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Autore: SwanFangirl    14/01/2015    12 recensioni
Cosa accadrebbe se Henry decidesse di dare un lieto fine alle sue mamme mettendo in piedi una nuova operazione, più complicata e difficile delle precedenti?
Dal primo capitolo:
“Scusa, Emma.” disse Regina.
Emma proprio non se l’aspettava. In effetti erano le due parole più inaspettate che Regina potesse pronunciare.
Perché Regina non chiedeva mai scusa.
Perché Regina non la chiamava mai per nome.
Perché Regina non le dava mai del ‘tu’.
Perché Regina non le avrebbe mai chiesto scusa dandole del ‘tu’ e chiamandola ‘Emma’!
Genere: Avventura, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lo strano caso della famiglia Swan Mills.'
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Emma correva da una parte all’altra della casa, nervosa. Con le mani tra i capelli, ancora in pigiama, aveva invaso la cucina di casa Charming per prepararsi la colazione –sprecata, perché alla fine non aveva avuto il coraggio di mangiare quell’obbrobrio che aveva cucinato. Comunque, i genitori avevano cercato in tutti i modi di rassicurarla, per poi rassegnarsi ed andare a vedere come stesse Regina, però si fecero subito sostituire da Ruby e Dim, arrivate presto per aiutare la sposa a prepararsi.

“Cos’è che ti preoccupa tanto?” chiese Danielle, avvicinandosi a lei ed assottigliando gli occhi, quasi a volerla leggere.

E riuscì davvero a vedere qualcosa, che le fece strabuzzare gli occhi e sorridere come poche volte aveva fatto. Ruby, cogliendo quell’espressione gioiosa, prese da parte la propria ragazza e chiese: “Cos’hai visto?”

“Qualcosa che potrebbe migliorare l’umore della nostra Principessa. Peccato che io non possa dirglielo, dato che riguarda il futuro” sbuffò la riccia. “Queste regole per veggenti sono proprio noiose.”

“Ma è una cosa bella, giusto?” continuò Ruby, ricevendo un cenno di assenso. “Allora dimmela! Ti prego, ti prego, ti prego!”

“Ragazze, siete qui per aiutarmi o per farvi i fatti vostri?” borbottò Emma, contrariata, prendendole entrambe per le orecchie e trascinandole con sé nella camera che era appartenuta a lei, quando abitava lì.

“Ahiiiii!” esclamarono entrambe, lasciandosi comunque portare in quella stanza, e Dim fece segno a Red che ne avrebbero parlato dopo, quando sarebbero state da sole.

Ruby annuì, chiedendosi cosa diamine avesse visto la ragazza.
 



“Secondo voi mi lascerà all’altare?” chiese Regina, mentre cercava di indossare il vestito estremamente lungo ed estremamente bianco.

“Non credo proprio, Regina. Adesso alza le braccia” disse TinkerBell, aiutata da Mary Margaret nel metterglielo addosso, e finalmente ci riuscirono, esclamando all’unisono: “Per tutte le fatine, sei bellissima!” “Sei stupenda, Regina.”

La mora arrossì, mormorando un “Grazie” imbarazzato, e subito dopo bussarono alla porta della camera da letto che solitamente divideva con Emma –tranne quella notte, come da tradizione. Regina aprì la porta, trovandosi due David e Henry sbalorditi, letteralmente a bocca aperta.

“Wow” mormorò il Principe. “Mi hai fatto dimenticare per un attimo di essere sposato e che tu stai per sposare mia figlia!”

Regina rise, spintonando leggermente David, e venendo subito abbracciata da Henry, che era già vestito di tutto punto e, stranamente, aveva anche deciso di cambiare taglio di capelli. Il ragazzino bisbigliò all’orecchio della madre: “Sei bellissima.”

“Grazie, piccolo mio” sorrise la mora. “Adesso che sono pronta, devo assolutamente vedere mia moglie!”

“Come, scusa?” chiese Snow, subito imitata dagli altri. “Non puoi vedere Emma, porta sfortuna!”

“Mi sono innamorata della figlia della mia nemica” le fece presente Regina. “Più sfortuna di questa…”

Detto questo, scese le scale, cercando di non inciampare, e venne sorpresa da Dim, che era appena entrata in casa di corsa. La ragazza, vedendo la madre in abito da nozze, le regalò uno dei suoi migliori sorrisi –apparentemente riservati per quel giorno speciale- e corse ad abbracciarla, facendola persino volteggiare un paio di volte.

“Bellissima e regale come sempre” commentò. “Sono sicura che avrete una vita fantastica insieme. Beh, in un certo senso sono avvantaggiata, perché l’ho già visto che l'avrete, ma-“

“Grazie, tesoro” la fermò Regina, baciandole la guancia ed osservando quanto fosse elegante nel suo vestito azzurro. “Anche tu sei meravigliosa.”

“Ovvio, ho preso da te” sorrise la ragazza, facendole l’occhiolino. “Adesso mi sento in dovere di non dirti che Emma è ancora a casa, con il suo vestito e la sua isteria.”

“Grazie davvero, Danielle. Ti voglio bene” le disse Regina, lasciandola senza fiato, nonostante glielo avesse detto molte volte.

La donna si apprestò ad uscire, ma, prima che potesse farlo, sentì Dim dirle: “E comunque che non ti passi più per la testa che io voglia rubarti la donna! Sai che non è così e che non lo farei mai.”

“Sì, lo so” rispose Regina, e poi chiuse la porta, affrettandosi per le strade di Storybrooke e beccandosi delle occhiate curiose dai passanti che, vedendo il Sindaco correre in strada con l’abito bianco, si fecero un mucchio di domande, come: sta forse scappando per non sposarsi?

Ma lei aveva ben altro in mente.

“Emma!” chiamò, entrando nella casa e, finalmente, smettendo di correre. “Emma, dove sei?”

“Sono qui” disse la sua voce, prima che lei scendesse le scale verso di lei.

Gli occhi di Regina percorsero tutta la figura della bionda, memorizzando ogni minimo dettaglio di quella stupenda visione. Emma la guardava come se fosse stata una Dea, ed il suo sguardo innamorato non si distoglieva da lei neanche un attimo. Rimasero lì a guardarsi per minuti interi, fin quando Regina non avanzò, andandole incontro, e le prese la mano, portandola sul proprio cuore, proprio come aveva fatto Emma qualche giorno prima.

“Io ti amo, Emma” disse, guardandola negli occhi.

“Anch’io ti amo, Regina” sussurrò lei, con le lacrime agli occhi. “Però non farmi alcun discorso strappalacrime, perché Ruby mi ha appena truccata e si arrabbierebbe molto se dovesse rifare tutto da capo!”

Regina sorrise dolcemente e, accarezzando la sua guancia, rispose: “Non voglio farti alcun discorso strappalacrime. Sono qui solo per dirti che… beh…”

“Cosa, Regina?”

“Se tu vuoi… Potremmo avere dei bambini. Uno, due, tre, quanti ne vuoi!” disse, guardandola con amore. “Mi dispiace di non aver capito e di aver pensato solo a me stessa ed alla mia stupida insicurezza, ma adesso so che voglio avere dei figli con te, più di qualunque altra cosa.”

“Davvero?” chiese Emma, ritrovando il sorriso.

“Davvero.”

Le due spose si abbracciarono, per poi rendersi conto dell'orario. Regina disse: “Devo andare adesso.”

“Ci rivedremo tra poco” rispose Emma.

“Già. Per diventare…”
 



“…Moglie e moglie!”

Dopo che la Fata Turchina –l’unica persona in quella città che potesse, in qualche modo, presenziare ad un matrimonio- ebbe detto queste parole, Emma e Regina si baciarono con dolcezza e passione allo stesso tempo. Il baciò fu così intenso e così profondo, che Henry e Dim dovettero separarle, ridendo.

“Siamo sposate, Regina” sussurrò Emma, mentre si facevano spazio lungo la folla che si era radunata attorno a loro per tirare petali di rosa.

“Non posso crederci” rispose Regina, baciandola ancora una volta ed esitando prima di entrare in macchina. “E non posso credere che avremo un mese di puro relax solo per noi, senza Storybrooke e senza cattivi da sconfiggere... E’ come un sogno.”

“No, amore. E’ la realtà” le disse la bionda, prendendola per mano.

Dim e Henry le salutarono con un abbraccio finale, in cui la sorella maggiore assicurò che si sarebbero presi cura l’uno dell’altro in quella settimana –aiutati, ovviamente, dai nonni di Henry e dagli altri tanti amici che avevano guadagnato nella piccola cittadina di Storybrooke.

Le due spose guardarono tutti gli invitati, soffermandosi sulle persone che erano state indispensabili affinché il loro amore trionfasse su tutto: Henry, TinkerBell, Snow, Ruby, David e Danielle in particolare. Sorrisero all’unisono ed entrarono nella limousine che le avrebbe portate all’aeroporto, dove avrebbero preso un aereo per Miami. E avrebbero avuto finalmente la pace che agognavano, anche se solo per poco.

“Ciao a tutti!” esclamò Emma, per entrambe, prima che chiudessero la portiera dell’auto e lei e Regina restassero sole… con lo champagne.

“Ubriachiamoci” propose la mora.

“Cosa? Vuoi iniziare la Luna di Miele ubriaca?” chiese la Salvatrice, divertita.

“Cosa c’è di male? Tanto non avremo figli attorno a cui badare… Il che sarà un bene solo per questo mese, dopo il quale correrò a Storybrooke e non li lascerò più andare.”

“Sai cosa ho sempre desiderato fare?” domandò Emma, con un sorrisetto furbo, prima di mettersi a cavalcioni sul bacino della moglie e sussurrare al suo orecchio: “Sesso in limousine.”

Regina chiuse gli occhi, sorridendo a quella sola idea, e baciò la bionda sulle labbra, rispondendo: “Buona fortuna.”

“Per cosa?”

“Beh, ne avrai bisogno se vuoi sfilare questo pomposo vestito bianco” ridacchiò la bruna, baciandola ancora. “Ah, e, a proposito, prima di fare… sesso in limousine, dobbiamo fare un incantesimo."

Emma alzò gli occhi al cielo, borbottando: “Già ti manca la tua cara magia?”

“Pensavo volessi avere un figlio con me.”

Lo Sceriffo alzò un sopracciglio, curiosa e sbigottita, chiedendo: “C’è un incantesimo per fare un bambino?!”

“C’è un incantesimo per cui servono molti ingredienti quasi introvabili –che io, ovviamente, ho portato con noi- ed un minuscolo sortilegio che può canalizzare il Vero Amore, fino a dare vita ad un essere creato dalla forza di esso” la corresse Regina, lasciando intendere che non sarebbe stato semplice.

“Quindi niente sesso in limousine?” mise il broncio Emma.

“Come credi che si scaturisca la forza del Vero Amore?” sussurrò Regina, mordendo il suo lobo.

“Questo sortilegio comincia a piacermi” rispose Emma, gli occhi già dilatati.

“Ti piacerà ancora di più quando avrò in grembo tuo figlio” disse Regina, sorridendo.

“Mio figlio?” domandò la bionda, inarcando nuovamente un sopracciglio, anche se rispose al sorriso con uno altrettanto gioioso.

Allora la bruna la baciò con dolcezza e rispose, sulle sue labbra: “Nostro figlio.”







Buonasera a tutti!
Credetemi, mi piange il cuore a dover pubblicare quest'ultimo capitolo, eppure siamo arrivati alla fine di questa storia che, credo e spero, ha appassionato me quanto voi. E per questo vi ringrazio molto, di cuore.
Penso di essere stata buona con le nostre protagoniste, dando loro quel Lieto Fine che tanto speravano di ottenere. Per quanto riguarda la gravidanza magica, credetemi, non era nei miei piani, però perlomeno l'ho resa un po' più complessa da operare, quindi non è sicuro che le nostre eroine riusciranno ad avere un bambino con la magia. E, in più, ancora non sappiamo i dettagli di questo sortilegio e cosa si potrebbe dover sacrificare per renderlo possibile. Se questo significa che ci sarà un seguito? Può darsi. Sì, mi piacerebbe scrivere un sequel, e ci penserò su. Ovviamente voi fatemi sapere cosa ne pensate e se piacerebbe anche a voi.
Intanto, un progetto che vorrei mandare avanti è quello dello spin-off riguardante Dim, Emma e Regina nel mondo alternativo che vedono solo Emma e Danielle. Non sarà incentrato solo sulla storia d'amore tra Emma e Dim, anzi, vedrete che quest'ultima sarà presente soltanto nella in una piccola parte della storia e, comunque, ad un certo punto la long cambierà ambientazione e quindi non si concentrerà più sulla Foresta Incantata e su questo universo alternativo... ma non voglio aggiungere altro!
Spero che continuerete a seguire le mie storie e vi ringrazio ancora per il supporto. A presto :')

 
  
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