L’altro
lato della medaglia: gli impossibili pensieri proibiti di Jacob.
Ringrazio
tutti quelli che hanno letto e commentato, ho scoperto di non essere l’unico
essere vivente a shippare Alice/Jacob o altri pairing strani! XD
Have fun!
^^
Giaccio e Fuoco
Sanguisuga!
Vattene,
parassita!
Lasciami
in pace, mostro!
Tornate
nella tomba!
I
vampiri... bleah!
Esseri
disgustosi come il loro stucchevole terribile odore pungente.
Freddi,
duri, impassibili, subdoli, ammalianti e spietati come i predatori che sono.
Ma con
qualche eccezione, forse...
Qualcuno
che sembra troppo umano, troppo buono per essere capaci di far del male.
E non mi
riferisco al dottore...
C’è
qualcuno troppo tenero e delicato per essere capaci di avventarsi su un
innocente indifeso.
C’è un
volto che più degli altri non riesco a figurare con gli occhi iniettati di
sangue...
Già,
perchè incontrando quella splendida creatura casualmente per strada, magari non
nel punto di convergenza di tutte le leggende soprannaturali quale è Forks, ci
si chiederebbe soltanto da dove è uscita una tale bellezza leggiadra, e
accetteremmo di buon grado di perdere la vita solo per provare ad avvicinarla,
a sfiorarla.
Insospettabile
creatura della morte...
L’unico
sospetto potrebbe essere la sua eccessiva bellezza, l’incredibile portamento e
l’improbabile grazia neanche fosse una ballerina classica, la melodica voce
trillante come un canto di campane, le leggere occhiaie a sottolineare gli
occhi dalla tonalità dolce di miele come il suo cuore.
Il suo
cuore morto che non batte più da secoli...
Lei.
Non una
stupida superficiale oca snob troppo bionda, senza un briciolo di cervello.
No, lei.
Lei, tu.
Una
perfetta dama piena di intuito e carisma.
Energica,
euforica, entusiasta, con l’argento vivo in corpo.
E piena
di vita, possibile?
Potrei
addirittura definirla... simpatica?
Divertente?
Adorabile?
Così
ingenua, così gentile, così sensibile, così fragile.
Sì, ecco
la prima cosa che ho notato di lei, la fragilità, la prima cosa che ho provato,
che ho sentito il bisogno di preservare.
Come con
Bella, sarà una fissa...
Così
perfetta la mia piccola... Alice...
Ecco! Lo
sapevo! Ma perchè dico io ho imparato i loro maledetti nomi!
Adesso
sono costretto a considerarli delle persone, degli esseri umani degni di un
nome...
Quelle
luride bestie!
E se lo
dico io che sono un lupo, devono essere proprio disgustose!
Non hanno
niente di buono, niente di giusto, non dovrebbero esistere, non devo permettere
loro di influenzarmi!
Già, a
volte invidio quel moccioso di Seth.
Lui non
ho esitazioni, non si fa problemi, a simpatizzare coi nemici succhiasangue.
Così
ingenuo, così aperto...
Ma perchè
poi devono essere dei nemici?
Perchè
qualche strampalata leggenda indiana ha deciso che dobbiamo odiare i freddi con
tutti noi stessi?
Forse
perchè qualche loro lontano antenato di cui ignorano l’esistenza ha commesso
crimini atroci?
Gli
errori dei padri ricadono sui figli?
Quello
che faremmo loro non sarebbe migliore delle loro stragi, sarebbe barbaro e
crudele, ci porterebbe al loro livello...
Ma io lo
dico?! Proprio io, che fino a ieri avrei voluto staccarle loro la testa, farli
a pezzetti, accenderci il fuoco e inebriarmi del loro odore che brucia.
Io che
non avrei esitato ad attaccarli senza ragione, contro la volontà di tutto il
branco.
Io che
non ero veramente pronto, che mi sono allontanato da Sam quando hanno deciso di
realizzare il mio desiderio.
Di nuovo
contro tutto il branco, è il mio destino, di stare solo.
Senza
Bella, senza il mio amore e migliore amica.
Per lei
me ne sono andato dal branco. Non per gli altri, non per i vampiri, sai che me
ne frega.
Però
difenderli era la cosa giusta...
Ma cosa
sto pensando?!
Perchè
prendo le loro parti?
Perchè
sto in casa loro? Perchè prendo in braccio questa bambina, e la amo, le voglio
più bene di ogni altra cosa al mondo, dimenticandomi di tutto e di tutti, anche
di quello che non avrei voluto dimenticare, come Bella...
L’ennesimo
scherzo del destino...
Forse ci
sono altre cose che non voglio dimenticare.
Altre
cose che avrei voluto scoprire, avrei potuto scoprire, se non fossi stato io.
E se lei
non fosse stata lei.
Se la mia
tenera piccola fragile vampira non fosse stata quella che è, ma solo il fiore
che vedo io...
Non
dovrei neppure pensarle queste cose, non dovrei riuscirci, lo sento, sono
totalmente accecato dalla mia unica fondamentale ragione di vita, la bimba.
Però lo
sento bruciare, e non lo posso ignorare, è più forte dell’imprinting.
Quel
sentimento di rimpianto che mi brucia e mi logora dentro.
Non per
quello che non avevo mai avuto, che non era mai stato mio, che non sarebbe mai
stato mio, in nessun modo: Bella.
Quella è
stata una liberazione.
Adesso è
tutto più facile, non soffrire più per lei, non portarle più doloro con la mia
sofferenza...
Provo
rimpianto per quello che non ho mai avuto, ma che avrei potuto avere.
Che avrei
dovuto avere!
Quello
che ho odiato e voluto ignorare tanto a lungo, finché non è stato troppo tardi,
finché non è diventato veramente impossibile, più di ogni limite fisico e
naturale...
Saremmo
potuti diventare amici.
Il cane
da guardia dei vampiri, ne sarei stato quasi felice, se era per lei.
Senza
sentirsi a disagio.
Senza
temere di affezionarsi troppo.
Di vedere
il loro lato buono, di smettere di considerarli i cattivi della storia...
Soprattutto
lei...
Lei che
sento il bisogno di proteggere, di difendere, così piccola, mingherlina,
apparentemente indifesa, nonostante la celata forza di marmo.
Come
Bella per Edward, prima che accadesse l’irreparabile.
Lei che
non può vedere cosa mi frulla in testa, cosa ho intenzione di fare, cosa ho
deciso di fare.
Ho
pensato di essere fortunato, così non mi avrebbe visto premeditare di baciarla,
non avrei dovuto sopportare altro imbarazzo.
Lei, il
mio angelo della morte, che, dopo la frustrazione, è sempre stata curiosa di
capire il mio futuro, sempre affascinata dal suo limite nei miei confronti, dal
mio potere.
Forse era
un divieto auto imposto dal suo corpo di non violare la privacy della sua anima
gemella...
Come accade
ad Edward nei confronti di Bella...
Le
premesse per una bella storia d’amore c’erano tutte.
Ma il
destino aveva altri piani in mente.
E neanche
la piccola Alice in questo caso poteva metterci in guardia.
Queste
folli faccende di lupi come l’imprinting...
Perchè
non potevo riceverlo per una ragazza come lei?!
Gentile,
bella, simpatica, una coppia di burloni, saremmo stati...
Intelligente,
sensibile, solo un po’ puzzolente, ma ci stavo già facendo l’abitudine...
No,
certo, era più facile sciogliersi per mesi dietro a Bella per poi prendersi una
cotta per la sua mostruosa figlia in fasce.
Quella
terribile creatura che l’aveva sventrata, distrutta, uccisa.
Non come
Alice, che era sempre stata al suo fianco, pronta ad aiutarla, vicina e fedele,
la sua migliore amica...
Lei ci ha
sempre aiutato, sempre salvato.
Quando
stavamo per morire tutti per mano dei Volturi, è stata lei a salvarci, di
nuovo.
Non solo
premunizioni, ma sacrifici di tutta una vita, per il bene degli altri.
Mi
sentivo lacerato dentro al pensiero di dover fuggire con Renesmee, lasciar
morire Bella, i miei compagni, i miei nuovi amici, accettarlo e scappare come
un codardo, accecato da lei.
Solo una
fievole scintilla mi riscaldava dal gelo del dolore: la speranza di trovare
Alice in Sud America, il desiderio di poterla rivedere.
Magari
vivere come una famiglia, io, lei, e la bambina...
Quando è
spuntata nel mezzo della battaglia che stava per sorgere, correndo come un
mansueto felino, volando come una delicata farfalla, era come se finalmente
potessi tornare a respirare.
Che
sollievo! Lei che rideva con quella sua incantevole voce squillante!
Era come
se non se ne fosse mai andata, non mi ricordavo già più del dolore del
distacco.
Ci aveva
salvato, di nuovo. Ci aveva mentito, per il nostro bene.
Non avevo
creduto neanche per un secondo che fosse scappata egoista per mettersi in
salvo, lei che era sempre in prima linea per gli altri.
Era
tornata! E io bruciavo di gioia!
Gioia per
Nessie che scampava al pericolo.
Gioia per
Bella che non dovevo lasciare.
Gioia per
Alice, il mio amore che potevo tornare a guardare.
- Alice –
non avevo resistito a gridare, troppo forte la felicità di poter stare di nuovo
sotto lo stesso cielo, sotto la stessa luna...
Avrebbe
potuto essere la mia migliore amica, insieme a Bella.
La mia
compagna di vita.
Lei
sarebbe stata quella giusta, non un amore forzato come quello per Bella.
Non un
amore sbagliato come quello per Nessie.
Un amore
perfetto, quello per Alice.
Se
fossimo persone normali...
Ma i miei
guai non possono avere fine.
E io
proprio non posso materialmente star pensando queste cose.
Quindi,
magari, forse in un’altra vita...