Film > The Big Four
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Autore: Slvre99    10/01/2015    2 recensioni
[ HungerGames!AU ] 
< MI OFFRO VOLONTARIO! > urlò Jack.
Con quella affermazione, l'albino, aveva appena firmato la sua morte. Essere scelti per gli Hunger Games non era affatto un bene nel distretto 5. Ventiquattro tributi lasciati in un arena ad uccidersi tra loro era qualcosa di orribile. Solo uno sopravviveva. Come potevano piacere questi giochi alla popolazione di Capitol City? Però quella edizione era diversa e Jack lo sentiva, nel sangue.
La neve gelava, il sole sorgeva, il drago volava e l'orso cacciava. Loro, insieme, erano la ribellione.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Catching Ice


La calma prima della tempesta



La freccia mancò Jack per pochi centimetri. Meirda non sbagliava un colpo, forse non aveva voluto colpirlo. Come un fulmine, Jack riafferrò la freccia e la lanciò, solo con la forza delle sue braccia, contro la rossa che saltellava da un albero all’altro. 

< Rapunzel, porta Emma lontano da qui! > gridò Jack verso la biondina che impaurita stringeva la mano della sorellina dell’albino. Prima che Punzie potesse rispondere, la rossa aveva mirato la terza freccia sulla testa della mora. Era pronta a colpire. Era pronta a infierire. L’ultima volta, aveva salvato i ragazzi di ghiaccio uccidendo Testa di Tufo con facilità. TestaBruta aveva giurato che si sarebbe vendicata, ma lei l’avrebbe uccisa che potesse farlo. Ora toccava a quei ragazzini essere condannati dalla sua terza freccia. Trattenne il respiro, sentì sulle labbra la tensione che cercava di far sparire, indugiò. Il vento le sventolava i capelli come fossero una bandiera. Un secondo prima che potesse tirare incrociò gli occhi scuri di Emma. Uccidere un’anima? A che prezzo? Lasciò scivolare il dardo lungo l’arco puntato verso il terreno, sbagliando bersaglio. 

< Scusate > iniziò Merida saltando giù dall’albero. < Credevo di aver visto un ibrido. > 

< Io ho visto solo una pazza assassina volerci infilzare come spiedini con le sue frecce. > commentò Jack spezzandole una freccia davanti ai suoi occhi blu.

< Anch’io ti ho visto ronfare mentre dei tributi favoriti cercavano la tua amata sorellina. > continuò la rossa con un viso serio. 

< Mi chiamo Merida. > disse allungando la mano. 

< Conosci il mio nome. > brontolò Jack incrociando le braccia al petto. 

< Io sono Rapunzel, del distretto 9. > proferì la biondina stringendole allegramente la mano. 

< Tu devi essere Hiccup? > chiese Merida osservando il moro guardarla amichevolmente. 

< Si, del distretto 3. > precisò il ragazzo. 

< Finalmente riesco a conoscere di persona questa meravigliosa bambina, Emma Frost. > sorrise piegandosi su di lei. 

< Ci- ciao. > balbettò la sorellina. 

< Stai lontana da lei. > protestò l’albino tirando la bambina per un braccio affianco a se. 

< Non voglio farle del male. > 

< Fino a prova contraria sei stata tu a tirarle una freccia contro! > 

< Mi ero sbagliata! > mentì nuovamente. 

< Non m’interessa! Vattene subito. > 

< Ascoltami bene, ghiacciolo! I favoriti si sono alleati, ne sono cinque. Mi spieghi come farai a combatterli da solo e con la paura che possano far del male a Emma? Dobbiamo alleaci e noto che voi siete già amici tra di voi, perchè non aggiungere un arciere? > spiegò velocemente Merida.

< I favoriti sono sei. > obbietò Jack. 

< Ho ucciso Testa di Tufo. > 

< Perchè dovrei crederti? > domandò l’albino ghignando. 

< Sapevo che avresti detto questo! Infatti ti ho portato un regalino per convincerti. > esclamò prendendo dal suo grande zaino un’ascia nera elegantemente pulita e affilata. 

< L’ho rubata ai favoriti. > raccontò porgendogliela. Jack l’ammirò per qualche secondo e la strinse tra le mani. 

< Potremmo provare questa storia degli alleati. > proferì voltandosi. Merida assunse un sorriso soddisfatto. 

***

< Un sistema repressivo? > ghignò Malefica, il presidente di Panem. < Credevo averti messo in guardia sulle eventuali scintille di ribellione... > 

< Quella non sembrava una scintilla, ma una semplice conversazione, e adesso Jack piacerà a tutti. Si metteranno in fila per baciarlo o stringerli la mano. > disse il capo stratega sicuro di se. Scar era un uomo molto bello, alto e con dei ricci neri che gli arrivavano leggermente più su delle spalle. Non si lasciava facilmente ingannare e aveva intrapreso la carriera da stratega solo da un anno. 

< Scar, tu mi piaci, ma sai cosa mi piace di più? > iniziò Malefica accarezzando il corvo che si era fermato sul suo bastone nero. 

< Cosa, presidente? > 

< La stabilità, ma è assai fragile farla rimanere. > riprese. 

< Cosa volete che faccia? > chiese perplesso il capo stratega stringendo le mani lungo l’abito nero. 

< Trattienili o farai la fine del vecchio Stratega. > sorrise malignamente. 

< Perfetto. > rispose con un sussurro. 

< Puoi andare. > lo congedò il presidente alzando l’indice per indicare la porta. 

Scar se ne andò con la mente solo quell’orribile pensiero. Non era qualcosa di facile fare il capo Stratega, però era la miglior cosa per salire al potere. 

< Signore, sono arrivati al confine. > enunciò uno Stratega appena Scar entrò nella sala. 

< Mandate la pioggia. Quel posto senza alberi è perfetto per farli bagnare. > 

***

< La calma prima della tempesta. > disse Merida osservando le nuvole farsi sempre più grandi sopra le loro teste. 

< Il clima sta cambiando. > rispose Jack colto da una folata di vento improvvisa. 

< Dobbiamo trovare un riparo per la pioggia... > concluse Hiccup guardandosi attorno. 

< Siamo nel deserto! Spiegami dove trovi un riparo per la pioggia? > sbraitò l’albino. Una goccia scese leggera dalle nubi. Non era una goccia semplice e pura come la pioggia, ma una goccia assassina, modificata a tal punto di bruciare sulla pelle. 

< Perfetto! Ora sta anche piovendo! > brontolò la rossa. 

< Ahi! > mormorò Rapunzel sentendosi scivolare una goccia bollente sulla testa. 

< È solo acqua... > sussurrò Jack. Sta volta fu lui a provare dolore, osservando sulla mano disidratata il rossore improvviso che si era creato al contatto con la pioggia, quella pioggia. 

< Cosa sta succedendo? Questa non mi sembra acqua. > esclamò Hiccup. 

< Emma, vieni qui! > gridò l’albino prendendo sulla schiena la sua sorellina. 

< Andiamo via! Subito! > enunciò rivolto verso il resto del gruppo. La tempesta era iniziata. 

Le gocce d’acqua scendevano velocemente e tentare di correre non serviva a nulla. Non volevano attirare l’attenzione dei favoriti, così gridavano con voci soffocate. I ragazzi si sentirono come bruciare ogni secondo di più e se non trovavano un riparo subito sarebbero anche morti. 

Rapunzel cadde a terra non riuscendo più a camminare. L’albino era molto distante dalla biondina, però sentirla chiedere aiuto senza fare niente non era nella sua natura. Per la prima volta lasciò sua sorella sulle salde spalle di Hiccup e corse ad aiutare Punzie. 

< Sono io! Jack! Alzati! > bisbigliò sentendosi soffocare come se qualcuno gli stringesse la gola. La ragazza non rispondeva più. Era morta? No. No. No. 

< Rapunzel, alzati! > gridò più forte l’albino. Lei non sembrava dare segni di vita. Jack strepitando la prese per la vita e la caricò sulle spalle. Da quel momento corse con tutta la forza che aveva nel corpo, sperando che sua sorella fosse in salvo e che la ragazza del distretto 9 fosse viva. 

Inciampò su un sasso e ruzzolò sul terreno, lasciando che l’acqua lo uccidesse del tutto. Non aveva ala forza per urlare, non aveva forza per andare avanti. Era morta, era morto, erano morti. 

< Riprendi a camminare. > sussurrò la voce di Emma. 

< Jack, riprendi a camminare. > ripeté. 

Lui si alzò un istante cercando sua sorella con lo sguardo, ma non la vide. Poteva essere solo un’allucinazione? 

< Emma... > mormorò.

< Avevi promesso che non ti saresti lasciato uccidere i primi giorni! Che potevo contare su di te. Non lasciarmi... > riprese la voce di Emma che volteggiava leggere nella sua mente.

Jack riprese forza dalla voce, come se potesse impadronirsi di potere da essa, si alzò, caricò la biondina sulla schiena e corse veloce. Niente l’avrebbe fermato. Nemmeno la morte. 

< Jack! Siamo qui! > enunciò Merida da dentro una caverna. L’albino non ci pensò due volte per buttarsi a capofitto in quella che sembrava una grotta senza fine. 

< L’hai salvata di nuovo... > esclamò Hiccup vedendo il volto fragile della biondina. 

< Se hai fatto del male a Emma giuro che ti uccido! > ghignò lui incrociando lo sguardo di Emma. 

< Jack! > lo sgridò la sua sorellina con occhi severi. 

< Grazie Hiccup. > sorrise l’albino infine. 

< Tutto molto commuovente, ora se non vi dispiace vorrei rimanere in vita almeno per questa notte. > disse Merida poggiandosi con la testa sul suo sacco a pelo. 

< Non vorrai già dormire? > chiese il moro. 

< Tu vedi un momento migliore per farlo? I favoriti stanno scappando dalla tempesta bollente, noi siamo tutti salvi e non devo fare io il primo turno di guardia. > spiegò seccata la rossa. 

< Dormi anche tu, piccola. > proferì il ragazzo di ghiaccio baciando sua sorella sulla fronte. 

< Ma Rapunzel non si è ancora svegliata! Non posso addormentarmi senza sapere se è viva. > protestò Emma incrociando le braccia. 

< Nessun cannone ha sparato, questo significa che è ancora in vita. Ora dormi e non farmi arrabbiare. > sua sorella senza replicare si sistemò accucciata alla rossa che dormiva già profondamente. Nessun suono, tranne quello della pioggia, si udiva nella caverna. 

< Siamo rimasti in due... > mormorò Jack voltandosi verso il moro e sedendosi affianco a lui. 

< Vuoi dormire anche tu? > chiese Hiccu. 

< Non riesco a prendere sonno senza che Rapunzel si svegli. > disse con voce sincera. 

< Ti va di parlare? > l’albino annuì in segno di risposta. 

< Devo dirti la verità, all’inizio mi stavi antipatico... Ma, infondo, hai salvato mia sorella e dovrei esserti più che debitore. > iniziò Jack sfoderando l’ascia dal suo zaino.

< Non preoccuparti. Nessuno a puntato su di me, non sarò io il vincitore, Jack. > mormorò abbassando lo sguardo. 

< Perché pensi come se avessi già perso? Sei forte, sei veloce e scommetto che sei molto intelligente. > 

< Non è per questo... Io non sono un assassino e non ucciderei mai, anche se dovessi arrivare tra gli ultimi non farei mai del male a te o a Emma. > 

< Ho paura che per me valga lo stesso. Sappiamo entrambi che alla fine ci uccideremo tra di noi come pazzi assassini. > esclamò l’albino fissando un punto nel vuoto. 

< Spero di no. > 

< Lo spero anch’io. > 

< Si, anch’io, ma cosa? > rispose una terza voce. 

< Rapunzel! > enunciarono i due ragazzi non appena videro la biondina abbracciarli. 

< State tutti bene? > chiese sorridendo. I due annuirono senza smettere di sorridere. Poi Rapunzel si avvicinò all’orecchio di Jack. 

< Grazie, di nuovo. > sussurò senza farsi sentire e gli diede un bacio sulla guancia. Jack arrossì a tal punto di diventare dello stesso colore dei capelli di Merida. Hiccup si trattenne dal ridere nel vedere l’amico paonazzo. 

< Io vado a dormire, non fate troppo rumore... > disse Hiccup con tono malizioso. Jack gli rispose soltanto ridacchiando divertito dal commento. 

< Buonanotte, Hiccup. > bisbigliò Rapunzel allegramente. 

Lei prese il posto del moro, sedendosi vicino all’albino. Non si dissero nulla fin quando il cannone sparò e una musica incalzante suonò per tutta l’arena. Era il momento di proiettare le foto dei tributi deceduti in quelle ventiquattro ore. 

La prima foto fu l’immagine di Testa di Tufo, a seguire con Kristoff del distretto 6, Jane del distretto 7 e la bambina del 10. 

< Dormo anch’io, se non ti dispiace. > le sorrise sistemandosi nel sacco a pelo vicino Emma che dormiva profondamente, ma prima si avvicinò alle labbra perfette di Punzie e le  sfiorò con le sue. Per un momento la fissò nei suoi grandi occhi verdi e sorrise. Era cosciente di quello che aveva fatto. Un bacio sulle labbra poteva anche non significare nulla, ma per l’albino questa era peggio di una condanna a morte. 

< Buonanotte, Jack. > mormorò lei sospirando. 

< Buonanotte, Punzie. >

< Certo, Buongiorno Merida! > brontolò la rossa svegliandosi. 
 


Fucilatemi. I fan della Jarida li vedo già con i mitra puntati su di me. Scusatemi ma io shippo la Jelsa e Jackunzel. Quindi... posate le armi XD. 
Allora... tornando a noi.... 
Salve a tutti! Come è andata la prima settimana di scuola? Io ho già fatto una verifica... Poor Slv. Ma non siete di certo arrivati a leggere le mie piccole note dell’autore solo per sapere la sfiga che mi porto dietro, insomma strano. ^^
Per i fan della Jarida credo che sarete più felici dal prossimo capitolo, visto che i nostri big four saranno divisi nuovamente e indovinate chi rimane con Jack? La nostra Merida assassina. No spoiler! 
Ma aspettate un secondo, da notare la scena con Hiccup. Sapete, sono stanca di scrivere sempre i pensieri di Jack sull’amore o odio che prova, difatti per due minuti ho voluto che si affezionasse a qualcuno come amico. Un po’ come farà con Merida nei prossimi capitoli. 
Ho anche aggiunto, grazie all’illuminazione della mia migliore amica Lullaby, un personaggio Scar, del re leone, umanizzato. Solo a lei poteva venire questa genialata. 
Ora la smetto di annoiarvi. 
Grazie sempre a tutti quelli che recensiscono, mettono tra le seguite, preferite, ricordate e anche a chi legge solamente. 
Un bacione virtuale e alla prossima settimana.
Tao! <3

Slvre99

  
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