Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: LateNight_01    06/01/2015    2 recensioni
"Tutto quello che avevano vissuto nella loro vita, cose positive o negative, le avevano aiutate a diventare migliori giorno dopo giorno, ed avevano imparato che bisogna sempre lottare, anche se gli ostacoli incontrati durante il cammino possono sembrare impossibili da superare.
Perchè tutto si può affrontare, specie se si ha accanto qualcuno che ti sostiene e che ti ama"
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Here I stand'
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"E se ti capita di perdere te stessa
ricordati di chi passa e di chi resta"
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Anna, tirando fuori tutta la sua buona volontà e il suo impegno, era riuscita in poco tempo a stilare la lista degli invitati al compleanno dei suoi figli. Naturalmente non potevano mancare duci, principi e re dei regni confinanti, ma aveva optato per una festa "aperta al pubblico" come disse lei. E si sentì fiera e orgogliosa del lavoro che aveva fatto -con un po' d'aiuto da parte del marito- quando gli inviti furono prontamente accettati dalla maggior parte delle persone, nonostante la festa si tenesse quello stesso giorno.
Elsa, naturalmente, si prese sulle spalle gran parte del lavoro, un po' per rimediare alla sua disorganizzazione, un po' perchè sapeva che "sovraccaricando" la sorella, quest'ultima avrebbe combinato qualche guaio irrimediabile. Hans si stava dando da fare il più possibile, ma alla fine fece poco o niente per aiutare la moglie,  fallì miseramente nel suo incarico di "reclutatore di orchestra" e sbagliò persino nell'allestimento del salone. A quel punto Elsa capì che lavorando da sola avrebbe fatto molto più in fretta e senza perdere troppo la pazienza, e arrivò a fine pomeriggio stanca ma soddisfatta del lavoro che aveva svolto.
Era tutto pronto, i primi invitati sarebbero dovuti arrivare entro le venti, e la famiglia aveva tutto il tempo di prepararsi e organizzarsi.
Kayla e Kanan avevano deciso di passare tutto il pomeriggio in giardino, e furono avvisate solo la sera dell'orario prestabilito per la festa. Kanan non era in sè dalla gioia di sapere cosa i genitori e gli zii avessero preparato per il suo compleanno, ma in qualche modo vedeva la cugina distante, distaccata.
Kayla si sentiva strana, a tratti era felice e poi era come persa nel vuoto, non ricordava di aver mai provato qualcosa del genere in vita sua. Spesso si ritrovava con la mente altrove, e rispondeva scocciata alle richieste d'attenzione da parte della cuginetta, mentre non riusciva a distogliere lo sguardo da quella strana gemma che aveva trovato quella mattina. Aveva come l'impressione che suo colore fosse cambiato impercettibilmente, dal verde brillante che aveva fino a poche ore prima a un verde smeraldo, luminoso e chiaro.
Con la scusa di sentirsi poco bene, era andata a riposare senza dire niente ai genitori, o a sua cugina. Aveva spiccicato un "Ciao" seccato e le aveva sbattuto la porta in faccia, facendola sentire esattamente come sua madre anni prima, esclusa dalla sua più cara amica.
Kanan aveva tastato con i polpastrelli il mogano che le separava, aveva percorso con le dita il contorno della serratura in rame,  aveva accarezzato il pomello, infine aveva sollevato uno sguardo e strozzato un singhiozzo.
Si era allontanata da lì lentamente.



Poche ore mancavano alla festa, ma Kayla era stesa sul suo letto a contemplare un punto fisso nel vuoto.
Si sentiva diversa.
Non sapeva in che modo, ma qualcosa in lei era cambiato.
Aveva stretto la sua collana, si era persa sulla sua superficie fredda, aveva provato il desiderio di allontanarsi. Come sua madre anni prima, adesso Kayla avrebbe voluto un posto dove essere se stessa, un posto tutto suo. dopotutto non aveva mai amato la solitudine, ma chissà...forse era quello il rifugio che stava cercando.
Il suo dubbio e la sua confusione la portarono ad un comportamento freddo e chiuso con sua cugina. Era persino scocciata, quando arrivò alla festa: quell'evento organizzato da Elsa e Anna alla meglio e in fretta e furia, l'aveva distratta dai suoi pensieri che aveva fretta di riprendere.
Era una festa piena di gioia, anche se programmata in poche ore. Quando ne aveva l'occasione, se la caduta di un bicchiere creava un po' di confusione, oppure se la sua cuginetta andava in bagno, Kayla provava a sgattaiolare via per tornarsene in camera sua per perdersi nei suoi pensieri. Ma Kanan all'improvviso le sembrava un essere appiccicoso e insopportabile che non la mollava un minuto.
Non furono poche le volte in cui Kayla si sentì come soffocata da quelle persone che la circondavano, provava il bisogno di scappare, come se quel mondo non le appartenesse e lei non volesse in alcun modo farne parte, le voci e le risate tipiche delle feste erano per lei fastidiose come il cigolio di una porta, gli sguardi che le arrivavano da parte di perfetti sconosciuti la infastidivano, e più volte fece fatica a mantenere il controllo di se stessa e dei suoi poteri al fine di non nuocere a nessuno. Era nervosa, irritabile, stanca di tutto e di tutti, sarcastica, presuntuosa, rispondeva male a chiunque cercasse di avvicinarla o semplicemente rivolgerle una domanda.
Era come se si fosse "trasformata" in un'altra persona, e questo suo cambiamento non se lo seppe spiegare neppure lei; ma di sicuro non passò inosservato ai presenti, che tra una chiacchera e l'altra si domandavano con ironia -e un pizzico di cattiveria- se fosse quella la dolce e gentile principessa di cui si era sentito tanto parlare.



Inutile dire che fu Kanan la prima a dispiacersi per il comportamento sprezzante della cugina nei suoi confronti, e che, al contrario di molti, cercò di comprenderla.
Magari è solo stanca per la passeggiata di oggi- pensava, più per convincere se stessa che per altro -Oppure è successo qualcosa che l'ha resa triste, e ora si comporta così.
Ma non poteva far altro che formulare questi pensieri, ed ipotizzare che l'indomani questo "sbalzo d'umore" di Kayla fosse solo un brutto ricordo. Di certo non poteva neppure immaginare la vera causa che aveva portato quel cambiamento nella giovane principessa, e non poteva nemmeno sapere che il tempo, anzichè migliorare la situazione, l'avrebbe solo aggravata.
Solo all'ennesimo rifiuto da parte dell'altra Kanan si convinse a lasciarla un po' da sola, sperando che si calmasse e ritornasse quella di sempre. D'altra parte, non si stava per niente godendo la sua festa, la festa che aveva aspettato e progettato per anni e, -a parer suo- era arrivato il momento di divertirsi veramente.
Come si era aspettata, suo fratello Eirik era molto impegnato, quella sera: faceva continuamente su e giù dal salone ogni volta a braccetto di una ragazza diversa, rideva e scherzava con chiunque gli capitasse a tiro e raramente si prendeva il disturbo di chiedere a Kanan se fosse tutto a posto, e se la serata proseguisse bene anche per lei. Ma d'altronde questo era il tipico comportamento da fratelli, ed era già tanto se si era degnato di rivolgerle una parola gentile durante tutto quel tempo.
Così la giovane principessa -sotto incoraggiamento dei genitori- decise di "buttarsi" tra la folla e di distrarsi un po' dai suoi pensieri riguardanti la cugina.
Grazie al suo carattere aperto (sicuramente ereditato dalla madre Anna) e alla sua gentilezza e simpatia, non fece fatica a stringere nuove conoscenze e, perchè no, amicizie con gli altri invitati. Durante la serata conobbe anche un ragazzo, Adrian, con cui si divertì moltissimo e con cui imparò a ballare, che le tenne compagnia e con cui rise e scherzò tutto il tempo.
Forse era scoppiata la scintilla dell'amore, perchè quella notte, nonostante fosse stanca, si addormentò con un sorriso dipinto sulle labbra e non fece altro che sognare quel ragazzo che le aveva fatto battere il cuore per la prima volta...



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Note dell'Autrice:  Sono tornata, sono tornata! *inciampa e si rialza barcollando, per poi cadere di nuovo*
Allora, che dire? Inizio dicendo che oggi questo capitolo non è solo opera mia, ma anche di un'altra fantastica autrice di questo fandom, Irian. Quindi i miei ringraziamenti oggi vanno soprattutto a lei, anche perchè la parte migliore del capitolo è opera sua ;)
Continuo ad essere in ritardo, sono stata poco produttiva durante queste vacanze, ho il blocco, il computer non collabora come sempre, e la mia vita privata si "riflette" nel mio lavoro. Non dovrebbe succedere, lo so. Diciamo che sto seriamente cercando di essere puntuale -"nuovo anno nuovi propositi"-e anche se molti di voi mi odieranno per questa mia incoerenza nell'aggiornare le mie long, purtroppo sto passando un brutto periodo dal punto di vista emotivo e non è facile distrarsi dai problemi per dedicarsi alla scrittura, che richiede tanta concentrazione.
So che l'ho ripetuto tante volte, ma...Scusate il ritardo *i lettori infuriati si coalizzano contro l'autrice* e spero che mi lascerete una qualsiasi recensione, positiva o negativa, per farmi sapere il vostro parere sul capitolo :)
A presto!
                                                                                                LateNight_01 ed Irian
   
 
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