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Autore: Le Cicche    17/01/2015    2 recensioni
Storia scritta in collaborazione con Sel_OdF.
(precisiamo che questa non è un seguito di Frozen alla conquista della Queen, ne riprende solo i personaggi) Questo è un mega, mega, mega cross-over!
Selenia si è appena trasferita alla Arendelle’s Academy, prestigiosa accademia diretta dalla preside Elsa Queen. Inizialmente agitatissima Sel troverà subito tanti amici, tra cui la cugina Cammilla e le sue spassosissime amiche Sofia, Alexandra, Loredana e Lisa, e naturalmente i suoi compagni di classe Sabo e Rufy.
Unitevi alle sei amiche in una avventura scolastica da sbellicarsi dalle risate e condividete con loro le gioie e i dolori dell’ultimo anno di liceo.
Immergetevi nei pensieri di una preside e di un professore, che oltre che fare i conti con l’organizzazione scolastica devono anche sopportare Le Cicche!
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dal blog di Alex.

Ore 8:00
Sto correndo per i corridoi in modo da arrivare in classe prima del professore, anche se oggi mi sono attrezzata: skateboard gente! Wueee!!
< Pistaaaaaaa!!!! Largo ad Alex la regina dei bulli!!! Aspetta!! Levatevi di lì aiuto aiuto….>
SBAAM.
Non feci in tempo a frenare e andai dritta dritta addosso al bidello Cullen e a Jacob, che stavano trasportando a torso nudo ( metà Gennaio gente) quella che ,secondo il mio nasino ora ridotto a frittata, doveva essere una lastra di pietra bella dura.
< Che è stammerda??? Una nuova trovata del professor Blurose? >
Cullen mi spiegò con il suo atteggiamento da “tizio a cui è appena bruciata la casa, scoppiata la macchina e a cui il cane è finito sotto un tir del Lasonil” che la nostra amabilissima, altissima, purissima e levissima Queeny aveva acconsentito a far si che la seconda palestra dell’Accademia diventasse il luogo dove potevano sostare temporaneamente alcuni reperti del Museo di Arendelle, in attesa di un loro trasferimento.
< Aaaah…. Eheheheh bene ben buono a sapersi…. >
< Perché stai sorridendo così…. Perversamente??? >
< Chi io?- faccia da cucciolo modalità on – ma vaaaa!! Beh vi lascio, devo andare Benigni mi aspetta! >.  
Lasciai i due depressi e mi diressi in classe giusto un nano secondo prima che suonasse la campana. Dopo aver preso posto e minacciato Aya di rompergli lo skateboard in testa se non la smetteva di guardarmi come Cullen guarda sempre Bella, il prof entrò in classe.
< Oggi interroghiamo in storia. Vediamo… Alexandra vuoi venire tu? >.
< Alex è assente oggi! >. Risposi. Benigni mi guardò malissimo. < Esci subito o ti mando in castigo da Leopardi. >.
NO! Mi alzai e mi avviai alla cattedra, reprimendo in me la voglia di lanciare Benigni nel laghetto del giardino dell’accademia.
< Sono pronta! Mi chieda quello che vuole >.
Il prof mi guardò perplesso < Ok. Chi è stato il  presidente del consiglio italiano, che nella seconda guerra di indipendenza si alleò con Napoleone III? >
< Ovvio prof! Il grande Camillo conte di Cavour in Gautier. >
< Esatto bravi…. CHE??? Ma che stai dicendo?? >.
< E la capisco prof… anche io pensavo fosse parente di Cammi… sa Camillo/Camilla…ma in realtà è un Gautier! Da parte di madre sia ben inteso…>.
Il volto del prof divenne paonazzo, sembrava quasi sull’orlo di un infarto… < Certo! – disse in modo sarcastico- ovvio, come no! Adesso viene fuori che le piramidi sono state costruite dai Gautier! >.
< Certamente prof! La prima impresa epica del ramo Gautier in Egitto! Forse non sa che tra i miei antenati risultano molti faraoni della dinastia…. >
< Ok basta così. È inutile che ti arrampichi sugli specchi. Ti metto 4 per l’immaginazione. >.
Io mi arrampicai non sugli specchi, ma sulla cattedra e fissai il prof dritto negli occhi e fin dentro l’anima. < Se le porto una prova di quello che le ho raccontato mi mette 10 per tutto il quadrimestre?? Andiamo prof faccia una piccola scommessa con me! >. Benigni mi guardò di sottecchi < Qui Gautier ci cova…va bene accetto! Non puoi certamente portarmi un reperto o roba del genere! >.
Io sorrisi e andai tranquillamente al posto dove un’Aya raggiante mi attendeva con la sua motosega in mano.

PAUSA PRANZO
Come ogni giorno stavo litigando con Ace su chi spettasse l’ultimo dolce rimasto, quando Cammi, Lory, Sabo e Sel arrivarono al nostro tavolo.
Cammi, con la sua allegria sprizzante cuoricini fucsia mi mise davanti il poster del ballo di carnevale. < Aaaaaleex…. Sai quest’anno partecipiamo tutte, volevamo che anche tu ti unissi a noi! Sai tu e Ace potreste mettervi in coppia e…>. Sia io che il detersivo ci ingozzammo con il cibo che stavamo mangiando, sputandolo addosso a Sabo che un secondo dopo ci minacciò di morte a entrambi. Noi rispondemmo in coro che non ce ne fregava una bega del ballo, che non volevamo vestirci come pinguini, e che preferivamo starcene al buffet a ingozzarci come porci che ballare pestandoci i piedi l’un l’altro.
< Alex, sai che quest’anno parteciperà anche Aya con Dio? >. COSA COSA COSA??
< Ace, ho cambiato idea, parteciperemo al ballo e…. VINCEREMO! >. Il ragazzo mi guardò male < Tu sei completamente matta! Io non so nemmeno ballare! >.
< Nemmeno io, per questo incominceremo gli allenamenti domani stesso! >. Al secondo rifiuto del fiammifero, minacciai di mangiarli il cappello e di affogarlo nell’ acquario del laboratorio di biologia,così da bravo bimbo acconsentì, per poi buttarsi a piangere come un disperato nelle braccia del fratello.
< Ah biondo, Cammi, voi ci darete una mano! >.
Dopo aver messo a tacere le varie proteste di Sabo, e aver procurato uno shock psichico ad Ace me ne andai.

ORA LIBERA
< Non capisco che cosa tu voglia da me Gautier! >. Il prof Benigni mi stava seguendo nel corridoio insieme alle Cicche al completo, ad Aya e a Leopardi.
< Semplice… stiamo per decretare chi dei due ha vinto la scommessa di stamattina. >.
Aprii la porta della piccola palestrina dove i due bidelli avevano messo i reperti del museo arendelliano e feci entrare tutti, poi mi avvicinai alla famosa stele che era entrata in collisione con il mio dolce nasino. < Bene signori, stamattina ho fatto una scommessa con il professor Benigni. Adesso non ho lo sbatti di ridirvela tutta comunque ho portato Aya come testimone – la diretta interessata fece cantare la motosega per segnalare la sua presenza- e qui, in questa aula, è presente la prova che mi darà il 10 assicurato in storia! >. Dopo questa bellissima premessa di cui vado fiera, tolsi il telo dalla stele.
Tutte le mascelle dei presenti toccarono terra dalla sorpresa. Sulla stele, piena zeppa di simbolini di dubbia origine era disegnato un tizio/tizia che ballava. La cosa che sorprese tutti però fu il fatto che l’omino portava un paio di occhiali e esibiva una folta chioma riccia.
Lisa mi si avvicinò < Alex…. Ma quella sei tu! >.
< Muahahahahah no! In realtà quello è il mio prozio di quarto grado! Direttamente dall’ antico Egitto gente! >. Poi mi voltai verso Benigni < Allora me lo mette 10? >.
Il prof mi guardò male per la seconda volta in una sola mattinata < Chi mi dice che quello non sia opera del taglierino del tuo moroso Portuguese??? >. Mi aspettavo quella domanda < La prova caro prof, sono le scritte della stele, che recitano precisamente: “ In onore dei Gautier, inventori degli occhiali!”. >.
Sophie mi si avvicinò < Alex, da quando parli l’egiziano antico? >.
Io la fissai confusa < Cosa? Credevo fosse una story board! >. Tutti i presenti mi fissarono malissimo. Mierda.
< Ehmmm, sono sicura che Leo può confermare quello che ho appena letto –ancheperchèlhoportatoappostaperquesto- vero Leo? >.
Il bibliotecario, che era rimasto tutto il tempo in disparte, alzò lo sguardo verso di me, per poi scoppiare a piangere come un disperato gridando che aveva appena scoperto di non saper leggere in egiziano, e che quindi il suo curriculum presentava un’ enorme lacuna.
Per un momento rimasi spiazzata, mentre già vedevo il mio bel 10 volare via, ma poi mi venne un’idea. Sgommai fuori dall’aula, gridando a Cullen di non far uscire nessuno se in cambio le portavo il numero di telefono della segretaria Bella, e mi diressi nell’aula di detenzione.
Aprii la porta e trovai subito la persona che mi avrebbe aiutata, mentre era impegnata a staccarsi di dosso una Mary in piena crisi ormonale.
< Hey Yugi! Ho bisogno del tuo aiuto! >. Il ragazzo mi fece cenno di aspettare un momento, per poi fracassare in testa alla bionda pazzoide la sua piramidina dorata. Dopo che la psicopatica fu messa ko, mi si avvicinò < Che vuoi Gautier? >. Io sfoggiai i miei più teneri occhi da cerbiatta < Seenti ho bisogno di un favore. Mi confermi che tu sei stato un faraone tanto tanto tanto tempo fa? >.
Gli occhi del ragazzo si illuminarono < Siii!! Ovvio sai io sono stato… >
< Ok non me ne frega una bega! Chiudi quella ciabatta e ascoltami! >. Dopo avergli raccontato tutto, Yugi mi guardò male (e siamo a tre oggi…) e disse < Ok ti aiuto ma in cambio voglio un favore da parte tua! >
< Ti tengo fuori gioco Aya per una settimana! >.
< Un mese! >.
< Due settimane! Prendere o lasciare. >
< Accetto! >.
Ritornammo nella stanza dove avevo lasciato tutti i miei soci, e lì trovai uno spettacolo davvero osceno: Leopardi stava prendendo a testate la stele mentre una Cammi triste triste lo consolava dandogli delle pacche sulla spalla, mentre Aya appena vide chi avevo di fianco incominciò a mandare cuoricini rosa a destra e sinistra.
< Ti ricordo il nostro patto! >. Ok porcospino tranquillo. < Cicche! Tecnica di placcaggio numero 6! >. Le mie amiche alzarono tutte il viso verso di me, tranne Sel che invece ci guardò male, e poi si buttarono addosso ad Aya trascinandola fuori  dalla sala.
< Ok stella stellina! Ti ho dato una mano, adesso TRADUCI O TI MANGIO! >.
Il ragazzo sbuffò sonoramente, poi facendo oscillare il suo ciuffo si girò verso la stele e disse < “In onore dei Gautier, inventori degli occhiali!” ecco fatto! >.
Bene, io da brava bimba mi diressi verso Benigni, che si era messo a prendere a sua volta a testate la stele, e con grande gioia mi feci confermare il 10 in storia! SEEEEEE E GAUTIER VINCE!!
In quanto al mio Yugi-traduttore, beh a lui andò un po’ maluccio: Leopardi aveva visto nel ragazzo il “mattone per tappare la grande lacuna del suo edificio culturale” e lo aveva sequestrato per far si che rimanesse in biblioteca con lui a insegnarli come tradurre i geroglifici.
Yugi mi urlò di dargli una mano, ma quando il Leo si incazza è meglio stare alla larga, e così me la sono filata mentre un’ondata di insulti in italiano/ egiziano da scaricatori di porto del Nilo, mi inseguiva per il corridoio.
Ehehehe cattivella!
Bye Alex.

EXTRA: LA STORIA SECONDO I GAUTIER.
Era una tranquilla serata, quando Lisa, Sel, Sophie, Cammi e Lory trovarono tra i libri della loro amica Alex un diario dall’aspetto vecchissimo: all’ inizio Cammi non se la sentiva di curiosare tra le cose appartenenti alla sua amica mentre questa era impegnata in una ronda presso la dispensa, ma poi fu vinta dalla curiosità e  iniziò a leggere insieme alle altre ragazze.

E in principio fu Gautier.
Nel Paradiso Terrestre era presente il primo Gautier del mondo: Padre Gautier. Ma poi, esso si macchiò di peccato in quanto creò un oggetto proibitissimo…..gli occhiali. Per questo motivo fu condannato a vagare sulla Terra.
Qui, si distinse dall’altro ceppo presente, caratterizzato dall’utilizzo della forza e non da quello del cervello: i Portuguese. Tra le due famiglie nacque subito rivalità e conflitto, tanto che non riuscirono mai a  convivere più di cinque minuti insieme senza azzuffarsi.
Appena arrivato sulla terra, Padre Gautier inventò il fuoco, gli occhiali da sole, gli attrezzi di ferro, la scrittura e la ruota. Tutto in un giorno. Gli anni passarono e i Gautier si moltiplicarono  sul suolo d’Africa. La convivenza con i Portuguese si faceva sempre molto…ehmm agguerrita tanto che i Gautier dovettero trasferirsi nella zona tra il Tigri e l’Eufrate. Qui iniziarono a lasciare testimonianze del loro passaggio costruendo i primi prototipi delle future piramidi. Peccato che ottennero sempre palazzi troppo cubici, e quindi si incazzavano sempre come bisce.
Un giorno il grande architetto Ni loh, aveva appena finito la costruzione di un nuovo monumento, quando perse i suoi occhiali. La rabbia per aver creato l’ennesimo edificio squadrato, e il terrore di non ritrovare più i suoi occhiali, che rappresentavano uno dei segni caratteristici della casata Gautier assieme ai ricci castani, lo spinsero a scavare nella sabbia come un cagnolino. Scavò e scavò attraversando l’Africa in orizzontale fino ad arrivare al Mediterraneo e, inconsapevolmente creò un fiume lunghissimo, che verrà chiamato in suo onore Nilo.

TO BE CONTINUED..



NOTA DELL’AUTRICE.
Salve a tutti!! Alex è tornata!! Ok nello scrivere questa parte  sono incappata nel famoso “blocco dello scrittore” tanto che ci ho messo una vita a partorirlo. Menomale che le altre Cicche sono state pazienti! Comunque per quanto riguarda il capitolo…. Sorpresona: i Gautier sono stati i protagonisti della storia mondiale!! Chissà se la stele è originale, o se è realmente passato Ace con il taglierino…Ahahahah.
Spero che questo capitolo vi piaccia, e se ci sono degli errori vi prego di segnalarmeli, così che possa correggerli!
Ringrazio molto tutti i nostri recensori per i complimenti che ci mandate, e un grazie speciale ai lettori silenziosi che prendono parte alle nostre avventure!
Ci sentiamo presto!!!
Alex.  

   
 
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