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Autore: OcchidiNiall    11/01/2015    4 recensioni
"Fai colazione?" mi chiede, come ogni mattina.
Ed io, puntualmente, le rispondo sempre nello stesso e identico modo, "no, mi sono seduta qui perchè aspetto che passi il taxi"
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ATTENZIONE: RAGAZZE, NON CENTRA NULLA CON LA SERIE TV. HO SOLO VOLUTO DARE ALLA MIA STORIA QUESTO TITOLO.
ENTRATE, NON VE NE PENTIRETE.
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Welcome to Londra >>


Stiamo viaggiando da circa mezz'ora, credo che fra poco arriveremo all'aereoporto. Sono piuttosto stanca, io e Niall siamo in posizioni molto scomode per le nostre povere colonne vertebrali. Praticamente, io ho le gambe sopra la sua testa e lui le ha sopra il mio petto. Sospiro, aprendo gli occhi, tutto questo deve finire. Sono stufa di viaggiare, anche se l'ho fatto per poco, in queste condizioni. Certo, è per una buona causa ma non mi importa, sono stanca e ho la schiena che chiede pietà.
"E' tutto ok?" mi domanda Niall a bassa voce, dandomi una spintarella con la mano.
Io scuoto il capo, consapevole che non può vedermi, "no, non va tutto ok. Sono stanca, anche se siamo in questa posizione da poco"
"Hai ragione", sussurra, "ma... è per una buona causa che farà felici entrambi. Ok?"
Sospiro ancora, "ok, va bene"



"Sharon, fra poco... dovremo correre, ok? Non appena aprono la portiera noi dobbiamo CORRERE" aggiunge, "e iniziamo a correre quando dico -corri-, ok?"
Alzo un sopracciglio, COSA? IO DEVO CORRERE?
"Io non corro, caro mio" aggiungo, "non ho mai corso in vita mia, figuriamoci se lo faccio ora"
Ridacchia, "dai, oppure rimarrai qui, perchè io scapperò"
Fanculo, sei un coglione egoista.
Mio padre apre la portiera della macchina, iniziando a cacciare tutti i bagagli, quando all'improvviso, viene chiamato da Maura, la quale gli dice di levare le chiavi dal cruscotto.
"CORRI!" esclama il biondo, sussurrando e prendendo le nostre valigie.
Usciamo di fretta e furia dal cofano della macchina e andiamo a fare i biglietti per tornarcene a Londra, sorrido felice, perchè ci siamo riusciti, perchè grazie a quel pazzo, tornerò a Londra, da Michael.
"Oddio!" esclama, "che... corsa!" aggiunge ancora, "ho fame"
"No Niall, non me ne frega nient-" ma mi blocco, ascoltando il rumore del mio stomaco che da inizio alla risata di Niall, "ok, forse... potremo concederci una pausa"
Lui esulta felice come un bambino di cinque anni e, non appena ci avviamo verso un burger king vicino, mi viene un lapsus.
"Niall, aspetta. Quanti soldi abbiamo?" domando, titubante.
Lui mi fissa e risponde, "perchè?"
"Niall... dobbiamo fare il biglietto, non possiamo permetterci ora come ora un panino, dobbiamo sopportare la fame, per quanto dura sia"
Lui ascolta le mie sagge parole e annuisce, dandomi un buffetto sulla guancia "e brava, hai imparato a ragionare"
Fanculo.



Ci siamo appena seduti, siamo in aereo e io ho una paura matta. E se incontreremo Maura e mio padre? E se il nostro piano andrà a rotoli?
"Niall..." inizio, torturandomi le mani, "e se... Maura e mio padre ci riconosceranno?"
Lui sorride, "non credo proprio, tu sei travestita da uomo, io da donna. Siamo perfetti. Io sono tua moglie e tu, mio marito" dice, come se stesse esponendo il ragionamento piu' brillante di sempre.
"Ma... io dico, dei baffi e degli occhiali normali, no eh?" aggiungo, "perchè hai deciso che poi, io dovevo essere un uomo?"
"Perchè? E' semplice"
Alzo un sopracciglio, aspettando la sua risposta, che purtroppo, non arriva, in quanto ha chiuso gli occhi, ignorandomi e iniziando ad ascoltare la musica.
Credo che io debba trattenermi con le parolacce, perchè se no lo sotterro vivo. So essere cattiva quando voglio.
Dopo poco, vedo Maura e mio padre fare il loro ingresso nell'aereo, sorridono felici mentre si tengono per mano. Si guardano intorno, cercando i loro posti. Ad un tratto, mio padre inizia ad avvicinarsi a me, e lì inizio a sudare come mai prima d'ora. Inspiro e respiro velocemente, allargando le pupille degli occhi e iniziando a deglutire pesantemente. Dò un'occhiata a Niall, il quale dorme beato e con un sorriso in volto da far invidia a chiunque altro.
Dire che ormai, sono cagata sotto, è poco.
Ecco, lo vedi? Mio padre è qui, proprio vicino a me, sta per parlare ed io sto vedendo la morte in faccia.
"Scusi" inizia, "credo che questo sia il posto mio e di mia moglie" sorride cordiale, aspettando una risposta da parte mia.
No, sono caduta in catalessi, ora aspetti un bel pò.
Lo guardo con gli occhi sbarrati, la mia espressione in viso è decifrabile, in quanto ho la bocca semi aperta, "non sono stato io, è stato lui a convincermi!" esclamo, lamentandomi.
"Non si preoccupi... ahm, ora potremo avere i nostri posti?" risponde, ancora cordiale.
Sospiro, "oh" aggiungo con voce da uomo, "c-certo. Ora... ora sveglio mia moglie. Ehi... cara, sveglia!"
Il biondo non accenna a rispondermi, e sopratutto a svegliarsi, perciò inizio con le maniere poco carine, "oh, ti muovi ad alzare il culo dal sedile?"
Mio padre mi guarda con un mezzo sorrisetto in viso, che poi scompare, lasciando posto ad un'espressione tra lo sconcertato e lo sconvolto.
"Che caz-" ma si blocca, fissando mio padre, "i-io..."
"Su amore, vieni" lo prendo per un braccio e ci spostiamo nei sedili affianco, visto che purtroppo, quello è il nostro vero posto.
"Cazzo, pensavo ti fossi fatta scoprire!" esclama, sbuffando.
"No, anzi, anche io credevo quello, però poi... si è bevuto la storia che io sono un uomo grazie ai miei modi poco gentili" aggiungo, sbuffando.
"Ecco, ti sei risposta da sola alla domanda"
"Quale domanda?"
"Perchè devo fare io la parte dell'uomo?" mi imita, ridacchiando subito dopo.
Fanculo.


"Credi che dovremmo chiamare i ragazzi?" domanda mio padre, "insomma, non gli abbiamo dato neanche il buongiorno, siamo partiti subito..."
Oh cazzo, ora ricominciano i problemi.
"Sì tesoro, chiama a Niall, oppure a Sharon... credo che a quest'ora" guarda l'orologio, "si siano svegliati..."
Io e Niall ascoltiamo il tutto, decidendo poi di mettere il silenzioso ai nostri cellulari. Per fortuna l'aereo non è ancora partito, perciò possiamo andare in bagno e fargli una telefonata.
"Vado io" sussurro verso Niall, il quale mi fa spazio per recarmi in bagno.
Prendo il cellulare e faccio il numero di mio padre, il quale risponde dopo tre squilli, -pronto?-
Deglutisco, -papà, ma dove siete?-
-Sì, proprio ora volevo chiamarti... siamo in aereo per andare a Londra, sai... Maura ha un concorso di lavoro lì e...-
-Oh, tranquillo. Io e Niall staremo bene- aggiungo sottovoce, -allora... a presto!- faccio per chiudere, quando purtroppo vengo interrotta da una persona - sicuramente molto stupida - che tenta di aprire il bagno, gridando un "ti vuoi sbrigare? Su, ragazzo!"
Deglutisco, ascoltando poi mio padre che mi chiede che sta succedendo.
-Oh...ahm...-, aggiungo, -nulla, è tutto ok. Papà, è Niall... sai com'è...-
"Ora butto giù la porta!"
E che cazzo.
"Un attimo!" esclamo con voce da uomo, sperando che la finisca per un pò.
-Vabbè, allora...- ma lo blocco, -sì papà, ci... ci sentiamo poi, ok? Ciao, divertitevi-
"Finalmente!"
Roteo gli occhi al cielo e lo spingo in bagno, gridando "non mi rompa piu' le palle!"
"Maleducato!" esclama l'uomo, che ho scoperto essere anziano.
Pazzesco, quello lì andrebbe bene per mia nonna. Oh dio, ti immagini la scena?
"Dov'è il bagno?" esclama quel vecchio.
"C'è un ragno?! Dove?" dice mia nonna, correndo per la casa e cercando di mettersi al sicuro.
"Il ragno? Dov'è il ragno? Aiuto!" esclama l'altro, salendo sopra le scale e rifugiandosi nella camera da letto.

Rido da sola come un'idiota e mi avvio verso il mio posto, spegnendo il cellulare.
"E' andato tutto per il verso giusto" sussurro al biondo, che mi sorride.



Siamo appena atterrati, ed io e Niall non abbiamo un posto per dormire. E' vero, ci sarebbe casa di mia mamma, ma... no, è troppo pericoloso. Conoscendola chiamerebbe subito mio padre. Perciò no, non voglio rischiare.
"Andiamo a casa di tua nonna" aggiunge, "o del tuo ragazzo Michael"
Sbuffo, "NON E' IL MIO RAGAZZO!" dico, diventando poi tutta rossa.
"Certo, certo"
Il cellulare mi squilla, mostrandomi in sopra impressione, il nome di Ed: << Ma dove sei? Ho provato a chiedere a Megan, a quella tua amica con cui vedo che stai sempre insieme, ma... non mi ha detto nulla, mi ha solo detto che sei in un'altra città. Anche Michael voleva sapere dove ti eri cacciata >>
Sorrido leggendo l'ultima frase. E' una cosa bellissima, evidentemente a Michael manco, ecco perchè guardava sempre il cellulare, aspettava un mio messaggio!
<< sai... per le ripetizioni, voleva sapere quando potevi aiutarlo, perchè tra qualche giorno ha un compito >>
Ma muori.
"Allora?" vengo risvegliata da Niall, il quale si guarda attorno, "andiamo da tua nonna, su"
Sbuffo, iniziando a camminare per casa sua. Per fortuna lei è da mia mamma, perciò non correremo alcun rischio, anzi, potremo stare tranquilli, almeno per un pò.
Fortunatamente non è molto distante da dove ci troviamo, perciò ci arriviamo dopo un pò, il tempo di posare le valigie e di aprire la porta che siamo già dentro casa.
Appena apro la porta, noto che la sua casa è in ottime condizioni, che bastarda, a me e a mia madre ci aveva detto che i tubi dell'acqua erano rotti e che la sua casa era allagata. Che vecchia bastarda.
Scuoto il capo e mi avvio verso il bagno, ancora incredula di ciò che io abbia visto. Oltre che sorda è anche stronza. Oppure, chi lo sa, fa la sorda per divertirsi. Ma... no, non credo arriverebbe fino a questo punto.
Sospiro, poggiando le valigie nella ex camera di mia mamma, lì è dove dormirò io, mentre nella camera da letto di mia nonna, dormirà Niall. Per fortuna, avevo le chiavi di mia nonna a portata di mano, o altrimenti non saprei dove io e Niall saremo andati a vivere.
Ovviamente, spero che non rimarrà per sempre questa, la nostra casa. Vorrei tornarmene nella mia, ma non tutto è possibile ora.
"Gran bella casa, comunque" esordisce Niall, sorridendo e accendendo subito la tv.
"Ok, ti avviso: niente feste, niente disordine, niente di niente. Qui dev'essere solo un posto dove dormiamo, facciamo i compiti e mangiamo. Nient'altro, ok?"
"Ok" dice, ritornando a sdraiarsi sul divano per guardare i Pokèmon.
Bah, valli a capire i ragazzi.


 
Chiara's space

Ciaaao! Come state? Ragazze, mi scuso ancora una volta se non sono riuscita ad aggiornare prima, ma ormai credo che sappiate i miei impegni. Qui, purtroppo, Michael e Ed non compaiono fisicamente, ma solo tramite uno stupido messaggio. Lo so, ma dovete avere pazienza, non voglio fare una storiella banale, voglio che sia divertente e anche bella da leggere, perciò, vi chiedo solo una minima pazienza. Voglio ancora, che questa storia sia fedele a come me l'ero immaginata, perciò spero che vi stia piacendo ed emozionando come riesce con me. Vi do solo una piccola anticipazione: nel prossimo capitolo quei due compariranno, non preoccupatevi.
Ora scappo, spero di leggere le vostre opinioni.
Grazie per esserci, Chiara x
  
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