sorelle?» Cordelia si riprese subito e ritornò a fare domande alla bionda. Katie scosse la testa «Figlia unica» rispose lei, «Ma la mia migliore amica è come una sorella, quindi è come se l’avessi sempre avuta, solo che non di sangue» concluse sorridendo alla rossa.
«Bello» commentò la rossa poi guardò il fratello «Tu non parli?» gli domandò. Lucas la fulminò con lo sguardo «E’ un po’ impossibile con te che fai mille domande» rispose lui cercando di tenere la voce calma e non sfuriare davanti a tutti. Cordelia fece spallucce poi i suoi occhi si illuminarono quando vide che la cameriera stava portando il primo.
 
La cena passò tranquilla e molto lentamente, ma grazie a questo fu più facile per Katie capire com’erano i due fratelli. Cordelia era quella più espansiva, casinista, allegra e furba; mentre Lucas era quello più riservato, tranquillo, protettivo e dolce.
I tre ragazzi uscirono dal ristorante che era già buio, «E’ stata una serata davvero bella, grazie mille» disse dolcemente Katie, guardando i due rossi. Cordelia le saltò in braccio e la stritolò «Già ti voglio bene» le disse felice poi guardò il fratello «Quindi cretino vedi di tenertela stretta» concluse facendogli la linguaccia. Lucas le fece la linguaccia indietro poi annuì, «Vuoi un passaggio?» lo domandò alla bionda quando si fu staccata da Cordelia. «No, tranquillo, mi faccio venire a prendere. Ci vediamo domani» rispose Katie sorridendogli dolcemente.
Lucas annuì passandosi per l’ennesima volta una mano fra i capelli, «Va bene, però mi dovresti dare il tuo numero» le disse, tirando fuori dalla tasca dei pantaloni il cellulare.
Katie annuì poi afferrò il telefonino del ragazzo e scrisse il suo numero, «Mi scriverai?» chiese lei, guardando negli occhi. Azzurri come il cielo sereno contro verdi come gli smeraldi.
«Certo. Ciao bellissima» Lucas le diede un bacio sulla guancia poi fece segno a Cordelia di andare verso la macchina. Cordelia però prima diede un bacio, anche lei, sulla guancia alla bionda.
«Ci vediamo Katie» strillò Cordelia mentre correva verso l’auto del fratello. Lucas la salutò un’ultima volta poi anche lui, si diresse verso la sua auto. Partirono e Katie rimase lì a ripensare alla serata appena avuta e a come si era sentita mentre guardava Lucas. Katie non aveva mai creduto all’amore a prima vista, ma in quel momento si stava ricredendo perché si stava innamorando di Lucas e ancora non riusciva a crederci.
 
«Signore dobbiamo fermarla» parlò Hergar mentre guardava Katie attraverso una palla di vetro immersa in una leggera nebbiolina.
«Non possiamo, ma ben presto capirà che non può cambiare i piani da lei precedentemente scelti. Lui dovrà essere la sua cinquantesima vittima, sennò non potrà andare avanti con la sua missione. Gli umani si fregano da soli nello stesso momento in cui si innamorano» ribatté il Mietitore sorseggiando un bicchiere colmo di anime.
«Ne uscirà distrutta, la dobbiamo proteggere» ribatté a sua volta il mutaforma.
«Non possiamo» ribadì il Cupo serio, guardando la palla di vetro, in cui mostrava una Katie tutta sorridente. Ma quel sorriso ben presto sparirà per essere sostituito da lacrime di sangue.

 
  
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