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Autore: kairifenicia96    10/01/2015    1 recensioni
Basta un semplice gesto per sconvolgere tutta una banalissima giornata e trasformarla in un sogno...oppure un incubo....
Ma forse siamo noi a trovarci in un sogno...allora bisogna sfondare quel muro che ci tiene prigionieri e tornare alla realtà....
Questa storia a come protagonista Edward Simon Elric, il nipote di Ed che compare nell'OAV Kids, che si ritroverà al centro di tutto questo...
La storia si svolge dopo che Ed si sacrifica per far tornare Alphonse ma prima del film!
Spero vi piaccia e vi do una piccola anteprima sul primo capitolo.
TRATTO DAL CAPITOLO 1:
“Ed sbrigati a scendere! Oggi tu, io e Alex dobbiamo andare dal bis-nonno a festeggiare il suo centocinquesimo compleanno!” lo richiamò la ragazza che con una mano teneva una borsa mentre con l’altra teneva la maniglia della porta.
Il ragazzo sbuffò e continuò l’attività che stava svolgendo, non mostrando il minimo interesse per la ragazza appena entrata.
La bionda però seccata dall’essere ignorata, prese un microfono che era sul comodino, che era accanto alla porta, lo collegò al suo telefono ed accese il microfono.
“EDWARD SIMON ELRIC!!!! DOBBIAMO ANDARE DAL BIS-NONNO QUINDI MUOVI LE CHIAPPE E SCENDI!!!!”
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alphonse Elric, Nuovo personaggio, Roy Mustang, Un po' tutti, Winry Rockbell | Coppie: Roy/Riza
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Fullmetal Alchemist: La realtà imprigionata dalla fantasia
 
Capitolo 1: Buon compleanno bis-nonno!
 
Germania, 3 Febbraio 2010
 
Nella cittadina della Germania, tutto era tranquillo.
Le strade erano piene di auto tipiche di quel periodo, ragazzi su moto oppure sulle bici, intenti a fare scherzi alle case dei professori.
Il quartiere era abbastanza pulito, infatti i tedeschi rispettavano molto la pulizia lì, le case erano tutte su uno stile della prima guerra mondiale, ovviamente rimodernate dagli abitanti delle case di quel periodo.
In una casa, in una stanza, c’era un ragazzo sdraiato sul letto, intento a stare collegato al computer.
Il ragazzo aveva dei lunghi capelli biondi, degli occhi dorati che sotto i raggi del sole risplendevano, non era molto alto ma a colmare quella mancanza c’era il suo fisico abbastanza robusto.
Indossava un pigiama bianco, con le maniche azzurre ed era disteso sul letto a pancia in giù a fissare il suo computer portatile mentre teneva le sue gambe puntate nell’aria.
All’improvviso dalla porta della camera, entrò una ragazza.
Era alta e abbastanza magra, aveva dei lunghi capelli lisci di color biondo chiaro, tenuti raccolti in una coda di cavallo, aveva dei brillanti occhi color oceano, illuminati dalla luce che entrava dall’ingresso della stanza, indossava una maglietta scollata di color rosa e scritto in giallo c’era ‘Io amo gli One Direction’ mentre nel braccio destro aveva un braccialetto d’argento, indossava un pantaloncino di jeans con scritto una tipica marca che andava di moda fra le tedesche di quel periodo mentre aveva delle calze bianche lunghe fino alle gambe, aveva delle scarpe sportive di color azzurro chiaro, sul lato destro della scarpe c’era scritto ‘GEOX’ tipica marca che di quel periodo si stava facendo notare in Germania.
“Ed sbrigati a scendere! Oggi tu, io e Alex dobbiamo andare dal bis-nonno a festeggiare il suo centocinquesimo compleanno!” lo richiamò la ragazza che con una mano teneva una borsa mentre con l’altra teneva la maniglia della porta.
Il ragazzo sbuffò e continuò l’attività che stava svolgendo, non mostrando il minimo interesse per la ragazza appena entrata.
La bionda però seccata dall’essere ignorata, prese un microfono che era sul comodino, che era accanto alla porta, lo collegò al suo telefono ed accese il microfono.
“EDWARD SIMON ELRIC!!!! DOBBIAMO ANDARE DAL BIS-NONNO QUINDI MUOVI LE CHIAPPE E SCENDI!!!!” urlò la ragazza con tutte le sue forze al microfono, riuscendo a far crollare a terra il povero biondino che si girò a fissare la ragazza abbastanza infuriato.
“Cavoli Sharon! Mi farai diventare sordo!” esclamò Edward incavolato mentre la ragazza gli faceva una linguaccia e lo osservava vittoriosa.
“Così impari a far finta di non ascoltarmi fratello adorato!” disse Sharon con aria di trionfo mentre il biondo la guardava con un espressione omicida, odiava tantissimo quando lei lo chiamava ‘fratello adorato’, quando lo faceva significava che aveva ottenuto ciò che voleva.
“Smettila di chiamarmi ‘fratello adorato’!!! ho sentito benissimo cosa avevi detto! Mi vesto e scendo!” disse Edward scocciato mentre si rialzava, dirigendosi fuori della stanza mentre la ragazza dopo aver ghignato scese le scale, andando al piano di sotto.
Edward dopo esser uscito dalla stanza si diresse verso il bagno che stava proprio accanto alla sua camera.
Le pareti del lungo corridoio della casa erano di color giallino chiaro, mentre nel muro erano appesi centinaia di foto che ritraeva la famiglia tutta assieme.
Il biondo dopo il bagno, tornò nella sua camera andando a vestirsi.
Le pareti della stanza erano di color azzurro con strisce orizzontali rosse, appesa nella parete a nord, dove affacciava la porta, c’erano delle foto che ritraeva lui e i suoi fratelli, il comodino che stazionava accanto alla porta e una scatola che conteneva tutti i suoi libri di scuola, nella parete a est c’erano dei poster che raffiguravano i suoi personaggi preferiti e una libreria, nella parete a ovest c’era appeso un calendario, un armadio e tre torri di manga giapponesi ed europei, nella parete a sud c’era il letto, la finestra e appeso c’era un orologio digitale che stava puntando sulle 15:44.
Il ragazzo stava indossando una maglietta bianca nascosta da una giacca azzurra a maniche lunghe, dei jeans lunghi fino ai piedi, indossava un guanto nero sulla mano destra, teneva degli auricolari, collegati al cellulare che si trovava nella tasca della giacca, collegati nelle orecchie mentre raccoglieva i suoi lunghi capelli biondi in una treccia che arrivava alle spalle.
Il ragazzo uscito dalla camera, scese le scale, trovandosi all’ingresso Sharon e un ragazzo poco più alto di lei che stava sorridendo nel vederlo arrivare.
Il ragazzo indossava una felpa color blu notte che aveva una scritta in rosso che diceva ‘Dark’ mentre aveva sul polso sinistro un orologio dorato, indossava dei pantaloni sportivi neri mentre le scarpe erano del medesimo colore.
Aveva i capelli color oro ma di una tonalità più spenta rispetto a Edward, i suoi occhi allegri erano di color marrone mentre si mostrava il più alto del trio e meno robusto rispetto al biondo.
“Fratellone vedo che sei arrivato!” esclamò felice il ragazzo mentre il diretto interessato si avvicinava ai fratelli piuttosto seccato.
“Costretto da qualcuno in particolare” brontolò Edward mandando un’occhiataccia alla sorella che ghignava divertita, il tutto seguito dal ragazzo dai capelli più scuri che fissava la scena ormai rassegnato.
“Suvvia Ed non è necessario essere aggressivi! Io e Alexander ti stavamo aspettando mentre tu stavi tranquillo su Facebook!” disse Sharon facendogli la linguaccia, facendo scattare su tutte le furie il fratello maggiore che si tratteneva da volerla uccidere.
“Ragazzi…andiamo dal bis-nonno? Sono ormai le 16:00 e noi siamo ancora a casa!” disse Alexander attirandosi l’attenzione dei due fratelli che smettendo di litigare uscirono, chi con allegria, chi invece a malavoglia seguito dopo dal minore che uscì per ultimo.
 
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Dopo una decina di minuti, i tre fratelli arrivarono a casa del loro adorato bis-nonno.
La casa al contrario delle altre, che erano state ristrutturate e rimodernate, era piuttosto vecchia e manteneva l’aspetto di una casa della prima guerra mondiale, soltanto più vecchia e in rovina.
I tre entrarono, le pareti erano piuttosto vecchie e umide, il pavimento era anch’esso vecchio come la casa e le mura erano ripiene di foto in bianco e nero che ritraeva il proprio bis-nonno più giovane.
“Nonno! Siamo arrivati!” esclamò Edward alzando la voce in modo tale da essere ascoltato dall’anziano mentre i due fratelli si avvicinavano al maggiore.
“No! Si dice bis-nonno!” lo corresse Sharon facendogli l’occhiolino mentre arrivò anche Alexander, anche lui felice di poter rivedere l’amato bis-nonno.
“Bis-bis-bis-nonno!” esclamò Alexander unendosi a quel simpatico discorso mentre il maggiore li osservava, sorridendo dolcemente, da piccoli infatti quando andavano a trovare l’anziano ed entravano in casa, facevano quel ‘gioco’ per far capire all’anziano che loro erano in casa.
“Arrivo!” esclamò l’anziano avvicinandosi ai tre, mentre accorrevano incontro al bis-nonno.
L’anziano aveva dei lunghi capelli bianchi raccolti a coda di cavallo, una lunga e folta barba senza baffi del medesimo colore dei capelli, il suo viso squadrato era solcato da molte rughe causate dall’invecchiamento, un naso pronunciato, una fronte molto alta, aveva dei sereni occhi dorati con tanto di occhiali da vista.
Indossava una camicia bianca, tipico del novecento, che mostrava il suo arto d’acciaio, dei pantaloni neri e scarpe marroni.
“Bis-nonno!” esclamarono i nipoti felici di vedere l’anziano che sorrideva ai tre.
“Ragazzi siete arrivati giusto in tempo per festeggiare il compleanno, sapete 105 anni non si festeggiano da soli!” esclamò il vecchio scoppiando a ridere mentre si accomodava in soggiorno assieme ai nipoti.
“Io vado a preparare la torta! Alex tu vai a preparare la tavola e tu Ed vai in cantina e recupera gli oggetti che abbiamo usato per il compleanno del bis-nonno negli anni precedenti!” esclamò Sharon dirigendosi verso la cucina mentre il minore andava nella sala da pranzo, il maggiore al contrario era seduto sul divano e stava collegato con il cellulare.
L’anziano, notando che il biondo stava disubbidendo alla richiesta della sorella, si avvicinò al nipote sedendoci accanto.
“Sai Ed, alla tua età ero come te” iniziò il vecchio attirandosi l’attenzione del nipote.
“Davvero?” gli venne da chiedere ad Edward verso il nonno che sorrideva divertito dalla curiosità del nipote.
“Si, ero un ragazzo davvero irascibile e testardo, mi arrabbiavo sempre se scambiavano mio fratello per il maggiore oppure se mi davano del piccoletto…litigavo spesso anche con la mia amica d’infanzia, grande meccanica a cui devo molto…” continuò il vecchio mentre Edward ascoltava interessato ed incuriosito, adorava ascoltare le storie del suo bis-nonno anche se era la prima volta che parlava del fratello e dell’amica d’infanzia.
“Io pensavo che avessi soltanto conosciuto il tuo amico Alfons, la zingara di nome Noa e la bis-nonna!” confessò Edward confuso, facendo scoppiare a ridere l’anziano.
“No Edward, prima di venire a stare in Germania stavo in un posto molto diverso da questo ma…allo stesso tempo gli assomigliava” spiegò enigmatico il vecchio mostrando uno sguardo malinconico mentre il biondo, ormai sorridente, decise di congedarsi dalla chiacchierata ed andare in cantina a riprendere l’attrezzatura per il compleanno del nonno, l’anziano infatti non amava quelle cose che c’erano in quell’epoca ma preferiva usare quella che usavano i figli quando dovevano festeggiare il suo compleanno.
Il biondo ormai era davanti alla vecchia scatola, rimasta per come l’aveva lasciato l’anno prima, e mentre lo raccoglieva il suo sguardo fu rapito da una strana luce che stava dietro a dei vecchi pacchi.
Spostandoli potè notare che sul muro era disegnato un insolito disegno, sembrava un sigillo a suo parere, che emetteva una luce bianca.
Il ragazzo continuava a fissare il sigillo, ma all’improvviso la luce si fece più forte, trascinandosi con sé il giovane.
“AHHHHHHHHHHHHHH” urlò Edward cadendo in quel vuoto bianco che ormai lo circondava, per poi vedere il nulla.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
Eccomi con una nuova fan fiction su Fullmetal Alchemist!
So che vi state chiedendo che fine avevo fatto ma state tranquilli!
Le altre mie fan fiction su FMA le aggiornerò il più presto possibile!
Vi è piaciuto questo primo capitolo?
In questo capitolo vediamo comparire tre personaggi a noi nuovi ma allo stesso tempo no!
Infatti sono gli stessi nipoti di Edward che compaiono nell’OAV Kids!
Edward Simon Elric di 16 anni;
Alexander Elric di 15 anni;
Sharon Elric di 16 anni;
Inoltre compare anche il vecchio Edward!
E si ormai non è più quel bel strafigo di ragazzo che era ai tempi della prima guerra mondiale…
 
Edward: EHI!!!!!!!!
 
Ed: Guarda che presuntuosa è questa ragazza!
 
Ed stai per conoscermi MOOOLTO bene infatti!
Edward da giovane…QUESTO NON E IL SET DEL FILM ‘IL CONQUISTATORE DI SHAMBALLA’ CHIARO!? FUORI DI QUI!!!
 
Edward: Va bene.. *sbuffa e se ne va*
 
Ahimè…non si può fare più un angolo dell’autrice in santa pace!
Nel prossimo capitolo Ed finirà in un posto totalmente a lui sconosciuto ma incontrerà persone che gli ricorderà qualcuno!
Volete sapere altro?
Allora ci vediamo al prossimo capitolo!!!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

 
   
 
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