Anime & Manga > Soul Eater
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Autore: ShiNear    08/01/2015    3 recensioni
Un oscuro passato si cela dietro le anime dei personaggi più innocui o sconosciuti. Ancora molto c'è da dire su come, effettivamente, si sia giunti all'aspro conflitto che grava su Death City.
Teony Tengan è una dei principali tasselli di un puzzle ancora tutto da scoprire ed incentiverà lo sviluppo di intrighi sempre più complessi.
I membri del NOT, apparentemente ancora incapaci di tirare fuori le unghie, saranno i primi a fronteggiare il temibile Zodiaco, una setta dalle origini sconosciute ai più.
Tsugumi d'altra parte stringerà rapporti con il "cancro" dell'umanità: Karkadoom, senza essere perfettamente cosciente della gravità delle sue azioni.
E mentre una nuova vendetta si fa spazio verso le ragazze della Shibusen e una vecchia minaccia torna sui suoi passi per un conto in sospeso, il mondo si affaccia ad un periodo tetro ed uscirne non sarà facile.
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Meme Tatane, Nuovo Personaggio, Sorpresa, Tsugumi Harudori | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Soul Eater 2: I colori di un'Anima'
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4. STRANI AVVENIMENTI. COMPARE LA STREGA CACCIATRICE?
 

Mira Neigus si sistemò per l’ennesima volta gli occhiali sul naso. A causa del sudore freddo che le veniva a sapere quei dettagli, gli scivolavano continuamente.
Terminò chiudendo il fascicolo e dicendo: - Grazie, Ford. Aspetto informazioni qualora Zodiaco si rifacesse vivo.-
Il tipo occhialuto (Teony vedeva la sua anima color rosa... colore alquanto insolito) s’inchinò e disse: - Sicuro, Professoressa Neigus.-
Poi, una volta che si fu allontanato, Mira osservò con attenzione il gruppetto che si era formato. Tsugumi, Anya, Meme, Jasper, Marzolin, Teony e Lucy erano in fila in attesa di qualcosa.
Chiese: - Posso sapere cosa desiderate?-
Teony parlò per tutti: - Volevamo solo avere la conferma se la ragazza è stata... insomma, dopo quel che è successo...-
Neigus sospirò e commentò, con fare drammatico: - Non posso dirvi più di quanto non ci sia scritto in quel foglietto che mi avete dato.-
Lucy chiese: - Si tratta di una citazione?-
Mira scosse la testa: - L’ha scritto di suo pugno Zodiaco stesso. Ragazzi, approfitto dell’occasione per chiedervi di non dire ASSOLUTAMENTE niente a Black*Star e a Holmes. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno sono due fuori di testa che si mettono nei guai. E vedete di non cacciarvici anche voi, nei guai. Intesi?-
Annuirono all’unisono, con un leggero ritardo di Tsugumi, che era ogni secondo più verde dalla nausea. Poi, uscirono dalla stanza.
 
Una volta che Tsugumi uscì dal bagno, le ragazze non le dissero niente. D’altronde era meglio lasciar riprendere fiato a chi aveva tirato fuori il ramen appena ingerito. E non a torto, considerato che quella scena era abbastanza disgustosa. Quella povera ragazza... Clarisse... Anya la conosceva a malapena, ma era l’esatto opposto di Zodiaco, l’estroversione fatta persona. Non si ricordava nemmeno che tipo di arma era.
Tsugumi chiese a Jasper: - Jasper, che ore sono?-
Lui tirò fuori la sua cipolla, annunciando: - Le sei di sera. Però, vola in fretta il tempo, oggi.-
Cominciarono ad avviarsi verso la sezione NOT, quando un rumore di moto annunciò l’arrivo di un certo figo con la sua maestra d’Armi. Soul Eater Evans.
Jasper chiese all’albino, senza notare la cortina nera sul suo volto: - Ohilà, com’è andata la vostra anima numero cento?-
In tutta risposta, Soul gli affettò il cilindro.
Jasper lo prese in mano, lamentandosi: - Uffa! Era il mio cappello da festa!-
Tsugumi incrociò le braccia: - Come se ci fosse molto da festeggiare, oggi.-
Maka, la ragazza con i codini biondi, nonostante fosse triste come poche volte, si trovò a fissare Teony. Teony si accorse che la sua anima aveva un qualcosa di strano e bellissimo allo stesso tempo. Era giallo oro, splendente, quasi di luce propria, con qualche screziatura di verde che s’infrangeva come un riflesso. Un’anima solare e attenta, quindi.
Maka fissò Teony, poi Lucy, e concluse: - Voi siete le nuove arrivate?-
Teony allungò la mano: - Teony Tengan, classe NOT. Piacere.-
Lucy era quasi rassicurata da quella ragazza e sussurrò: - Lucy Crow.-
Lei strinse la mano a entrambe, presentandosi: - Maka Albarn. Questo scontroso è il mio partner, Soul Eater.-
Lui commentò: - Scontroso... lo saresti anche tu se dovessi riiniziare tutto da capo.-
Teony osservò la sua anima e fece del suo meglio per non ridere: nonostante il colore dei suoi capelli, la sua anima era come i suoi occhi, rosso rubino. Molto ribelle.
Maka rispose, tranquilla: - Lo so, Soul, ma se ti metti d’impegno una volta tanto, possiamo riuscirci.-
Lui la zittì: - Taci, “senza-tette”.-
Jasper coprì gli occhi ingenuamente a Lucy con il suo berretto tagliato, quando il Maka Chop risuonò per Death City.
Poi, il maestro dello specchio commentò: - Maka, Maka, Maka. Gli spettacoli di violenza sono vietati ai minori, lo sai?-
In quel mentre si sentì qualcosa volare sulle loro teste. Alzarono tutti lo sguardo, ma nessuno vide niente.
Soul chiese a Maka: - Dici che quella (*censura*) ci ha seguito?-
Lei sospirò:- Purtroppo temo di sì. Dobbiamo andare.-
Si girò verso Tsugumi: - Che è successo? La tua anima è triste oggi.-
Teony pensò: “Però! Lei sa vedere le anime! Non male, per una ragazza della sua età. Justin diceva che la classe EAT è straordinaria, ma questo...”
Tsugumi si assicurò che non passasse nessuno, poi sussurrò: - A titolo confidenziale, NON dovete dirlo a Black*Star o a Holmes. Zodiaco ha ucciso la sua arma e se n’è andato.-
Il silenzio si poteva toccare con un dito. Soul era tra l’incredulo e lo spaventato, mentre le nocche di Maka, poco alla volta, si esibirono in un concerto di schiocchi da brividi.
Sussurrò irata: - Quel mostro... lo dicevo che era un pessimo soggetto! Clarisse meritava di più di quel delinquente.-
Anya commentò: - Capisci perché né Holmes né Black*Star possono venire a saperlo?-
Lei annuì: - Certo. Black*Star distruggerebbe tutto e Holmes navigherebbe per mari e monti pur di trovare quell’individuo e terminare una sua dannata partita a scacchi! Andiamo, Soul. E buonanotte, ragazzi.-
E tornarono alle loro abitazioni.
Intanto, una donna su una zucca e un cappello a punta in testa li fissava, commentando: - Nyaaah! Non potevo scegliere casa migliore.-
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Mira Neigus salutò veloce i colleghi e si diresse velocemente verso l’uscita. In quegli ultimi mesi erano successe troppe cose: l’attacco di Shaula, la morte di Sid... e ora era morta anche Clarisse. Quanti sarebbero stati coinvolti in quella storia? Decise con un sospiro che non era il caso di pensarci e tornò a casa sua.
Tempo di chiudere la porta di casa e si accorse che c’era qualcosa di strano. Caldo. Lei non aveva acceso i caloriferi prima di uscire.
Un coltello le si piazzò esattamente sulla carotide, la lama pronta a secare, mentre una voce fin troppo familiare le diceva: - E lei è una dottoressa? Con un freddo simile, potrebbe prendersi l’influenza.-
Lei sussurrò rabbiosa: - Zodiaco! Sei sempre rimasto qui?-
Lui fece spallucce da dietro: - Avevo costruito una copia della chiave una settimana fa. Non è stato difficile. Mentre tutti mi cercano fuori, io sono rimasto qui.-
Mira provò ad allungare la mano per trasformarla, dicendo per distrarre l’assassino: - Beh, non ci vorrà molto prima che ti scoprano...- ma una leggera pressione del coltello la fece sobbalzare.
Zodiaco ridacchiò piano: - Ho lavorato con il professor Sid, Mira, non me la fai con una forzatura di primo piano. Quanto al trovarmi, ho qualche dubbio in merito.-
Lei cominciò a spaventarsi e lui proseguì: - Vada in cucina senza movimenti bruschi. Non sono venuto fin qui solo per fare quattro chiacchere.-
In cucina, una volta accesa la luce, Mira vide una figura completamente avvolta di un manto viola, la cui anima le ricordava qualcuno di molto particolare. O forse era meglio dire QUALCUNA. Shaula! Le vennero i brividi solo al pensarci. No, lei era morta!
La figura sussurrò e la sua voce sembrava carta che si stracciava in continuazione: - Bravo, ragazzo! Ci sei riuscito, infine!-
Zodiaco rimase impassibile: - Io ho fatto la mia parte. Ora tocca a lei, Cacciatrice.-
Lei rimase in silenzio un minuto, poi sembrò sorridere e disse: - Dirigiti a Santo Domingo, risali a Henry Jekyll e chiedi del dottor Nim. Vedrai che darà appoggio al tuo piano.-
Lui chiese, guardingo: - Che vuoi fare con lei?-
La figura sussurrò: - Tu non mi sveli i tuoi piani ed io non ti dico i miei.-
Mira provò a intervenire: - Scusate, io che c’entro?-
La figura svelò il suo volto, facendo sbiancare la professoressa, e disse: - Mi serve una cavia. Poi potrò vendicarmi. Vendicarmi di Harudori.-
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Eternal Feather-Senpai era simpatica. Aveva un carattere giovale ed era molto sincera e schietta. Mostrò a Lucy e a Teony i loro letti (avrebbero dormito vicine). Chi a Teony non andava molto a genio, all’inizio, era quella ragazza strega, Kim. Non ne vedeva l’anima e la cosa la metteva a disagio. Stranamente, però, Lucy andò subito d’accordo con lei. Quindi, dovette dedurre che non era un pessimo soggetto. Se poi era amica di Tsugumi, a lei andava bene.
Tsugumi... si sentiva bene con lei eppure non riusciva a spiegarsi come faceva a vedere il colore della sua anima nonostante non la percepisse a causa dello Scudo. Quel colore, poi... quel nero...
Mentre ci rifletteva, andò a sbattere addosso a Tsugumi, la quale aveva ancora lo spazzolino in bocca. Andava anche di fretta, a giudicare dal pigiama infilato per un braccio sì e uno no.
Tsugumi si tolse lo spazzolino e le disse: - Ti conviene sbrigarti ad andare a letto. Ultimamente la direttrice del dormitorio è alquanto severa sull’andare a dormire presto.-
Teony sapeva che era inquieta. Il viola era screziato di nero.
Ma non lo diede a vedere e commentò con un sorriso: - Ti ringrazio per il consiglio. Buona notte, Tsugumi.- e si diresse al suo letto.
Tsugumi, dal canto suo, augurò inutilmente la buona notte ad Anya e Meme (crollate dal sonno!), si sistemò il pigiama e si mise sotto le coperte, sperando di passare una notte tranquilla. E lì imparò a smettere di sperare.
 
La voce la colse quasi subito: - In ritardo anche questa notte, eh? D’accordo che questa è la tua testa, ma se dobbiamo fare qualcosa, gradirei eseguirlo prima di quest’orario.-
No, no, no, no. NO! Accidenti, perché non la lasciava in pace. Quel ragazzo sembrava essere scomparso, dopo la prima volta che si era trasformata in arma. Invece, dopo la morte di Shaula, le appariva in sogno quasi ogni notte. Per aiutarla, diceva. Le prime volte era una seccatura accettabile, ora diventava insopportabile.
Quindi gli urlò: - Se non vuoi farlo, nessuno ti vieta di andartene!-
Lui la fissò e per l’ennesima volta la rabbia si perse nei suoi occhi color cenere: era come fissarsi in uno specchio in cui uno vedeva solo un’immagine appagante di se stessi. Normalmente era magnifico, da arrabbiati era anti-stress.
Il ragazzo moro fissò quindi Tsugumi e le disse: - Oh, sbagli alla grande. Vedi, Tsugumi, mentre tu puoi fare come vuoi nella tua testa, io non posso. Devo stare qui. E dopo gli ultimi avvenimenti, se ti accadesse di peggio, non posso pensare di stare a guardare. Se dovessi morire, morirei anch’io. A maggior ragione debbo preoccuparmi se tu rifiuti testardamente il vantaggio dell’Immortalità. Quindi, se posso evitare di morire qui dentro, cerco di aiutarti come meglio posso. O vuoi dirmi che improvvisamente desideri sfruttare l’Immortalità? No? E allora vediamo di muoverci.-
Lei non seppe cosa rispondere. Si limitò ad annuire e a mettersi per l’ennesima volta in posizione. Gambe incrociate e mani giunte, quasi a pregare Buddha. Era ridicolo, ma non poteva fare altrimenti. Cominciò ad allungare la sua anima verso quella del ragazzo, che cominciò a regalarle una grossa bolla di energia. Tsugumi trasalì al contatto. Era un potere enorme e sconsiderato da sfruttare. Lui le aveva detto che non c’era pericolo, ma non poteva essere sicura al cento per cento di quel che diceva. Avrebbe potuto mentirle. Eppure si sentiva così a sicuro, con lui... come se l’avesse conosciuto da sempre.
Il ragazzo la richiamò sulla terra: - Non ti stai concentrando. Comincia a farla girare. Entrerà a poco a poco in te, catalizzando e aumentando l’energia della tua anima. Così aumenterà la potenza dell’Eco dell’Anima.-
Lei lo interruppe sul più bello del semi-monologo: - Se parli, non riesco a concentrarmi!-
Lui sembrò stupito, ma rimase zitto. La bolla cominciò a girare piano piano, assottigliandosi sempre di più, fino a scomparire. E, come ogni notte, a Tsugumi sembrava di aver fatto un’indigestione di Nachos (e dire che non aveva mai mangiato i Nachos!). Cercò un appiglio per sorreggersi, ma non c’era. Però, riuscì ad appoggiarsi su qualcosa. Il braccio del ragazzo. Rimasero due minuti a fissarsi, poi lei si liberò con uno strattone, balbettando una specie di grazie.
Lui la fissò, poi sorrise. Quel sorriso, o Shinigami! La faceva andare in brodo di giuggiole: era la cosa più bella che avesse mai visto.
Il ragazzo disse, alzando lo sguardo come su un quadrante invisibile: - Ti conviene riposare ora. Direi che ti resta un’ora di sonno.-
Tsugumi era allibita, erano passati sì e no dieci minuti! Eppure, sua madre glielo diceva che il sogno era la parte più breve del sonno.
Non riuscì a trattenersi dal dire: - Era la mia prima intenzione, a dirla tutta.-
Lui le mise l’indice sulle labbra, facendola arrossire, e sussurrò: - Ssst. Scegli: o litigare con me come ogni notte, o riposare un po’. Ne hai bisogno, direi.-
Non specificò cosa, si limitò a darle un bacio sulla fronte. Il buio calò su di lei, nascondendo così il viso paonazzo formatosi della Gatta Nera.
 
Si svegliò perché Anya, spazientita, le aveva tirato il cuscino in faccia.
Le urlò: - Sveglia, Tsugumi! Questa notte è successa una cosa orribile!-
Lei si alzò, stropicciandosi gli occhi ancora impastati: - Cosa?-
Anya le lanciò i vestiti, avviandosi all’uscita: - Vieni a vedere!-
Lei si mise il vestito sopra il pigiama, imbambolata e frettolosa di capire. Mentre andava in bagno per darsi una sciacquata alla faccia (nonostante l’ora di sonno, aveva una faccia orribile!) e lì trovò Teony, che la fissava seria.
Le disse: - Ciao, Teony, cosa...?-
L’Arma Veggente rispose, sempre seria: - Ciao, Tsugumi. Mi spieghi, gentilmente, cosa mi stai nascondendo?-
Lei la sorpassò, entrando nel bagnetto e cominciando a far scorrere l’acqua, dicendole: - Non so di cosa stai parlando.-
Teony chiuse il rubinetto nel momento stesso in cui lei metteva le mani a coppa sotto l’acqua: - Non me la racconti giusta. C’è qualcosa di oscuro in te che ti sta infettando.-
Tsugumi rabbrividì, ma finse sicurezza riaccendendo il rubinetto: - Secondo me sei solo un po’ paranoica.-
Teony rispense di nuovo l’acqua, fissandola e dicendole: - Tsugumi, capisco che hai paura. Sappi solo che ci sono tentazioni davanti alle quali persino Justin-Senpai può cadere. Una di queste è il Potere. Se non vuoi dirmi niente, ti capisco. Ma se hai bisogno di un’amica con cui confidarti, sai dove trovarmi.- Detto questo, si alzò il cappuccio celeste e se ne andò, riaprendo il rubinetto.
L’acqua scese copiosa sulle mani aperte di una più che esterrefatta Gatta Nera.
 
La prima cosa che saltava all’occhio era la porta, completamente distrutta. La seconda era la puzza di morto che s’innalzava dalla casa, come di qualcosa in putrefazione. L’ultima, che, a dirla tutta, NON saltava all’occhio, era Mira Neigus. Scomparsa. Svanita. Tutto meno che presente. E Lucy era lì, in cucinotto, a tenere tutti a distanza da un’innocua piuma con un foglio arrotolato sopra.
La ragazzina disse, con voce tremante: - Nessuno la tocchi. Porta una maledizione terribile.-
Tsugumi disse, mentre la sua faccia sconvolta diceva tutto: - Come fai a dirlo?-
Lei la fissò con occhi di cenere: - Una piuma di corvo dei Crow. Da sempre sono accompagnate da maledizioni vincolanti.-
Un ragazzo la fissò, al sentirla, e urlò: - Allora sei stata tu...-
Il pugno che ricevette da Teony fu più che eloquente.
Lucy allungò la mano: - Forse... io sono immune alla maledizione.-
Anya provò a fermarla: - Ferma! Non è sicu...-
Ma lei aveva già afferrato la piuma, che emise uno sbuffo di fumo che cadde come cenere. Bastò lo sbuffo a far indietreggiare tutti i presenti, Teony esclusa.
La ragazza aprì il foglietto: - “Ora inizia la corsa vincitrice,
                                                   fermate, se potete, la Strega Cacciatrice.”-
I ragazzi cominciarono a mormorare: - E ora che si fa?-
Una voce urlò imperiosa: - NIENTE!!!-
A parlare era stata Eternal Feather-Senpai, che tremava visibilmente per l’imbarazzo (nonostante fosse Senpai, era anche timida).
Proseguì: - Il compito di indagare sulla direttrice del NOT non spetta a noi del NOT. Questo è un lavoro per la sezione EAT e gli insegnanti. Tornate alle vostre occupazioni. ORA!-
La maggior parte si defilarono, tutti tranne Tsugumi, le amiche, Jasper e Sherlock con i loro partner.
Eternal Feather-Senpai si voltò verso Lucy e le disse: - Lucy, ti pregherei di tenere foglio e piuma, se non ti spiace. E fatti vedere questo pomeriggio, casomai il Sommo Shinigami desiderasse spiegazioni.-
Detto questo, cominciò a uscire, ma a metà si voltò verso tutto il gruppo e disse, ostentando sicurezza: - Oh, se vengo a scoprire che cercherete di fare qualcosa a mia insaputa... la-la-la pagherete, ecco.- Balbettato questo, uscì fuori.
Jasper commentò: - Ri-di-co-lo!-
Anya chiese, a suo rischio a pericolo, a Sherlock: - Hai scoperto qualcosa che non sia l’acqua calda?-
Lui masticò il manico della pipa, poi urlò a Watson: - Trovato niente alle finestre?-
Lui di rimando: - Niente!-
Sherlock si fece più meditabondo, parlando più a se stesso che alle altre: - Allora, due persone, probabilmente scaltre oltre ogni dire, che avevano la chiave, hanno rapito la professoressa...-
Teony chiese, interessata: - Come hai fatto a capirlo?-
Lui cominciò a camminare avanti e indietro, spiegando: - Le finestre sono intatte; la porta è stata chiaramente fatta saltare dall’interno, perché non ci sono pezzi dentro, quindi DOPO che il colpevole è entrato; la serratura è intatta, quindi avevano una copia della chiave; le streghe non sono dei fabbri e per aprire e chiudere devono usare un minimo di magia e ieri non ho udito nessuno Scudo dell’Anima disattivarsi; quindi, la strega si è fatta aiutare. Questo è tutto ciò che riesco a dedurre.-
Tutti si esibirono in un “Oooh!” di stupore, anche se quello di Jasper era ironico.
Lucy rilesse il biglietto: - Strega Cacciatrice... chi diamine è?-
Jasper sorrise enigmatico: - Oh, so io chi può darci una risposta in merito.-
Tsugumi rimase seria: - Non sono sicuro che valga la pena saperlo.-
Teony rimase impassibile: - Beh, meglio sapere dal peggio che restare al buio.-
Jasper si mise su il cappello, ridendo: - Beh, allora andiamo.-
Meme chiese: - Scusate, di cosa stiamo parlando?- Tutti a terra!
 
Anya era nervosa: - Jasper, non lo so... quella donna da’ i brividi.-
Lui la rassicurò con un cenno: - Lei è l’unica che ne sappia sull’argomento, oltre al Sommo Shinigami.-
Poi suonò sotto il campanello, che torreggiava serpentino sopra la targhetta su cui era scritto: “Dr.ssa Medusa”.
 

 
Angolo dell’Autore: Ora mi direte, “Ma che cavolo hai, ShiNear?! Un capitolo tranquillo, uno che uno!”
Lo so, le cose non sono mai tranquille con Soul Eater e solo Manuel e Tsugumi sono calamite di guai. Chi è la strega cacciatrice? Cosa vuole Zodiaco dal Dottore più sadico di tutti i tempi? Lo sapremo (forse) al prossimo capitolo.
Un saluto speciale a
Teony-Sensei, ShinigamiGirl-Sensei e White Cat-Dokyusei.
A proposito, so che non rendo bene per certi momenti speciali (non iniziamo con le ship Karkadoom-Tsugumi, per pietà!), ma d’altronde nessuno è come Teony-Sensei.
A tutti Joma joma dabarasa.
   
 
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