Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: TheyCallMeGaybriel    11/01/2015    11 recensioni
Pairing Sabriel/Destiel, HighSchool!AU, Human!AU.
Gabriel e Castiel si sono appena trasferiti, ed è il loro primo giorno di scuola. All'ingresso, fanno subito conoscenza con i fratelli Winchester, con i quali si stabilirà un legame più profondo del previsto. A partire da quando Sam va a sbattere contro Gabriel, nei corridoi, e Dean difende Castiel da uno studente più grande.
Ma la vita dei Novak non è così semplice: c'è un motivo se si sono trasferiti, e se non vogliono mai parlare della loro famiglia. Starà a Sam e Dean cercare di scavare oltre alla maschera spavalda di Gabriel e al sorriso timido di Cas, per scoprire cosa nasconde il loro passato.
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'A Look From You And I Would Fall From Grace'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
《Mia madre è morta quando Cass era appena nato》inizia Gabriel, la voce affaticata, tesa《siamo rimasti lui, io, e i nostri tre fratelli maggiori. Michael era il più grande, te ne ho già parlato, poi c'era nostra sorella, Raphael, e quindi...Lucifer. C'era anche papà, con noi. Non era sempre presente, ogni tanto si isolava per giorni, ma...almeno era lì, la maggior parte del tempo. Era un autore, qualche tempo dopo quello che è successo alla mamma ha scritto una saga che ha avuto successo, e siamo riusciti a riprenderci da una brutta situazione economica. Le cose stavano andando molto bene, ci siamo trasferiti, e per qualche anno è stato così. Poi, dieci mesi fa, papà...se ne è andato. È sparito, senza dire niente. Semplicemente, una mattina ci siamo alzati, e non lo abbiamo più trovato. Ha portato con sé dei vestiti e poca altra roba, e non abbiamo più sentito niente da lui da quel momento. Però ci ha lasciato soldi sufficienti a farci andare avanti per -beh, per un bel po'. Comunque, Michael e Raphael avevano entrambi un ottimo lavoro, e non abbiamo mai usato denaro di nostro padre》. Il ragazzo si interrompe per tossire, e abbassa lo sguardo. Le parole escono a stento dalla sua bocca, e Sam sa quanto sia difficile per lui aprirsi, e sa anche che ha troppo bisogno di parlare con qualcuno per stare in silenzio.
《Lucifer era particolarmente legato a papà. In casa c'erano litigi continui, è vero, soprattutto tra loro due...ma Lucy era sempre stato il suo preferito, ed era evidente. Quando se ne è andato...mio fratello non l'ha presa per niente bene. Ha iniziato a bere, ma nessuno se ne era accorto, a parte me: Michael e Raph non erano mai a casa, viaggiavano molto per lavoro, Cass invece è molto ingenuo, lo sai. E Lucifer era bravo a nasconderlo. Ma io ho capito subito che qualcosa non andava, perché siamo sempre stati molto uniti -praticamente mi ha cresciuto lui, tra una cosa e l'altra. Una sera sono sceso in cucina, e l'ho sorpreso a piangere, con la bottiglia stretta tra le dita. Era tardi, e Castiel stava già dormendo; mi sono arrabbiato con lui, ho sbattuto la mano sul tavolo, ho svuotato l'alcool nel lavandino. Lui-》la sua voce si spezza, il suo sguardo è perso nel vuoto. Quando riprende a parlare, il suo tono è piatto, come se stesse solo recitando una lista della spesa:《si è alzato, mi ha tirato uno schiaffo, e poi un altro. Io sono rimasto immobile, ero troppo sorpreso per reagire. Poi ha incominciato a fare sul serio. Mi ha premuto contro il muro, e mi ha tappato la bocca, mentre mi colpiva. All'inizio ho provato a reagire, ma lui era così forte, e io...non volevo rischiare di fargli male, anche se lui ne stava facendo a me. Non ci ho nemmeno provato davvero, non volevo credere che stesse succedendo sul serio. Allora ho semplicemente smesso di reagire, e ho lasciato che si...sfogasse. Ho pensato che ne avesse bisogno, che dopo sarebbe stato meglio, e mi avrebbe chiesto scusa.
È andato avanti finché non sono svenuto, quasi. Poi ha iniziato a piangere, e io ho cercato di avvicinarmi a lui, di abbracciarlo, ma se ne è andato. Ho sentito i suoi passi su per le scale, la porta della sua stanza che si chiudeva》.
Prende un lungo respiro tremante, e fa scivolare la mano in quella di Sam. Il ragazzo sta ascoltando in silenzio, immobile, troppo sconvolto, arrabbiato, incredulo per mettere insieme due parole di fila. Lucifer lo ha picchiato, ubriaco marcio, e Gabriel lo ha lasciato fare, ha persino cercato di consolarlo, alla fine.
《Sono rimasto sdraiato sul pavimento per non so quanto. Sentivo le lancette dell'orologio ticchettare, ma non riuscivo a distinguere i numeri. Alla fine ho raccolto le forze necessarie ad alzarmi, ho raddrizzato le sedie cadute, buttato la bottiglia, ripulito il mio sangue da terra. Mi sono sciacquato la faccia, e sono riuscito a salire in camera. Il giorno dopo, Lucifer non mi ha detto niente a riguardo, e nemmeno io lo ho fatto. Però si ricordava tutto, ho visto come mi guardava. A scuola, e a Cass, ho detto di essermi fatto male cadendo dalle scale》. Guarda il vuoto, ed è come se stesse parlando tra sé e sé, probabilmente perché altrimenti non riuscirebbe a dirgli tutto. Gabriel si solleva faticosamente sui gomiti, e gli fa cenno di sedersi sul divano, nello spazio che lui ha lasciato libero. Sam si sposta, e il biondo si sistema con il capo sulle sue gambe, disteso a pancia in su. Sembra essersi ripreso un minimo, anche se è evidente che stia male. Però sta reagendo molto meglio di quanto Sam si sarebbe aspettato, e ha paura che sia perché sembra essere abituato a queste situazioni.
Esitante, gli accarezza i capelli con delicatezza, e Gabriel spinge il viso contro il suo palmo, chiudendo gli occhi.《Ero...ero sconvolto. Non potevo credere a quello che lui mi aveva fatto, io...gli volevo, gli voglio, un bene dell'anima, Sam》sussurra, e Samuel annuisce, pensando a come si sentirebbe lui se Dean facesse una cosa del genere.
Non riesce nemmeno a immaginarlo.
《Una settimana dopo, mi sono svegliato nel mezzo della notte. Cass era da Michael -lui e Raph condividevano un piccolo appartamento in città, per essere più vicini al lavoro-, e ho sentito dei rumori in cucina. Sono sceso, e Lucifer era lì, di nuovo, un bicchiere vuoto davanti a sé, gli occhi arrossati. Mi sono seduto di fianco a lui, ho cercato di parlargli, ma non mi rispondeva. Così gli ho messo una mano sulla spalla, e lui...è scattato. Stavolta mi sono ritratto, ho provato a farlo ragionare, ma non c'è stato verso. La parte peggiore è che era abbastanza cosciente di sé da ricordarsi di non colpirmi in faccia, così sarebbe stato più semplice fare finta di niente》.
Ancora una volta, le lacrime iniziano a solcargli le guance arrossate, in silenzio. Sam gliele asciuga, e lo aiuta a rimettersi la felpa, dato che ha iniziato a tremare. Apre la bocca, per dire qualcosa, ma Gabriel gli posa due dita tremanti sulle labbra, e ricomincia a parlare.《Stavolta non si è fermato. Ho battuto la testa, a un certo punto, e devo essere svenuto per qualche secondo. Quando ho riaperto gli occhi, non lo ho più trovato. Di nuovo, ho ripulito tutto, ho preso su del ghiaccio, e mi sono chiuso in camera.
È andata avanti così per cinque mesi. Bastava che fossimo da soli, e che lui fosse abbastanza ubriaco. Se c'era Cass in casa, addormentato, mi tappava la bocca perché non lo svegliassi, e nemmeno io volevo che sentisse qualcosa. Non volevo che si alzasse, ancora assonnato, e vedesse quelle cose. Non volevo che sapesse, perché magari poi Lucifer se la sarebbe presa anche con lui.
E...cercavo di proteggere Lucy, anche. Non avrei mai sopportato che qualcuno venisse a conoscenza di questo suo lato, perché lo avrebbero odiato, e non volevo che fosse odiato. Lui mi voleva...mi vuole bene, a modo suo, lo so. Non ho mai cercato di nascondermi da lui, se Cass era di sopra, perché sapevo che, se fossi riuscito a sfuggirgli, se la sarebbe presa con lui. Di solito si fermava prima che perdessi i sensi, ma qualche volta è andato avanti a oltranza. In quei casi era lui a ripulire tutto, e poi mi trascinava a letto, altrimenti ero io a sistemare.
Quando era sobrio non ne parlavamo mai, facevamo finta di niente, sapevo che non avrebbe mai ammesso la sua dipendenza. Ho iniziato a indossare questi vestiti enormi per coprire i lividi, a inventare scuse su scuse per le volte in cui, per sbaglio, mi colpiva al volto, ma una sera non sono riuscito a--》Gabriel si interrompe, la sua voce si spezza, e inizia a singhiozzare, piano. Nasconde il viso contro di lui, lo affonda nella sua camicia, nel disperato tentativo di non farsi vedere piangere ancora una volta. Sam lo sa, ormai, lo conosce, perciò si limita ad accarezzargli i capelli, e a cullarlo piano.《Hey, Gabe. Va tutto bene, sei al sicuro qui》.
《Non ce l'ho fatta, Sam, faceva davvero male, e ho urlato, Castiel si è svegliato ed è sceso. È sceso, Sam ha visto che mi stava facendo male e ha capito tutto, ha cercato di spingerlo via, ma Lucifer lo ha colpito. Gli ho detto di tornare su, ma non lo ha fatto, e io non riuscivo a proteggerlo. Alla fine sono riuscito a chiuderlo in camera sua, e mi sono voltato verso Lucifer, ed era- era così arrabbiato. Ho resisitito più a lungo che ho potuto, avevo paura che se fossi svenuto mi avrebbe preso le chiavi e avrebbe aperto la porta di Cass per prendersela con lui. Ho cercato di reagire in tutti i modi, alla fine sono riuscito a colpirlo. Ha riacquisito lucidità per un attimo, ed è corso via, proprio come stasera. Ho lasciato uscire Castiel》sussurra, tremando violentemente. Sam scivola più in giù sul divano, in modo da essere quasi sdraiato di fianco a lui, e se lo preme addosso, lo stringe a sé.《Non è stata colpa tua. Non è stata colpa tua, Gabriel》.
《Lucifer gli aveva lasciato il segno delle dita sul viso, e vederlo così è stato...mi ha dato la forza di reagire. Il giorno dopo sono andato da Mickey e Raph, ho detto loro che la sera prima avevo trovato Lucifer ubriaco, che aveva picchiato me e Castiel.
Mi hanno a mala pena ascoltato, e non mi hanno creduto. Cass non aveva più segni addosso, e hanno pensato che mi fossi procurato i lividi e le cicatrici facendo a botte. Credevano che stessi solo cercando attenzioni. È stato allora che ho deciso di dovermene andare, e di non poter lasciare lì Cass. Due giorni dopo siamo scappati. Ho preso i soldi che ci aveva dato papà, e tutto l'essenziale. Abbiamo vissuto in tenda per tutta l'estate, finché non ho trovato il lavoro da Crowley, e ho affittato questo posto》termina, le dita strette intorno all'orlo della camicia di Sam.
Il moro resta in silenzio, passando distrattamente il pollice sulla pelle del suo braccio. Troppe emozioni diverse si agitano dentro di lui, e non riesce nemmeno a sbrogliarle del tutto. È lusingato che Gabriel gli abbia raccontato quelle cose, è sconvolto, arrabbiato.《Non è giusto》mormora, premendo la fronte contro quella dell'altro.
《...Cosa?》
《Non ho mai incontrato qualcuno che si meritasse meno quello che hai passato, Gabriel》.



Okay. Scusate innanzitutto per il ritardo, so che è tardi, ma tra una cosa e l'altra mi sono completamente dimenticata di caricare il capitolo alle sei come faccio di solito. Spero vi sia piaciuto, davvero, anche perché ho pianto mentre lo scrivevo, è stata un'esperienza piuttosto angst cwc grazie mille a tutti, come al solito!
-Gabe
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: TheyCallMeGaybriel