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Autore: TittiGranger    22/11/2008    12 recensioni
Però… l’Amortenzia dovrebbe farti sentire il profumo della persona amata, no? E se quell’odore non era di Hermione… allora di chi altri poteva essere?
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Seguii Harry fuori dalla Sala Grande, non sapendo neanche dove fossimo diretti

Seguii Harry fuori dalla Sala Grande, non sapendo neanche dove fossimo diretti.

-         Ti dispiace spiegarmi, Harry? – gli chiesi raggiungendolo.

-         Mi chiedo come abbiamo fatto a non pensarci prima – continuava a ripetermi lui.

-         Ma dove stiamo andando?

 

Harry si bloccò di botto, come se la mia domanda gli avesse fatto venire in mente qualcosa.

-         Allora – cominciò – tu stai andando alla Torre di Grifondoro e…

-         Cosa? E perché?

-         Se mi facessi finire, lo capiresti! – mi sgridò. Merlino, mi sembrava Hermione – Dicevo… tu vai su alla Torre e prendi la ricetta che hai usato per preparare la pozione. Poi, raggiungimi nei sotterranei.

-         Harry, sei impazzito? – gli dissi – Nei sotterranei a quest’ora? Le aule sono chiuse…

-         E allora? – mi chiese Harry, come se non capisse dove fosse il problema.

 

Effettivamente non era la prima volta che entravamo di nascosto in qualche aula, e di certo non sarebbe stata neanche l’ultima.

-         Va bene… allora ti raggiungo appena ho fatto.

Ci scambiammo un ultimo sguardo. Poi, le nostre strade si separarono.

Feci ciò che Harry mi aveva chiesto, cercando di capire cosa avesse in mente, e evitando di farmi beccare da Gazza, scivolai nei sotterranei, nell’aula di Pozioni.

 

Mi chiusi la porta alle spalle e quando mi voltai, trovai Harry alle prese con ampolle e boccette di vario genere. Un calderone, bolliva sul banco accanto a lui.

-         Si può sapere che diavolo stai combinando? – dissi, senza riuscirmi a trattenere.

-         Vuoi smetterla di urlare? – bisbigliò lui – Se ci scoprono qua è la fine!

-         Okay, okay… - dissi, parlando sottovoce – Adesso, di grazia, vuoi dirmi cos’hai in mente?

-         E’ evidente, no? Dobbiamo preparare l’Amortentia un’altra volta.

 

Per un momento dovetti trattenere l’istinto di affogarlo nel calderone.

Mi stava facendo fare tutto quel casino perché voleva che preparassi di nuovo la pozione? E a che scopo?

 

-         Lo so cosa stai pensando – mi anticipò lui – Ma è l’unica cosa che ci rimane da fare. Se il profumo che esce sarà ancora… cioccolata… vuol dire che… che…

-         Che sono sfottuto- completai al posto suo.

 

Iniziammo a preparare gli ingredienti, nel silenzio più assoluto. A dir la verità, l’idea di Harry non mi entusiasmava più di tanto, ma non avevo altra scelta.

Quando la pozione cominciò a bollire, Harry mi passò l’ultimo ingrediente, delle foglie di non so cosa, dicendo:

-         Devi versarla tu, Ron, altrimenti non vale…

 

Sapevo cosa intendeva dire. L’ultimo ingrediente era quello personale ed andava aggiunto dalla persona interessata.

Con mano tremante, feci per afferrare le foglie che Harry mi stava porgendo.

Ma… fu un attimo.

 

Un momento di panico.

La paura di scoprire la verità, forse.

Ritirai la mano.

Ma le foglie scivolarono lentamente nel calderone, lo stesso.

I miei occhi incrociarono quelli verdi di Harry.

- Merda, Ron… - mi disse lui, guardando il calderone preoccupato.

- Harry, mi dispiace… - cercai di scusarmi – Non lo so cosa mi è preso, io non…

- Lascia perdere, non fa niente… adesso dobbiamo ricominciare tutto…

 

Feci per togliere il calderone dal fuoco, in modo da vuotarlo.

Ma mentre stavo  per afferrare i manici, notai un certo movimento all’interno della pentola.

-         Harry, gurda!

-         Che succede? – disse avvicinandosi.

 

Entrambi ci chinammo ad osservare la pozione che, piano piano, stava cominciando a bollire forte.

Come era successo anche qualche giorno prima, una bolla si levò dalla superficie.

L’unica differenza era che, mentre la mia era verde, quella di Harry sembrava essere di un azzurro acceso.

-         Miseriaccia… - esclamai.

Harry pareva incapace di emettere suoni, in quel momento.

 

Raggiunta una certa altezza, la bolla esplose.

Naturalmente, io non potevo sentire nulla visto che, effettivamente, era come se la pozione l’avesse preparata Harry.

 

-         Allora? Che senti? – gli chiesi.

L’espressione inorridita di Harry, rispose al suo posto.

-         Merlino, Ron… - fece – E’… è… zucchero.

 

MI sfuggii un’imprecazione.

Stavolta, eravamo davvero nei guai.

 

Il prossimo chap sarà l’ultimo….tu vai su alla Torre e prendi la ricetta che hai usato per preparare la pozione.

   
 
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