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Autore: Laila    16/11/2008    4 recensioni
Kodachi sembra aver fatto finalmente breccia nel cuore del nostro beneamino col codino, ma com'é possibile? Scopritelo coi vostri occhi! Buona lettura. Laila
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Kodachi Kuno, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Essere o non essere...


Tornò in tutta fretta alla dimora dei Kuno, si era fatto veramente tardi! Si era persino scordata di mettere la sveglia! Maledetta stanchezza!

Adagiò Aibara in una vecchia gabbietta per uccelli, appesa all'appendiabiti, in camera sua. Lasciò all'interno anche alcune ciliegie, nel caso avesse avuto appetito nell'avvenire.

Per sé mandò giù solo un boccone di un bignè, dietro ad un succo, quindi senza aspettare un minuto di più attraversò la strada in sella alla bicicletta rosso fiammante di Kasumi. Quella sagoma ferma sulla soglia del cancello, sembrava Ucchan.

Aumentò la spinta sui pedali. Aguzzò la vista. No, non sembrava, era! Era Ucchan!

- Lasciami!!! Ti ho detto non avvicin... Ah!

Cosa sono queste voci?

- Zucchero! Sono sempre io! Ran... ma!

- Ah! Sei sorda? Vattene!!! - “KABOOM!!!”

Che stava succedendo di nuovo? Sentiva le urla stridule di Kodachi alternarsi a quelle di Ranma oltre che, allo scoppio di numerose deflagrazioni.

Con un gran clagore dei freni, sterzò bruscamente davanti alla compagna di classe, dando fondo alla sua energia.

Quella la squadrò tranquilla e sicura di sé, aspettando che il suo respiro affannoso si calmasse un po' o che, almeno esalasse l'ultimo.

- E' tutto sotto controllo... la pazza e Ranma stavano dando dei bocconcini di pesce a Verdolino, il coccodrillo domestico, quando una piccola spatola ha fatto inciampare Ranma... - sorrise, posando deliberatamente una mano sulla bandolera, carica di piccole, affilate armi culinarie.

- Ranma è caduto in acqua – affermò, più che metterlo in dubbio la stessa Akane.

- Io il mio turno l'ho fatto, vado a farmi un bagno... se non riesci a riportarlo a casa Tendo entro stanotte, dovremo obbligarlo... - stabilì senza esitazione la cuoca.

L'altra annui brevemente - Così finalmente potremo andare a cercare un rimedio dall'elfo...

Ucchan si era allontana sbadigliando, già da qualche minuto, quando le urla tornarono ad allarmarla.

- Ragazza col codino! Sentivi la mia mancanza?!?!

Ora ci si mette anche Tatewaki! sospirò Akane, forzando la serratura del cancello.

- Aiiiiiiiiuto! - Spaventata, la ragazza col codino le spinse contro l'inferriata, mancandola di pochissimo, tanto aveva fretta di uscire!

- Stupido! - Tendo afferrò Ranchan per un braccio, marciando a velocità sostenuta.

- Dove vai? E la tua bicicletta?

La coetanea fece spallucce, poco toccata – Passo a prenderla dopo, prima ti riporto a casa...

- A Casa? Ma io... Non doveva finire così! - protestò singhiozzando la rossa. - Io la amo! La amo!

Akane avvertì i brividi salirle e scenderle la colonna vertebrale.

Parlava in tono così sofferente! Cercò di ricordarsi perché era lì e soprattutto che quello non era Ranma. Un'amara constatazione della realtà. Ma aveva lo stesso la sensazione che picchiarlo a sangue sarebbe stato, estremamente liberatorio!

Visto che Ranma non era ancora in sé, doveva farlo rinsavire prima di diventare pazza.

E la demenza rappresentava solo l'ultimo dei suoi problemi...

Intanto Ranchan, si stava asciugando i segni del pianto con la mano rimasta libera. - Essere rifiutati dalla persona che si ama è così triste... Tutta colpa di questo mio stupido corpo!

E tre... Era la terza volta che dichiarava amore eterno alla rosa nera!

Sentì Akane torcerle il polso, l'aveva forse offesa?

- Oh, Kodachi non mi accetterà mai... la mia vita è rovinata! Tanto vale che torni a casa tua, almeno per il momento...- borbottò ignorando le avvertenze della coetanea.

Senza il minimo preavviso Akane si fermò, lasciandole il braccio, poi voltandosi a guardarla con occhi roventi le ringhiò contro: - Finiscila di piangerti addosso! Lei non faceva per te prima e non fa per te nemmeno adesso! Nessun uomo sano di mente la prenderebbe in considerazione!

Ranchan si dette un colpetto al petto per soffocare un singhiozzo, poi incuriosita dall'isteria della coetanea si portò più vicina, appoggiandole una mano sopra la spalla.

- Non è che... che sei venuta a prendermi perché... perché sei gelosa?

Akane sistemò una ciocca ribelle dietro all'orecchio e perseverando a tenere basso lo sguardo, arrossì ardentemente. Farfugliò parole sconnesse e incomprensibili, delle cui Ranchan distinse solo un “Baka” finché all'improvviso non le riaffiorò nitida la voce.

- Ti sei accorto che il tuo amore per Kodachi è stato improvviso, vero Ranma? Le corri dietro da quando ti ha regalato quel mazzo di rose rosse, prima la evitavi come la peste!

La ragazza col codino dava l'impressione di star riflettendo accuratamente, mentre si grattava il mento, assorta nei propri strazianti pensieri d'amore.

- Quello che sto' cercando di dirti è che sei sotto un incantesimo, non ci sono dubbi!

A quell'affermazione scosse il capo, con fare compassionevole:

- Ma va'! Che storia assurda ti sei inventata! Dici così solo perché sei invidiosa!

Avendone fin sopra ai capelli, Akane scrocchiò le dita delle mani, spedendola senza tanti complimenti, in orbita.

Dato i numerosi problemi che aveva creato, Ranma venne narcotizzato, da un piatto speciale di soba di Kasumi. E quella sera durante la cena si afflosciò con la testa sul tavolo, il naso spiaccicato sulla superficie e il sibilo forte e ritmico del dormiente.

Intorno alle 22,00 cominciò a piovere.

Akane pensava che avrebbe finalmente goduto di un po' di tranquillità rientrando in camera sua, ma una volta sulla soglia scoprì che la sorte aveva appena cominciato ad accanirsi contro di lei...

La mangiatoia per uccelli era stata manomessa, di Aibara nessuna traccia! La pioggia batteva sulla finestra semiaperta.

Le uniche tracce insolite nella stanza erano quelle di alcuni graffi obliqui e poco profondi, sulle ante dell'armadio.

Accidenti! Cos'ho fatto?! Perché l'ho lasciata sola! E' scappata!

*****


La fatina sentì le orecchie fischiare e il naso congelarsi lentamente.

Il busto era compromesso, fatalmente incastrato tra i denti acuminati della belva feroce che l'aveva rapita, probabilmente per mangiarla.

Forse peggio...

Quegli animali dagli occhi pieni di fluorescenze erano famosi per torturare le loro prede e lasciarle poi in fin di vita, magari in mezzo ad una strada buia e dissestata.

Addio mondo crudele... pensò prima di perdere le forze.

Non avrei mai immaginato di fare la fine del topo...

*****


- Bisnipote, da quando in qua, vai in giro in queste condizioni?!- insinuò Obaba mentre la gatta, lasciando cadere qualcosa che non aveva mai visto prima, miagolò e si scrollò dall'acqua piovana.

- Così non capisco nulla! - armandosi di teiera, la vecchia bagnò la micetta rosa.

- Ola non ho tempo pel spiegale! - furono le prime parole che uscirono di bocca alla nipote.

La longeva amazzone, famosa per la sua padronanza con le allieve più cocciute, alzò un sopracciglio. La ragazza tenne alto lo sguardo, finché non fu colta dal freddo e starnutì, dopotutto era nuda!

- Si tratta del futuro marito, me lo sento! - annuì la vecchia ancorata al suo bastone.

- Lanma è stato suggestionato da questa cosetta, bisnonna! Kodachi clede di avelmi sconfitto, ma Shampoo dice che è una stupida! - spiegò tenendo la strana bambola riccia chiusa nelle mani.

L'espressione di Obaba era tutto, fuorché accorta, stropicciandosi gli occhi per il sonno, la coprì alla buona, mettendole sulla testa una coperta;

- Andiamo con ordine, cosa ha fatto questa Kodachi al futuro marito?

Mentre la giovane amazzone spiegava all'anziana il perfido piano di Kodachi, ed in che modo volesse vendicarsi dell'offesa subita, Mousse, da dietro la porta si aggiustava gli occhiali.

*****


- E adesso cosa faccio?! Cosa! Dimmelo tu!

- Cos'è che hai perso? - provò a chiederle per la centesima volta Nabiki, quando Akane si disperava a tal punto, era impossibile farla calmare.

- Non cosa! Chi! La mia fata, la F-a-t-a-! - scandì lentamente, tirandosi su dal pavimento, dove aveva appurato, sollevando la coperta dalla sponda del letto, che Aibara non si era semplicemente nascosta.

- La sola fata che poteva aiutarmi a far tornare in sé Ranma!

Nabiki roteo gli occhi al cielo, replicando seccamente: - Ah! Quella fata!

La minore le tirò addosso il cuscino - Non mi sei di nessun aiuto!

- E colpa tua sorellina! Non hai l'urgenza di soffermarti su un problema, finché non finisci per sbatterci il naso... sei così vulnerabile!

Akane sentì una rabbia colossale montarle in circolo.

- Hai paura di spingerti oltre, ma ce l'hai da sempre non è una novità! Solo che il tuo timore si assopisce aspettando il momento giusto per scatenarsi! Un trucchetto di Shampoo, un nuovo nemico per Ranma, un cambiamento improvviso e tutto torna a farti male, come in una catena senza fine... - continuò ardita, dipingendo un ritratto della sorella, senza regalarle niente.

Del resto, che poteva saperne lei? Lei che non aveva mai avuto un ragazzo. Lei che doveva render conto solo a se stessa. Mentre i suoi di problemi si moltiplicavano cercando di fare le cose assieme a Ranma e per Ranma. E comunque ci provava, Nabiki era davvero ingiusta!

- Tu non hai mai avuto paura? Paura di non farcela a far tornare tutto come prima? - la provocò Akane vagamente inacidita.

Nabiki portò le mani ai fianchi con aria di sfida.

- Sì. Quando è morta la mamma. Basta un niente per ammalarsi e così tanto per guarire, il punto è che io ci credevo... intendo che lei potesse guarire, invece ho imparato a conoscere la rassegnazione, e dopo il funerale non volevo più mangiare finché Kasumi...

Sentendola dimezzare il discorso in un sospiro nostalgico, Akane la incalzò con premura.

- Cosa ti ha detto Kasumi?

Quella fece scivolare lo sguardo sulla fessura aperta tra le sbarre della gabbia, socchiudendo appena le palpebre, in modo assorto.

***********************************


Baka* significa stupido. L'angolo dell' autrice:

Ringrazio tutti i lettori e sopratutto chi commenta, perché col suo sostegno, mi spinge a dare sempre di più.


Akane25: Carissima sei davvero tanto buona con me^^anch'io mi sono divertita molto a scrivere la scena di Kodachi è Ranma svenuto XD... fammi sapere che ne pensi di questo cap mi raccomando!


Riccardo: L'importante è arrivare prima o poi, non preoccuparti XD Ti ringrazio per la dritta, giustissima, come vedi ho modificato il pezzo, ma concedimi le "tizie" mi piaceva troppo come parola (anche perché non si conoscono poi molto) e l'ho lasciato. Resto in attesa del tuo prezioso giudizio!


Apple92: Sei rimasta un po' sul generico, la prossima volta mi piacerebbe che approfondissi l'argomento cara Apple^^a presto!


Maryku: §*__*§<---La mia faccia quando ho letto il tuo nome tra i commenti... Sì in effetti il povero Ranma resterà allo scuro del bacio, ancora per un po' (non poi molto, questa ff non sarà lunghissima, anzi^^) Non vedo l'ora di risentirti, mi fa sempre molto piacere^__-


Kuno84: Lo scorso cap in effetti non era molto movimentato, ma mi rifarò. Felice che le gag ti siano piaciute, fammi sapere qualcosa anche sue questo cap.

Ot (mess criptico): quando cominci quel progetto che sai tu (parte 1) mandami una mail, così mi faccio un'idea e seguito... 


Andy Grim: Una new entry, benvenuta! Anche io, se non ci fosse Akane opterei per una Ukyo-Ranma, ma anche le Ukyo-Ryoga non mi dispiacciono.

In effetti mi sono sempre chiesta che avrebbe fatto Kodachi se i suoi sogni su Ranma si fossero realizzati, che avrebbero fatto quei due assieme...

Vi dò appuntamento al prossima cap: "Il battito rubacuore"



   
 
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