Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: WhiteLight Girl    16/11/2008    7 recensioni
Quella notte dormirono tranquilli. Fuori la pioggia scendeva ancora a fiotti nella notte ormai scesa e illuminata da qualche lampo qua e là. Shaoran era sfinito. Si addormentò subito. Fece uno strano sogno. Sognò Sakura, in riva ad un lago. Era vestita di bianco, bianco candido come le ali di un angelo, come le ali di colomba che nel sogno le spuntavano dalla schiena.
Stette ad osservarla, pareva un angelo vero questa volta. Piangeva. Piangeva sangue. Era la stessa scena della leggenda che gli aveva raccontato in lacrime qualche notte prima. Ma perché piangeva? Perché aveva pianto durante il suo racconto? Solo ora si poneva quella domanda. Non poteva essere solo per la triste storia che raccontava. Pareva che l’avesse vissuta in prima persona quella storia, come se tra quegli angeli dalle lacrime di sangue vi fosse stata anche lei. E chissà, magari era stata proprio lei a cominciare.
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eriol Hiiragizawa, Li Shaoran, Meiling, Sakura
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Il villaggio e la chiromante che per qualcuno predicava guai

Il suo corpo era scosso da fremiti, il cuore le martellava in petto, la pelle le bruciava, soprattutto quella della schiena e delle spalle. Stava per succedere di nuovo, lo sentiva. Il dolore lancinante era arrivato anche alla punta delle dita, bruciava, bruciava tutta, fuori e dentro. Cadde in ginocchio, immergendosi nell’acqua del torrente tentando di alleviare il dolore, pareva aver funzionato. Alzò gli occhi blu a guardare il cavaliere che la fissava da sotto la pineta. L’aveva raggiunta di nuovo, come poteva essere? La guardava dolcemente e lei ricambiò il sorriso, il suo corpo si rilassò per un istante. Sperò fino all’ultimo che la trasformazione non avvenisse, ma presto il suo urlo di dolore fece tremare il bosco forse anche più di quando divenne ruggito. E i suoi lunghi capelli corvini non erano più tali

Furono al villaggio poco prima del tramonto, Sakura temeva di essere scoperta e teneva il cappuccio del mantello calato sul viso e lo sguardo basso. Shaoran fu rapido nel portarla al sicuro, affittò due camere confinanti nella prima locanda che trovarono nella strada principale del paese.
Erano molto stanchi dalle marce dei giorni precedenti e, dato che la cittadina pareva sicura, decisero di fermarsi più a lungo del solito. Entrambi sentivano che chi cercava Sakura non era nelle vicinanze. Shaoran ne approfittò per rimettersi in cerca della sua preda squamosa. Se voleva sposare la principessa Meilin doveva rintracciare quel drago e strappargli il cuore.
Ricordava bene le parole che Sakura gli aveva rivolto tempo prima, il punto debole di un drago, di qualunque razza esso sia, è il petto, dritto davanti al cuore.
Sakura restò relegata in camera per giorni prima di trovare il coraggio di uscire, ora camminava tra le bancarelle affianco a Shaoran che la osservava con la coda dell’occhio sempre all’erta; non voleva che le succedesse nulla. Il mercato era affollato e chiassoso, non sarebbe stato difficile nascondersi, fuggire o mimetizzarsi tra la popolazione se fosse servito, poi Sakura teneva sulla testa legato un fazzoletto che le copriva i capelli lasciandole scoperto il bel viso candido. Non sarebbe stato facile riconoscerla, inoltre agli occhi dei cittadini loro due sembravano due giovani sposi che facevano compere, entrambi vestiti da contadini. Le bancarelle esponevano i prodotti più svariati sotto i grandi tendoni, c’erano le stoffe preziose e luccicanti, i venditori di frutta, i mercanti d’armi, i vasai, anche qualche pittore che tentava di vendere i suoi quadri ai passanti e agli angoli più bui erano accampati anche veggenti e chiromanti.
Questi ultimi emanavano uno strano senso di oscurità che a Shaoran non piacque molto, così si voltò verso Sakura per invitarla ad allontanarsi ma la trovò intenta a fissare un portagioie incantata. Pareva pregiato, di legno chiaro, con ricami in argento ed un piccolo specchio sulla parte interna del coperchio. Sakura lo fissava rapita. Shaoran sospirò, poi sfiorò lievemente il braccio della ragazza attirando la sua attenzione e le disse:
-Ci conviene spostarci di qui.-
Sakura annuì senza spostare lo sguardo dal portagioie, Shaoran le si avvicinò e le mormorò nell’orecchio:
-Se vi piace ve lo compero.-
Sakura sobbalzò e si rivolse al ragazzo:
-No, non dovete, avete già fatto tanto per me, e poi non mi serve, state pure tranquillo.-
Shaoran sospirò e le sorrise:
-Quanto viene quel portagioie?- Chiese poi.
La giovane che stava al bancone lo guardò sorridente e gli indicò il prezzo; Shaoran pagò sotto lo sguardo sconcertato della ragazza e le porse l’oggetto. Sakura lo guardò titubante, poi lo afferrò e disse rossa per l’imbarazzo:
-Non ce n’era bisogno, comunque vi ringrazio, davvero.-
Il ragazzo le sorrise, ora anche lui leggermente imbarazzato e disse sottovoce:
-L’ho fatto con piacere.-
La giovane mercante fece due falsi colpi di tosse per attirare l’attenzione, ci riuscì.
-Credo che vi sarebbe utile consultare la chiromante dall’altra parte della strada.-
-Una chiromante?- Domandò Shaoran incerto.
La ragazza annuì, poi aggiunse:
-Se la signorina chiromante ve lo chiede dite pure che vi ha mandata Ichigo, lei sa che cosa deve fare, ma badate bene, la signorina non può entrare.-
Aggiunse puntando il dito contro la ragazza. I due giovani si fissarono.
-Perché non potrei entrare?- Domandò Sakura, l’altra scrollò le spalle.
-Così è stato deciso.- E fece il giro del bancone spingendo entrambi i ragazzi fino all’altro lato della strada.
-Rimango io con la signorina, state pure tranquillo.-
Disse spingendo Shaoran all’interno di una tenda scura da cui uscivano vari fumi profumati.
All’improvviso Shaoran si ritrovò al buio. Solo una candela faceva luce e rifletteva varie ombre sulla tela attorno a lui. Nel centro della tenda, che non era poi tanto grande, vi era un tavolo dietro cui stava una donna con il volto coperto.
-A cosa devo la vostra visita?- Chiese una giovane voce squillante da dietro il velo. A Shaoran parve conosciuta.
-Mi è stato detto di dirvi che mi manda una certa Ichigo.-
La ragazza ridacchiò.
-Bene allora, vi aspettavo.- Si calò il cappuccio velato che aveva sul viso mostrando il suo giovane viso e i suoi profondi occhi scuri. Era veramente una voce conosciuta, la ragazza era Tomoyo, colei che l’aveva condotto in quella direzione.
-Ci si rivede!- Ridacchiò lei.
Shaoran era stupito, tentò di parlare ma lei lo toccò:
-Non c’è molto tempo, fatemi parlare, è tempo che voi decidiate da quale parte stare, e io mi auguro che facciate la scelta giusta. Il drago che state cercando si rivelerà in questo stesso villaggio tra cinque giorni esatti, con la luna piena, dovete allontanate gli abitanti del villaggio e dichiarare la resa alla creatura che vi si parerà davanti se non volete pentirvene amaramente.- Shaoran tentò di prendere la parola ma la ragazza lo fermò con una mano. –So che non lo farete, ma non temete, non è ora che nessuno lasci questo mondo per ora, in nessun senso. Ora potete andare.-
-Aspettate, voi come fate a saperlo?-
La ragazza sospirò e rise. – Potrebbero arrivare ora delle persone che cercano la vostra compagna di viaggio, se la riporterete alla vostra locanda entro due ore non avrete problemi.-
Shaoran sgranò gli occhi, scattò fuori e afferrò Sakura per un braccio prima di trascinarla velocemente verso la loro locanda.
Una volta in camera Sakura chiese al ragazzo cosa gli fosse preso e lui rispose nervoso:
-Quell’indovina ha detto che stava arrivando chi vi cercava e se vi avessi riportata subito alla locanda non ci sarebbero stati problemi.-
Sakura sospirò:
-A questo proposito, credo che sia meglio che continuiate per la vostra strada e che lasciate perdere l’idea di proteggermi.-
Shaoran la guardò stupito, poi scosse la testa con vigore e disse convinto:
-Voi verrete con me e io vi proteggerò, non voglio che vi accada nulla di male.-
E il discorso si chiuse li.
Cinque giorni dopo i due ragazzi aspettavano agitati che sorgesse la luna piena, Sakura pareva terrorizzata all’idea.
Shaoran aveva provato a parlare con la gente del villaggio per convincerli ad evacuare il paese ma senza successo, verso il tardo pomeriggio aveva accompagnato Sakura nel bosco e l’aveva fatta nascondere in una grotta, poi era tornato al villaggio ad aspettare il drago.
Ora Sakura era da sola e aspettava che la luna sorgesse, aveva paura per Shaoran e non solo, sarebbe stato il momento perfetto per i suoi inseguitori se avessero voluto prenderla o anche solo individuarla.
Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto da un leggero fruscio. Alzò lo sguardo spaventata ma si rilassò subito quando vide davanti a lei una giovane dai capelli neri legati in una treccia e un lungo abito rosso scarlatto. Sakura scattò in piedi e la guardò sconvolta.
-Voi… voi siete…- Mormorò incerta.
-Sono Tomoyo, proprio chi tu pensi che io sia.- Rispose l’altra sorridente.
-Cosa ci fate qui?- Chiese Sakura confusa.
-Faccio ciò che devo fare, svolgo l’unico compito per cui ancora esisto.
Sakura le sorrise.

***---***---***---***

Dany92: Ok, fammi capire, tu pensi che Shao sia il drago ma dato che lo stai pensando allora non sredi che sia così, ma se io ti stessi facendo pensare una cosa proprio perché so che tu la escluderai visto che la stai pensando? Ma quanto mi diverto, forse sei vicina al contrario del contrario della soluzione del mistero.

Ambra: Bene, allora tu non chiedi e io non rispondo, ma forse sarebbe meglio davvero che voi mi faceste le domande così so quali dubbi vi devo chiarire lungo i capitoli, non vorrei dimenticarmi qualche mistero irrisolto.

Fantastic Paul: Giusto, ha rischiato di annegare, ma sai che non mi ero accorta che sarebbero annegate entrambe nello stesso lago? XD

Sakura Bethovina: Come persa un capitolo? Non ti sei persa nulla, tranquilla, è la Soju che si è proprio persa per strada, non la sento da qualche giorno, comincia a mancarmi, non so neanche se ha visto i miei AmmazzaShao… Non comment sull’identità del drago… Ma se fosse una terza persona?

Laprinc: Sono contenta di sapere che Shao sopravviverà, la ninna nanna piace anche a me, quando l’ho scritta l’avevo pensata come profezia, poi mentre scrivevo il discorso di Sakura ho cambiato idea XD. Purtroppo nonostante il bacio le cose non saranno ancora rose e fiori come si vorrebbe, anzi, forse cominceranno i guai…

   
 
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