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Autore: KimberStormer    08/01/2015    1 recensioni
Una song-fic tratta dalla canzone Umbrella acoustic di Rihanna unita all'amore di Ruby e Belle di OUAT! Quello che volevano farci vedere nella 2 stagione e che non hanno concretizzato mai -_- (per colpa di chi chi chi chiiii...)
[Rubelle-RedBelle/Ruby+Belle]
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Belle, Ruby/Cappuccetto Rosso
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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8 
 
puoi correre tra le mie braccia 
va bene, non allarmarti, vieni da me 
non c'è distanza tra il nostro amore 
così va avanti e lascia che la pioggia si versi 
sarò tutto quello di cui hai bisogno e molto di più
 
Lessero libri su libri, anzi, Belle leggeva tutto il giorno, e la sera raccontava a Ruby le mille avventure che aveva vissuto. Una cosa non era cambiata, per lo meno la letteratura ancora la appassionava. 
Ruby da parte sua era davvero felice che quella perdita momentanea di memoria le avesse fatto riavere Belle.

Senza ricordi era un po’ più facile starle accanto, fin quando la ragazza lupo si rese conto che qualcosa non era davvero mai cambiato. Qualcosa che era stato presente anche prima, nonostante tutte le incomprensioni . Quel qualcosa che lei non aveva mai smesso di provare per l’amica e che adesso stava tornando prepotente a reclamare vittoria: l'amore.

Si era innamorata di lei, e quell’amore se ne infischiava delle leggi del mondo magico e di quello umano. Quell’amore che non se ne era mai andato anche se Belle non sapeva più neanche il proprio cognome, ora voleva essere soddisfatto! Quell'amore a cui non importava se Belle si ricordasse o meno dei loro splendidi momenti passati insieme, delle prime focaccine mangiate con il succo d’acero al Granny’s, di quando per non farle del male l’aveva ammanettata in biblioteca o del bacio, quello splendido e dolce bacio che le aveva dato. 

Ruby si accorse giorno dopo giorno o libro dopo libro che non poteva diventarle amica fingendo anche lei di aver dimenticato, perchè l'amore che aveva provato era ancora lì e dentro di lei non era cambiato niente. Se ne rese pienamente conto una sera mentre Belle che aveva letto fino a quel momento, era crollata addormentata sul tappeto, col capo posato sulle sue ginocchia. 


Le scansò i capelli dal volto tenendo tra le dita uno di quei riccioli ribelli. La ragazza respirava profondamente e ad ogni respiro il petto le si alzava ed abbassava ritmicamente. Rimase lì incantata ad osservarla per un po’. 

-Red. 

-Snow! Cosa ci fai qui? E’ tutto a posto? - sussurrò facendo l’atto di alzarsi ma l'amica sollevò una mano come a farle capire che non c’era nulla di cui dovesse davvero preoccuparsi. 

-Sono passate due settimane dall’incidente, e sono semplicemente venuta a vedere come ve la cavate. 

-Oh – le sorrise felice. – va tutto a meraviglia… 

-Davvero? – si era seduta sul divanetto che lei e Belle ignoravano a favore del tappeto, e l’aveva guardata con comprensione. -Suo padre non è a conoscenza dell’incidente. Sa della ferita, ma non che Belle ha perso la memoria. – sospirò. – James è riuscito a tenerlo lontano fin’ ora, perché ce lo hai chiesto tu, anche se non riesce a capirne il motivo. E nemmeno io… 

Ruby chinò il capo: 

-Sapevo che questo momento sarebbe arrivato, ma non sono ancora pronta a lasciarla davvero andare… 

-Devi. Lei ha il diritto di sapere chi è e da dove viene. Cosa le hai raccontato della sua famiglia? 

-Di suo padre niente. Il dottor Wale viene a visitarla ogni tanto, e…le ha detto che presto le si sbloccherà la memoria e che capirà da sola, che forzarle i ricordi non le sarà d'aiuto. Le ho solo raccontato un po' di cose della sua vita qui, i libri che ama, i cibi che preferisce... Wale ha detto che è per il suo bene e… 

-So cos’ha detto Wale. E non siamo d’accordo con questo suo modo di gestire la cosa. Rumplestiltskin è andato via e chissà quando tornerà, o se ritornerà. Ma Belle ha una famiglia che l’aspetta, una vita a cui tornare… 

Si alzò e le si inginocchiò accanto. 

-Red, Belle ha una sua vita qui a Storybrooke, una vita con o senza Rumple, e che ti piaccia o no deve sapere come stanno le cose. Se un giorno poi vorrà viverla, tu dovrai lasciarla andare. –le prese entrambe le mani.- anche fuori da Storybrooke. 

Fuori da Storybrooke? 

Quella frase le sconquassò il cervello e il cuore. Se Belle avesse ricordato, sarebbe scappata via da lei, se non l’avesse fatto, sarebbe scappata via lo stesso un giorno, forte della sua sete di avventura e conoscenza che la contraddistingueva. 

-Adesso devo andare, James mi aspetta per stare con Henry, stasera è il suo turno di guardia… 

-Ci sono dei problemi? – chiese più per cortesia che non per una reale curiosità. 

-No, sospirò quell'uomo è ancora ricoverato e secondo Emma dice la verità asserendo di non aver visto altro che qualcuno in mezzo alla strada, ma... ci ha chiesto di tenerlo sotto controllo, e lo stiamo facendo. Vado.

Quando l’amica si chiuse la porta alle spalle, il salone le parve più vuoto dell'antro della balena nella favola di pinocchio. Rimase lì ferma con Belle addormentata accanto finché non sentì che la nonna stava rientrando, quindi si alzò e la svegliò per accompagnarla nella sua camera. 

Mentre l’aiutava a salire le scale tra i suoi mugugni addormentati ed il rumore felpato dei loro passi, pensò che Snow aveva ragione: doveva parlare a Belle e dirle chi in realtà lei fosse davvero. 

Non sarebbe stata meglio di Gold se non lo avesse fatto, decise.

E poi...l’avrebbe persa, di nuovo, ed era sicura che stavolta non lo avrebbe sopportato.

-Eccoci qui, ora dormi ok? 

-Ruby…-mugolò ancora mezza addormentata, non lasciarmi sola. 

La prese per un braccio costringendola a fermarsi. Come l’altra volta, pensò, ma si sedette ugualmente sulla sponda del letto dell’amica che docilmente chiuse gli occhi tornando nel mondo dei sogni. 

-Belle… - non udì risposta, dormiva profondamente. 

La guardò nella penombra della camera da letto, mentre fuori pioveva, e sentì nel suo cuore il freddo della foresta e la notte nella bufera. Si chinò in avanti e le pose un casto bacio sulle labbra. 

Erano inaspettatamente calde, e morbide esattamente come le ricordava. 

Si alzò e la lasciò nella camera. Era vero, non ci sarebbe stato mai più un lieto fine. 

La sera dopo, come le altre quattro seguenti, Belle rimase da sola a leggere nel salone della locanda mentre il vento e la pioggia facevano d’accompagnamento all’ululato di un animale in lontananza. 

Il vento fischiava molto forte, lei aveva passato l'ennesima notte insonne e il cielo nuvoloso mostrava i segni di un'alba piovosa. 

-Non fa ancora molto freddo… .riflettè a voce alta.

-Io lo trovo romantico… il caminetto acceso. 

-Red! – il sorriso che in quei giorni era sparito dal volto della ragazza tornò a farsi vedere. – ma dov’eri finita? Ho anche chiesto alla nonna ma è stata così vaga. Non puoi lasciarmi sola, io…non so neanche dove mi trovo!  - mise un finto broncio sulle labbra.

-Belle...Dobbiamo parlare… - esordì stanca. 

-I tuoi vestiti! Sei bagnata fradicia! Sei di nuovo uscita con questa pioggia! 

-Belle… 

-Non essere testarda ok? – le andò incontro e l’aiutò a sfilarsi il maglione rosso di cachemire che oramai penzolava a terra zuppo. – parleremo dopo che ti sarai scaldata! 

La spinse in camera. – E se ti serve una mano io sono qui! – le strizzò l’occhio. - anche se davvero non capisco come mai tu faccia queste sortite a quest'ora di notte...

Si ci manca solo il tuo aiuto quando sono in quesato stato! 

-No, no grazie credo di…potercela fare benissimo anche da sola. A…dopo… 

-Io ti aspetto qui! Sto leggendo un bel libro! “Cime tempestose”… parla di… Ruby, è tutto a posto? 

-Si, tutto a posto, ora…vado… 

Salì a passo svelto le scale e si chiuse in camera. Il suo cuore volava nel petto, il solo vederla le provocava certe sensazioni, ma c’era qualcos’altro. Non riusciva a capirlo o a dare una spiegazione a quella cosa che le ronzava in testa da quando era entrata e l’aveva vista seduta a leggere ma c’era. 

Il suo senso di lupo aveva fiutato qualcosa...


Senza stare a rimuginare troppo si ficcò sotto il getto bollente dell’acqua. Cosa le era saltato in mente di baciarla anche l’altra sera? Era per quello che adesso era su di giri al solo guardarla negli occhi, con la luna piena a farla da padrone in cielo poi. Era quasi l'alba, la luna aveva mitigato gli effetti che aveva su di lei essendo ormai finito il 4 giorno. Avrebbe dovuto raccontarle anche di quello oltre che del bacio No grazie! 

S’insaponò i capelli e li risciacquò finendo con il rimanere per parecchio tempo sotto la doccia. 

Adesso sono cotta a puntino, posso anche uscir… 

Aprì la porta del bagno con l'accappatoio soffice a coprirla e quasi urlò. 

-Belle! Cosa ci fai qui? 

-Ero stanca di aspettarti giù! E poi, mi sono preoccupata non vedendoti più ritornare. Prima mi dici che devi parlarmi e poi sparisci… E’ tutto a posto Red? 

-Io…si è che… aspetta un momento! Come mi hai chiamata? 

-Come? 

Belle sgranò gli occhi senza capire. 

-Ripeti il mio nome…-la prese per le braccia.- ripetilo! –la pregò. 

-Ruby? 

-No, prima tu…mi hai chiamata Red! Perchè?

-Tua nonna, ti ci chiama sempre e...

-Mia nonna ha smesso di chiamarmi Red dal giorno in cui ti sono venuta a prendere all'ospedale...
Ed era normale, Wale aveva detto loro di evitare qualsiasi trauma alla ragazza che avrebbe ricordato da sé e quindi lei aveva chiesto alla nonna di non intromettersi. E la cara dolce vecchina per la prima volta in vita sua le aveva dato ascolto.

Ecco cosa c’era che non andava! Quel qualcosa di diverso ma di così familiare che aveva scorto! 

La lasciò immediatamente andare spostando lo sguardo di lato come a cercare di capire. 

-Belle, tu... ricordi? 

La ragazza fece un profondo respiro, buttò fuori l’aria che aveva nei polmoni il tutto senza guardarla negli occhi. Poi finalmente alzò lo sguardo ad incontrare il suo, le scappò da ridere. 

-Tu ricordi! -insistette l’altra, e stavolta non era una domanda. -Come…co… perché non me lo hai detto? 

Belle continuò a non parlare, si accomodò invece sul bordo del letto. 

-Quindi Gold non lo sa? Tu…perché avresti finto di dimenticarci tutti? Le si sedette accanto, i capelli bagnati le gocciavano sull’accappatoio ma non se ne rendeva neanche conto, era altro a cui pensava in quel momento. 

-Beh apparte te e la nonna gli altri non è che si siano poi fatti vedere, Wale è stato ferreo...- rimuginò la ragazza.

Ruby era tesa come una corda di violino, non riusciva a capire come avesse fatto Belle a mentire in quel modo addirittura a lei! Che lo avesse imparato da quell’uomo?! D'altronde chi andava con lo zoppo…e quello non era solo un gioco di parole! 

-Red…posso chiamarti Red? Una volta mi dicesti che non ti infastidiva se ti ci chiamavo io.

Stava prendendo tempo, la ragazza lupo annui. 

-In realtà…dopo quel colpo di pistola, dopo essere caduta dall’altra parte della linea…avevo davvero dimenticato tutto. – chinò il capo, poi lo rialzò quasi di scatto, e la fissò dando forza con lo sguardo alle parole che stava per dire.- ma non avrei mai voluto dimenticarti Credimi! 

Cos’aveva detto? Ruby avvampò all’istante e si strinse nell’accappatoio umido. 

-Hai freddo?! –Senza attendere risposta da parte dell’altra si alzò e le mise addosso il copriletto di pelliccia rosa che aveva sul letto. – Stravagante. – commentò poi sorridendole. 

-Quindi…come hai fatto a ricordare…? Io…non capisco… 

Sapeva del bacio che le aveva dato Gold all’ospedale, lo sapeva tutta Storybrooke visto che lei lo aveva respinto in una maniera così violenta. Addirittura il padre di Belle era andato al Granny’s a festeggiare il senno ritrovato di sua figlia, senza sapere che lei aveva semplicemente perso la memoria, e che per l’appunto non ricordava che l’uomo che l’aveva baciata era il suo grande amore. 

Stavolta si strinse nel piumone, non poteva toccarla, se lo era vietato, e visto che tra l’altro ora Belle ricordava, se lo impose categoricamente. Ma doveva tenere occupate le mani, perché la ragazza le era troppo vicina e lei, era addirittura senza vestiti sotto quella coperta. 

-Il bacio…ha rotto la maledizione… 

Il bacio! 

Quelle parole. 

Avrebbe non voluto ascoltarle mai. 

Alla fine Gold e Belle erano destinati a stare insieme.

Il bacio d’amore che lui le aveva dato aveva rotto l’incantesimo dei ricordi celati. Ma allora per quale motivo lei aveva finto di non ricordare e lui se n'era andato?

Le uscì un respiro tremante e le si inumidirono gli occhi. 

Ora aveva chiaro in testa che Belle quella sera aveva finto di aver perso la memoria per non dover affrontare la pena che aveva avuto nel constatare che la sua amica ci aveva provato con lei. Voleva fingere non fosse mai esistito il loro bacio perchè era il bacio di Gold e solo il suo che lei voleva.

Il vero bacio d'amore, la bella e la bestia, Belle e Gold.

Le si riempirono gli occhi di lacrime e chinò il capo. Tristezza paura e malinconia passarono sul suo volto veloci come una fenice nel cielo infuocato. 

-Non dovevi mentire… Adesso poi che Gold è partito… 

-Proprio per questo ho finto di non ricordare! – le prese le mani.- vedi…quando ho ricordato tutto, grazie a quel bacio… 

Ruby si alzò scattosa. Non voleva che la vedesse piangere. Era forte, aveva un carattere rude, ma era anche molto facile alle lacrime quando si trattava di sentimenti non corrisposti. Ed era un’esperta in quello.

Quando voleva essere accettata per quello che era e sua nonna le aveva mentito, perché non approvava fosse un lupo, quando aveva finalmente incontrato sua madre ed il branco invece loro non l’avevano accettata per la sua metà umana. 

E poi era arrivata Belle, e si era sentita finalmente accettata per quello che era. Un essere metà bestia e metà donna. 

A Belle non importava dove andasse tutte le notti, cosa facesse o di chi in realtà fossero quegli occhi color ghiaccio che vedeva sul suo volto. Belle voleva solo starle accanto…ma come amica. 

Per questo quando l’aveva baciata la Bella era fuggita, era rimasta lontana dalla vera Bestia di StoryBrooke per il tempo che bastava a trovare una qualche giustificazione, e Hook le aveva dato l’opportunità di rivivere. 

Gold aveva vinto totalmente su di lei. 

E poi che possibilità poteva avere contro il vero grande amore come quello della Bella e la Bestia? 

-Red, cosa c’è? 

La voce di Belle tremava. Ruby si voltò sconcertata. 

A Belle tremava la voce? A lei? Era ingiusta! 

-Red…piangi? 

-Sei ingiusta…-sussurrò mentre le lacrime le scendevano sulle guance. -ingiusta…e cattiva... 

Poi Belle fece qualcosa di inaspettato. Si avvicinò a quel fagotto di coperte, bagnato e piangente, lo cinse tra le braccia sfiorandole le guance umide, e fu lei stavolta a posare le labbra su quelle di Ruby. 

-Come fai a dire che sono cattiva Red? Tu… mi hai salvata. Hai rotto l’incantesimo con il tuo amore… 

Un altro bacio. Dolce e tenero. Le prese le mani fredde e la fissò negli occhi. 

Ruby era senza fiato, perchè Belle la stava baciando?! Perché? 

Si sfiorò le labbra guardandola dietro gli occhi rossi e gonfi, e disse la sola ed unica cosa stupida che avrebbe mai potuto dire in una occasione del genere: 

-Ma…e Gold? 

Che le importava di quell’essere?! Belle l’aveva baciata, poteva essere felice così senza pretese! 

E invece glie lo aveva chiesto. Voleva una sicurezza, una certezza. Non poteva essere uno stop ad un amore grande come quello di lei e… 

-Il tuo bacio ha rotto l’incantesimo. Come puoi pensare a Rumple in questo momento? 

-Il … mio … 

Una miriade di sentimenti le sconvolsero il petto e lo stomaco. 

Le venne la tachicardia, il cuore in gola se lo sentì pulsare nelle orecchie. 

-Il mio bacio? Ma quando… 

-Mentre dormivo. – le sorrise maliziosa. – mi hai baciata. Lo so perché c’è stato un attimo in cui una enorme luce dorata mi ha travolta insieme ad una mandria impazzita di cavalli bianchi … la magia. Il tuo bacio mi ha risvegliata Red… a meno che in camera con noi quella sera non ci fosse qualcun altro...-l’abbracciò di nuovo. 

-Ma come puoi amare due persone contemporaneamente…-le chiese. Non riusciva davvero a capire in quale strana specie di nuovo incantesimo fossero finite. Il vero amore era uno ed uno soltanto. E Belle aveva Gold! 

-Ti devo una spiegazione… Rumple…sono davvero felice che stia andando a riprendersi il suo vero amore…suo figlio. Lui non amerà mai nessuno come ama suo figlio, ed è per Beafire che è partito, e che ha lasciato ormai molti mondi dietro di sé. Il giorno dopo il nostro…primo bacio, ho avuto paura è vero. Sono fuggita. 

Adesso la ragazza lupo la stava ascoltando con le orecchie drizzate, proprio come avrebbe fatto un lupo vero. 

-Dovevo fare chiarezza nel mio cuore. 

Un attimo di silenzio sopraggiunse tra le due. Dovevano assorbire appieno tutto quello che era appena accaduto nel giro di una sera 
Intanto fuori una fitta pioggerellina aveva sostituito il temporale: niente tuoni stavolta, solo un rumore di sottofondo molto tranquillo ed ovattato. 

-Sono tornata da Rumple, e volevo scappare sai? Andare in quei luoghi misteriosi del mondo strano dove vive la gente di questo mondo, ovunque il fato mi avrebbe condotta… -sorrise con lo sguardo perso nel vuoto. – ho sempre pensato di voler vedere il mondo, viaggiare…per questo amo così tanto i libri. 

Ruby le posò le mani sulle spalle, e il piumone scivolò rivelando una porzione di pelle nuda coperta appena sopra il seno dall’accappatoio che indossava. Belle mise le proprie mani sopra quelle dell’altra ragazza e le sorrise di nuovo. 

-Il pensiero di scappare però non mi dava più alcuna emozione. In un attimo, dopo il tuo bacio, il primo, tutto quello che avevo sempre voluto mi pareva…privo di significato. Così ho accompagnato Rumple al confine, con la promessa che al suo ritorno, comunque ci sarei sempre stata per lui. Gli voglio molto bene… ed in un qualche modo mi ha...aiutata.

Passò una mano sulla coperta sopra il corpo della ragazza lupo:

-Non avevo nessuno con cui parlare, e poi lui... in un qualche modo aveva capito. Forse perchè è una creatura magica.

E così lui sapeva tutto. Ecco anche il motivo per cui era diventato così strano in quei giorni passati...
 
-Quindi dopo averlo accompagnato al confine...

-Hook ti ha fatta cadere dall’altra parte… Mi dispiace così tanto… 

-A me no! Strinse una delle mani e se la portò al viso, chiuse gli occhi. -Ma non capisci? Adesso è tutto chiaro. Grazie a Hook, avevo dimenticato chi fossi, e mi sono innamorata di te, di nuovo. Quando mi hai baciata nel sonno l’ho capito: risvegliandomi come Belle!

Aveva sentito bene? Le aveva detto che l’amava e che l’aveva amata sin dall’inizio? 

Un sorriso smagliante seppur ancora incredulo le increspò le labbra. Aprì la mano sulla guancia di Belle e le si avvicinò ad un soffio. 

-Anche io ti amo, mi sono innamorata di te così senza neanche capire bene cosa mi stesse accadendo… 

-Eri un lupo per la maggior parte del tempo in cui eravamo insieme…questo lo ricordo molto bene. – ridacchiò Belle. 

Un bacio sul suo piccolo nasino rotondo, e Ruby le sorrise a sua volta. 

-Colpa tua. Il mio strano istinto animale pare risvegliarsi con te… 

-Sei arrossita Red? -la prese in giro.

-Forse dovrei arrabbiarmi anche con te per questo uso improprio del mio nomignolo… 

Un piccolo bacino sulla guancia, poi uno sul mento e tornò ad incollare i propri occhi su quelli dell’altra fermandosi a pochi millimetri dal baciarla. 

-Dici che il bacio del lieto fine sta bene adesso? 

-Dico che se non lo fai non ti rivolgerò mai più la parola Red! 


Mentre fuori la pioggia scrosciava insistente, lavando via qualsiasi tristezza dal cuore degli abitanti di Storybrooke, nella camera di una locanda, una favola d’amore stava per iniziare, una favola che non avrebbe avuto bisogno di pioggia per cancellare ricordi, o di ombrelli per coprirli, una favola che aveva solo il sole dalla sua parte. 
Una favola d’amore nata sotto un ombrello in una serata di pioggia. 
 
adesso che sta piovendo più che mai
so che continueremo ad averci
puoi stare sotto il mio ombrello
puoi stare sotto il mio ombrello
sotto il mio ombrello,
sotto il mio ombrello... 
   
 
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