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Autore: Skatach    16/01/2015    1 recensioni
Non sapevo come era iniziato tutto questo. Sapevo solo che volevo liberarmene, ma la mia dipendenza era più forte di me.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so nemmeno quando sia iniziata questa cosa.
“Cosa”, forse dovrei dire disgrazia.
È il mio unico pensiero, non riesco a togliermelo dalla testa. La famiglia, gli amici, i miei hobby sono diventati nulla a confronto. Ho iniziato poco alla volta, sporadicamente insomma. Mi sembrava un comportamento da poco conto; in fondo lo fanno tutti, che c'è di male? È normale! Non sapevo cosa avrei provocato.

Ancora, ancora, ancora... penso sempre ormai: la mattina facendo colazione, a scuola durante le lezioni, mentre pranzo a tavola, la sera prima di andare a dormire. Solo un altro po', non farà male...


Ogni tanto mi sembra di svegliarmi da questo limbo. Guardandomi attorno, tutte le persone che una volta mi erano così vicine ora mi sembrano degli estranei. Cosa ho fatto? Mi chiedo. Capisco che mi manca parlare con loro, mi mancano i loro sorrisi... Li vorrei riavere. E allora tento di riprendermeli, rubare un abbraccio, ma poi tentenno, traballo, e ricado nell'incubo che ho creato. Un incubo che non lascia spazio ad alcun tipo di umanità.

 

Una volta ho provato ad allontanarmici, a tornare com'ero prima. È stato inutile.
Cercavo di occupare la mente con altro. Lo studio all'inizio sembrava una buona idea, produttiva addirittura, ma neanche a dirlo quel pensiero tornava a bussare dentro di me -ancora più forte- e vi cedevo. Credevo che uscire con gli amici forse mi avrebbe aiutato: in un primo momento sembrava andare bene, poi capii che anche loro erano come me, persi in una solitudine dalla quale dipendevano. L'ultima speranza sembravano essere i miei genitori, ma sapevo che loro non avrebbero compreso. A volte, nella mia testa, li incolpo per quello che mi è successo: tutto è cominciato quando loro me l'hanno comprato...

 

Ora sono ancora qui, fisicamente. Mentalmente? Non lo so.
So solo che vorrei svegliarmi da questo sonno che mi opprime, liberarmi dalla luce accecante che è sempre davanti ai miei occhi, vorrei solo staccare la spina.
Ma staccare la spina del mio cellulare è terribilmente difficile. 

   
 
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