Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ladradilucciole    08/01/2015    3 recensioni
[INCOMPLETA]
I Grandi Sei si ritrovano catapultati nel mondo di Hogwarts per imparare a gestire i propri poteri. Già dalla cerimonia dello smistamento però, si respira aria di tensione. Che dire dei segni di bruciature sui muri del bagno delle ragazze? E le misteriose assenze dei professori?
Quando le cose iniziano a farsi complicate, i sei amici capiscono che è loro compito risolvere la situazione.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~-...Mer?... Merida? MERIDA!- Anna alzò improvvisamente la voce, esasperata, facendo voltare un'altra decina di Grifondoro seduti al loro stesso tavolo per la colazione.
La febbre della notte prima era miracolosamente passata grazie alle cure intensive di Madama Chips e la ragazza si era subito rimessa in sesto.
“Non esiste che uno studente salti i suoi primi giorni di scuola per una febbriciattola. Sono i giorni più importanti, che diamine” le aveva detto la donna un attimo prima di ficcarle in bocca un enorme cucchiaio pieno di una densa brodaglia scura, il cui gusto era anche peggio dell'aspetto.
-Hai almeno sentito quello che ti ho detto?- domandò esasperata la principessa. Ad un mugugno poco convinto dell'amica rincarò la dose -è da venti minuti buoni che leggi il regolamento del Quidditch e a furia di mescolare quella cioccolata stai consumando la tazzina!-
Finalmente Merida alzò lo sguardo dalla vecchia pergamena, concentrandosi sulla compagna.
-Scusami. È che le iscrizioni per la squadra aprono domani, e settimana prossima ci sono le selezioni e...- si interruppe un attimo per tornare a fissare il foglio -Non so, vorrei partecipare, ma non so niente di questo “Quidditch”. Mai neanche sentito nominare.-
Roteò gli occhi decidendosi finalmente a bere un sorso della sua cioccolata, ormai fredda.
-Bhe, se devo essere sincera, non mi sembra proprio uno sport, ehm...femminile- ribattè Anna
-Femminile?- fece l'arciera alzando un sopracciglio, quasi a voler dire “stai parlando di cose femminili a me?” -Anna ti prego, non incominciare a comportarti come mia madre. So benissimo che sarei una delle poche ragazze se non l'unica. Ed è questo il bello! Ma ti immagini se battessi tutti quei palloni gonfiati?-
continuò euforica, ritrovando la solita spavalderia.
-Guarda che è uno sport di squadra- ribattè l'altra per poi rubarle il foglio di mano -Mmm...credo che saresti una buona Cacciatrice: sei forte e hai un'ottima mira, dovrebbe essere facile per te fare punto- propose leggendo la lista dei possibili ruoli.
-Cacciatrice? Scherzi?- rispose la rossa guardandola strano -Ci saranno decine di Grifoni che vorranno fare i Cacciatori. Nah, a me interessava il ruolo di Cercatrice: sono richieste precisione, agilità, velocità e resistenza. Ecco, mi hai appena descritto.- sottolineò, mettendo per un attimo da parte la modestia, ma costringendosi a continuare dopo un'occhiata piuttosto eloquente dell'amica -Cioè, ho passato sedici anni della mia vita ad esercitarmi con l'arco, mi stupirei se non avessi sviluppato almeno in minima parte queste capacità-
Spiegò mettendo su un finto broncio per poi tornare ad affondare la faccia nella tazzina di porcellana, ripulendola dai rimasugli della ormai non più calda bevanda.
L'amica stava quasi per rimproverarla, quando si ricordò che la rossa si considerava praticamente immune da qualsiasi regola del galateo, così si limitò a cambiare discorso.
-Bene, dato che hai già deciso di iscriverti alla squadra ignorando palesemente i miei consigli, ti andrebbe ora di ascoltarmi?-
nella domanda della rossa si poteva percepire una buona dose di sarcasmo, ma il suo sorriso lasciava intendere che non fosse realmente arrabbiata con la compagna.
-Dimmi tutto- fece l'altra, a metà tra il divertito e l'offeso.
-Bhe, ecco...- iniziò Anna, presa alla sprovvista dall'immediata partecipazione dell'amica -riguarda i bagni delle ragazze, quelli al secondo piano-
-Massì Anna, hai sentito la McGranitt, probabilmente degli idioti dell'ultimo anno si stavano annoiando e hanno deciso di bruciacchiare qualcosa. È il classico scherzo da fare alle matricole- la liquidò in fretta l'arciera.
-Mmm, già- continuò imperterrita la principessa -Peccato che io abbia visto chi è stato-
Per un attimo Merida non si strozzò col pezzo di torta alle carote che aveva appena mandato giù. La principessa stava per riprendere a parlare, quando l'arciera la bloccò con un gesto della mano, guardandosi intorno sospettosa
-Non qui. Se hai davvero visto il colpevole è meglio non farlo sapere troppo in giro. Se è realmente uno dell'ultimo anno c'è una forte possibilità che si vendichi visto che siamo delle reclute. Ne parliamo dopo pranzo con gli altri-
Anna si limitò ad annuire, tornando a mangiucchiare la sua brioche, mentre un forte senso di impazienza le si formava nello stomaco.

-C-cioè, tu l'hai visto?- domandò sbalordita Rapunzel avvolgendosi una ciocca dei lunghi capelli biondi attorno al dito.
I sei ragazzi stavano passeggiando accanto al vecchio ponte della scuola, ancora troppo intimoriti per attraversarlo, ma anche troppo sospettosi per riunirsi in una delle sale comuni.
L'aria del primo pomeriggio era frizzante, ma non pungente.
-Bhe, sì- fece Anna leggermente imbarazzata dalla presenza di cinque paia di occhi intenti a fissarla -Ecco...ieri sera mi sono sentita poco bene, così ho chiamato Madama Chips per chiederle di accompagnarmi in bagno. E...quando ho aperto la porta, il bagno era pieno di fumo, era tantissimo, e quasi non riuscivo a respirare. Madama Chips per poco non è svenuta. E poi le pareti...cavolo erano coperte di fuliggine, era tutto nerissimo...-
-Vuoi arrivare al dunque?- chiese seccato Jack, attirandosi un'occhiataccia da parte di Elsa
-Ehm, sì, scusami... bhe attraverso il fumo ho visto una ragazza. Credo che anche lei mi abbia visto, perchè appena ho mosso un passo è scappata, non so neanche dove. E...purtroppo non sono riuscita a vederla in faccia, ma sulla cravatta ho visto un guizzo giallo...-
La rossa si rendeva conto di quanto magra e insignificante potesse sembrare quella descrizione, ma faceva affidamento sulla comprensione degli amici.
-Un guizzo giallo...- ripetè Hiccup cercando di mettere assieme i pezzi -Quindi è possibile che sia una Grifondoro o una Tassorosso. Non sei riuscita ad individuare anche l'altro colore della cravatta? O, che ne so, il colore dei capelli, della pelle...?-
-No- rispose con un moto di frustrazione -il fumo era molto denso e mi è saltato all'occhio solo quel particolare...--
-Quindi, se ho ben capito- la interruppe Frost -Siamo alla ricerca di una ragazza misteriosa di cui non conosciamo l'età o il volto, la quale ha alcune probabilità di appartenere ai Grifondoro o ai Tassorosso. In più c'è la possibilità che questa figura sia solo frutto della mente di una sedicenne annebbiata da quaranta gradi di febbre...sì, direi che siamo pieni di indizi...-
-Anche l'infermiera l'ha vista! Non sono pazza!-
-Anna- Merida le appoggiò gentilmente una mano sulla spalla -credo che Jack stesse cercando di dirci col suo solito sarcasmo più che discutibile- sottolineò le ultime parole lanciando all'albino un'occhiata piuttosto eloquente -che non abbiamo prove sufficienti. Anche se andassimo a parlarne col preside dubito che ci darebbe ascolto...-
I cinque ragazzi annuirono mestamente.
Un lungo trillo fece intendere agli studenti l'immediata ripresa delle lezioni, costringendoli a dirigersi verso il corridoio principale.
-Ne riparliamo domani, okay Anna?- Elsa le rivolse un sorriso gentile, seppur non completamente incoraggiante, un attimo prima che venissero inghiottiti dalla massa di adolescenti che come loro stava percorrendo il lungo atrio piastrellato.

-Sei sicura di volerlo fare?- le domandò Rapunzel preoccupata.
Merida strinse più forte il manico della sua Nimbus 1500, rimpiangendo di non aver avuto abbastanza soldi da comprarsi un modello migliore. La 1500 era una gran bella scopa, certo, ma ormai era superata da un pezzo.
-O-ormai sono qui, no?- rispose, mentre lo stomaco le si attorcigliava dalla tensione.
Non aveva paura di farsi male, sapeva che quali erano i rischi che comportava il gioco e non aveva avuto problemi ad accettarli; no, quello che la spaventava veramente era la possibilità di non venire presa, di fallire, possibilità che fino ad una settimana prima, quando si era segnata per il ruolo di Cercatrice, non aveva neanche preso in considerazione.
Ma ora che si trovava davanti gli altri pretendenti al ruolo, bhe...la paura aveva iniziato a invaderle la mente e il corpo.
-Dove sono quelli del primo turno?- un ragazzo del quinto anno, castano e dal fisico prestante, stava tentando disperatamente di radunare i primi sette candidati in modo da dare inizio alle selezioni -Regina, i tuoi ci sono?-
Il Grifondoro si rivolse ad una Serpeverde, mora e dalla labbra dipinte di un rosso scarlatto -Sì, Robin, sono tutti qua. come al solito vi fate attendere, eh?-
Chiese la ragazza con un sorriso furbetto.
Merida era proprio di fronte a quel Robin, costretta a sorbirsi i suoi patetici tentativi di flirtare con la Serpe.
Quando anche l'ultimo Battitore si fu unito al primo gruppo, il castano prese la parola
-Perfetto. Ora faremo una partita di prova contro la squadra Serpeverde, durante la quale osserveremo le vostre capacità. La partita terminerà dopo mezz'ora, Boccino d'Oro o meno. Avete letto tutti il regolamento, vero?- la massa di ragazzi annuì con enfasi -Allora siamo a posto. Disponetevi in campo-
La rossa salì a cavalcioni sulla sua scopa, per poi volare al centro del campo.
Sotto di lei, all'interno del cerchio di Cacciatori e Battitori, poteva riconoscere la chioma bionda di Arthur, propostosi come Cacciatore.
“Quello si farà ammazzare” pensò, mentre vedeva comparire nella sua testa l'immagine del ragazzo colpito in pieno da un bolide. Scosse violentemente il capo per cancellare quella scena terrificante dalla sua mente, chiudendo gli occhi con forza.
Quando li riaprì si ritrovò davanti niente poco di meno che Jack, a cavallo di un Nimbus 2000 nuova di zecca.
-Ehilà, Brave, pronta per essere battuta?- le domandò col suo solito ghigno
-Ti piacerebbe Frost- ribattè la ragazza, seppur con poca convinzione.
“Calma, devi stare calma. Hai provato tutta la settimana con Artie, non c'è niente di cui preoccuparsi. Puoi farcela. Posso farcela.”
Gettò uno sguardo al campo sottostante, al centro del quale Regina stava armeggiando con una strana valigia di cuoio marrone, e improvvisamente si rese conto di quante poche possibilità avesse: non solo il suo avversario aveva un mezzo decisamente migliore del suo, ma era anche sempre stato abituato a volare, diventando un vero esperto delle correnti aeree; l'albino avrebbe saputo di certo sfruttare il vento a suo favore, il che, sommato alla sua innata agilità e alla sua scopa all'avanguardia, lo rendeva praticamente imbattibile.
La mora del quinto anno aveva appena rilasciato i bolidi ed il boccino, che aveva preso a volteggiare accanto ai due Cercatori.
Il tempo sembrò fermarsi quando la ragazza lanciò in aria la Pluffa. Poi, tutto riprese velocità.
I Cacciatori si lanciarono verso la palla, scontrandosi con una forza spropositata.
Merida non fece in tempo a pensare a come potesse essersi ridotto il suo compagno di Casa già in quel primo scontro, che il boccino prese a volare a tutta velocità dietro le sue spalle, dirigendosi verso una delle torri del campo.
La rossa girò la scopa con una manovra decisa, partendo all'inseguimento di Jack che l'aveva preceduta di una manciata di secondi.
-Più veloce...ti prego...-l'arciera stava supplicando la scopa a denti stretti, senza però ottenere grandi risultati. Roteò gli occhi, presa dalla frustrazione-ACCELERA!-
La Nimbus fece un pericoloso scatto in avanti, riportando in pari la ragazza. Decisione. Tutto quello che le serviva per ottenere il posto era la tenacia, e la scopa glielo aveva appena dimostrato: se non riusciva a convincere un pezzo di legno, come avrebbe potuto farlo con Robin?
-Oh, guarda chi si rivede, credevo di averti seminata- la sbeffeggiò l'albino.
Merida rimase in silenzio, concentrata sulla pallina dorata che aveva improvvisamente iniziato a perdere quota; Frost, però, sembrava non essersene accorto.
-Perfetto...giù!-
La scopa scese in picchiata con più rapidità di quanto la rossa si aspettasse, tanto che fu costretta a tirarne su la parte anteriore di peso, ricorrendo a non poca forza.
Il boccino era ad una decina di metri da lei, che volava zig zagando.
-Vicina, più vicina-
Cinque metri. Quattro metri. Tre metri. Due. Uno. La pallina era dannatamente vicina.
L'arciera allungò una mano, pregustandosi i complimenti del giudice, c'era quasi arrivata...
-MERIDAAA!-
La ragazza rallentò di colpo, appena prima che un bolide si schiantasse contro la parete dello stadio alla sua destra, passandole ad una ventina di centimetri dalla faccia.
Un'altra Grifondoro di cui non ricordava il nome, dai ricci color carota, stava guardando nella sua direzione, una mazza di ferro in mano e un'aria a metà tra il dispiaciuto ed il divertito.
-Izzy ma che cavolo fai?- le urlò un Cacciatore, moro e dalla carnagione chiara, anche lui della squadra
-Scusa Trent, ma c'era la palla e....BOOM BOOM!-
Il ragazzo si limitò a scuotere la testa, tornando a concentrarsi sulla Pluffa.
Merida si voltò verso il Boccino, pronta a riprendere il suo inseguimento, quando si accorse con orrore che Jack era ad un paio di metri dalla piccola sfera.
-Te lo scordi Frost!-
Si schiacciò contro la ruvida superficie di legno del manico, cercando di rendersi il più aerodinamica possibile, ricordandosi questa volta di non focalizzare l'attenzione unicamente sul Boccino.
Era quasi riuscita a raggiungere il ragazzo, quando la sfera dorata cambiò nuovamente direzione, scartando verso il centro del campo. L'albino ci mise qualche istante più del dovuto a capire dove fosse finito il suo obbiettivo, smarrimento che permise all'arciera di annullare la distanza fra i due.
Ormai erano fianco a fianco, entrambi protesi in avanti, i palmi delle mani distesi verso l'oggetto tondeggiante.
Il  Boccino fece l'ennesima virata, prendendo quota.
-No, non stavolta!-
Merida si issò in piedi sulla scopa, trovando un equilibrio precario ma sufficiente a non farla cadere.
Accadde tutto in un secondo: la rossa saltò sul mezzo dell'avversario, per poi salirgli sulle spalle.
-Brave, ma che ca...- le parole morirono in bocca al ragazzo quando l'arciera spiccò un altro balzo, questa volta diretta verso il Boccino a pochi metri da lei.

-Vai Mer, fagli vedere chi sei!- Anna agitava la sciarpa rossa e oro come incitamento per la compagna, la quale ormai aveva raggiunto il Serpeverde e cercava a tutti i costi di superarlo.
La sorella, seduta assieme a lei sulle gradinate, era rimasta in silenzio per tutto il tempo, non sapendo per chi tifare.
-Te l'ho già detto, Merida non si offende se fai il tifo per Jack, dopotutto siete compagni di Casa-
La minore marcò le ultime parole con un tono esplicitamente equivoco, gesto che provocò uno sguardo confuso da parte di Elsa.
-Non c'entra niente! È solo che non ci capisco molto di questo “Quidditch”- protestò la regina con un tono forse troppo brusco.
-Sì sì certo, perc...OMMIODDIO ELSA!-
La ragazza si schiacciò contro la balaustra, indicando un punto al centro del campo, gli occhi sbarrati e la mano tesa che tremava convulsamente.
Elsa aveva improvvisamente perso la voce mentre fissava inerme il punto indicato dalla sorella: Merida era appena salita sulle spalle di Jack, abbandonando la sua scopa che era precipitata a terra, e ora stava flettendo le gambe, pronta a saltare di nuovo. Il contraccolpo del balzo fece perdere il controllo del mezzo a Frost, che piroettò per qualche metro, evitando appena in tempo l'impatto con il terreno erboso.
Elsa tirò un sospiro di sollievo, tornando però a tremare vedendo Merida sospesa a mezz'aria. Si nascose il volto tra le mani, incapace di continuare a guardare.

Ora che si trovava a sette metri da terra, in bilico tra la forza di gravità e la spinta datale dalle gambe, l'idea di lanciarsi nel vuoto per afferrare una maledetta pallina non le sembrava più poi così brillante.
O almeno, questo era quello che le diceva la testa, ma lei aveva sempre preferito seguire l'istinto.
Merida cercò di allungarsi ulteriormente, mordendosi il labbro inferiore per lo sforzo.
Un'ultima spinta, e sentì i polpastrelli stringersi attorno ad una superficie fredda e liscia: ce l'aveva fatta.
Un urlo liberatorio scaturì dalle sue labbra, poco prima di trasformarsi in un urlo di terrore: la gravità aveva preso il sopravvento.
-QUI!- tentò invano di chiamare la scopa che giaceva a terra, spezzata in due.
Chiuse gli occhi, aspettandosi l'impatto con il terreno, che arrivò prima di quanto si aspettasse.
Uno schiocco secco e poi...buio.

-Heilà- Rapunzel stava sorridendo debolmente, seduta su un piccolo sgabello di metallo.
Merida cercò inutilmente di alzarsi, realizzando che era bloccata nel lettino dell'infermeria.
-Hai dormito per due ore. Braccio destro rotto, due costole incrinate e un'anca lussata. Per non parlare dello svariato numero di lividi che hai collezionato- la informò la bionda -dire che è stata una brutta caduta è un eufemismo, ma evidentemente hai la corazza dura-
-Quindi...ho vinto?-
La principessa prese una Cioccorana dal sacchetto appoggiato sul mobile lì accanto
-Veramente...-
Un rumore improvviso fece voltare le due: Jack era entrato in infermeria a passo di carica sbattendo violentemente la porta, la divisa della squadra ancora indosso.
-Dannazione Brave! Sei una maledettissima testa di elfo! Ma che ti salta in mente? Ci stavi ammazzando entrambi brutta deficiente!-
-Buon giorno finezza!- rise lei, costringendosi però a smettere notando che le vibrazioni le provocavano un forte dolore allo sterno.
-Ridi ridi, tanto ho vinto io- la sbeffeggiò lui, ritrovando la calma.
-Che? No no caro mio, l'ho preso io il Boccino. Abbiamo vinto noi-
-Bhe, in realtà...- Rapunzel si scostò una ciocca dal viso -Mentre cadevi hai mollato la presa. Probabilmente è stato un riflesso involontario, così...-
-...Jack stava cercando di prenderti, era a bocca aperta e ha quasi ingoiato il Boccino. Quando si dice “il caso”- intervenne Hiccup, fermo sulla soglia -Ah, Mer, Elsa e Anna mi hanno detto di chiederti scusa da parte loro, ma Anna aveva promesso a Zoey che avrebbe guardato la sua prova e Elsa era ancora troppo scossa, quindi...-
La rossa si limitò ad annuire debolmente.
-Frost?-
-Sì?-
-Ti sanguina il naso- affermò Punzie laciandogli un tamponcino di cotone.
-Già, colpa della regina di ghiaccio: non faccio in tempo a scendere dalla scopa che mi dà un pugno e mi urla che potevo ammazzarmi e che se Merida è caduta è anche colpa mia perchè sono stato troppo competitivo e giù di lì-
Rapunzel si limitò a lanciargli un'occhiata della serie “Ergo Elsa era preoccupata per te”
per poi alzarsi dallo sgabello.
-Meglio se la lasciamo riposare adesso-
-E da quando tu fai l'infermiera?- rise Jack
-Da quando mi servono crediti extra.- rispose la bionda trascinando fuori i due ragazzi e rivolgendo all'arciera un sorriso incoraggiante appena prima di chiudere la porta.
Non passò neanche un minuto prima che i battenti venissero spalancati nuovamente.
-Ehm, è permesso?- una testa bionda fece capolino dalla porta.
-Ha-ah-
Arthur si diresse lentamente verso il lettino della compagna di Casa, chiudendo con quanta più cura possibile l'uscio per non disturbarla.
Quando fu abbastanza vicino, l'arciera si accorse del grosso cerotto che gli copriva il ponte del naso
-Che hai fatto?-
-Dici questo?- chiese sfiorandosi il punto dolente -Niente, mi sono rotto il setto nasale durante uno scontro per la Pluffa. La Chips me lo ha aggiustato ma fa ancora male-
-Oh- non sapeva che altro dire -Quindi...hanno vinto le Serpi?-
Artie annuì serio
-E le selezioni? Chi hanno preso per il ruolo di Cercatore?-
-Ecco, ero venuto proprio per questo...- il ragazzo si interruppe un attimo per prendere posto sullo sgabello -Mi dispiace dirtelo ma...ti hanno presa!-
Merida sentiva già le guance pizzicarle quando si accorse del tono scherzoso dell'amico.
-I-io ce l'ho fatta?-
-Sì, capitano-
-CAPITANO?- la rossa quasi urlò dalla gioia, per poi ricomporsi -Ma come è possibile? Io vi ho fatto perdere...-
-Citando direttamente le parole di Hood “Non importa se non ha preso il Boccino. Quella ragazza ha dimostrato una forza di volontà ed un disprezzo del pericolo invidiabili. Io stesso non sarei stato capace di fare una cosa simile. Questo vuol dire giocare a Quidditch, metterci anima e cuore”- rise della sua stessa imitazione del ragazzo del quinto anno -Così ha detto che le selezioni per i Cercatori erano finite e ha detto di riferirti che eri stata nominata capitano-
-Ma è fantastico! Dopo tutto quell'allenamento ce l'abbiamo fatta!- sorrise l'arciera, notando però che il biondo non faceva altrettanto
-Bhe, in realtà ti hanno presa. Io non sono passato- ammise con un sorriso amaro -Ma non fa niente, la Brooks e quel Trent sono bravissimi, e poi non è che ci tenessi tanto, era solo...-
Il ragazzo si bloccò, mentre Merida lo abbracciava.
-Mi dispiace Artie- si lasciò scappare un sibilo di dolore causato dal movimento improvviso.
-T-te l'ho detto, n-non fa niente- ribattè il biondo, diventato improvvisamente paonazzo -A-adesso ti lascio riposare. Ci vediamo a lezione-
Fece, alzandosi in fretta e incespicando nello sgabello.
-Okay- rispose l'altra, tornando a sdraiarsi per poi sprofondare rapidamente nel sonno.

NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao belli!
Grazie alle vacanze sono riuscita a pubblicare prima, avete visto? :)
Ad essere sincera questo capitolo non sarebbe neanche mai dovuto esistere, ma mi sono accorta che nel capitolo prima avevo lasciato in sospeso un po' di cosucce e quindi ho provveduto XD
Premetto che non ho ben chiaro come si svolgano le selezioni per il Quidditch perciò il 99% di codesto aggiornamento è tutto MADE IN LADRADILUCCIOLE'S MIND c”:
Come avrete potuto notare, inoltre, stanno facendo la loro comparsa anche alcuni personaggi di OUAT (se ve lo state chiedendo, sì, ci sarà un OutlawQueen <3).
Altra precisazione: essendo molto difficile gestire 6 protagonisti più gli altri seicentoquarantatredici personaggi, sto cercando di focalizzare ogni capitolo su un componente del gruppo in particolare, quindi non scandalizzatevi se in questo capitolo ho parlato soprattutto dal punto di vista di Mer, così come negli altri abbiamo visto più “attivi” Jack, Elsa e Hic.
Todo qua, aspettatevi una vagonata di fluff per il prossimo capitolo e, mi raccomando, recensite :*
Un bacio, soprattutto alla my Falltopieces, Ladradilucciole.

   
 
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