Film > Dragon trainer
Segui la storia  |       
Autore: Snow_Queen    14/01/2015    2 recensioni
-Ma abbiamo già affittato la fontana di cioccolato! Non vorrai essere tu a dire ad Anna che non potrà abbuffarsi di frutta ricoperta di buonissimo cioccolato? E poi terremo lontani quei due per qualche oretta.. Non moriranno mica..- sorrise l’altra sistemandosi la morbida sciarpa rossa intorno al collo così da proteggersi dal freddo.
Elsa alzò lo sguardo e incontrò quello della ragazza, aveva una strana luce negli occhi segno che stava organizzando qualcosa..
-Astrid a volte ho paura di te sai?- detto ciò gettò a sua volta il bicchierino contenente una, oramai finita, cioccolata alla menta dentro il cestino e prendendo l’amica a braccetto si incamminò con lei verso le residenze universitarie.
[Alternative Universe-University]
[Hijack]
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



2
1 Dicembre
 
 
Stories in his eyes
Love for every true heart that it sees.
 
 
-Hiccup ti prego! Ascoltami! Non è come credi!-
La voce di Jack arrivava ovattata e distante, un po’ era merito della musica che la sovrastava. Non voleva ascoltarlo né tantomeno vederlo.. non fino a che la rabbia gli montava in corpo in quel modo.
-Vattene!-
Aveva sempre creduto che l’ipotesi di un tradimento, da parte di Jack, fosse un qualcosa d’irreale. Un qualcosa che non sarebbe mai potuto accadere.
-Hiccup ti prego ascoltami dannazione!-
 
 
 
22 Dicembre
 
Hiccup non chiuse occhio per tutta la notte. Non riusciva a dormire senza Jack accanto, il suo abbraccio dolce ma allo stesso tempo possessivo era tutto ciò che gli serviva per dormire sonni tranquilli. Ora osservare il suo posto vuoto, gli riempiva il cuore di tristezza. Perché lo aveva fatto? Cosa più importante.. Che cosa avrebbe fatto lui ora? Aveva evitato l’argomento cacciandolo fuori, dalla sua stessa stanza per giunta... forse era lui quello che doveva andar via, doveva recarsi in segreteria e chiedere un cambio di stanza ma la sola idea di dover lasciare quella stanza piena di ricordi, gli provocava un groppo alla gola.
La voce di Jack che lo implorava di ascoltarlo era diventa un disco fisso nella sua testa. Ascoltare cosa poi? Come lo aveva tradito? Del modo in cui aveva capito, che il suo amore per lui era tutta una bugia? Doveva dirgli quanto amasse davvero Elsa? Il cellulare squillò in quel momento e sul display apparve la foto di Astrid. Non aveva voglia di parlare ma rispose lo stesso, altrimenti chissà quale idea brillante sarebbe apparsa nella mente dell'amica.
-Pronto?-
-Devo portare un cero in chiesa hai risposto alla prima chiamata! Dì a Jack che lo strozzo se non viene immediatamente.-
Hic ebbe un sussulto. Perché non era andato agli allenamenti? Ah certo aveva tutto in camera.
-Jack non è qui chiedi..-
-Si, certo non è lì.. Buttalo giù dal letto e non coprire i suoi sbagli!-
-Astrid, Jack non è qui come devo dirtelo? Chiedilo a Elsa.. É la sua ragazza dopotutto, saprà dov'è il suo fidanzatino no?-
-Ma no, Elsa è qui e non.. Aspetta ma che stai dicendo!-
-Io e Jack non stiamo più insieme. Dove si è cacciato, non è affar mio. - Detto ciò chiuse la telefonata e buttò il cellulare sotto il cuscino di Jack e affondò il viso nel suo. Non voleva sentirlo neanche nominare.. Non aveva smesso di amarlo tutt'a un tratto. Lo amava e sapeva bene quanto dolore gli causava la sua lontananza, ma un tradimento non poteva sopportarlo.
 
-Dove hai intenzione di andare Jack?-
Aster gli bloccava l'uscita. Non avevano una corporatura molto diversa ma lui aveva la capacità di farlo sentire una formica in momenti come quelli.
-Devo andare da lui Aster! Lasciami uscire, non puoi mica tenermi qua!- voleva vederlo, voleva spiegargli tutto, voleva dirgli che era tutto un malinteso, che tra lui ed Elsa non c'era nulla e che amava solo lui.. Lo aveva cacciato addirittura dalla stanza, la prima cosa che avrebbe fatto probabilmente sarebbe stata andare in segreteria a fare un cambio di camera e doveva chiarirsi prima che ciò accadesse.
-Tu non ti muovi di qui. L'hai detto tu stesso ieri sera, Hic deve sbollire e quando si sarà calmato, ti porterò io stesso da lui. Non costringermi a legarti, già ti ho dovuto sequestrare il cellulare.-
-Aster andiamo! Non sono mica un prigioniero politico! Lasciami andare da lui..-
Essere così lontani lo metteva a disagio. Il loro massimo senza cellulare era di venti minuti.
-Aspetta, quando ti sei preso il mio cellulare?-
-Mentre eri in bagno ma tranquillo ti sei perso solo una ventina di telefonate di Astrid.- disse l'altro affettando le carote per l'insalata. Era ora di pranzo dopotutto e Aster era vegetariano dopotutto. Non avresti mai trovato carne a casa sua, un appartamento nella cittadina vicino l'università. Aveva preferito affittare una casa propria piuttosto che stare in quelle stanzette universitarie dove si doveva dividere la stanza, se necessario.
-Ti farà bene stare un paio di giorni senza Hiccup, anzi farà bene a entrambi vedrai.-
Aster non sapeva cosa significava per lui stare lontano da Hiccup.. Era come essere in mare aperto e annegare lentamente. Hic era diventato tutto per lui, era l'ossigeno di cui aveva bisogno per vivere. Non poteva stare lontano da lui.. Dai suoi occhi.. Dal suo sorriso.. Non per così tanto.
 
 
23 Dicembre
 
 
Per Jack era arrivato il limite. Due giorni senza Hiccup erano troppi per lui. Doveva vederlo e chiarire tutto o sarebbe impazzito. Per fortuna Aster gli aveva dato dei vestiti, gli stavano un po' larghi ma nulla che una cintura non potesse mantenere. L'ostacolo maggiore era eludere la sorveglianza di Aster ma gli bastò uscire dalla finestra che dava sulle scale antincendio per essere libero.
Girato l'angolo del vicoletto gli bastò poco meno di un secondo per riconoscere la figura di Hiccup, era di spalle ma era impossibile per lui non riconoscerlo, e poi quante persone, in un’unica cittadina, portavano una protesi?
-Hiccup!- lo chiamò avvicinandosi a passo veloce. L'altro sussultò appena e si voltò, a Jack mancò il respiro nel vedere nei suoi occhi verde foresta così cupi. -Hiccup lasciami parlare..-
-Immaginavo fossi a casa di Elsa ma tanto meglio. Ero venuto a portarti degli abiti e a dirti che il ventisette sarei andato in segreteria a chiedere una nuova stanza.-
-No, Hiccup frena non correre di fantasia per favore lasciami parlare.-
-Non abbiamo nulla da dirci Jack.- detto ciò s’incamminò per andar via e in quel momento aprì il portone Aster, che era sceso a recuperare il borsone.
-Da dove salti fuori te?- non si era reso conto della fuga dell'albino e osservando Hic andare via non poteva far si che gli corresse dietro, non era ancora il momento adatto, era passato poco tempo ma alla fine non poté far altro che andargli dietro poiché Jack era riuscito a superarlo.
-Hiccup fermati!- iniziò dapprima a camminare velocemente per poi iniziare a correre nel vederlo sparire dietro altre persone. Non poteva lasciarlo andare via.. Dovevano chiarirsi, doveva dirgli quanto lo amava e che nulla al mondo avrebbe potuto offuscare quel sentimento incondizionato.
-Hiccup!- a un tratto non lo vedeva più.. Era sparito nel nulla, come un ologramma.
-Jack..- era Aster, non era stato difficile raggiungerlo. -Ti prenderai un malanno stupido- e, in effetti, era vero. Jack indossava solo una camicia, jeans e scarpe a parte.
-Non m’interessa Aster devo trovarlo.. Devo dirgli tutto.. Devo.. Devo..- dietro di Aster c'era un incrocio e poco lontano la folla si stava radunando.
"È terribile" diceva una signora che portava a spasso un bassotto. "Povero ragazzo.." diceva un altro.. "L'autista non l'ha proprio visto"... "ma no è lui che non ha guardato"
-Che sta succedendo Aster?- il dubbio non si era insinuato nella sua mente, neanche la vaga idea. Scansate le persone curiose da Aster, Jack avanzò fino a che l'amico non si fermò all'improvviso, come bloccato.
-Aster, scansati!- evitato lui, passando davanti ad un ragazzo, Jack restò immobile anche lui, come una statua di sale.
-Hiccup..- il respiro gli si mozzò e un lieve tremore s’impossessò di lui. -Hiccup!-
Aster non provò neanche a fermarlo, Jack si gettò in mezzo alla strada raggiungendo il ragazzo steso a terra.
-Hiccup.. Ti prego di qualcosa..- non lo mosse per paura di peggiorare la situazione, ma per un secondo gli sembrò di vedere quell'immenso verde foresta che tanto amava.. -Hic.. Amore mio ti prego..- gli carezzò il viso con una mano, mentre con l'altra gli aveva preso la sua. -Hiccup..- il tremolio non smise neanche per un secondo e si allontanò da lui soltanto all'arrivo dell'ambulanza.. Aster gli si avvicinò per tirarlo su -Jack forza..- l'ambulanza stava per partire.. L'infermiere lo osservò e prese dei moduli mentre un altro si occupava di Hiccup -Dovreste rispondere a qualche domanda, siete un parente?-
-Sono il fidanzato..- diede un ultimo sguardo ad Aster e salì sull'ambulanza.
-Vi seguo tranquillo.- lo rassicurò correndo indietro, a prendere la macchina per seguirli.
Il cervello di Jack in quel momento non collegava nulla. Davanti ai suoi occhi aveva ancora l'immagine di Hiccup steso sull'asfalto.. I capelli castani disfatti.. Il respiro corto..
-Nome?- l'infermiere aspettava una risposta.
-Hiccup.. H. Haddock..-
-Allergie?-
-Nessuna..-
La strada fino all'ospedale sembrava infinita. Avrebbe scaraventato via l'autista e preso il suo posto per poter correre davvero, altro che quella presa in giro.
-Volete darvi una mossa? Avete una sirena usatela!-
-Si calmi, stiamo facendo del nostro meglio.-
-Il vostro meglio non è abbastanza!-
In ospedale non lo lasciarono avvicinare più di tanto alla barella del pronto soccorso, c’era stato un incidente sull’autostrada e il luogo sembrava sotto assedio. Era pieno di feriti, nell’incidente doveva aver coinvolto un autobus.
-Si può avere una qualsiasi informazione!- Jack non riusciva più a star con le mani in mano, incidente o meno dovevano dargli delle informazioni su Hiccup o sarebbe impazzito. Fu solo grazie a Aster che riuscì a fermare un medico per sapere qualcosa e ad avvicinarsi alla barella, lo avevano collegato a una flebo e come se non ci mancasse altro era ancora privo di coscienza.
-Non abbiamo tempo, abbiamo casi più importanti a cui pensare..- detto ciò il medico provò ad andare via ma Jack con uno slancio lo bloccò al muro facendo sussultare anche Aster.
-Pretendo di sapere cosa ha il mio ragazzo adesso! Perché non si sveglia?-
Il medico sospirò e prese una cartella da un mobiletto tra due barelle, lesse i risultati e sospirò.
-Mi dispiace comunicarvi che il paziente, in seguito alla collisione con l’auto, sono state rilevate delle lesioni traumatiche.. che hanno provocato uno stato di coma. Ora se permette, devo andare.- detto ciò andò via o almeno ci provò, Aster lo prese in disparte e lo bloccò al muro per il camice e gliene disse di tutti i colori per il tatto usato nei riguardi dell’amico.
Jack non aveva ascoltato tutta la frase.. Era scivolato sul pavimento e fissava il vuoto assoluto.. Cosa gli aveva detto il medico? Hiccup.. era entrato.. in coma? No.. doveva essere uno scherzo organizzato per fargliela pagare di qualcosa.. ma certo doveva essere così.. forse di Astrid.. No.. purtroppo non poteva essere così.. era uno scherzo troppo crudele per poter essere stata lei ad organizzarlo.. neanche per vendicare Hic di quel presunto tradimento.
Si alzò appena e quasi inconsciamente si riavvicinò alla barella sedendosi su una sedia accanto a lui. Poggiò la mano sulle sue e le strinse appena osservando il suo viso, aveva qualche graffio ma per lui era sempre magnifico, qualsiasi difetto potesse avere. Poggiò appena la fronte contro la sua per un breve istante, gli sembrava che stesse semplicemente dormendo e che da un momento all’altro si potesse svegliare rimproverandolo perché non l’aveva svegliato prima per un corso.
-Hiccup.. non.. non puoi lasciarmi.. riapri gli occhi per favore..- si sentiva come se il mondo gli fosse crollato addosso, come avrebbe fatto senza di lui.. non si rese conto neanche delle lacrime che gli stavano rigando il viso.
-Hiccup.. volevo che mi ascoltassi.. ma non a questo prezzo..-
Aster stava ritornando da lui ma vedendolo in quello stato preferì allontanarsi e parlare con altri medici prima di chiamare Astrid e gli altri..
-Tra me.. ed Elsa.. non c’è stato mai nulla Hiccup.. mi ha sporcato per sbaglio col rossetto nulla di più.. e tu ora..- poggiò la fronte sul materassino e all’improvviso si rese conto che qualcosa di freddo gli stava bagnando il viso, era una lacrima e dopo quella ne seguirono tante altre.. pianse tutte le lacrime che poteva avere.. probabilmente non avrebbe pianto mai più in vita sua.
-Come poteva esserci qualcosa tra me e lei quando io amo te.. soltanto te.. come devo dirtelo che sei la mia vita.. sei il mio tutto.. ho iniziato a vivere nel momento in cui ti ho incontrato e aspettavo il tuo arrivo ancor prima di conoscerti.. Torna da me Hiccup per favore.. Io non credo di poter andare avanti senza di te al mio fianco, voglio sentirti ancora sbuffare quando ti disturbo mentre studi o quando ti rimando la sveglia per farti stare ancora tra le mia braccia.. o quando ancora ti bacio in pubblico facendoti arrossire, soprattutto davanti la tua aula quando ti accompagno.. Torna da me anche solo per dirmi che non vuoi rivedermi mai più..-
 
I sensi erano ancora ovattati, non capiva cosa gli accadeva intorno. Sentiva molte voci che si confondevano con le altre, ma soltanto una era quella che gli interessava. Quella di Jack. Inizialmente voleva dirgli di andare via ma insieme alla sua, ascoltò anche quella del medico..
“Coma? Per lo spirito del grande Odino! Cosa che dice?” pensò aprendo gli occhi osservando Aster portare via il medico e Jack crollare sul pavimento.. Voleva dirgli qualcosa ma vederlo così gli bloccava le parole.. quando si sollevò dal pavimento si rimise giù e chiuse gli occhi. Non sapeva spiegare perché stava facendo finta di essersi addormentato ma oramai..
Quando Jack iniziò a parlare, lo ascoltò come voleva e si sentì uno stupido per ciò che aveva fatto, ma soprattutto si sentiva male all’idea di averlo fatto soffrire a tal punto.. se solo l’avesse fatto parlare dal primo momento, gli avrebbe risparmiato tanto dolore, non aveva mai visto Jack piangere e sperava con tutto se stesso di non vederlo mai più..
–Jack?- non poteva fingere così aprì gli occhi, gli lasciò una mano per carezzargli i capelli e gli donò il sorriso più dolce che poteva fargli.
Vedere i suoi occhi azzurri riaccendersi dalla felicità fu lo spettacolo più bello a cui poteva assistere.
-Hiccup..-
 
I was lost but now I'm found
His happiness surrounds
And now I find that my dreams can come true.
 
Jack si sollevò soltanto quanto bastava per abbracciarlo, ogni parola era superflua.. Hic era sveglio non poteva importargli più di nulla al mondo, stava bene, era tornato con lui.. cosa poteva desiderare? Nell’abbraccio si lasciò andare in un ultimo sfogo silenzioso.. Aveva avuto paura. Paura di perderlo senza poter far nulla per salvarlo. Paura di perdere l’unica persona che aveva mai amato nella sua intera esistenza.
-Jack!- la voce di Aster che lo chiamava lo fece sollevare appena e Hiccup gli asciugò alcune lacrime sulle guance. Quell’idiota del medico ha preso la cartella clinica di un altro! Hiccup sta bene!-
 
Cause I'm gonna love you for the rest of my life
I'm holding you safe here in this heart of mine
 
Era difficile descrivere ciò che l’albino provasse in quel momento. Forse bisognava partire dalla gioia che provava nel sapere che il ragazzo stava bene e non aveva mai rischiato di perderlo, oppure dalla rabbia e la voglia che aveva di prendere a pugni quel medico disgraziato.. o forse ancora semplicemente dall’imbarazzo che Hiccup aveva potuto ascoltare tutto ciò che gli avesse detto..
-Hai.. sentito tutto?- gli chiese con un mezzo sorriso mentre si passava una mano tra i capelli.
-Ogni singola parola.. e ti dirò..- il moretto si sollevò appena e afferrò la camicia che indossava per tirarlo giù alla sua altezza, dove gli rubò un bacio piccolo ma pieno di significato.
Anch’io ti aspettavo quando ancora non ti conoscevo..- gli sorrise e a quelle parole fu Jack a baciarlo di nuovo ignorando le parole di Aster che lo rimproveravano. Aveva di nuovo la sua ragione di vita, non gli interessava altro..
 
I can't live without you
cause my soul would die
You know I'm telling the truth,
I'll spend the rest of my life
loving you



 
Salve salvino cari vicini <3 mi rendo conto che non ho scritto nulla nella precedente FanFic ahah xD ma comunque.. allora questa fanfic è stata pubblicata in mega ritardo, anche se avevo già concuso il capitolo agli inizi di Dicembre.. mea culpa.. 
Detto ciò, spero che vi sia piaciuta e avviso già da ora che forse mi ci vorrà un po' per scrivere il terzo e ultimo capitolo, l'intenzione iniziale era di concluderla qui ma avrei voluto scrivere un capitolo natalizio per cui in ritardo lo scriverò però xD
Volevo dire che alla fine tutte queste fanfic sparse, per così dire xD, sono tutte legate alla fin fine quindi questa è l'ultima per così dire singola. Le racchiuderò tutte in una raccolta indefinita :)

Ora credo di essermi dilungata troppo e mi dispiace per cui scusatemi xD
XoXo
SQ
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Dragon trainer / Vai alla pagina dell'autore: Snow_Queen