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Autore: OfeliaMontgomery    17/01/2015    1 recensioni
Prima storia della serie "La Clessidra della Morte".
Katie Stokes muore in un incidente d'auto (almeno così sembra) mentre la madre e un'amica rimangono illese. La ragazza si risveglia bloccata dentro ad una clessidra. Scopre di essere nel limbo della Morte e di non avere più l’anima. La morte le spiega che per poter riavere indietro la sua anima ed essere libera, deve uccidere 100 vittime entro il giorno di Halloween. La ragazza accetta senza esitazione. Rimane qualche giorno nel castello della Morte per poi tornare sulla terra per cercare la sua prima vittima. Dopo 49 vittime incontra Lucas e se ne innamora. La morte lo vede ma alla fine decide di lasciar passare. Ma alla fine Katie dovrà scegliere fra la sua vita e quella di Lucas. Quale sceglierà? La sua o quella di Lucas?
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ULgKS-tIEO0&list=PLmk4hgCzbLEDseKJwiGcTc78gbWuixooo&index=2
Genere: Dark, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Clessidra Della Morte'
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Lucas aveva appena parcheggiato la macchina davanti al suo box per auto. Katie aveva tenuto per tutto il viaggio gli occhi chiusi, con la testa appoggiata al finestrino.
«Katie. Ehi Katie, siamo arrivati» Lucas appoggiò una mano sulla spalla della ragazza, facendola girare verso di sé.
«Andiamo, forza» disse ancora il ragazzo uscendo dall’auto e andando ad aprire la portiera di Katie, aiutandola ad uscire.
«Dobbiamo camminare tanto?» chiese Katie sbadigliando. Lucas scosse la testa e indicò l’edifico davanti a loro. Un edifico vecchio con muri grigi e scialbi. Si diressero verso esso. Katie si teneva appoggiata a Lucas perché aveva paura di cadere a terra, talmente era stordita per via del sonno. Entrarono nell’edifico poi nell’ascensore, Lucas pigiò il tasto 3 ed esso iniziò finalmente a salire.
L’appartamento di Lucas non era grande. Appena si entrava nell’appartamento di Lucas, si poteva trovare un divano di pelle nera, un piccolo tavolino di vetro e un altrettanto piccolo televisore nell’angolo vicino alla porta. Dietro al divano c’era un mezzo muro bianco che faceva da divisorio. Dopo il mezzo muro si trovava, sulla destra, la camera da letto di Lucas. Mentre sulla sinistra si trovava il piccolo bagno che l’appartamento ospitava. Nella stessa parete del bagno, quasi di fianco al piccolo ‘salotto’ c’era la piccola cucina con un tavolo di marmo e quattro sedie.
«Che carino» commentò Katie appoggiando la testa sulla spalla di Lucas, «Tu abiti da solo?» chiese infine. Lucas annuì «Sì, ma Cordelia è praticamente sempre qui. Quando c’è scuola dorme sempre da me perché il mio lavoro è vicino ad essa e quindi la posso portare io. Solo nel weekend sta a casa» rispose lui sorridendo. Lucas fece segno a Katie di andarsi a sedere pure sul divano. La ragazza non se le fece ripetere due volte e si buttò sul divano. Affondò la faccia nel cuscino e si stiracchiò, facendo ridere Lucas che scuotendo la testa si diresse verso la cucina, «Vuoi qualcosa da bere? Tè? Acqua? Birra?» provò a chiedere lui. Katie tirò su la testa e sbadigliò per l’ennesima volta, «Un tè caldo, grazie» rispose lei poi appoggiò di nuovo la capoccia sul cuscino.
Lucas annuì ed iniziò ad armeggiare in cucina. Katie sentì che il ragazzo aveva acceso il fornello e che in quel momento stava riempiendo un pentolino di acqua. 
«Il tè come lo vuoi?» chiese Lucas, aprendo un’antina del mobile superiore per tirare fuori la scatolina contente le bustine di tè.
«Alla pesca, con un po’ di latte se ce l’hai» rispose Katie, girandosi un pancia in su e giocherellando con le dita sul tavolino di vetro.
«Certo» ribatté Lucas dopo aver spento il fuoco, perché l’acqua stava bollendo e rovesciarla in una tazza di ceramica con già dentro la bustina di tè e un cucchiaio di zucchero. Verso anche il latte. Aspettò qualche minuto poi tolse la bustina e la buttò nel lavandino.
Lucas si avvicinò alla ragazza con la tazza bollente fra le mani e l’appoggiò sul tavolino, «Attenta che scotta!» affermò lui, andandosi a sedere al fianco di Katie.
«Grazie» disse dolcemente Katie sorridendo al ragazzo che ricambiò il sorriso.
Katie aspettò qualche minuto che il tè cominciasse a raffreddarsi, quando Lucas le chiese una cosa che non si sarebbe aspettata di sentirsi chiedere in quel momento. Le chiese di andare con lui al matrimonio di sua zia. E come se un fulmine l’avesse appena colpita in pieno, il flashback del giorno dell’incidente le tornò in mente, facendole mancare il fiato.
«Ehi, ti senti bene?» domandò preoccupato Lucas portando una mano sulla schiena della ragazza, accarezzandogliela e una sulla spalla per tranquillizzarla. Katie annuì cercando di tranquillizzarsi sotto al tocco del ragazzo.
«Un mio amico mi ha dato buca all’ultimo, quindi ho invito in più e pensavo che sarebbe stato bello andarci insieme. So che ci conosciamo da poco, ma mi piace tanto» spiegò Lucas continuando ad accarezzare la schiena alla ragazza.
«Sarebbe bello andarci insieme, ma io non ho un abito ed è domani il matrimonio» ribatté lei alzando le spalle dopo essersi finalmente calmata.
«Possiamo comprarlo domani mattina prima di andare al matrimonio e per il trucco posso chiedere a Cordelia di portare i suoi, così potrai truccarti»
«Cordelia verrà qui domani? Quindi anche i tuoi genitori? Oddio!» commentò Katie portandosi una mano sulla fronte pensando al fatto che conoscerà i genitori del ragazzo.
«No, verrà solo Cordelia. È a casa di una sua amica. Questa sua amica verrà al matrimonio, quindi in macchina saremo io, te, Cordelia e la sua amica. Niente genitori» spiegò lui sorridendo divertito.
«Oh okay…beh ma i tuoi genitori gli conoscerò lo stesso al matrimonio»
«Guarda che non ti mangeranno, sono brave persone»
«Lo so, è solo che ho paura di non piacergli» disse Katie rattristata. Lucas la tirò verso se stesso e l’abbracciò, «Andrà tutto bene» le sussurrò all’orecchio.
«Lo spero vivamente, ora però vorrei bermi il tè e poi andare a dormire» disse scherzosamente Katie, staccando Lucas da se stessa.
«Va bene. Puoi dormire in camera mia, io dormirò qui» disse lui appoggiando la testa allo schienale del divano.
«Grazie Lucas» gli sorrise dolcemente poi gli diede un bacio sulla guancia sinistra e con la mano di destra gli accarezzò l’altra. Lucas sorrise dolcemente alla ragazza che aveva davanti che ricambiò il sorriso.
Katie si ritrasse da lui, prese la tazza di tè, ormai tiepida, e ne bevve un sorso. Lucas invece si alzò dal divano e andò in camera a prendersi una coperta da usare quella notte.
«Puoi pure usare una mia maglia per dormire stanotte» disse Lucas quando fu tornato nel salottino con fra le braccia una coperta rossa.
Katie lo ringraziò ancora poi si alzò dal divano, diede un altro bacio sulla guancia al ragazzo ed infine, si diresse in camera da letto per andare finalmente a dormire. Con un grande sorriso sulle labbra. Lucas si sdraiò sul divano, si coprì con la coperta rossa e si addormentò quasi subito con anche lui un sorriso sulle labbra.

 
  
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