Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: Evil_Queen2291    02/01/2015    6 recensioni
FTL AU: Regina è stata incoronata dopo il suo matrimonio con re Leopold, ma la sua vita non potrebbe essere più diversa da quello che desidera. Forse un cavaliere può cambiare le cose...
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Re Leopold, Regina Mills
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
N.d.A. Piccola precisazione introduttiva prima di lasciarvi alla storia vera e propria. Trattandosi di un AU, mi son presa la libertà di rimodulare parentele et similia in modo più funzionale alla storia che ho programmato. Qualsiasi differenza con OUAT verrà spiegata, anche se non ‘tutte e subito’. Se qualcosa vi sembrerà fuori posto, tranquilli: avrà senso a breve (…spero ;) ). 
 

Un anno prima…
 
“Avresti dovuto dirmelo prima, Cora!”
 
Leopold picchiò con forza il pugno sul tavolo del suo studio, ma la donna non batté ciglio, limitandosi a fissarlo dritto negli occhi.
 
“A quale scopo, mio caro?” si passò le mani sulla gonna, distendendo delicatamente le pieghe, prima di posarle in grembo. “Mi sono occupata personalmente del problema. Lo stalliere non è più un problema” gli sorrise ed il sovrano la guardò con attenzione, aggrottando la fronte.
 
“Lo hai mandato via?”
 
Cora rise alcuni secondi, coprendosi le labbra. “Non essere sciocco, Leopold. Gli ho strappato il cuore dal petto e l’ho distrutto davanti a suoi occhi”
 
Leopold la guardò interrogativo e la donna sbuffò, spazientita. “Regina. Ho ucciso il suo amato stalliere davanti ai suoi occhi”
 
L’uomo si poggiò allo schienale della sedia, soddisfatto. Incrociò le mani sotto il mento, assorto. “C’è solo un altro aspetto di cui mi devo occupare allora… Puoi andare”
 
Cora si alzò, accennando ad un saluto con il capo.
 
 
 
“Swan!”
 
Emma sobbalzò sulla sua branda, sbattendo le palpebre velocemente. Quando riuscì a mettere a fuoco la figura davanti a sé, si lasciò cadere di nuovo sul materasso di paglia. “Graham, che diavolo vuoi?”
 
“C’è qualcuno che vuole parlare con te” il Cacciatore rimase immobile sull’uscio della porta, le braccia incrociate al petto e la solita espressione corrucciata.
 
“Mandalo via”
 
“Non posso”
 
Emma si sollevò, guardandolo negli occhi. “Cosa vuol dire che non puoi? Hai finalmente trovato qualcuno in grado di prenderti a calci?” prese una pausa. “Oltre me, s’intende”
 
Il sorriso le si congelò sulle labbra quando vide che Graham non aveva intenzione di rispondere a tono, come avevano sempre fatto in quelle schermaglie verbali.
 
“Chi è?” gli chiese, con cautela, mentre si metteva seduta sul letto, passandosi una mano tra i capelli.
 
“Un Genio”
 
Emma scoppiò a ridere. “Bella battuta, Cacciatore. Davvero. Ora dimmi chi diavolo è così posso prenderlo a calci personalmente!”
 
“Te l’ho detto, un Genio. E porta un messaggio con il sigillo del Re”
 
Emma si bloccò immediatamente. “Quale?”
 
“Re Leopold”
 
 
 
“Dov’è Swan?” chiese Regina, senza preamboli, all’ancella che le stava intrecciando i capelli.
 
“Non saprei, sua Maestà” le mani della ragazza tremavano leggermente, mentre continuava ad evitare il contatto con gli occhi della sovrana attraverso lo specchio.
 
“Era qui stamattina?”
 
La ragazza scosse la testa, furiosamente. Regna fu presa immediatamente da un terribile senso di preoccupazione. Serrò la mascella, imponendosi di respirare con calma.
 
Non è accaduto nulla, Regina. Calmati. Sicuramente è nel piazzale di addestramento e si lamenterà tutto il giorno per le braccia indolenzite.
 
 
“Mia cara, sei raggiante questa mattina” la salutò Leopold, cingendole possessivamente la vita con il braccio prima di baciarla sulla guancia.
 
Regina si costrinse a sorridergli amabilmente. “Merito dello splendido rubino che mi ha donato per il mio genetliaco, sua Maestà”
 
Leopold sorrise soddisfatto, dandole una pacca leggera sul dorso della mano, poi le fece cenno di accomodarsi sul trono alla sua sinistra.
 
La donna scandagliò velocemente i volti presenti quella mattina, notando subito l’ambasciatore di Arendelle. Ecco spiegata tutta la sua gentilezza, si disse.
 
“Mia cara, lascia che ti presenti ser Kristoff” il giovane biondo si avvicinò di qualche passo, raggiungendo la piattaforma del trono al centro della Sala Grande. Si inchinò rispettosamente alla coppia reale, mormorando alcune parole di circostanza, ma Regina non si premurò di prestarvi troppa attenzione. I suoi occhi tornarono ad osservare le persone presenti, ma, a parte Kristoff, non riuscì a trovare nessun cavaliere al di fuori delle guardie personali del Re.
 
Corrugò la fronte, preoccupata. Dove sei, Emma?
 
“Qualcosa ti turba, mia regina?” la voce di Leopold e la sgradevole sensazione del suo viso troppo vicino alla sua pelle la fecero rabbrividire.
 
“No, sua Maestà” si sforzò di aggiungere un sorriso, consapevole di quanto fosse importante, per suo marito, mostrare al mondo quanto felice fosse la sua giovane sposa.
 
Giovane abbastanza da essere sua figlia… Regina scacciò con forza quel pensiero, prima che la solita ondata di nausea le attanagliasse lo stomaco. Gli prese dolcemente la mano, accarezzandogli leggermente l’anello con il sigillo reale. Lo stesso sigillo che aveva usato più di una volta su di lei…

“Maestà” iniziò, attirando la sua attenzione. Attese che l’uomo tornasse a guardarla negli occhi prima di riprendere a parlare. “Speravo di poter uscire a cavallo, oggi…”
 
“Oh, ma certo, mia cara” il sorriso che Leopold le indirizzò in risposta le diede un brivido terribile. “Jones!”
 
L’uomo fu di fronte al trono in pochissimo tempo. “Maestà” si inginocchiò, in attesa degli ordini.
 
“Oggi accompagnerai la regina nella sua passeggiata a cavallo. Bada che non le accada nulla”
 
Regina fu sul punto di obiettare, ma sentì le dita del Re serrarsi attorno al suo polso. Incrociò per un solo secondo i suoi occhi, leggendovi chiaramente l’avvertimento a non dire una sola parole.
 
 
La prima sensazione che Emma riuscì a distinguere fu l’odore di sottobosco, pungente, che la circondava. Cercò di aprire gli occhi, ma il dolore alla testa era martellante, rendendo ogni movimento incredibilmente più difficile.
 
Ma che diavolo…?
 
I ricordi di quanto era accaduto nella Sala del Trono tornarono gradualmente a galla, frammentati. “Bastardo…” sibilò a denti stretti, aprendo con cautela gli occhi.
 
“Un semplice grazie sarebbe stato sufficiente, ser!”
 
Emma tento dì alzarsi in piedi di scatto, ma due mani solide la trattennero su quello che doveva essere un letto da campo. “Calma, calma… Chiunque ti ha colpito, ti ha messa fuori gioco per un bel po’ di tempo. Posso assicurarti che qui sei al sicuro”
 
Il cavaliere cominciò a mettere a fuoco la figura davanti a sé. Dove aveva già visto quell’uomo? Aveva sicuramente un volto più che familiare, ma non riusciva ad associarlo a nessun nome.
 
“Robin di Loxley” le disse, quasi intuendo la domanda nei suoi occhi. L’uomo le porse la mano ed Emma la strinse non appena riuscì a mettersi seduta.
 
“Swan”
 
Robin rise. “So perfettamente chi sei, ser Swan. Non ho dimenticato il tuo viso, né la mia riconoscenza”
 
Quelle parole fecero scattare immediatamente qualcosa: una donna, terrorizzata, e con un neonato in braccio, assalita da almeno tre uomini armati, mentre un quarto tratteneva Robin a terra. Era successo subito dopo la Guerra degli Orchi, quando tutti i confini del regno erano stati invasi da reduci e disertori di almeno tre eserciti diversi, lasciando la zona devastata e fuori controllo.
 
“Come sta il bambino?” gli chiese, massaggiandosi la nuca. Non fu sorpresa di trovarvi tracce di sangue secco ed un vistoso ematoma. Non sparirà facilmente…
 
“Roland e Marian stanno benissimo” Robin prese una ciotola, porgendogliela. “Butta giù questo, ti aiuterà con il dolore alla testa”
 
Emma lo ringraziò con un cenno del capo, mentre la svuotava d’un fiato, non trattenendo una smorfia di disgusto. “Spero che gli effetti siano migliori del sapore di questa robaccia, Loxley…”
 
“Lo sono, fidati. Ora vuoi spiegarmi cosa è successo per fare in modo che il Primo Cavaliere della Guardia della Regina finisse svenuto nel bel mezzo della foresta?”
 
“Questa, amico mio, è una lunga storia…”
 
“È il tuo giorno fortunato: i fuorilegge han sempre a disposizione molto tempo”
 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Evil_Queen2291