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Autore: _neikos_    14/01/2015    5 recensioni
Un amore non corrisposto o forse solo un amore temuto da troppi.Un destino già scritto che non dà pace e non dà speranze. Una partenza sofferta e odiata, basteranno ad arrendersi?
Una nuova avventura ha inizio e stavolta Bunny prenderà da sola le sue decisioni.
In questa storia fonderò aspetti sia dell'anime che del manga.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Nuovo personaggio, Seiya, Usagi/Bunny | Coppie: Seiya/Usagi
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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«Sidya sono qui.» «Oh ciao Bunny eccoti, siamo sole oggi, le altre non sono venute e Rea è uscita poco fa con Yuri, ci alleniamo per bene concentrandoci solo su di te.» «Si perfetto, mi sento pronta sai?! È un anno che mi alleno per questo momento. Voglio andare, adesso!» Sidya la guardò profondamente, poi fece un cenno di assenso col capo.

La guardiana del tempo era orgogliosa della grinta che aveva tirato fuori la sua principessa, orgogliosa dell’impegno che stava mettendo nello sfruttare al massimo il cristallo d’argento eppure qualcosa la lasciava perplessa, sapeva che Bunny era diventata una donna, che aveva compreso l’importanza del suo ruolo e del suo essere, ma possibile che fosse accaduto così in fretta? Era stata sempre determinata nelle battaglie eppure, una volta sciolte le trasformazioni, tornava una ragazzina allegra e sbadata che voleva vivere la sua età, ostinata nelle sue scelte stravaganti anche se spesso ripresa e sgridata da tutti, in primis dal suo fidanzato: Marzio nonostante l’amasse, spesso non condivideva quella sua spensieratezza, non avevano poi molto in comune; la sgridava quando faceva tardi e non si rendeva conto del tempo che passava persa nei suoi fumetti, nell’ultimo anno poi si infastidiva ogni volta che la trovava impiastricciata di tempera dopo aver passato ore a dipingere su una tela che puntualmente copriva con un panno bianco nascondendola agli occhi di tutti, l’unica traccia del dipinto le rimaneva sui palmi che appoggiava al colore, sulla guancia che si strofinava senza aver pulito le mani, o tra i capelli quando incastrava il pennellino per le rifiniture dietro l’orecchio per sentirsi una grande artista, che poi dimenticava puntualmente di passare nel diluente. Forse era proprio lì la ragazzina sbadata, nascosta dietro un panno bianco, e lui non lo capiva.. Anche lui troppo orgoglioso che lei stesse diventando la principessa Serenity ancora una volta, mostrava il fastidio per un golfino macchiato di rosso che gli ricordava la piccola Bunny, quella che frignava per un gelato sciolto, quella sgridata da tutti… o forse non proprio tutti, in realtà quelle macchia rossa gli ricordava il colore della giacca di colui che non l’aveva mai sgridata, anzi che si perdeva nella sua follia con lei, quello che quando Bunny aveva deciso di buttarsi nella pittura si era presentato con una tavolozza e un set di pennelli nuovo facendole comparire un sorriso bellissimo sul volto, sorriso che ovviamente Marzio non aveva mai visto, troppo impegnato a diventare medico o principe. Al ritorno del ragazzo i due si erano finalmente ricongiunti e all’inizio sembrava regnare finalmente un po’ di felicità; almeno era questo quello che lei aveva bramato con tanto ardore: il suo ritorno! Con la partenza delle Sailor Starlights tutto avrebbe dovuto tornale alla normalità, e così sembrava stesse succedendo, tutto era come sempre…tranne lei.. Marzio aveva ripreso i suoi studi e credeva che come al solito lei si sarebbe accontentata di aspettarlo tra un impegno e l’altro, che si sarebbe accontentata di passare il pomeriggio a casa sua guardandolo studiare, ma sembrava che la biondina non la pensasse allo stesso modo, infatti cercava sempre più di coinvolgerlo nelle sue giornate, di fare insieme le cose che lei amava fare di più, e che avrebbe desiderato apprezzasse anche lui, aveva provato a vivere quell’amore per il quale aveva così duramente lottato e per il quale aveva lasciato soffrire qualcuno di importante senza un rimorso concreto, ma c’era una nota decisamente stonata. Per quanto lei potesse provare non riusciva a volerlo coinvolgere realmente, non era lui che vedeva al suo fianco a ridere, mancava quella complicità tra i due che lei aveva costruito così semplicemente e in poco tempo con Seiya, una complicità che aveva dato per scontato e che più passava il tempo più capiva che non avrebbe mai ritrovato con nessuno, neanche con il principe voluto dal destino! Più passavano i giorni più capiva che non era fare le cose in sé che le rendevano speciali ma il farle con Seiya, era lui che rendeva tutto speciale, era lui che le faceva amare ogni piccolo istante, era lui solo che la rendeva felice. D’altra parte per quanto Marzio si sforzasse non riusciva a soddisfare delle richieste che a lui apparivano fanciullesche, in cuor suo sapeva anche che il cambiamento repentino della ragazza e il chiedere sempre maggiori attenzioni, mettendolo inconsciamente a confronto con cosa aveva vissuto per la prima volta in sua assenza, erano dovuti a qualcosa, in particolar modo a qualcuno ma nessuno aveva mai voluto spiegare fino in fondo quel saluto sul tetto, quella richiesta da Parte di Seiya di proteggerla a tutti i costi, e Marzio forse per timore o forse per convenienza non aveva mai chiesto insistentemente. Sorvolavano sul periodo della sua assenza come se non fosse mai avvenuto. Quando Bunny poi aveva smesso di cercarlo in continuazione dicendo di aver capito che lui aveva bisogno del suo spazio per portare avanti una carriera importante si sentì sollevato, apprezzando molto quello che aveva scambiato per “buon senso”, non capendo in realtà che la sua principessa pensava ben altro, non capendo che lei si era ormai pentita di quella ostinatezza ad aggrapparsi a qualcosa di certo per non rischiare di stravolgere un futuro già conosciuto e apparentemente roseo, non capendo che lei non stava lasciando spazio a lui ma che semplicemente si nascondeva dietro ai bisogni del futuro medico per avere la libertà di scegliere della propria vita e poter rimediare all’errore di una ragazzina impaurita.
L’ultima battaglia sembrava aver dato a tutti quello che finalmente volevano: una principessa seria e responsabile. Aveva sciolto la trasformazione ma la determinazione era rimasta lampante nel suo sguardo. Dopo uno strano periodo in cui sembrò essere completamente assente e svogliata, rinchiusa in un mondo tutto suo, inaccessibile alle altre guerriere, una mattina le richiamò tutte al tempio comunicando che avrebbero cominciato gli allenamenti per non essere impreparate ad un novo attacco, mai più avrebbero indietreggiato davanti ad un nemico. Mai più lei avrebbe permesso a qualche mostro o qualche esaltato di far del male a chi amava. Le Sailor avevano acconsentito, erano entusiaste di questa decisione, in particolar modo le Outer che finalmente rivedevano in Bunny un degno leader, un po’ meno le Inner che mettevano da parte in modo definitivo una vita adolescenziale abbracciando lo stile di vita della guerriera! Così dopo pochi mesi di pace avevano iniziato dei duri allenamenti che dopo un anno però avevano dato ottimi frutti!
 
«Bunny sei sicura di quello che vuoi fare? Infondo non hai nessuna fretta per riuscire a fare una cosa del genere» «No ti sbagli, è l’unico modo che ho per prendere finalmente in mano la mia vita, e ho aspettato anche abbastanza, se permetti ho una certa urgenza Sidya!» «C’è qualcosa che ti turba? Ti vedo strana da un po’, non sembri quasi più tu, sei sempre distaccata da tutto tranne che per questi allenamenti, non fraintendermi Bunny, io sono orgogliosa di te, ma se c’è qualcosa che ti turba sai che puoi parlarne sia con me che con tutte le altre, Marta e Rea soffrono molto per questo tuo allontanamento.» Bunny si voltò quasi indispettita: «Cos’è che vi disturba tanto? Che non mi faccia più dire cos’è giusto o cosa è sbagliato?  Che non vi lasci prendere le mie decisioni? O semplicemente che per una volta non ho bisogno che vi mettiate in mezzo per manifestare il mio vero potere?.. Sidya.. volevate una principessa se non sbaglio… ebbene eccovela! Ti sbagli, sono proprio io questa! Non ho fatto altro che darvi tutto ciò che avete sempre chiesto! Cos’è ora vi siete pentite? Solo Heles sembra apprezzare la cosa, strano visto che ho sempre pensato che sarebbe stata lei a crearmi i grattacapi più fastidiosi…»  La voce di Bunny era severa e tremendamente sarcastica. La ragazza aveva fatto tacere la donna. Sidya non poté ribattere nulla, si limitò a chinare il capo con un lieve cenno di ossequio, infondo era sempre il rispetto che doveva alla sua principessa. Rialzò lo sguardo per osservarla profondamente e poi esclamò «Perdonami Serenity». Bunny era rimasta un po’ spiazzata da quella risposta ma non mostrò segni di cedimento e rivolgendosi ancora alla guardiana del tempo riprese la conversazione con toni un po’ più distesi.. «allora diamo inizio alle danze!» La principessa posò la borsa a terra, tolse la felpa che non serviva in quel momento di tensione e si portò difronte alla protetta di Plutone, la guardò un’ ultima volta e poi chiuse gli occhi, doveva distendere la mente e concentrarsi su un unico oggetto, un’unica destinazione: la sua vera casa! Riusciva a vederla, era bellissima come sempre, luminosa tranquilla e silenziosa, nonostante i terribili ricordi c’era qualcosa di mistico in quel posto che riusciva a rilassarla completamente, come se una parte della sua anima, spaccata in due, potesse finalmente ricongiungersi all’altra lontana da lei. Respirò profondamente e aprendo gli occhi si accorse che Sidya era sparita così come il tempio scintoista, non era più sulla terra, davanti a lei ora si affacciava imponente il castello dov’era nata! Era arrivata sulla luna, era tornata a casa! Si guardò in torno per riempirsi gli occhi dello spettacolo che aveva davanti e poi si diresse verso il palazzo. Oltrepassò il cancello argentato senza titubanza, senza il timore che la aveva accompagnata altre volte, quando ancora non si sentiva padrona di quel mondo, quando ancora non si sentiva padrona di se stessa. Davanti a lei c’era la scalinata che salì velocemente spinta da un’insolita fretta, arrivò in cima e si diresse verso una stanza, arrivando dinanzi ad un uscio che da piccola non aveva mai oltrepassato. Afferrò la maniglia riflettendo un ultimo istante e poi spalancò la porta con vigore, entrando decisa e portandosi al centro della stanza cercando qualcosa, poi si fermò :«Selene!» attese e poi riprese «Madre so che puoi sentirmi, ho bisogno di parlarti, tu sai perché sono qui!» dopo poco tempo si sentì una voce «Si so perché sei qui Serenity» La ragazza si girò di scatto e finalmente poté vedere il suo viso. «Ciao mamma, è bello rivederti..» La regina si avvicinò e le carezzò una guancia, guardandola negli occhi a lungo poi si rivolse a lei: «Figlia mia, sei diventata una splendida donna, e sarai sempre una magnifica principessa, anche se non vuoi essere la regina della terra..» Bunny la guardò stupita, era arrivata convinta di dover deludere sua madre e affrontare un’accesa discussione su destini o doveri, invece la madre le stava davvero dicendo che avrebbe accettato qualsiasi sua decisione. Si buttò tra le sue braccia, premendo il viso sul suo petto: «mamma perdonami, ma io non posso più.» Selene la allontanò di poco per poterla guardare negli occhi «Serenity, non ho nulla da perdonarti. Ti ho fatto rinascere sulla terra perché tu potessi essere felice, per poterti restituire una vita che ti era stata strappata troppo presto, credevo che Endymion potesse renderti felice e che il tuo desiderio fosse quello di poter stare con lui. Ma il tuo dovere è proteggere quel pianeta non certo sposarne l’erede al trono, lo farai se vorrai. Il tuo regno è questo come lo è per me. Io dovrò sempre difenderlo e conservarne lo spirito. Ma tu figlia mia hai un compito ancora più arduo. Tu devi proteggere il cosmo. Sei una stella che si rigenererà sempre e questo nessuno lo può cambiare; ma solo tu puoi scegliere chi sarà al tuo fianco combattendo con lui e per lui, se non sarà il principe della terra poco importa. La verità è che Caos ha messo in discussione qualsiasi scelta presente e futura e di questo nessuno può fartene una colpa piccola mia. Più di quello che hai fatto non ti si può chiedere. Eri pronta a sacrificare tutto per il bene del mondo in tempo di guerra e per questo non ci sarà mai una madre più orgogliosa di me, e per questo non sarò certo io a chiederti di sacrificare te stessa in tempo di pace. Endymion capirà non è uno sciocco, ora Serenity segui la “tua stella”. Sei luce pura, difendi il mondo, difendi il bene e difendi te stessa tesoro!» Bunny ancora non credeva a cosa stesse sentendo, non solo sua madre era a conoscenza del suo vero desiderio, ma la stava spingendo ad inseguirlo, rimasero così, a fissarsi per qualche momento, entrambe con un’emozione fortissima che brillava negli occhi lucidi. Selene guardava la figlia che per quanto fosse diventata una donna stupenda, lì tra le sue braccia sembrava ancora una bambina, intimorita da un futuro troppo pericoloso e troppo incerto ancora una volta, e non poté fare a meno di stringerla nuovamente a sé «Grazie mamma, io.. io non so davvero come ringraziarti, sei l’unica che in questo momento sembra pensarla così.. ancora non so come dire alle altre che voglio andare a cercarlo, come dire loro che non sarò mai regina di Crystal Tokyo, e in realtà ormai non so più neanche se quel futuro esista ancora..» «Loro capiranno, ti hanno sempre protetta, e hanno sempre cercato di darti il meglio, ma soprattutto sono sempre state tue amiche, ora forse più di allora. E nessuna delle tue amiche ti costringerà mai a fare qualcosa contro la tua volontà, sta tranquilla devi solo avere il coraggio di essere sincera con loro, proprio come hai fatto con me, infondo stavi quasi per buttare giù la porta della sala dello spirito della Luna, troverai anche il coraggio di parlare con delle compagne di scuola» così dicendo entrambe scoppiarono a ridere, ormai Bunny era completamente tranquilla, e sicuramente quella di andare sulla Luna era stata la decisione migliore, Selene le aveva tolto il dubbio più assillante che la rincorreva ormai da tre anni. Era libera! Libera di prendere il suo futuro nelle mani e modellarlo come meglio credeva. Con questa nuova consapevolezza e con la benevolenza di sua madre, l’unica che aveva davvero temuto di deludere, era pronta, ora più che mai a combattere contro il destino, a combattere contro tutti per riprendersi il suo amore. «Ora devi andare piccola, e io devo tornare al mio compito ma sarò sempre qui per te Serenity non scordarlo mai» «Grazie mamma, io spero di poterti rivedere presto» Si abbracciarono un’ultima volta poi si strinsero le mani, Bunny chiuse gli occhi ancora una volta e si concentrò, le immagini che vedeva ora non erano più quelle del Regno Argentato, li riaprì e davanti a lei non c’era più sua madre, c’era Sidya che la guardava soddisfatta.

«Allora Bunny, hai trovato ciò che cercavi?» «Si! Decisamente!» «Me ne vuoi parlare?» «Caspita ma è già buio.. No perdonami Sidya, anche per prima.. non volevo essere così dura con te.. parlerò con tutte voi un’altra volta, ora scappo! Heles mi starà aspettando per l’allenamento di lotta, ti chiamo io!!» Finì di dire urlando mentre scappava via per raggiungere la protetta di Urano. Sidya chiuse gli occhi e scosse il capo sorridendo pensando che per fortuna in fondo non sarebbe mai cambiata.  
   
 
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