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Autore: Anmami    09/01/2015    7 recensioni
One shot post 5x08. Dopo gli avvenimenti del Grady, Daryl prova ad affrontare il suo dolore, naturalmente a modo suo, in pieno stile Dixon.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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WHISKY

Erano in marcia da ore quando si imbatterono in quel grosso capannone. A vederlo da fuori somigliava ad una fabbrica e nessuno sapeva con certezza di che cosa si trattasse. Nessuno, tranne uno. Daryl sapeva perfettamente cosa fosse, era stato lì altre volte con Merle. Quella non era una fabbrica era una distilleria di Whisky. Lui e suo fratello passavano spesso da quelle parti per rifornire le loro scorte.
Non producevano nulla di pregiato, una specie di brodaglia a buon mercato, ma che per loro, due bifolchi ignoranti, poteva andare più che bene.

Rick decise che valesse la pena di entrare a dare un'occhiata e furono tutti d'accordo. Daryl non si espresse in merito. Erano giorni che non diceva una parola, giorni che non interagiva in nessun modo, giorni in cui aveva rialzato quel muro di silenzio che, con tanta fatica era stato abbattuto.
Dopo aver lasciato il Grady, dopo aver lasciato il corpo senza vita di Beth nessuno di loro era stato più lo stesso.

Entrarono all'interno dell'edificio e lo trovarono, stranamente, sgombro da erranti. Nessuno doveva aver messo piede in quel posto da molto, moltissimo tempo e, quando se ne domandarono il motivo, il soffitto completamente crollato, fu una risposta sufficiente. Era esattamente come dormire all'aperto, ma almeno erano protetti da un eventuale attacco.
Rick e Michonne si guardarono un po' intorno alla ricerca di qualcosa di utile, ma al di là di un po' di legna da ardere, non trovarono nulla che facesse al caso loro.

La sera calò rapidamente e la notte li avvolse con il suo nero mantello. 
Senza che nessuno lo proponesse e senza che nessuno lo progettasse, si ritrovarono seduti intorno al fuoco a parlare e ricordare le persone che non c'erano più. Ovviamente tutti tranne uno. Daryl non voleva avere nulla a che fare con quei discorsi, non voleva partecipare a quella specie di "gruppo di sostegno". Aveva un modo tutto suo di affrontare la vita ed il dolore e il parlare e il condividere non ne facevano parte.
Lui era più il tipo da sbronza, era più il tipo che annegava il suo dispiacere nell'alcol per poi svegliarsi la mattina dopo in un posto qualunque, senza ricordarsi precisamente come ci fosse finito.

Mentre gli altri erano intenti a scambiarsi ricordi strappalacrime, Daryl pensò bene di controllare più accuratamente la struttura, alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarlo a superare quella serata.
Dopo una meticolosa esplorazione, in una cassa malconcia e ricoperta da uno spesso strato di polvere, trovò ciò di cui aveva un estremo bisogno.
Non aveva più bevuto nulla da quella volta, quella volta con lei.
Il ricordo gli arrivò con la stessa intensità di una coltellata al petto e, per spegnere quella brutta sensazione, aprì con rabbia la bottiglia che aveva appena scovato e ne ingurgitò una notevole quantità.

Un'ora più tardi di quel liquido ambrato, ne restava poco più di un bicchiere.
Barcollando e con decisamente poca lucidità, si convinse a tornare dal resto del gruppo, sperando che avessero finalmente concluso la loro celebrazione della memoria.
Per sua sfortuna, tuttavia, li ritrovò esattamente dove li aveva lasciati.
Si portò ad una distanza tale da poter sentire i loro discorsi e, quando si rese conto di quale fosse l'argomento, si pentì di averlo fatto.
Maggie era lì, nel bel mezzo del racconto lacrimevole dell'infanzia felice e spensierata della piccola e dolce Beth. Avrebbe voluto stare in silenzio, avrebbe voluto tenere per sé il suo dolore, ma l'alcol e l'udire il suo nome, lo portarono a muoversi.

-E' il mio turno ora?- chiese Daryl, avvicinandosi barcollando e facendosi strada spingendo poco gentilmente Carol.
Si portò al centro, vicino al fuoco, in modo da essere ben visibile da tutti e continuò.
-Vorrei fare un brindisi alla piccola Greene! Spianami la strada ragazzina, puoi star certa che, molto presto, ti raggiungerò. Salute!- disse Daryl alzando la bottiglia e poi tracannò un lungo sorso di Whisky rivolgendo lo sguardo verso la stella più luminosa del cielo.

Il silenzio più totale calò su quella notte, tutto il gruppo si ammutolì. Quelle parole furono sufficienti. Sufficienti per tutti loro, sufficienti per spiegare quanto profondo fosse il dolore dell'arciere.
  
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