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Autore: OfeliaMontgomery    10/01/2015    1 recensioni
Prima storia della serie "La Clessidra della Morte".
Katie Stokes muore in un incidente d'auto (almeno così sembra) mentre la madre e un'amica rimangono illese. La ragazza si risveglia bloccata dentro ad una clessidra. Scopre di essere nel limbo della Morte e di non avere più l’anima. La morte le spiega che per poter riavere indietro la sua anima ed essere libera, deve uccidere 100 vittime entro il giorno di Halloween. La ragazza accetta senza esitazione. Rimane qualche giorno nel castello della Morte per poi tornare sulla terra per cercare la sua prima vittima. Dopo 49 vittime incontra Lucas e se ne innamora. La morte lo vede ma alla fine decide di lasciar passare. Ma alla fine Katie dovrà scegliere fra la sua vita e quella di Lucas. Quale sceglierà? La sua o quella di Lucas?
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ULgKS-tIEO0&list=PLmk4hgCzbLEDseKJwiGcTc78gbWuixooo&index=2
Genere: Dark, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Clessidra Della Morte'
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Hergar volò attraverso la finestra che portava alla sala del Trono, in cui in quel momento c’era il Mietitore che sorseggiava un bicchiere di Anime e si ritrasformò nella sua forma umana.
«Allora?» la voce potente del Mietitore rimbombò nelle orecchie di Hergar che si inginocchiò al suo cospetto. «Parla Hergar. L’hai vista? Come sta?» domandò il Cupo al suo servo più fidato.
«Sì, l’ho vista. I dottori hanno chiesto alla madre se volevano staccare la spina, ma lei ha rifiutato» rispose Hergar alzandosi da terra.
«Bene. Lei è stabile?» chiese impaziente il Cupo. Hergar annuì «Sì, ma non potrà svegliarsi fin quando la sua Anima rimarrà qui» rispose il corvo rattristato.
Il Mietitore fece segno ad Hergar si stare zitto, «Questo è perché si è innamorata e ha complicato tutta la missione» disse severo, «Lascia che si diverta ancora per un po’, poi spiegale che la sua missione deve continuare e che quel umano dovrà morire» concluse finendo di bere tutte le sue Anime. Hergar annuì, fece un inchino poi uscì dalla stanza con l’intenzione di proteggere Katie.
 
Katie stava svuotando l’armadio della sua camera in una velocità quasi impercettibile. Stava cercando qualcosa da mettere perché Lucas le aveva chiesto di uscire con lui. Senza Cordelia. Era sul punto di disintegrare tutto, quando trovò un paio di shorts blue jeans che aveva usato solamente una volta nella sua vita da mortale e una maglietta grigia a maniche lunghe, leggera e con lo scollo a V. L’armadio era il suo, quello che aveva avuto nella sua vecchia camera da mortale perché aveva chiesto esplicitamente al Mietitore che lo voleva in quella stanza. Afferrò i due indumenti, li appoggiò sul letto poi si mise alla ricerca dei suoi stivali da cowgirl che li trovò nell’armadio, dentro ad una scatola.
«Toc Toc» Hergar bussò sulla porta già aperta della stanza di Katie. La bionda alzò la testa e sorrise al mutaforma, «Ehi. Entra pure» glielo disse mentre con una mano raccoglieva i vestiti e con l’altra teneva gli stivali.
«Mi cambio e arrivo» disse ancora Katie mentre entrava nel bagno. Hergar sospirò andandosi a sedere sul letto della ragazza. Katie ci mise poco a vestirsi, mentre a sistemarsi i capelli ci mise un’eternità. Non ne volevano sapere di stare al loro posto.
«UN ATTIMO E ARRIVO» strillò Katie da dentro al bagno mentre si passava la piastra su una ciocca di capelli, ancora mossa e non liscia come le altre. Quando finì, si diede un’ultima occhiata alla specchio, pettinandosi i capelli con le dita poi uscì dal bagno e sorrise ad Hergar.
«Come sto?» domandò appoggiando le mani sui fianchi e mettendosi in posa.
«Stai molto bene» rispose Hergar sorridendole, «Senti…sei sicura di quello che stai facendo?» domandò preoccupato il mutaforma. Katie alzò le sopracciglia, «Sì e poi è solo un’uscita» rispose la bionda andandosi a sedere sul suo letto.
«‘E’ solo un’uscita’, a me non sembra. Quel ragazzo ti piace» ribatté Hergar incrociando le braccia. Katie rise dolcemente «Sei per caso geloso?» domandò lei, passandosi una mano fra i capelli. Hergar sbuffò sonoramente «No. Mi preoccupo solo per te. Tutto qua» rispose lui poi con un saluto svelto, uscì dalla stanza della ragazza con la scusa di dover fare delle commissioni per il Mietitore. Katie alzò le spalle poi si buttò sul letto e sorrise ripensando a Lucas.
 
La maschera a forma di pagliaccio, da cui si entrava attraverso la bocca, era l’angolo più fotografato del Luna Park. Aveva un fascino enigmatico, divertente ed inquietante al tempo stesso. Lucas e Katie lo avevano appena sorpassato, tenendo in mano una mappa del Luna Park e stavano cerchiando tutte le attrazioni da provare. «Se proviamo per primo L’Hair Kaiser? C’è scritto che è la giostra al comando del Luna Park» Katie lo lesse sulla mappa poi indicò un enorme cartellone con luci colorate con su scritto ‘Hair Raiser’.
L’ Hair Raiser era l’ultima arrivata in ordine di tempo ma già guidava al comando. Il suo sedile saliva in alto, finché le gambe non si trovavano a penzoloni nel vuoto, restava il tempo di un ultimo sguardo al ponte e poi si andava giù in caduta libera con il cuore che saliva in gola.
«Dai, proviamo quello!!» esclamò eccitata la ragazza, trascinando il ragazzo da un braccio. I due ragazzi si misero in fila e aspettarono con grande eccitazione il loro turno.
«Non sei mai stata ad un Luna Park?» domandò Lucas passando una mano intorno al fianco di Katie e appoggiandoci sopra una mano. «Sì, ma da piccola» rispose lei appoggiando la testa sulla spalla del ragazzo. Lucas iniziò ad accarezzarle dolcemente i capelli e Katie iniziò a sentire il cuore battere a mille, lo sentiva battere nelle orecchie così forte che aveva paura che da un momento all’altro sarebbe scoppiato. Aveva un ansia fortissima tanto da farle venire dei crampi allo stomaco. Che significasse questo ‘avere le farfalle nello stomaco’? Si stava davvero innamorando di Lucas?
«Tu ci vieni spesso?» domandò la bionda alzando di poco la testa per poter guardare il ragazzo negli occhi.
«Con Cordelia ci vengo quasi tutti i fine settimana» le rispose emettendo una risata alla fine della frase.
«Bello. Io l’ultima volta che sono stata in Luna Park avevo dieci anni e ci ero andata con la mia migliore amica» raccontò Katie abbracciando da un fianco Lucas.
«Dopo questa giostra, prendiamo lo zucchero filato?» chiese Katie gonfiando dolcemente le guance. Lucas emise una risata leggera poi annuì «Se sopravviviamo a questo» commentò infine. Katie rise divertita guardando l’attrazione poi scosse la testa «Ovvio che sopravviviamo o hai paura?» domandò furba. Lucas la guardò con una sopracciglia alzata, «Ti sembra che abbia paura?» domandò lui indicandosi.
Katie lo spintonò facendogli la linguaccia, «No Mr. non ho paura, ma poi là sopra voglio vederti» commentò incrociando le braccia al petto e guardando il ragazzo con sfida. Il ragazzo ricambiò lo sguardo «Voglio vedere te là sopra» ribatté lui, pizzicando la guancia a Katie. Katie emise un grugnito fingendosi offesa, continuando a battere il piede a terra e guardando l’attrazione salire in aria.
«Dai» provò a farla girare verso di sé «Mi dispiace» le sussurrò all’orecchio per poi darle un bacio sulla guancia e Katie si sciolse. Katie si girò verso di lui e gli fece la linguaccia poi sorrise dolcemente.
La fila continuava a diminuire davanti di loro ma ad aumentare dietro di loro. Finalmente era arrivato il loro turno. Katie stringeva fortemente la mano del ragazzo mentre venivano allacciati ai sedili blu.
«Pronta?» domandò Lucas alzando la voce. Katie annuì stringendogli ancora di più la mano.
Il giostraio fece il conto alla rovescia, quando arrivò a tre, pigiò il tasto dello start e la giostra incominciò a scendere in picchiata.
Katie e Lucas urlavano come dei matti. I loro cuori battevano fortissimo. Sentivano l’adrenalina salire dentro al loro corpo. Il respiro veniva spezzato ogni volta che la giostra si fermava e tornava su, per poi ricominciare scendere in picchiata.
Quando scesero dalla giostra a Katie girava vorticosamente la testa, infatti Lucas l’aiutò a camminare, fino ad arrivare a un tavolo da picnic nella sezione dei bar e dei dolciumi.
«Siediti, forza» Lucas l’aiutò a sedersi poi si mise al suo fianco e la ragazza appoggiò la testa sulla sua spalla.
«Mai più» borbottò Katie a corto di fiato, facendo così ridere Lucas.
«Principessa ho vinto io» obbiettò lui passandosi una mano fra i capelli. Katie sbuffò sonoramente poi diede un colpetto sulla spalla al ragazzo, «Andiamo a prendere lo zucchero filato?» domandò infine.
«Certo principessa» rispose Lucas aiutandola ad alzarsi. «Grazie» ringraziò la bionda dopo aver afferrato la mano del ragazzo per poi tirarsi su.
 
Era mezzanotte passata e i due ragazzi stava uscendo dal Luna Park mano nella mano. Katie si era fatta comprare un sacchetto intero di caramelle e cioccolatini che ovviamente aveva condiviso con Lucas. Lucas invece vinse al gioco della pesca un delfino per Katie che saltò di gioia, dopo aver dato un lungo bacio sulla guancia al ragazzo. Poi i due ragazzi andarono anche sulla ruota panoramica. Katie dall’alto guardava affascinata tutte le persone che man mano che salivamo diventavano sempre più piccole, fino a diventare piccole come formiche. Mentre Lucas evitò di guardare giù perché soffriva di vertigini.
«E’ stato una serata fantastica» commentò Katie stringendosi al braccio di Lucas. Lucas annuì tirando un lungo sospiro «Ci credi che non voglio che finisca questa serata?» le domandò. Katie annuì, strusciando il viso contro alla spalla di Lucas, «Sono stanca, andiamo a dormire?» sbadigliò portandosi una mano davanti alla bocca.
«Vuoi venire da me? Oppure ti porto a casa?» chiese Lucas accarezzando la testa bionda della ragazza. Katie spalancò gli occhi quando si rese conto delle domande che le aveva fatto. Lei non aveva una casa. Quindi avrebbe dovuto accettare la proposta di andare a casa di lui. Non che le dispiacesse, ma non sapeva come comportarsi, era da tanto che dormiva a casa di un ragazzo.
«Andiamo da te» rispose Katie, staccando la testa dalla spalla del ragazzo per poi sorridergli dolcemente. Lucas annuì ricambiando il sorriso.

 
  
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