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Autore: Spensieratezza    17/01/2015    3 recensioni
È davvero possibile una love story tra Jared e Jensen? Scopriamolo tra paure, incertezzi, dubbi, desideri e mani un pò forzate da parte di colleghi un pò burloni!
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il bacio fu fantastico e lo pensarono entrambi, ma l’imbarazzo, la vergogna e la paura, erano troppo forti, per riuscire ad andare oltre e riuscire a parlarne.

Jared e Jensen non avevano la forza di affrontare una cosa di una simile portata.

Jared pensava che Jensen fosse troppo *virile* per potersi essere innamorato di lui. Credeva che se anche solo avesse provato a discutere del famoso bacio, gli sarebbe scoppiato a ridere in faccia, e poi gli avrebbe tolto l’amicizia e anche la parola.

Jensen dal canto suo, pensava che Jared fosse innamorato e completamente devoto a Gen e non voleva perderlo come amico, e pensava che sarebbe successo, se avesse provato a parlare con lui degli strani sentimenti che sentiva, quando stavano vicini.
 
Erano attratti, lo sapevano. Quando stavano vicini, l’uno si soffermava a guardare il sedere, la schiena o il petto dell’altro e spesso non riusciva a distogliere lo sguardo abbastanza in fretta, prima che l’altro voltasse lo sguardo. Era sempre successo, ma stavano cominciando a realizzarlo solo ora.

Non era come con gli altri colleghi. Per Jensen era più facile realizzarlo, perché era solo con Jared che si lasciava andare a scatti improvvisi di affetto e abbracci.


Per Jared, realizzarlo era un po’ più difficile. Era stato sempre più o meno cosciente della bellezza di Jensen e ne era sempre stato un po’ in soggezione, ma credeva che fosse una cosa innocente. Una cosa da amici.

Dal momento del bacio però, scopri che lo desiderava. A volte faceva sogni su di lui, ma mai e poi mai gliel’avrebbe detto, e questo fece si che sognasse di andare a dirglielo, più di una volta.
 

A Jensen il bacio fece uno strano effetto. Credeva che si sarebbe allontanato da Jared e un po’ ne aveva paura, ma non fu quello che successe, anzi, diventò un po’ più possessivo con il giovane. Cercava di trovare ogni scusa per passare più tempo con lui, e spesso non si dava neanche la pena di trovarne, con grande sorpresa di Jared, visto che anche lui credeva che Jensen si sarebbe allontanato.
 


Jared provò un moto di delusione, più di una volta, prima di rassegnarsi. Forse in fin dei conti aveva sperato che Jensen un giorno preso da un impulso incontrollabile, lo sbattesse al muro, baciandolo intensamente, e appassionatamente.

Ma non sarebbe stato da Jensen!

Diamine, per un singolo bacio tra loro, c’era voluta una scommessa di mezzo.

Ed era pure stato sollecitato più volte.
 


Jared aveva fantasticato più volte sul loro legame e spesso aveva pensato a cosa sarebbe successo se la passione sarebbe davvero scoppiata tra loro, e fu un po’ deluso quando capi che, ora che gli era stata data un’opportunità, Jensen non aveva fatto niente!

Si senti crollare un po’ di castelli e gli dispiacque un po’.

E proprio quando questo muro di castelli crollò, e Jared si disse che l’affetto che provava per Jensen era andato un po’ oltre e che doveva ridimensionarlo, Jensen cominciò a diventare più presente, più possessivo anche.
 


Jared non capiva…soprattutto perché c’erano momenti in cui Jensen era freddo e momenti in cui invece si comportava come un fidanzato.

Voleva andare al cinema da soli, e quando succedeva, stava zitto per tutto il tempo, ma non sembrava offeso, sembrava soprattutto perso in una specie di contemplazione o riflessione profonda.
 
Jared non sapeva se dispiacersi del tutto di questa loro amicizia basata su questa nuova complicità silenziosa. Sapeva che a volte Jensen gli toccava o gli sfiorava la mano con la dolcezza di un amante e lui riusciva a percepire una briciola dell’intensità del sentimento che Jensen sentiva per lui.

A volte era talmente forte la sensazione di questo legame, che Jared sentiva il cuore pompare di emozione solo a pensarci.

A volte avrebbe voluto dirgli che gli voleva bene.

A volte invece non c’era bisogno neanche di dire niente, perché Jensen lo abbracciava di impulso e non c’erano bisogno di parole.
 
 
 
 
 
 
 
 
*

Capodanno 2014




Si stava avvicinando Capodanno. Jared e Jensen avrebbero festeggiato insieme l’arrivo del 2015 in compagnia delle rispettive famiglie.
Era stata una scelta di Jensen e questo aveva riscaldato il cuore di Jared.

Non era usuale da parte di Jensen decidere di passare le feste insieme. Stavolta l’aveva stupito.

Avrebbero festeggiato l’arrivo dell’anno nuovo, tutti insieme, aspettando la mezzanotte, nella casa ad Austin di Jared, stappando la bottiglia di spumante, mangiando panettone e facendosi gli auguri a vicenda.
 


In quel momento erano nella casa di Jared. Stavano guardando la televisione, sintonizzata sul solito canale che come ogni anno ospitava un cantante scelto per accompagnare a passi di musica l’anno nuovo.
 


Gen e Danneel, con i bambini, erano ancora fuori, - la piccola Jj invece dormiva beata nel lettone dell’altra stanza -  ad andare a cercare dei fuochi d’artificio funzionanti in un capanno che era di proprietà di Jared e Gen. Stavano facendo più tardi del previsto. Tra poco sarebbe scoppiata la mezzanotte e loro rischiavano di non arrivare in tempo.
 


Mezzanotte meno un quarto e Jensen si mise a ballare nel salotto davanti alla tivù.

Jared lo guardava come se non avesse mai visto niente di più bello e desiderabile.
 

Mezzanotte meno dieci. Stava ballando con Jensen a ritmo delle canzoni. Sembravano due cretini.
 






Per un bacio, non sai quel che darei



Mezzanotte meno cinque. Jared sgranocchiava qualche salatino, mentre Jensen dava l’impressione di essere un po’ brillo.
 

“Balla con me, Jared.”

“Non credo che sia una buona idea, dude. Probabilmente mi vomiteresti addosso.” Rispose lui.

Ma quando cazzo arrivano Gen e Danneel??
 


Jensen ignorò le proteste di Jared, prendendogli le mani, e facendolo alzare dalla sedia verso cui era seduto.
 

“Alzati. Tra poco scatta la mezzanotte!” disse Jensen in tono allegro.

“Si, e Gen e Danneel si perderanno…”

“Sono contento di essere con te quando scatterà la mezzanotte!” disse Jensen sempre allegro.
 
Ma che cazzo stava dicendo? Forse aveva bevuto troppo….
 
“Dude, bisognerebbe bere DOPO la mezzanotte…non PRIMA.” Disse, anche se si sentiva commosso.

Anche lui era contento.
 
“Mancano due minuti, Jared.” Disse Jensen, sempre euforico.

Jared si sentiva agitato senza spiegarsene il motivo, e aveva le mani sudate.

“Vado a prendere lo champagne!” disse.

“No! Resta qui!” disse Jensen deciso, avvicinandosi.

“Ma cosa….”
 
Mancavano venti secondi….

“Tu…tu devi restare qui…proprio qui…illuminato dalla luce della luna…” disse Jensen.


Jared era sbalordito. Si perse a guardare Jensen, cercando di trovare qualcosa da dire, ma non ci riusciva…
 
TRE…DUE…..UNO….
 



Grida, scoppi di champagne dentro la televisione…e le labbra di Jensen sulle sue, prima che potesse realizzare quello che stava facendo…

Il cervello di Jared subii un blackout. Si era naturalmente sentito a disagio ad essere con Jensen da solo nella sua casa, ma non credeva che avrebbe fatto una cosa del genere.

Non c’era traccia di insicurezza questa volta da parte di Jensen. le sue labbra erano possessive e marcavano strette quelle di Jared, come se volessero incollarsi, come se volesse gridare che era suo e che gli apparteneva.


“Jensen, cosa fai!” disse debolmente Jared, cercando di spingerlo via, ma la sua presa era debole e lui era debole.

Jensen non rispose e quando Jared provò a tirarsi indietro, lo spinse contro il muro e lo schiacciò con il proprio corpo, attento a non fargli male, ma deciso più che mai a impedirgli di scappare.
 
Jared gemette, sentendosi in trappola, e cominciò a respirare con affanno quando vide che Jensen lo baciò inserendo anche la lingua.



Il petto di Jared respirava con affanno, perché avere il corpo di Jensen schiacciato contro il suo, gli dava sensazioni indescrivibili.

“Toccami. Accarezzami, Jared.” Gli diceva, strusciando la sua testa sul suo collo, e Jared lo fece.


Lo accarezzò come faceva sempre, da amico, ma ora c’era qualcosa di diverso. Lo accarezzò sui fianchi, lentamente, e Jensen andava in estasi, e tornava a baciarlo.

“J-Jensen…io non pensavo che…”

“Tu…sei…mio…solo mio…” disse Jensen.

Jared rabbrividì a quella frase e in quel momento avrebbe tanto voluto sbatterlo al letto e rimarcare che il concetto valeva per entrambi, ma non potevano!

Avevano delle responsabilità!
 


Lo squillo del cellulare interruppe quel momento. Era Danneel.

Stiamo arrivando. Abbiamo trovato traffico. Scusate.
 
Quel “Scusate.” Colpi Jensen come una doccia fredda. Chiuse gli occhi e Jared capi come si sentiva.


Nonostante ciò non riusciva a tirarsi indietro. Non più.

Abbracciò piano Jensen da dietro, che appoggiò a sua volta la testa sul suo collo, sconsolato.
 
 
 
 
*

Quando Danneel e Gen tornarono, l’atmosfera incredibilmente si rivelò molto più serena di quello che i due temevano.

Forse erano i bambini che facevano un gran casino e ridevano, forse era il panettone con la crema, lo champagne o il chiacchiericcio che tutti insieme facevano, forse i petardi che scoppiarono poi tutti insieme in cortile, ma Jared e Jensen erano…felici tutto sommato.
 
 


Quando alla fine verso le 2:00 , Jensen e Danneel andarono via, Jared li guardò cercando di sorridere, e pregando che non sembrasse un sorriso triste.

Diede un bacio sulla guancia a entrambi e quando lo diede a Jensen, gli sembrò che le sue labbra scottavano contro la sua guancia e viceversa.
 
 
 
 
Passò circa mezz’ora, in cui sia Jared sia Jensen rifletterono su quel bacio e cercavano di capire che cosa fare.

Sapevano che mandare o no un sms all’altro avrebbe fatto cambiare tutto.

Se avessero semplicemente ignorato la cosa, avrebbero potuto continuare le loro vite come se niente fosse e quello sarebbe stato solamente un modo fantastico per festeggiare Capodanno.

Solo che…solo che…quel bacio…

Al diavolo…al diavolo tutto… pensò Jensen, mentre era già a letto. Prese il telefonino, ma prima che potesse scrivere qualsiasi cosa, il display lampeggiò.


Jensen, hai dimenticato qui la tua cuffia!!

Jensen rise. Non sapeva che Jared aveva ringraziato tutti i santi, perché il destino gli aveva dato una mano a trovare una scusa per scrivergli.

Merda, sono un disastro, ma stavo pensando ad altro!
 


Jared sentiva il cuore pompare più furioso sul suo petto.

Fu con un po’ di malizia, che scrisse:

Ah si? E a cosa?

Jensen respirò furiosamente, e poi scivolò fuori dal letto con la scusa di andare a bere un bicchier d’acqua.



Si sentiva in colpa per Danneel, ma non poteva smetterla.

Pensavo che volevo baciarti ancora.
 

Non sapeva questo che cos’avrebbe scatenato ma immaginava che Jared non avrebbe reagito negativamente, altrimenti non avrebbe ricambiato il bacio.
 


Altro sms:

E…hai altri pensieri in questo momento, che vorresti dirmi?
 


Ormai si era scatenato un meccanismo che non poteva più essere fermato.

Jensen scrisse:

 Voglio baciarti ancora.


L’sms di risposta arrivò a tempo record.

Anch’io.
 


Adesso Jensen non sapeva proprio più che cosa dire. Aveva esaurito l’inventiva.


Perché l’hai fatto? Non sono scontento…voglio solo capire…perché, Jensen? Pensavo che tu non volessi...


Jensen si sentiva male ad ammetterlo, ma doveva farlo. Doveva dare una spiegazione a quel suo comportamento assurdo.


Non lo so, Jared. Perché ti voglio bene, perché sei il mio migliore amico, perché senza di te mi sento perso. Perché sei entrato nella mia vita così profondamente che alla sola idea di perderti, sto male. Perché finora la tua vicinanza mi è bastata, ma ora non è più abbastanza. Io non so più come fare per gestire i sentimenti che provo per te e so che è sbagliato, perché ho una moglie, ho una famiglia, una figlia…ma…mi sembra di soffocare ogni volta che sento che non puoi essere mio.
 


Jensen chiuse gli occhi e tutto il suo corpo tremò, quando piegò la testa sul tavolo e fini in ginocchio per la potenza di quella rivelazione.
 

Non poteva sapere che dall’altra parte, Jared si era chiuso in bagno per non far vedere a Gen le lacrime traditrici che gli scendevano dalle guance.


Troppe parole, Jensen. non posso competere con questa quantità, non ne ho l’energia. Sono solo 10 quelle che riesco ad avere la forza di dirti…
Mi fai tremare il cuore…mi fai smettere di respirare…
 
 
Jensen a quel punto apri la finestra per prendere un po’ d’aria.

Prima che riuscì a trovare qualcosa di coerente da dire, Jared gli mandò un altro messaggio.

Possiamo riparlarne domani mattina?
 
Jensen si sciolse e gli scrisse semplicemente:

Certo amore, possiamo parlare di tutto quello che vuoi.
 
Jared senti il suo cuore battere più furiosamente a quel “amore”
 
Jensen? Mi sogni stanotte?

Voglio sognarti per sempre.
 
 



I messaggi finirono così. Non avevano la forza di dirsi altro, troppo scossi dalla tempesta che li aveva centrifugati.

Adesso dovevano solo andare a letto e cercare di tranquillizzare di nuovo il loro cuore e metterlo a nanna.

Domani avrebbero parlato.

Jensen aveva realizzato di amare Jared, forse di averlo sempre amato, e che probabilmente il giovane provava le stesse cose…

Mi fai tremare il cuore…mi fai smettere di respirare…
 
 

Di nuovo il senso di colpa minacciò di tornare, ma a Jensen bastava pensare a Jared, al sentimento che provava per lui, e tutto scompariva.

Fu con questi pensieri, che si addormentò.
 
 
L’indomani mattina, si sarebbero incontrati presto e non avrebbero parlato subito.

Si sarebbero infilati in uno sgabuzzino e si sarebbero baciati immediatamente.

Per un pelo non si sarebbero fatti scoprire.

Avrebbero trascorso tutto il pomeriggio a farsi gli occhi dolci e più di una persona li avrebbe sorpresi, compreso Misha, che avrebbe strabuzzato gli occhi e sarebbe andato via, chiedendosi se era entrato dentro una fan fiction.

Sarebbe potuto andare ancora tutto liscio se avessero evitato di sfiorarsi e toccarsi le mani ripetutamente, e se desiderosi di altri baci, non si fossero lasciati andare, pensando di non esser visti….
 
Un flash, una macchina fotografica, vista di sfuggita e subito scomparsa a bordo di un’automobile, avrebbe fatto spostare le dita di Jensen che erano sulla spalla di Jared intente ad accarezzarlo, nel mentre di un bacio.

Avrebbe smesso quella carezza, per indicare a Jared quel punto dove l’automobile era scomparsa.

Jared  avrebbe capito e avrebbe soffocato un gemito.

Si sarebbe voltato e guardando gli occhi di Jensen, dove si sarebbe aspettato di vedere rabbia, e forse anche un’accusa per essersi fatti scoprire, ci avrebbe letto solo uno struggente abbandono.

Jensen avrebbe appoggiato la fronte contro quella di Jared, e lui avrebbe capito che significato voleva trasmettergli.
 
Scoppierà un casino, ma io ti amo.
 

E allora Jared avrebbe stretto Jensen in un abbraccio protettivo e avrebbe continuato a baciarlo, languidamente, come  a fargli capire che lui era li, e che lo amava anche lui.

Non era solo.

Non l’avrebbe lasciato solo ad affrontare il tornado.
 
E poi gli avrebbe sussurrato “Ti amo” all’orecchio e a Jensen sarebbe sembrato come di sentire il canto di mille uccellini.
 
 
Tutto questo sarebbe successo l’indomani mattina e sia Jared che Jensen, non avrebbero fatto nulla per impedirlo, perchè ormai troppo innamorati.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice: 

Allora?? Ho steso diversa gente con questo capitolo?? xd ahaahahaha Desy, Studentessa, Cin75, Kori, volevo mandarvi un mess con scritto che questo capitolo vi avrebbe steso, ma meglio la sorpresa ahahaahaha

Spero che questa storia sia piaciuta a tutti, come al solito quando scrivo storie sui nostri j2 che non siano au, devo combattere con il senso di colpa, ma poi penso...dai...sono fantasie, dolcissime fantasie <3333

Il finale in cui parlo al futuro è una scelta che ho fatto perchè mi è sempre piaciuto quando lo fanno nei libri/fumetti! dà un certo senso di destino, che mi piace da impazzire!!

Ciaoooo :)) Ps spero di non aver dato al capitolo un'impronta triste. Non è mia intenzione ahaahaha anzi!  
   
 
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