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Autore: littlescheggialoveshazza    17/01/2015    2 recensioni
" Ho capito che ho fatto bene a lasciarti andare, tu ed io non siamo fatti per stare insieme " mentii
Percepii la rabbia di Harry, i suoi muscoli erano tesi, i suoi occhi fissi nei mei e la mascella serrata; in quel momento avrei voluto abbraciarlo, lasciargli un bacio sulle labbra e dirgli che ormai mi aveva rapito il cuore ma non potevo, dovevo sopprimere quei pensieri e concentrarmi su Daniele, lui era il mio ragazzo, colui che amavo.
" Bene! Mi hai risparmiato una gran bella perdita di tempo, ragazzina " mi disse freddamente sciogliendo il contatto creatosi tra di noi tramite la sua mano sul mio viso.
Le lacrime minacciarono di venir fuori dai miei occhi in quel momento, ma mi dovevo dimostrare forte, dovevo far credere al ragazzo dinnanzi a me che ero forte e che ciò che mi aveva detto non mi aveva sfiorata minimamente; quindi mi feci coraggio e rialzai il mio sguardo verso il suo.
" Vai via Harry, stai perdendo tempo con questa ragazzina " soffiai a denti stretti sul suo viso scandendo una per una ogni parola.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Hazza e Scheggia , una lunga storia'
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La sveglia suonò troppo presto anche quel sabato mattina scombussolando la mia routine; solitamente il fine settimana mi svegliavo tardi e passavo del tempo a letto con Harry a fare la lotta con i cuscini e a coccolarci ma dovevo recarmi nella stanza degli ospiti prima che i miei si svegliassero, non dovevano sapere che durante la notte ero sgattaiolata in camera di Harry, come avevo fatto i primi due giorni in cui i miei erano a Londra.
<< Scheggia >> biascicò Harry con la voce impastata dal sonno mentre mi liberavo dal suo abbraccio
<< Sh Hazza dormi >> sussurrai dolcemente una volta in piedi
<< Dove vai? >> chiese riaprendo gli occhi a fatica 
<< Torno nell'altra stanza prima che si sveglino i miei >> spiegai 
<< Ok, ci vediamo dopo >> disse lentamente rimettendosi a dormire
<< A dopo >> ridacchiai 
<< Ti amo >> farfugliò con la faccia immersa nel cuscino 
<< Più della mia stessa vita >> risposi sorridente per poi chiudermi la porta alle spalle e raggiungere la stanza alla fine del corridoio in punta di piedi.
Avevo quasi raggiunto la mia meta quando sentii dei rumori in bagno, il panico iniziò a diffondersi in me, se i miei genitori mi avessero scoperta sarebbe stata la fine; mentre fissavo la maniglia della porta abbassarsi mi morsi il labbro dipserata cercando una scusa plausibile se qualcuno dei miei genitori mi avesse chiesto perchè mi trovavo lÏ alle sei del mattino. trattenni il fiato fino a che la porta non si aprÏ rivelando l'identità della persona che era nella stanza.
<< Giu? Che ci fai in piedi a quest'ora? >> chiese Louis avvicinandosi a me con i capelli scompigliati e gli occhi semiaperti 
<< Vai a quel paese >> sospirai 
<< Buongiorno anche a te, migliore amica >> disse sarcastico
<< Credevo fossi mio padre o mia madre >> dissi colpendolo amchevolmente sulla spalla
<< E quindi? >> chiese lui confuso
<< Mi avrebbero vista e mi avrebbero fatto la tua stessa domanda >> spiegai
<< E quindi avrebbero scoperto che hai dormito con Harry >> concluse da sè
<< Esatto >> confermai << Per essere mezzo addormentato, sei sveglio >> 
<< Si si >> mi liquidò con un bacio sulla guancia prima di ritornare nella sua stanza

Dormii per qualche altra ora prima dell'arrivo di mio padre nella mia stanza che quella mattina aveva deciso di svegliarmi come faceva ogni domenica quando ero a casa con loro.
<< Buongiorno >> disse mio padre mentre aprivo gli occhi
<< 'Giorno >> salutai stiracchiandomi
<< La colazione è pronta, ti ho preparato il cappuccino >> mi informò dolcemente 
<< Mi è mancato il tuo cappuccino >> risposi sorridente 
Abbracciai mio padre e poi mi diressi con lui in cucina per fare colazione; la tavola era apparecchiata all'italiana, mia madre e Claudia avevano deciso di preparare per tutti la colazione come ringraziamento ai ragazzi per l'ospitalità ricevuta in quella settimana. Ci accomodammo tutti insieme al tavolo e creammo un'atmosfera che da noi in Italia era quotidiana, eravamo abituati ad avere sempre gente intorno, non eravamo mai solo noi quattro, ogni giorno avevamo ospiti a riempire la nostra tavola. Come ultimo giorno a Londra per le nostre famiglie, decidemmo di dedicarci allo shopping pomeridiano; subito dopo pranzo, infatti, i ragazzi andarono in studio per registrare alcune canzoni del nuovo album e noi ci recammo in centro con le nostre famiglie.
Carmine era con mio padre e Umberto, il papà di Ale in giro per negozi di elttronica mentre io, Ale, mia mamma, Claudia e Francesca, la sorella della mia migliore amica, ci recammo ai grandi magazzini. Era sempre strano entrare in un negozio cosÏ grande e colmo di scaffali su cui erano esposti oggetti di qualsiasi genere; la prima tappa furono gli oggetti inutili che avrebbero regalato ai parenti come souvenir.
Ale ed io passeggiavamo tra gli scaffali osservando quelle cianfrusaglie quando la mia migliore amica afferrò il mio braccio e mi voltò verso di lei.
<< Che succede? >> chiesi stranita
<< Niall mi ha chiesto di uscire >> disse lei su di giri
<< Finalmente >> sospirai ringraziando il cielo per aver reso efficace il mio discorsetto con il biondo
<< Sono così felice, Giu >> mi disse lei abbracciandomi eccitata 
<< E ci credo! >> concordai << Hai conquistato il solo e l'unico, Niall Horan >> 
<< Ah Niall >> sospirò Ale sognante 
<< Oh no, credo di non riuscire a sopportare tutto lo zucchero che c'è in te >> mi lamentai colpendomi la fronte con la mano destra 
<< Quanto la fai tragica >> mi riprese 
<< Non sono tragica, sei tu che quando hai un ragazzo sei diabetica >> mi difesi
<< Oh Harry, ti amo più della mia stessa vita >> mi imitò lei prendendomi in giro
<< E' diverso, noi non siamo così zuccherosi >> dissi troncando lì la conversazione e dirigendomi al reparto caramelle
Feci giusto in tempo a pagare il sacchetto che avevo rimpito di dolci perchè poi la mia migliore amica mi trascinò verso il piano superiore in cui c'erano i vestiti, dovevo aiutarla a scegliere l'abbianmento giusto per l'appuntamento con Niall il quale le aveva tenuto nascosto il luogo in cui avrebbero trascorso la serata. Ale riempÏ di abiti le sue braccia e quelle di sua sorella mentre le nostre mamme erano perse nel reparto di articoli per la casa e ci dirigemmo tutte e tre verso le cabine di prova. Si cambiò velocemente e ci mostrò il suo primo completo formato da un leggins e una maglia con delle paillettes tutto rigorosamente nero.
<< Potrebbe andare >> approvò Francesca osservando la sorella
<< Non mi piace, non è adatto per l'occasione >> dissi con la bocca piena di caramelle alla coca-cola 
<< Quale occasione? >> chiese confusa Francesca
Io alzai le mani facendole capire che stava alla sorella decidere se confessare o no, la bionda si girò verso Ale che, dopo aver fatto promettere alla sorella di non rivelare nulla ai suoi genitori, vuotò il sacco. La mia migliore amica ritornò in camerino per venirne fuori qualche minuto dopo con un vestito nero lungo fin poco sopra il ginocchio con le maniche lunghe e del pizzo sul retro che creava un effetto velato sulla schiena.
<< E' da prendere in considerazione >> disse Francesca 
<< Non so >> tentennò Ale guardandosi allo specchio << Questo spacco non lo renderà troppo elegante? >>
Stavo per rispondere quando il cellulare nella mia borsa vibrò; credendo che fosse Harry aprii il messaggio velocemente senza nemmeno guardare il mittente.
" Ho prenotato un tavolo al Golden Lake per domani sera, fai in modo che Ale non sappia che te l'ho detto...So come funzionano queste cose tra voi ragazze e dovevo avvisarti così che potessi aiutarla a scegliere il vestito "
" Ok questo non è Harry" pensai, fei scorrere lo sguardo sullo schermo del cellulare per essere sicura che il messaggio fosse di Niall e poi risposi mentre tenevo una caramella gommosa stretta tra i denti.
Una volta riposto il telefono nella borsa, alzai lo sguardo per scrutare attentamente Ale; quel vestito le fasciava perfettamente il corpo magro, le avevo sempre detto di indossare capi più colorati, più da sedicenne, ma in quel moemnto mi resi conto che la scelta del nero era perfetta. Quell'abito era elegante al punto giusto e adatto ad una serata in un rinomato ristornate in riva ad un lago; feci scorrere più volte il mio sguardo lungo il corpo della mia migliore amica e mi convinsi del fatto che avessimo trovato il vestito perfetto.
<< E' perfetto >> dissi interrompendo il dialogo tra le due sorelle
<< Come fai a sapere se è perfetto?! E se mi portasse in posto casual? Questo sarebbe troppo elegante >> mi contraddisse Ale fermandosi di scatto nel notare il mio atteggiamento: ero appoggiata con una spalla al muro e mordevo soddisfatta una caramella gommosa << Ti ha detto dove mi porterà >> mi accusò
<< Potrebbe >> rivelai per poi masticare la caramella 
<< Oh si che lo sai, traditrice! >> quasi urlò lei
<< Non esagerare >> la calmai ridacchiando << Credimi se ti dico che questo vestito è perfetto e che ne vale la pena aspettare >>
<< Sei spregevole >> protestò la mia migliore amica ritornando sconfitta nel suo camerino.
L'avevo spuntata anche quella volta, ero riuscita a convincerla ed ero soddisfatta del mio lavoro, volevo che Ale avesse l'appuntamento più bello della sua vita e se potevo contribuire anche in minima parte, lo avrei fatto perchè se lo meritava; lei aveva fatto tanto per me negli anni precedenti ed era giunto il momento per me di ricambiare il favore. 
Il pomeriggio di shopping sfrenato si rivelò proficuo tanto che ritornammo a casa cariche di buste, i ragazzi ci avevano fatto trovare la cena pronta a seguito della quale tutti ci ritirammo nelle rispettive stanze, era stata una giornata molto lunga, eravamo tutti stanchissimi e, inoltre, i nostri genitori sarebbero ripartiti il mattino seguente. Quando mi fui accertata che tutti in casa dormivano, sgattaiolai silenziosa in camera di Harry e mi infilai sotto le coperte accanto a lui che prontamente mi accolse tra le sue braccia. Ero così felice che la nostra relazione ci avesse resi così affiatati, eravamo diventati una persona sola, l'uno riusciva ad antipicare i movimenti dell'altra e a completarli; eravamo una coppia molto riservata, non amavamo scambiarci molte effusioni in presenza di altre persone, solitamte ci limitavamo a tenerci la mano o scambiarci baci veloci, nulla di più, preferivamo esprimere il nostroamore in privato, quando nessuno poteva intrommetersi tra di noi. Potevamo anche solo passare le ore in silenzio, abbracciati e sambiandoci dlci baci di tanto in tanto, l'importante per noi era stare insieme e riuscire a ritagliarci un piccolo spazio durante la giornata durante il quale ci facevamo compagnia raccontandoci qualsiasi cosa. 
<< Ehi >> sussurrai quando notai che Harry era sveglio
<< Ehi >> sussurò anche lui aprendosi in un sorriso con tanto di fossette
<< Com'è andata oggi? >> chiesi carezzandogli una guancia 
<< Bene, abbaimo registrato una nuova canzone, si chiama Back for you >> rispose << L'ho scritta insieme a Liam e ho pensato a te >>
In quel momento il mio cuore perse un battito, Harry mi aveva detto di aver scritto una anzone pensando a me, era una sensazione meravigliosa, non era cosa da tutti giorni che il mio ragazzo scrivesse una canzone per me che sarebbe stata cantata sui palchi di tutto il mondo da lui e la band di cui faceva parte, dai miei idoli.
<< Oh Hazza >> riuscii solamente a dire prima di unire le nostre labbra e dando inizio ad uno dei nostri baci speciali, un contatto che non interrompemmo per diversi minuti
<< Scheggia ti andrebbe di venire con me il prssimo weekend ad Holmes Chapel a consocere la mia famiglia? >> chiese subito dopo il bacio 
<< Cosa?! >> domandai alzando la voce di un'ottava
Non ero pronta a conoscere la sua famiglia, stavamo insieme da tre mesi, nessuno a parte i nostri amici sapeva di noi, non ci sfioravamo nemmeno quando eravamo fuori per paura di finire sui giornali e lui voleva portarmi a conoscere la sua famiglia?! Assolutamente no!
<< Io non sono pronta >> dissi entrando in panico 
<< Si che lo sei, stiamo insieme da quasi quattro mesi, io ho cnosciuto i tuoi genitori e sono sopravvisuto, tu andrai alla grande con mia madre e mia sorella >> cercò di rassicurarmi
<< Non lo so >> tentennai
<< Ti compro tutto quello che vuoi >> cercò di corrompermi
<< Non voglio che mi compri nulla >> risposi pronta, non volevo che iniziasse a pensare che stavo con lui solo perchè così potevo ricevere regali costosi
<< Come posso fare per convincerti? >> mi chiese mentre lentamente lasciava una scia di baci lungo il mio collo
<< Stai giocando sporco Styles >> lo ripresi portando una mia mano tra i suoi capelli
<< Giocherei sporco se ti cospargessi di cioccolata prima di fare questo >> disse 
Sentii il suo fiato scontrarsi con la pelle del mio collo e poi la sua lingua formare disegni circolari, mi stava facendo un succhiotto che il mattino dopo, di sicuro, non sarei riuscita a coprire neanche con lo stucco. Raggiunto il suo obiettivo, Harry riprese la strada verso la mi bocca senza maistaccare le labbra dalla mia pelle, mi baciò ancora azzerando completament eil mio cervello che in quel momento era concentrato solo sul fatto che avrei perso la facoltà di intendere e di volere se solo avesse continuato ad accarezzarmi in quel modo mentre ci baciavamo.
<< Allora verrai? >> chiese posando la sua fronte sulla mia
<< Solo se mi prometti che la prossima volta gioherai sporco >> dissi facendo riferimento a quello che mi aveva detto poco prima
<< Promesso >> rispose ridendo per poi baciarmi il naso
Sbadigliai sonoramente contagiando anche Harry che mi augurò la buonanotte e poi chiuse gli occhi. Restai per qualche minuto con gli occhi aperti e il capo posato sul petto del mio ragazzo, ascoltai il battito del suo cuore per tranquillizzarmi, avevo appena accettato di andare a casa sua a conoscere sua madre e sua sorella, due donne che avevo smepre visto sullo schermo del mio computer in foto e video al fianco del mio ragazzo; volevo che tutto andasse per il verso giusto, avevo paura di non essere acettata. Decisi di rimandare le mie preoccupazioni al giorno successivo quando avrei chiamato Flavia su skype e ne avrei discusso con lei e Ale; così chiusi gli occhi e lasciai che il battito del cuore di Harry mi facesse da ninna nanna.

NOTE DELL'AUTRICE:
Finalmente Niall ha messo da parte le sue insicurezze e ha chiesto ad Ale di uscire! Personalmente devo dire che adoro la parte in cui Scheggia e Ale sono nei camerini, perchè il modo in cui si parlano, il modo in cui Scheggia mangia le caramlle gommose e sorride è proprio come nella realtà, è proprio come le vere Giulia e Ale fanno e farebbero. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, se volete, trovate i miei contatti nei capitoli precendeti, vi aspetto su twitter all'ashtag #hazzaescheggia per gli aggiornamenti della storia, e grazie per le splendide recensioni, mi rendete le giornate sempre più belle <3
vi adoro
grazie di tutto
baci

SCHEGGIA<3

   
 
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